Il prossimo 19 settembre partirà dalla Francia la 20° edizione della Mini Transat, la regata che si svolge ogni due anni e vede la partecipazione di alcuni tra i velisti più coraggiosi del mondo.
Coraggiosi e anche un po’ “pazzi” per affrontare in solitaria le oltre 4000 miglia di oceano che dividono la località francese di Douarnenez dalla Guadalupe, su una barca a vela di 6 metri e mezzo di lunghezza, senza la possibilità di avere contatti con la terraferma.
Non sono permessi infatti telefoni satellitari né collegamento ad internet, con i concorrenti che per circa un mese possono fare affidamento solo sulla radio VHF e sul GPS, facendo una sola tappa a Lanzarote.
Al via sono presenti skipper professionisti e navigatori appassionati che cercano di realizzare il sogno della loro vita: infatti il bello di questa regata è che, rispetto ad altre, il budget richiesto è notevolmente inferiore. Parliamo comunque di una regata oceanica in solitario, che richiede quindi una notevole preparazione fisica, tecnica e soprattutto mentale.
Tra i 72 iscritti di questa edizione, sono 6 le imbarcazioni italiane: Zero & T di Federico Cuciuc, Illumia di Michele Zambelli, Sideral di Andrea Fornaro, Onlinesim.it di Alberto Bona, Pegaso Italian Navy – Golfo della Spezia di Andrea Pendibene e Fondation Planiol di Roland Ventura.