Dopo il grande clamore e relative polemiche a seguito del “caso” Romax1/2/Tutti, l’organizzatore Circolo Nautico Riva di Traiano corre ai ripari annunciando cambiamenti nelle procedure regolamentari.
Riassumiamo gli eventi: il percorso delle regata passa a fianco di due poligoni militari, quello di Furbara ed un altro presso Anzio, e per prevenire incidenti e disparità di percorso e garantire sicurezza della navigazione il Comitato di Regata interdice la navigazione nelle suddette aree per tutta la durata della manifestazione. La maggior parte dei partecipanti, chi in autonomia chi richiamato via VHF, rispetta il divieto mentre alcune imbarcazioni, come facilmente riscontrabile dal tracker di regata, ignorano divieti e richiami approfittando delle favorevoli condizioni meteo nell’area vietata.
Al termine della regata lo scoppio del caso, con la lettera di proteste pubblicata da Giuliano Perego, armatore di Sir Biss alla Roma x Tutti, che ha giustamente fatto parlare molto, in cui denuncia i “furbetti“.
Motivo principale della rabbia di molti, oltre alle inaccettabili scorrettezze che rischiano di minare la credibilità di questa bellissima regata, il fatto che le proteste basate sul tracker non siano state accolte o, come nel caso di Perego, discusse per vizi di forma.
Da qui il cambio di rotta del CN Riva di Traiano con il seguente comunicato, in cui si annuncia che nelle successive regate il tracking verrà considerato come elemento di analisi ufficiale:
“Il Circolo Nautico Riva di Traiano, prendendo atto dell’insoddisfazione di alcuni armatori per quanto emerso in sede di discussione delle proteste presentate al termine della regata Roma per 1/2/Tutti in data 15 aprile u.s., ritiene, pur condividendo la legittimità della linea di condotta tenuta dal CdP sulla quale nessuno ha eccepito, di dover intraprendere azioni concrete volte a migliorare la qualità delle regate bandite da questo Circolo.
Riteniamo che il nostro compito sia quello di organizzare regate che non solo rispettino le regole e le norme della Fiv, ma siano anche tecnicamente ineccepibili e, soprattutto, appaganti per i partecipanti.
Lasciando ad altri polemiche e giustificazioni, ci siamo concentrati su ciò che concretamente è possibile fare nel breve termine e che è nelle nostre disponibilità.
Una prima iniziativa sarà messa in atto a partire dalla prossima Roma/Giraglia, dove il tracking verrà certificato e l’intento sarà di renderlo utilizzabile immediatamente dai concorrenti in regata per verificare il controllo della propria traccia in relazione anche a eventuali zone di divieti che saranno opportunamente rappresentate e, successivamente, quale strumento utilizzabile per consentire un eventuale necessario accertamento dei fatti. Nelle IdR saranno comunicati i termini tecnici dei controlli e le tolleranze previste dal sistema, che verranno dichiarate per ogni singola regata.
Sarà il primo di ulteriori sforzi che riteniamo però indispensabili per la tutela di tutti i velisti e di tutti coloro, professionisti o amatori, che amano, come noi, questo meraviglioso sport”.
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