La finalità dell’iniziativa portata avanti da Vela e Legno è semplice: avviare una raccolta di informazioni relative alle imbarcazioni prodotte dal Cantiere Sartini per tutelarne il valore storico e mantenere viva la memoria di un’impresa artigiana che ha caratterizzato un’epoca della cantieristica italiana.
Il cantiere si è distinto in oltre venti anni di attività per i numerosi scafi a vela prodotti, modelli come Corsaire, Mouscadet, Mousquetaire, Arlecchino, Pagadebit, Azdor e quello che forse è maggiormente ricordato: il “Passatore” – scafo in legno, lunghezza metri 8.40, prodotto in serie a Cervia in 136 esemplari su progetto Finot.
Molti di queste imbarcazioni sono tuttora naviganti e si possono trovare nei marina o alle riunioni di barche classiche.
Questo è il trentesimo anno dalla fondazione della “Congrega del Passatore” l’associazione che raggruppa gli armatori.
In questa occasione quanto di meglio se non organizzare un vero e proprio censimento delle imbarcazioni, operazione che risulterebbe utile anche nell’ottica di aiutare chi volesse acquistarne o venderne un esemplare o più semplicemente fornire consigli e suggerimenti sulle attività di manutenzione.
Un questionario è a disposizione degli armatori, la compilazione non richiede più di un minuto, potete trovare il modulo qui.
Chi avesse documenti e foto può inviarle
– via whatsapp a Andrea Foschini 339 2227343
– via email a info@velaelegno.it
– caricarle direttamente al seguente Link
Andrea Foschini, fondatore di Vela e Legno, è un attivo sostenitore dell’importanza della cantieristica del legno a tutela del bagaglio di conoscenze, competenze e professionalità costituito dagli artigiani del settore.
Oltre al “Corso Formazione Barche in Legno” ed al “Corso propedeutico al Mestiere di maestro d’ascia” recentemente Vela e Legno ha iniziato a promuovere la nautica per tutti, fatta di barche semplici, marine e molto sostenibili.
Il servizio proposto parte dal presupposto che spesso manca la possibilità di coordinare bisogni ed offerta. In pratica ci sono situazioni dove, magari, chi ha una barca non riesce ad uscire per mancanza di tempo o chi ha tempo invece è privo delle necessarie risorse economiche per gestire i costi di una barca.
A questo proposito lo stesso Andrea dice:
” In questi anni abbiamo parlato con tante persone, tanti marinai, una cosa li accomuna tutti: la passione per il mare, il rispetto verso questo ecosistema e la voglia di issare randa e fiocco e uscire …”
Proseguendo poi con la considerazione su ciò che lo ha spinto ad avviare questo nuovo progetto:
” … ci sono barche che cercano armatori per non finire in discarica. Ci sono barche da restaurare, ma l’armatore non è in grado di fare in autonomia i lavori e ci sono invece persone capacissime nel fare i lavori.”