Nasce la partnership tra Cantiere Avila e Tohatsu

Il Cantiere Avila, noto brand lecchese specializzato in mezzi militari, professionali e da diporto, ha stretto un accordo con M3 Servizi Nautici, importatore di Tohatsu in Italia, per la commercializzazione privilegiata dei battelli di classe PRO E-1 e, in particolare, il PRO 60 E-1, in package con i motori del marchio nipponico e con allestimento dedicato.

Motore principale dell’iniziativa è il noto 4 tempi della casa Giapponese 40hp. Il fuoribordo MFS40 è un motore leggero, di soli 97 kg, con cilindrata di 866 cc: il motore ideale per aggredire il mercato interno nella fascia “senza patente”.

Battello prediletto della partnership è il PRO 60 E-1. Un RIB di 5,65×2,53 mt., tecnicamente avanzato, costruito secondo gli elevati standard del Cantiere lecchese, ovvero struttura indeformabile, stratificazione integrale a sandwich, con anime variabili e con l’impiego esclusivo di resina vinilestere e accoppiamento monolitico di scafo e coperta.

Un battello dalla robustezza militare, tanto da essere omologato per potenze fino a 230 hp. Un battello progettato per essere semplice, elegante, dedicato alla famiglia ma configurabile per tutti gli usi, da quello professionale, al diving, al rent o alle attività sportive in generale.

Peculiarità della Classe PRO E-1 è l’abbinamento del composito di vtr del battello (scafo e coperta) a sovrastrutture in alluminio nautico 5083 (consolle e stand up), con lo scopo di alleggerire le sovrastrutture e abbassare il baricentro del mezzo, proponendo nel contempo un RHIB dalla longevità eccezionale e dalla bassa manutenzione.

Nel package con Tohatsu viene peraltro proposto, comprensivo nel prezzo, un allestimento dedicato con cuscineria completa di serie in grigio chiaro carbon look e ghiacciaia igloo, che funge anche da comoda seduta (a due posti) collocata nella parte anteriore alla consolle di guida.

Come da tradizione del Cantiere Avila, il battello viene proposto in due diverse configurazioni: combat e avant, ovvero rispettivamente con giuda a poppa e consolle arretrata oppure con aggiunta di stand up fra il divanetto poppiero e la consolle.

Comunicato stampa

La portualità turistica del Golfo del Tigullio

Riceviamo da ASSONAT e pubblichiamo:

Con la recente adesione ad Assonat anche del Porto Turistico di Lavagna, il Golfo del Tigullio si pone tra le eccellenze della portualità  turistica italiana. Da Moneglia a Camogli le imprese portuali sono aggregate in un’unica piattaforma nazionale.  Anche lo stesso Porto Turistico di Rapallo “Carlo Riva”,  che aderisce ad altra associazione,  è comunque inserito in quella politica sinergica fondamentale per il comparto turistico Portuale.

La portualità turistica nel nostro comprensorio ha contribuito, contribuisce e contribuirà alla crescita del turismo nautico  nel nostro comprensorio e questo senza nascondere le difficoltà e le criticità che questo settore risente, ma anche sottolineando le forti prospettive di sviluppo e di valorizzazione di questo “Made in Italy”, che grazie ai suoi 8.000 chilometri di costa può beneficiare del petrolio “blu”: il mare nostrum.

I nostri Marina rappresentano certamente una forte opportunità di crescita economica per il territorio e per le comunità locali, potendo incidere in maniera significativa sul prodotto interno lordo. I moltiplicatori della produzione e dell’occupazione in questo settore sono,  per il Tigullio,  particolarmente significativi, tra i più alti in assoluto tra quelli dei vari comparti.  In termini  occupazionali basti pensare al dato nazionale che rispetto alle circa 12.000 unità lavorative dell’industria nautica, corrisponde un indotto di oltre 80.000 addetti. In tale comparto la costruzione di una imbarcazione rappresenta il primo anello di una filiera che consente la nascita di una serie ulteriore di attività,  quali il commercio,  la locazione,  il noleggio,  le scuole e i centri d’istruzione, la stampa specializzata, i servizi finanziari, i servizi professionali, i convegni e le fiere, che ruotano intorno alle nostre strutture portuali, connesse anche alla manutenzione ed  alla riparazione.

Portofino
Portofino

Data l’importanza del comparto nautico e della Portualità Turistica (in tutti i suoi settori, Porti Turistici, Approdi e Punti di ormeggio),  è nato il  Coordinamento Nazionale delle Associazioni, fortemente voluto dal Presidente Assonat Luciano Serra e dal Dott. Roberto Neglia responsabile per Ucina delle relazioni con le Istituzioni. Del Coordinamento fanno parte le più importanti sigle sindacali del comparto come  Assilea (leasing), Assonat Confcommercio (portualità), Confarca (agenzie) ed Ucina ( Confindustria).

Occorre favorire il ritorno sotto bandiera italiana e in Italia degli yachts, possibilmente con personale italiano imbarcato, un tema che riguarda non solo gli addetti ai lavori considerato che ognuna di queste unità vale la nascita di 5 posti di lavoro sul territorio, nell’indotto, nei servizi e nel turismo.

Occorre, dunque,  che l’attuale classe politica ascolti le nostre proposte e le valuti obiettivamente nell’ottica di tenere “le imprese al centro del progetto di crescita del Paese” così come sostenuto dal Governo. Da parte nostra la massima disponibilità e collaborazione e l’invito a tutti gli Associati ad essere sempre più coesi e uniti per realizzare questo progetto di miglioramento della Portualità Turistica.

Su questo il Golfo del Tigullio è certamente pronto.

Angelo SICLARI
Consigliere Nazionale Assonat

Roberto Neglia di Ucina
Roberto Neglia di Ucina

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N.B.: Nella foto di copertina il porto di Chiavari

OPAC torna dal METS con una nomination e tanto interesse

L’azienda di Torino specializzata in coperture custom per yacht si presenta per la seconda volta al METS di Amsterdam riscuotendo successo ed interese per i prodotti presentati. Primo fra tutti il nuovo sistema di copertura per i ponti superiori degli yacht “Retractable Blades Hard-Top”  che ottiene la nomination al “Dame Design Award” nella categoria Deck equipment, sails and rigging.

Nell’ottica di un’evoluzione continua della gamma prodotti, l’azienda ha depositato due richieste di brevetto per il meccanismo di apertura. Si tratta di un tetto lamellare in alluminio retraibile con massima possibilità di personalizzazione che rivoluziona il concetto classico di capote e amplia la serie di luxury-product dell’azienda.

L’innovazione consiste nella possibilità di aprire, completamente oppure fino alla dimensione desiderata, una capote a lamelle. Rispetto a un’analoga soluzione a tessuto, il tettuccio a lamelle in alluminio garantisce una più lunga durata e una maggiore resistenza all’acqua e agli eventi atmosferici. La capote può essere realizzata in diverse dimensioni, a seconda delle specifiche necessità dei progettisti dell’imbarcazione, ed è perciò adattabile a qualsiasi copertura. La componentistica, realizzata con materiali nobili, viene sottoposta a trattamenti specifici adatti all’ambiente salmastro.

Opac Stand METS 2017

L’apertura della capote è gestita attraverso un impianto idraulico. La movimentazione verso poppavia permette la traslazione delle lamelle che vengono “impacchettate” in posizione di riposo lasciando il ponte sottostante a cielo aperto. Le operazioni di apertura e chiusura si svolgono in tempi molto ridotti.

Per impreziosire il prodotto anche dal punto di vista dello stile e per arricchire il look degli ambienti, Opac ha curato minuziosamente le finiture e ogni particolare estetico ampliando le possibilità delle personalizzazioni. Le lamelle che compongono la capote possono infatti essere rivestite, nella parte inferiore, con fodere di diverso tipo e materiale, trama e tonalità per completare lo stile in linea con gli arredi e le tinte dell’ambiente sottostante. Per esempio, è possibile rivestire la parte sottostante della capote con un tessuto in sintonia con il mobilio o con il piano di calpestio.

Le lamelle possono essere ricoperte anche nella parte superiore tramite una ricca varietà di rivestimenti, sempre con caratteristiche idonee all’ambiente marino. Anche in questo caso l’azienda assicura al cliente un’ampia scelta di materiali e colori. È in progetto la possibilità di rivestire la parte superiore del tettuccio con pannelli fotovoltaici a pellicola.

Opac Nominations METS Trade 2017

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Il nuovo OTAM Custom Range 115 Concept

Nuovo OTAM Custom Range 115 Concept: cresce la proposta del nuovo segmento produttivo full custom in alluminio del cantiere italiano 

• Presentato il concept del 35 metri del cantiere, che amplia la proposta OTAM CUSTOM RANGE dai 24 ai 40 metri, dopo il successo ottenuto con Gipsy
• Progetto di Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture
• Alluminio per la massima flessibilità in termini di personalizzazione
• Lo stile esterno e il primo layout proposto seguono le linee guida di un armatore interessato

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – presenta l’OTAM CUSTOM RANGE 115, che dimostra la volontà e la capacità del cantiere italiano di proporre superyacht dall’estetica sempre diversa.

Questo concept dalle linee moderne e filanti, opera di Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture, segue le linee guida di un armatore interessato, che ha richiesto uno stile opposto rispetto alle linee classiche della prima unità OTAM CUSTOM RANGE. Il riferimento è a Gipsy, il 35 metri varato nel 2016, capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award) e il “The World Superyacht Award”.

Troviamo così un main deck dal layout più classico rispetto a Gipsy, caratterizzato da una zona di oltre 50 metri quadri dedicata interamente all’armatore. Quest’ultimo potrà disporre a proprio piacimento di questa generosa metratura, nel pieno rispetto della filosofia OTAM CUSTOM RANGE, che non dà vincoli al livello di personalizzazione.
La zona giorno di questo ponte accoglie, in questa prima proposta, una grande area lounge, oltre alla dining area, al day toilet e all’ampia cucina.

Otam 115 concept 35 metri

Sul lower deck un’area di circa 70 metri quadri sarà destinata agli alloggi degli ospiti, garantendo quattro cabine VIP dotate di ogni comfort e di tutti i servizi.
Notevole anche la metratura dedicata all’equipaggio, circa 50 metri quadri, dove troveranno posto tre cabine doppie, un’ampia dinette e la zona lavanderia. Una scelta che dà anche all’equipaggio la massima comodità assicurando sempre accessi separati e aumentando di conseguenza anche la privacy degli ospiti.

Guardando a poppa, personalizzazione è la parola d’ordine anche per quanto riguarda il garage e il beach club. L’armatore può infatti optare per un garage classico oppure per uno con portellone laterale, che consentirebbe di ospitare un tender più grande. Nel primo caso, il beach club godrà della superficie garantita dalla piattaforma con accesso all’acqua immediato e sempre sicuro per gli ospiti. Se invece l’armatore dovesse optare per il garage con accesso laterale, la superficie complessiva del beach club sarebbe ancora più grande con possibilità di personalizzazione ancora maggiori creando per esempio un’area diving, bar, children playroom, gym, a seconda dei desideri dell’Armatore.

Per concludere la panoramica dedicata al lower deck, il cantiere italiano ha come da tradizione dedicato una particolare attenzione alla sala macchine, caratterizzata da volumi generosi che assicurano un layout funzionale e la migliore accessibilità possibile a qualunque impianto, per ovvi motivi di sicurezza e di manutenzione.

Salendo sull’upper deck, il concetto di customizzazione ben si evidenzia nella possibilità di sfruttare l’area esterna del ponte per accogliere una zona conviviale o posizionare un tender di sette metri, che verrebbe varato con una gru dedicata.
In questo primo layout proposto dal cantiere, colpiscono anche una “In&Out” dining area, circondata da vetrate a tutta altezza che non interrompono mai il contatto con il mare e l’ambiente circostante. L’upper deck saloon, poi, può essere interamente personalizzato secondo le esigenze dell’armatore.
Questo ponte ospita anche la plancia di comando, in diretta comunicazione con l’alloggio del comandante.

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I circa 30 metri quadri complessivi dell’area prodiera sono adibiti a prendisole, con la possibilità di realizzare un’altra dining al riparo da sguardi indiscreti, grazie all’altezza di costruzione. All’estrema prua la zona manovra risulta funzionale e dotata di due grandi storage.

Gli oltre 50 metri quadri del sun deck sono a totale discrezione del committente: nella prima proposta del cantiere, una jacuzzi è stata posizionata a prua e circondata da due grandi aree prendisole, due divani a L laterali, una zona bar e un’ulteriore dining coperti dall’hard top.

Otam Matteo Belardinelli Niccolò Pasquini
Matteo Belardinelli e Niccolò Pasquini

ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Otam Custom Range dai 35 ai 40 metri, in alluminio. “La gamma OTAM che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli divisi in due fasce di prodotto di medie e grandi dimensioni. OTAM 45′, 58’(open+HT) 65’HT la fascia di dimensioni medie mentre OTAM 80’ – 100 e 120’ le proposte su grandi dimensioni. Il 120’ verrà presentato e divulgato dal cantiere Genovese nel prossimo futuro per ampliare ancora l’Iconica gamma OTAM. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

OTAM CUSTOM RANGE – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt full custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e l’obbligo di non voler mai trovare compromessi sulla qualità ha portato OTAM alla vendita (Dicembre 2014) del primo 35 metri “Otam Custom Range” con la chiara intenzione di affacciarsi anche su un altro segmento di mercato, da 30 ai 40 metri full custom. Il risultato è stato Gipsy, uno yacht capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award” e il “The World Superyacht Award”.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.

OTAMwww.otam.it
Via Cibrario, 2
16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob:+39 331 3174217

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Riva 90′, terzo progetto della nuova flotta FlyBridge

Lo yacht, che si aggiunge a 100′ Corsaro e 110′ Dolcevita, è stato presentato in anteprima al Fort Lauderdale International Boat Show 2017

La 58° edizione del Fort Lauderdale International Boat Show, appena conclusa, ha ospitato l’anteprima mondiale del nuovo progetto Riva 90.

Il nuovo 90 piedi va ad aggiungersi all’ultima generazione della gamma flybridge by Riva, affiancando in gamma Riva 100’ Corsaro, modello che ha conosciuto un incredibile successo nel 2017, e Riva 110’ Dolcevita, pronto al varo nei primi mesi del 2018.

Nato dalla collaborazione tra Officina Italiana Design, lo studio fondato dal designer Mauro Micheli insieme a Sergio Beretta, Comitato Strategico di Prodotto e Dipartimento Engineering Ferretti Group, Riva 90’ riunisce e incrementa i punti di forza dei suoi predecessori, in particolare per il design esterno caratterizzato da un profilo dinamico e filante e per l’ampio utilizzo di superfici vetrate, a scafo, sul ponte di coperta da poppa fino alla suite armatoriale wide body e su un livello rialzato, in corrispondenza della plancia di comando.

La zona di poppa è caratterizzata dall’innovativa scaletta a scomparsa proposta con successo sul nuovo Riva 56’ Rivale e brevetto Ferretti Group. Il garage può alloggiare un tender Williams 395 e una moto ad acqua, che possono essere varati indipendentemente.

Riva 90’ prevede tre opzioni di motorizzazione: la propulsione standard è una coppia di MTU 12V 2000 M96L dalla potenza di 1948 mhp ciascuno che gli permette di raggiungere i 22 nodi di velocità di crociera e i 26 nodi di velocità massima. In alternativa, si possono scegliere due MTU 16V 2000 M84 dalla potenza di 2218 mhp con cui il flybridge tocca i 24 nodi di velocità di crociera e i 28 di andatura massima, e una terza motorizzazione, installata sulla prima unità, che prevede una coppia di MTU 16V 2000 M93 dalla potenza di 2435 mhp ciascuno, che gli permetterà di raggiungere i 26 nodi ad andatura di crociera, e i 30 nodi di velocità massima (dati preliminari).

Riva 90’ sarà equipaggiato standard con pinne stabilizzatrici underway e zero speed, e, su richiesta, anche con stabilizzatori Seakeeper.

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Riva e Ferretti Group
Riva è un marchio di Ferretti Group, leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con un portafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line.
Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale di moderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network di punti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai e in altre località della Cina).
Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza nelle marine di tutto il mondo.
Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico.
L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing del Gruppo e dalla Direzione Engineering. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale.
Per questo motivo le imbarcazioni create da Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’esclusività del design e il fascino senza tempo che le rendono fortemente riconoscibili nel panorama nautico mondiale.

Per maggiori informazioni: www.riva-yacht.com

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Nuovo Amer Cento, scafo n. 14

Dopo il successo ottenuto ai saloni nautici di Cannes e Genova, Amer Yachts Permare è lieta di annunciare che è arrivato in cantiere lo scafo della nuova Amer Cento n.14 con consegna prevista nell’estate 2018.

Si conferma la configurazione 4 IPS Volvo Penta e lo stile Decò, ormai diventato un must del cantiere molto apprezzato dalla clientela italiana ed internazionale.

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L’imbarcazione sarà costruita garantendo bassi consumi, silenziosità e grande manovrabilità inoltre riducendo del 50% le emissioni in atmosfera, come il precedente Amer Cento che ha vinto nel 2016 il premiothe MOST INNOVATIVE YACHT” agli World Yachts Trophies in Cannes durante il Salone nautico.

Il 2018 rappresenta anche un punto d’arrivo molto importante per l’azienda sanremese che festeggerà a marzo i 45 anni di attività nautica.

Amer 100 superyacht

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Il nuovo brand Rosetti Superyachts fa il suo ingresso nell’industria dei superyacht

• Uno dei protagonisti italiani nella costruzione di navi high-tech per l’industria petrolifera offshore/inshore porta la sua esperienza e il suo know-how tecnico nel settore dei superyacht.
• La prima presentazione alla stampa Italiana si terrà a fine Novembre a Milano.

Fondata nel 1925, la Rosetti Marino SpA è uno dei leader mondiali nella progettazione e nella costruzione di un’ampia gamma di navi commerciali, dai rimorchiatori oceanici e alle navi di servizio per le piattaforme fino a quelle passeggeri, equipaggiate con i più avanzati sistemi di propulsione, automazione, ausili di navigazione e impianti di controllo. Quotato alla Borsa di Milano (listino MAC), Rosetti Marino Group, che comprende 18 società, 9 filiali e 1.200 dipendenti, ha registrato nel 2016 un giro d’affari in attivo di 213 milioni di euro.

Questa società ha consolidato la propria reputazione a livello globale grazie alle proprie navi custom estremamente efficienti, al rispetto dei tempi di consegna e alla grande attenzione al servizio post vendita. Il suo cantiere italiano San Vitale, nel porto di Ravenna, occupa una superficie totale di 240.000 mq che include pontili, ormeggi e un’are coperta di circa 17.000 mq, che include due stabilimenti costruttivi di 25x100m ciascuno e un dry dock di 160x25m. Fino a oggi il cantiere ha varato 119 navi da 40 a 140 metri di lunghezza.

Rosetti Superyachts Marino Group

Fulvio Dodich, manager con una grande esperienza dell’industria dei superyacht, che ha occupato importanti cariche presso marchi come Ferretti e Sanlorenzo, è partner e Presidente di Rosetti Superyachts, la nuova divisione con sede a Montecarlo che punta a sfruttare al meglio la grande esperienza del gruppo per costruire superyachts di lusso, supply vessels ed expedition yachts da 40 a 150 metri.

Abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa basata sulla notevole esperienza di Rosetti Marino, sul solido contesto finanziario e sulle eccezionali infrastrutture, per creare superyacht di alto livello che siano semi o totalmente customizzabili e al contempo fornendo eccellenze tecniche e soluzioni innovative”, ha dichiarato Dodich, originario di Ravenna. “Stiamo proponendo yachts Made in Italy disegnati e costruiti seguendo i più alti standard tecnici e di sicurezza, qualità che già caratterizzano tutte le società di Rosetti Marino Group”.

Rosetti Marino Group

Per realizzare questo programma, Dodich ha individuato la persona più adatta nel progettista italiano Tommaso Spadolini, famoso a livello internazionale, che svilupperà una flotta di concept da 48 a 85 metri. Il primo di questi concept è un supply vessel di 85 metri di 2.200GT con motori principali MTU e sistema propulsivo Rolls Royce. È disponibile in due configurazioni con helipad centrale o poppiero; i renderings mostrano la versione con un ponte elicottero certificato sopra all’area poppiera dedicata all’armatore. L’helipad e la sovrastruttura prodiera sono collegati tramite una passerella centrale che si sviluppa in mezzo al ponte che accoglie i grandi tender e i toys.
Fulvio Dodich è già in un’avanzata fase di negoziazione con possibili armatori per questo e altri progetti. Ulteriori dettagli saranno svelati nei prossimi mesi.

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Inoltre Rosetti Superyachts potrà fare affidamento sulle competenze tecniche e di engineering con- divise tra le diciotto società che compongono il gruppo, come per esempio la Basis Engineering. In questo modo il cantiere sarà in grado di proporre soluzioni custom per lo sviluppo e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie da applicare ai propri yachts di ultima generazione.

Rosetti Superyachts Marino Group


CANTIERE SAN VITALE – FACTS & FIGURES
Il cantiere San Vitale è ubicato nel porto commerciale di Ravenna e comprende:
– Aree di assemblaggio con gru (capacità di sollevamento totale 100 t)
– Aree di pre-assemblaggio coperte e 3 gru di alaggio (2×35 t; 1×100 t)
– Magazzino riscaldato e uffici
– 4.000 mq di officine meccaniche
– 2 capannoni di 25mx100m ciascuno
– Dry Dock di 160mx25m
– Banchina di 175m con 7.5m di pescaggio
– Banchina rinforzata + 180m di strutture di ormeggio
– Accesso diretto al Mar Adriatico
– Personale altamente qualificato e motivato
– Conformità alle norme di sicurezza e agli standard qualitativi

FULVIO DODICH – UNA NUOVA SFIDA AL TIMONE DI ROSETTI SUPERYACHTS
Dopo aver iniziato la propria carriera nell’attività di famiglia nel mondo del movimento terra, nel 1996 Fulvio Dodich entra in Ferretti SpA come Vice Presidente Sales&Marketing, con il compito di aumentare il giro d’affari e di espandere la rete vendita a livello internazionale.
Nel Settembre 2012 viene nominato Managing Director della divisione Ferretti Yachts, con l’obiettivo di creare un nuovo team e raggiungendo notevoli traguardi di crescita. Nel 2005 anche la divisione Mochi Craft passa sotto la sua direzione, seguita l’anno successive da Custom Line.
Nell’agosto 2006 viene nominato General Manager della holding Ferretti SpA.
È il Febbraio 2013 quando Fulvio Dodich diventa il nuovo Amministratore Delegato di Sanlorenzo SpA, dove persegue una strategia di crescita per aumentare il fatturato, potenziare il network di vendita e migliorare il processo produttivo. Dopo aver raggiunto questi obiettivi, nel Luglio 2014 lascia Sanlorenzo SpA per motivi famigliari, pur rimanendo nel Consiglio di Amministrazione fino alla fine dell’anno.
Da Dicembre 2014 a Dicembre 2015 lavora come advisor per diverse società di private equity sviluppando nuovi progetti industriali e collabora a diversi programmi universitari nel settore del “Complex System management”.
In qualità di partner e presidente di Rosetti Superyachts, attualmente detiene il 10% delle quote della nuova divisione superyacht.

Rosetti Marino Group


ROSETTI SUPERYACHTS
SHIPYARD EST. 1925
Via Trieste 230 – 48122 Ravenna – Italy
T +39 0544 878111
www.rosettisuperyachts.it
LinkedIn: Rosetti Marino Group of Companies

SHIPYARD LOCATION – Via 13 marzo 1987, 3 – 48122 Ravenna – Italy

Rosetti Superyachts Marino Group

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Cantiere Cranchi candidato al Leone D’oro per l’imprenditoria come Miglior Azienda in Italia

Il Cantiere Nautico Cranchi ha ricevuto la candidatura per il “Leone D’oro per l’imprenditoria” come Miglior Azienda in Italia 2017/2018.

La consegna della nomination, decisa all’unanimità dal Comitato del Gran Premio Internazionale del Leone d’Oro di Venezia, avverrà venerdì 10 novembre 2017 presso la “Sala della Lupa” di Palazzo Montecitorio a Roma.

Nella stessa occasione il Cantiere Nautico Cranchi riceverà il “Riconoscimento Speciale per Meriti professionali”, per il contributo che l’azienda nata del 1870 ha offerto alla crescita dell’economia italiana.

Un riconoscimento che Cranchi riceve con particolare orgoglio, e che premia le strategie e gli investimenti che il Cantiere ha sostenuto anche negli anni in cui lo scenario internazionale si era fatto più difficile. Tali strategie hanno permesso all’azienda di imboccare la strada per una nuova crescita dei fatturati, dei margini e dell’impiego occupazionale.

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Il Gran Premio Internazionale del Leone d’Oro di Venezia è una prestigiosa manifestazione a livello mondiale, promossa dal Gruppo Editoriale Armando Curcio Editore spa, in collaborazione con C holding srls, Venice in The World srls e Leone di San Marco srls, che dal 1947 premia le arti in genere e l’imprenditoria italiana capace di distinguersi per il contributo offerto al nostro Paese.

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Perini Navi annuncia la vendita di un motoryacht di 56 metri

Perini Navi, leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht a vela e a motore, annuncia la vendita di un motoryacht di 56 metri. Grazie a questo nuovo contratto di vendita il portafoglio ordini del cantiere si attesta a quota 100 milioni di euro.

La nuova imbarcazione, in acciaio e alluminio, si contraddistingue per le linee della carena e della sovrastruttura che conservano le caratteristiche navali ed estetiche tipiche dei M/Y realizzati dal cantiere.

Con tre ponti, cinque cabine e alloggi per nove membri dell’equipaggio, il nuovo 56 metri consolida il valore del design, dell’engineering e dell’elevato standard qualitativo della serie di grandi yacht a motore della flotta Perini Navi di cui fanno parte M/Y Exuma 50m, M/Y Galileo G 55m ed il pluripremiato M/Y Grace E 73m, tutti disegnati dall’architetto navale Philippe Briand.

La vendita del 56 metri a motore, che arriva poche settimane dopo quella del 60 metri a vela – commenta Lamberto Tacoli, Presidente e Amministratore Delegato di Perini Navi – conferma l’efficacia del percorso intrapreso e il valore del processo di focalizzazione sui nostri prodotti e sulla qualità che li contraddistingue. In un mercato che sta tornando a crescere, Perini Navi è e vuole continuare a essere tra i principali player mondiali. Questo è possibile non solo in virtù dell’importante reputazione della nostra azienda ma anche dell’elevato profilo qualitativo delle nostre imbarcazioni riconosciuto a livello globale”.

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Attualmente i piani di produzione di Perini Navi prevedono la realizzazione di 4 imbarcazioni, una a vela e tre a motore, nel dettaglio:
• un ketch di 60 metri gemello di Seven, presentato al Monaco Boat Show;
• un 25 metri a motore;
• un 53 metri a motore;
• un 56 metri a motore.

Il cantiere ha inoltre siglato una lettera di intenti per un S/Y di 42 metri armato a sloop.

Perini Navi 56 metri yacht


Perini Navi è il leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht, con 62 yacht varati fino ad oggi, tra cui 59 barche a vela e tre a motore. Perini Navi è stata fondata nel 1983 da Fabio Perini la cui visione era quella di rivoluzionare la vela avvolgibile e i sistemi di controllo. www.perininavi.it

Comunicato stampa

SX88, Sanlorenzo presenta il nuovo motoryacht crossover

Piero Lissoni firma l’interior design del primo modello di questa nuova gamma.

Sanlorenzo ancora una volta entra con garbo e decisione nella scena dello yachting mondiale con una proposta altamente innovativa, ricca di proposte inedite e di soluzioni intelligenti, razionali e pratiche, ma sempre contraddistinto da uno stile inconfondibile, giocato sulla sobrietà, l’equilibrio dei volumi e delle masse che assicurano anche al nuovo nato quell’eleganza tutta Sanlorenzo che è ormai diventata una componente essenziale del marchio e un segno di riconoscibilità immediata.

SX88 è la sigla del nuovo motoryacht di 27 metri, primo di una gamma che verrà poi declinata in una serie completa con modelli di dimensioni inferiori e piú grandi.

SX88 è un prodotto che contiene diverse “prime volte” di Sanlorenzo, una rivoluzione copernicana basata su alcuni punti originali di distinzione che compongono e partecipano all’originale innovatività del motoryacht:
• Processo costruttivo avanzato, con assemblaggio a scafo aperto
• Scafo in vetroresina e sovrastruttura in carbonio
• Carena semidislocante da 23 nodi con grande flessibilità d’uso da dislocante a fast displacement, testata nella vasca navale di Wageningen (Olanda), per l’ottimizzazione delle prestazioni nei differenti range delle velocità richieste
• Poppa aperta con funzione di garage, beach club o sport activity area
• Doppia possibilità di main deck layout, open space o con owner cabin
• Unica timoneria su fly bridge, chiudibile e climatizzata

SX88 basa la sua caratteristica funzionale ed estetica sulla disponibilità di grandi spazi aperti e di grandi superfici vetrate che garantiscono un’efficace e ottimale comunicazione interno/esterno, un tema sempre più richiesto dagli armatori più accorti ed esperti. SX88 riesce a calibrare mirabilmente e al massimo livello il sempre complesso e spesso irrisolto rapporto tra estetica e funzionalità.

Lo scafo con prua alta, molto marina, ha un profilo a scendere verso poppa che slancia tutta la massa e le conferisce un aspetto importante, da barca capace di fronteggiare ogni evenienza. La sovrastruttura connotata da amplissime superfici vetrate è tinta di scuro per minimizzarne il volume e integrare armoniosamente nei “pieni” della struttura i “vuoti” delle vetrate.
La timoneria, come in un megayacht, è solo sul ponte superiore, il flying bridge, che però dispone di parabrezza e all’occorrenza può essere chiusa lateralmente da vetrate a saliscendi elettrificate mentre tutta la zona di poppa del ponte è chiudibile di serie con pannelli di strataglass o a richiesta con chiusura rigida meccanizzata.

Questa soluzione ha consentito di liberare completamente la zona a prua del salone sul ponte di coperta che può essere arredata con la cabina armatoriale o con un ampio open space multifunzionale. Tutto il ponte di coperta è complanare e offre, secondo le versioni, la possibilità di aprire tutto lo spazio da poppa a prua, creando così un vero e proprio loft tutto aperto, una soluzione mai vista su un 27 metri.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

La zona prodiera del ponte di coperta è totalmente attrezzata per offrire uno spazio di vivibilità, convivialità e relax con vastissimo prendisole e doppio divano a L ciascuno con tavolino proprio, uno spazio ancora una volta di dimensioni ben superiori alla taglia dei 27 metri di SX88, con la possibilità di essere collegato direttamente alla zona interna.

La poppa è altrettanto stupefacente. Il piano della plancia di poppa, ribassato di cinque gradini rispetto a quello del ponte di coperta, accoglie il tender di poco sotto i cinque metri, una moto d’acqua e qualsiasi toy. Per movimentare le diverse unità la gruetta è nascosta armonicamente nel profilo del prolungamento a poppa del corrimano di sinistra, senza turbare con volumi tecnici la linea di SX88.

Una volta liberata dai natanti, la vasta piattaforma, che si estende a circa 60 centimetri sul pelo dell’acqua, diventa uno straordinario beach club di quasi 30 metri quadrati, ombreggiato da ombrelloni e arredato a prendisole o attrezzato come supporto alle diverse attività sportive.
Innovativo il sistema automatizzato che permette alla piattaforma di abbassarsi a livello del mare per scendere in acqua e la passerella che permette, a seconda dell’inclinazione scelta, di raggiungere la banchina o di risalire in barca dall’acqua.

Brevettato da Sanlorenzo, il sistema di aereazione celato alla vista per un minore impatto estetico, permette il raffreddamento della sala macchine.

Al ponte inferiore SX88 offre alloggio in quattro (o cinque come option) cabine doppie che contengono anche l’armatoriale, nel caso al ponte di coperta si scelga di realizzare l’open space, o in tre (o quattro come option) cabine ospiti se l’armatore preferisce ricavare la propria suite al ponte di coperta e galley nel lower deck. Come opzione SX88 può disporre quindi di addirittura cinque cabine, altra caratteristica inconsueta su un 27 metri. A poppa di questo ponte trova ampio alloggio l’equipaggio a pruavia della sala macchine che grazie alla motorizzazione con trasmissione IPS 1200 è spostata molto più a poppa rispetto alla tradizionale trasmissione ad assi.

Particolare attenzione è stata posta da Sanlorenzo alla sostenibilità ambientale con una rinnovata ed estesa sensibilità al rispetto del contesto in cui lo yacht si muove e ai processi produttivi. SX88 è costruito con procedure e materiali a basso impatto messi a punto dal cantiere. La combinazione delle nuove tecnologie di illuminotecnica, dei sistemi di bordo a basso consumo, dell’isolamento termico ottenuto dalle speciali vetrate utilizzate e dalla grande riserva di energia data dalle batterie al litio, permette a SX88 di offrire dalle 4 alle 8 ore di “emissioni zero”, mantenendo operative tutte le funzionalità della imbarcazione. Queste soluzioni gratificano SX88 del Rina Green Class.

Sanlorenzo Gamma Yacht

Il concept di questo innovativo e avanzato motoryacht è nato nell’ufficio stile di Sanlorenzo, sotto la guida dell Arch. Luca Santella quale culmine della sua esperienza di stile e di forme maturata nello sviluppo dei modelli Bluegame, a cui si sono sommati gli apporti creativi dell’Officina Italiana Design, di Mauro Micheli e Sergio Beretta, che ha rivestito l’esterno con il suo usuale tocco di eleganza nel pieno rispetto del concept originale e il primo esemplare di Piero Lissoni per il décor interno.
Le linee d’acqua sono state disegnate da Lou Codega, noto progettista americano di barche da pesca veloci e oceaniche.

SX88 rappresenta una felice e intelligente sintesi tra il classico motoryacht con flying bridge, di cui Sanlorenzo è stato e continua a essere uno dei primi protagonisti a livello mondiale con una gamma SL di cinque modelli da 23 a 36 metri, e la recente e crescente tipologia explorer, che Sanlorenzo ha interpretato con grande successo con il modello in metallo 460EXP.

SX88 è costruito nello storico cantiere di Ameglia e ha già ricevuto un elevato riscontro presso gli armatori internazionali che hanno comperato i primi 8 esemplari. Le prossime consegne saranno per la stagione estiva 2019.

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SANLORENZO E LA COLLABORAZIONE CON PIERO LISSONI

Vero e proprio atelier della nautica, Sanlorenzo compie un ulteriore passo avanti nel proprio percorso a fianco di alcuni dei più autorevoli architetti e designer italiani, scegliendo Piero Lissoni per l’interior design del primo yacht della nuova linea di crossover SX88. Il modello, è stato presentato in anteprima il 25 maggio con una presentazione presso il Teatro Agorà della Triennale di Milano.

Prima nel suo ambito, Sanlorenzo ha costruito negli anni un modello molto preciso e coerente portando a bordo, grazie all’intuizione del Patron Massimo Perotti, il concetto di architettura e design, attraverso la collaborazione prima con Dordoni Architetti, poi con Antonio Citterio Patricia Viel per i progetti d’interni degli yacht.
Con la volontà di uscire dalle consuetudini di un mondo estremamente tradizionalista, Sanlorenzo ha così inaugurato un nuovo modo di intendere la progettazione nautica: il contributo di questi progettisti ha permesso di portare per la prima volta, all’interno degli yacht, un linguaggio e dei codici estetici appartenenti a mondi diversi, un concetto di “home living” interpretato ogni volta in base all’esperienza e allo stile di ciascuno.

Una scelta che ha permesso di porre le basi della collaborazione con Piero Lissoni grazie anche alla grande affinità stilistica e progettuale emersa fin da subito tra il designer e l’azienda: “L’eleganza senza tempo degli yacht Sanlorenzo ma soprattutto il linguaggio semplice che li identifica ha trovato in Piero Lissoni un interprete ideale” dichiara Massimo Perotti, Chairman/CEO Sanlorenzo.

Il progetto firmato da Piero Lissoni per gli interni del nuovo yacht SX88 parte quindi da un’idea di base molto semplice: disegnare una barca open space.
Adottando una soluzione totalmente innovativa, Piero Lissoni reinterpreta il concetto di spazio all’interno della barca che si sviluppa così in un ambiente unico e continuo da poppa a prua con la cucina a vista, adiacente alla sala da pranzo, seguita dall’area living, senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, grazie alle ampie vetrate che si affacciano sul mare: “Io continuo ad immaginarmi le barche, anche quelle molto grandi, come se fossero dei loft, quindi spazi molto aperti con grande vivibilità e soprattutto con la possibilità di essere in contatto con quello che ti circonda.

Una barca “sociale” quindi che offre un nuovo modo di vivere a bordo. Assecondando le linee di questo 27 metri, Piero Lissoni lavora su forma e funzione creando così una sorta di loft in mezzo al mare, dall’aspetto ampio e alto, senza separazioni rigide tra le varie parti interne, ottenuto
attraverso un layout elastico: una volta stabilito l’alfabeto, il progetto permette infatti di scegliere tra diversi moduli disponibili, dalla versione più estrema, totalmente open space che rappresenta il codice primario del progetto, alle declinazioni che prevedono la chiusura di alcune parti. Uno spazio modulabile quindi secondo le esigenze del cliente che permette inoltre, per la prima volta, di poter scegliere dove posizionare la cabina armatoriale.

Altra peculiarità del progetto è stata la volontà di eliminare sia dentro che fuori l’eccesso di funzionalità: facendo sparire zone di servizio inutili e riducendo gli spazi tecnici a favore di una maggiore vivibilità interna, il progetto dello yacht SX88 sfrutta così ogni profondità. Negli spazi esterni, in particolare è possibile notare come ogni centimetro della barca sia stato pensato per essere utilizzato e vissuto.

L’impronta stilistica di Piero Lissoni emerge anche nella scelta degli arredi, all’insegna della totale contaminazione: proposte di design, icone dei grandi maestri, oggetti provenienti dall’oriente e object trouvé si combinano conferendo all’ambiente un sapore domestico. A contribuirvi inoltre la
decisione, in controtendenza, di non adattare gli arredi agli spazi ma di disporli invece liberamente come in una casa.
Importantissima naturalmente la stretta collaborazione di Sanlorenzo con le aziende che rapprendano l’eccellenza del design internazionale e che hanno adeguato i propri prodotti nelle caratteristiche tecniche, nei materiali e nelle soluzioni costruttive alle esigenze marine. Tra queste fondamentale è il contributo di Boffi per bagni e cucina.

In linea con la filosofia di Sanlorenzo, SX88 offre inoltre la possibilità di personalizzare lo yacht non solo dal punto di vista progettuale ma anche dei materiali.
La palette di colori e materiali a disposizione può essere così differenziata assecondando le richieste dell’armatore, rendendo ogni barca una creazione unica.

Un progetto innovativo quello dello yacht SX88, reso possibile grazie a una forte intesa e un dialogo serrato e costante tra Piero Lissoni e i cantieri Sanlorenzo che, ancora una volta, stravolge in modo inaspettato i canoni tradizionali della nautica.

L’interior design del primo yacht SX88 è firmato da Piero Lissoni con David Lopez, Stefano Castelli, Marco Gottardi.

Le linee degli esterni sono a cura di Officina Italiana Design.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Comunicato stampa