Collaborazione nata tra SEA.AI e TimeZero per integrare nel software TZ Professional la tecnologia di visione basata sull’intelligenza artificiale. Lo sviluppo di questa integrazione mira ad ottenere un significativo miglioramento della sicurezza di navigazione, dell’efficienza e comfort per chi naviga combinando sensori e analisi dei dati visivi su un’interfaccia unica.
In relazione all’accordo concluso di seguito riportiamo quanto affermato da Marcus Warrelmann, CEO di SEA.AI.
“La nostra missione è sempre stata quella di salvaguardare i marinai usando il potere della tecnologia. Lavorare con TimeZero ci consente di integrare la nostra visione direttamente nel processo di navigazione e combinare i dati di altre apparecchiature a bordo, migliorando ogni aspetto dei viaggi marittimi. Insieme, non stiamo solo integrando i sistemi, stiamo costruendo il futuro di una navigazione sicura e intelligente.”
La tecnologia di SEA.AI, indiscusso leader nei sistemi di visione artificiale in campo marittimo, integrando i dati provenienti da telecamere termiche ed ottiche con algoritmi avanzati di apprendimento automatico, rileva e classifica in tempo reale oggetti galleggianti e persone a mare, anche se non visibili a radar o nel caso di unità non dotate di transponder AIS.
Sentry, prodotto di punta della gamma SEA.AI, equipaggiato di due termocamere e due telecamere low-lite, può rilevare bersagli, anche di ridotte dimensioni tipo piccole boe, sino ad una distanze di 700 metri.
TimeZero, con quasi 40 anni di esperienza, offre una piattaforma di navigazione completa, intuitiva e potente, ora in grado di incorporare le capacità avanzate di rilevamento.
Quali e quante problematiche incontra il gestore di un Porto Turistico per migliorare l’appeal nei confronti degli utenti?
La gestione di un porto turistico moderno comporta una serie di sfide impegnative.
L’impegno costante, sia che si tratti di un Porto Turistico o di un Marina Resort, in Italia o nel resto del mondo, è rivolto a sviluppare nuove strategie e soluzioni per migliorare i servizi offerti ed attrarre nuovi utenti, oltre a fidelizzare la clientela esistente.
Un Compito Complesso
La combinazione di competenze manageriali, conoscenze tecniche e capacità di individuare quali possano essere gli elementi che si configurano come esperienze eccezionali agli occhi dell’utente rappresentano indubbiamente una sfida per chi si occupa della gestione.
Due fattori aggiuntivi complicano ulteriormente questo compito:
– Aggressività dei potenziali competitor
I concorrenti sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per attrarre clienti, il che rende la competizione nel settore molto serrata.
– Clientela esigente
Gli utenti hanno aspettative sempre più elevate e giudicano i servizi offerti con criteri sempre più stringenti.
Principali Impegni per il Gestore
1 – Infrastrutture di Alta Qualità
Uno dei principali impegni per il gestore è garantire che le infrastrutture siano di alta qualità. Questo include aree di ormeggio ben attrezzate e servizi efficienti che possono essere personalizzati su richiesta dell’utente.
La qualità delle infrastrutture è spesso il primo aspetto valutato dai clienti e può influenzare significativamente la loro decisione di ritornare o meno.
2 – Formazione del Personale
Investire nella formazione del personale è cruciale. Il personale deve essere preparato e pronto a rispondere efficacemente alle esigenze degli utenti.
La qualità del servizio offerto dal personale può fare la differenza tra un’esperienza positiva e una negativa.
3 – Sostenibilità Ambientale
Perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale è diventato essenziale. Questo include l’adozione di pratiche di economia circolare e l’utilizzo di energie rinnovabili.
I clienti sono sempre più consapevoli delle questioni ambientali e preferiscono porti turistici che dimostrano un impegno concreto in questo ambito.
4 – Marketing e Comunicazione
Infine, non per importanza, per promuovere adeguatamente il porto turistico è fondamentale mettere in atto una strategia di marketing e comunicazione efficace.
La promozione deve essere mirata e in grado di raggiungere il pubblico giusto, evidenziando i punti di forza e i servizi unici offerti.
Un Fattore Sottovalutato: La Georeferenziazione
Tra le varie iniziative, un servizio che potrebbe essere sottovalutato, forse proprio per le caratteristiche di semplicità che lo contraddistinguono, ma che ha un grande potenziale di miglioramento dell’esperienza utente, è la georeferenziazione dell’area portuale con l’opportunità di far conoscere immediatamente l’offerta di servizi dentro ed intorno al Marina.
In più, cosa confermata da qualsiasi diportista che si approccia ad un nuovo porto per la prima volta, poter ricevere preventivamente una mappa con la rotta fino al punto di ormeggio assegnato e tutte le informazioni sui relativi spazi di manovra riducono in modo drastico lo stress dell’ormeggio, minimizzano il rischio di impreparazione e di possibili danni a persone o cose durante la fase critica di attracco.
Ci riferiamo in particolare ai servizi sviluppati da DockingMap che per raggiungere la massima semplicità di utilizzo per utente e personale del porto si avvalgono di un importante background rappresentato dalla società Olandese, Leader nei servizi di routing e geolocalizzazione dal 1984, GeoJunxion B.V.
SeaRock Boats, azienda italiana all’avanguardia specializzata nella progettazione e produzione di barche indistruttibili, ha introdotto sul mercato una nuova linea di imbarcazioni realizzate in Polietilene ad Alta Densità (HDPE), affermandosi come il primo ed unico cantiere italiano ad offrire questo tipo di innovazione.
SeaRock XR7
Modello di punta del cantiere SeaRock XR7 explorer, lunghezza 7 metri.
Prodotto in Italia da personale altamente specializzato utilizzando lastre di HDPE, può essere equipaggiato con motori fuoribordo da 200 a 300 cv garantendo eccellenti prestazioni anche con mare formato.
La imbarcazioni SeaRock sono disponibili in varie versioni, tutte personalizzabili grazie ad un’ampia disponibilità di accessori optional:
ALLROUND WAVE RUNNER OPEN FISHERMAN
Per ulteriori dettagli tecnici, equipaggiamento standard ed accessori consultare le specifiche complete.
Applicazioni
Le barche SeaRock trovano impiego in una vasta gamma di settori, tra cui:
– Pesca Diporto o Professionale
Robustezza e durabilità le rendono ideali per tutti i tipi di pesca in mari e oceani
– Trasporto di Merci
Offrono una soluzione affidabile per il trasporto di merci e materiali anche in condizioni marine impegnative
– Attività Ricreative
Dalla crociera agli sport acquatici forniscono prestazioni apprezzabili per esperienze sicure e confortevoli per gli amanti del mare
Caratteristiche SeaRock Boats
– Durevoli
Garanzia di continuità e di efficacia nel tempo
– Robuste
Progettate per resistere a urti, abrasioni e condizioni marine estreme
– Sicure ed inaffondabili
Grazie alle riserve di galleggiamento integrate offrono una sicurezza senza compromessi per l’utilizzatore, la forma dello scafo a V profondo garantisce comfort di navigazione in qualsiasi mare
– Ridotta manutenzione
Non richiedono particolare manutenzione o applicazione di vernice antivegetativa. In caso estremo di danneggiamento possono essere facilmente riparate
Cos’è l’HDPE?
L’HDPE è una forma di polietilene con una densità molto elevata, che gli conferisce notevole rigidità, resistenza agli agenti chimici ed all’abrasione, nonché una buona resistenza agli urti. Viene prodotto attraverso un processo di polimerizzazione dell’etilene a bassa pressione, che permette di ottenere una struttura molecolare più compatta ed una maggiore resistenza rispetto ad altre forme di polietilene.
Perché scegliere l’HDPE?
La scelta di utilizzare l’HDPE nella creazione di soluzioni innovative è guidata da due principali caratteristiche: la versatilità d’impiego e la sostenibilità ambientale.
Ecco alcune delle ragioni principali per preferirlo:
– Resistenza alla corrosione e agli agenti chimici e atmosferici
l’HDPE offre una protezione di grado superiore contro vari elementi, garantendo una lunga durata
– Robustezza e leggerezza
queste qualità rendono l’HDPE ideale per applicazioni dove la riduzione del peso è un parametro importante
– Riciclabilità totale
l’HDPE può essere completamente riutilizzato, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti plastici e promuovendo una reale economia circolare
Conclusione
L’HDPE rappresenta un’eccellente combinazione di versatilità, resistenza e sostenibilità, rendendolo un materiale fondamentale nell’industria moderna.
SeaRock Boats continua ad innovare proponendo prodotti all’avanguardia per soddisfare le esigenze della clientela, mantenendo sempre un occhio di riguardo per l’ambiente collaborando per promuovere un futuro più sostenibile.
SEA.AI ha recentemente rilasciato una versione di Brain estendendo l’applicabilità dei sistemi di visione artificiale a telecamere termiche di terze parti.
SEA.AI Brain è un procedimento di calcolo automatico all’avanguardia supportato dalla raccolta di sei anni di dati di superficie marittima, on e offline.
La visione artificiale è una tecnologia straordinaria in grado di elaborare, analizzare ed interpretare immagini e video con la capacità di fornire informazioni precise e dettagliate in tempo reale.
I dispositivi SEA.AI integrano gli attuali sistemi di bordo RADAR, AIS e Telemetria scansionando costantemente l’orizzonte ed avvisando automaticamente la plancia di possibili insidie alla navigazione.
Tale prospettiva, unitamente al vasto accumulo di dati raccolti in varie condizioni e da tutti gli angoli del globo, risulta cruciale per identificare ed evitare potenziali pericoli in una varietà di condizioni ed assolve pienamente alle finalità di SEA.AI impegnata a migliorare la sicurezza della navigazione e salvare vite umane in mare.
In merito alla crescente complessità della navigazione marittima di seguito riportiamo quanto affermato da Solenn Gouerou, responsabile marketing di SEA.AI.
“Le rotte di navigazione sono più affollate e c’è semplicemente più spazzatura che galleggia sulle nostre acque. Il nostro obiettivo era sviluppare una tecnologia complementare alle termocamere di terze parti sfruttando l’IA e l’ottica all’avanguardia per vedere sempre più con fiducia.”
SEA.AI Brain è disponibile per telecamere IP di terze parti che supportano gli standard ONVIF S nell’estate 2024.
A Carrara Fiere, in occasione del Seatec 2024, è stata presentata l’applicazione digitale DockingMap, dedicata ai porti turistici.
L’innovativo sistema, nato per migliorare la capacità del Porto di guidare in sicurezza i diportisti all’ormeggio, è stato oggetto di un evento con dimostrazione live delle funzionalità.
Due soli click sono sufficienti allo staff del Porto per inviare, con una procedura facilitata, informazioni dettagliate per ormeggiare in qualsiasi condizione.
Come funziona
In pratica il Porto, mantenendo inalterate tutte le procedure interne di gestione del posto barca, aggiungerà un semplice Link alla comunicazione digitale di conferma dell’ormeggio (via Email, WhatsApp, o altro mezzo).
L’utente altro non dovrà fare che cliccare sul Link ricevuto ed aprire una pagina del proprio Browser dove visualizzerà:
– la mappa digitale e navigabile del porto
– la rotta dall’ingresso fino allo specifico posto barca scelto dalla Direzione
– le informazioni grafiche e testuali sulle distanze e sugli spazi di manovra reali nell’area di ormeggio
Utilizzando il GPS del proprio dispositivo, l’utente può così avere la sua posizione all’interno dell’area portuale in tempo reale e, soprattutto, avere una chiara visione di cosa si troverà ad affrontare per portare la propria barca all’ormeggio.
Tra gli apprezzabili pregi di DockingMap quello di esser totalmente indipendente in quanto lavora su piattaforma web ed è compatibile con tutti i dispositivi indipendentemente dal sistema operativo utilizzato, oltre al fatto di essere completamente scalabile.
L’applicazione è uno dei servizi offerti da GeoJunxion B.V. azienda, con sede in Olanda, leader nei servizi di routing e geolocalizzazione dal 1984.
La presentazione è stata curata da Andrea Buralli, responsabile per il mediterraneo di GeoJunxion nonché ideatore dell’applicazione.
Durante gli incontri con alcuni professionisti del settore intervenuti sono nati interessanti spunti di discussione ed in questa occasione Andrea Buralli ci ha voluto specificare quanto segue.
“… il servizio presentato oggi in anteprima a Seatec 2024 va a coprire
quello spazio vuoto che esiste tra la conferma del posto barca
da parte del Marina e la capacità di comprendere la difficoltà d’ormeggio
da parte di ogni skipper che si approccia ad un nuovo porto”
E prosegue sintetizzando il concetto …
“pensato per risolvere la questione in 2 click (per il Porto) e 2 click (per lo skipper)”
Tra tante novità, a volte alquanto macchinose per gli utenti, ci pare questa una proposta ispirata a concreti criteri basati su semplicità e sicurezza per una risposta ai reali bisogni dello skipper.
DiportoChain, innovativa applicazione destinata al mondo della nautica e del diporto, nata per valorizzare il settore e facilitarne i processi di digitalizzazione.
Un mix che incrocia nautica ed innovazione tecnologica nato dalla mente visionaria di Paolo Zucchini che ha saputo intravedere l’eccezionale potenzialità dell’applicazione della blockchain nel settore marittimo.
Tra le tecnologie più rivoluzionarie diffuse, forse dirompenti, dei nostri giorni possiamo annoverare l’intelligenza artificiale (AI) e la Blockchain che si definisce come un registro pubblico costituito da un database non modificabile dove i dati digitali, opportunamente crittografati, vengono utilizzati per la tracciabilità di beni o transazioni commerciali tra diversi soggetti.
Indubbiamente la loro applicazione sta producendo cambiamenti, spesso drastici, con ripercussioni sulla vita quotidiana, sulle modalità di comunicazione e sulle attività lavorative.
Celebrate, con pareri a volte contrastanti, in convegni, inchieste giornalistiche, discussioni ed analisi su vantaggi e rischi derivanti dalla loro applicazione, come per tutte le innovazioni solo il tempo ed i mercati potranno deciderne lo sviluppo delle reali potenzialità.
DiportoChain è una struttura che permette di valorizzare il bene rendendo sicuri e immutabili i dati registrati dall’armatore, mantenendo l’anonimato, con un processo di notarizzazione in tutta sicurezza e nel rispetto della privacy.
Con la registrazione su DiportoChain, in pratica, si potrà risalire all’intera vita dell’imbarcazione, compresa la storia dei passaggi di proprietà, delle lavorazioni e delle manutenzioni. La possibilità di accedere ad un dossier specifico ed immutabile dei dati, oltre a garantire la protezione da furti o altri rischi, assicura il mantenimento del valore stesso del bene nel tempo.
In aggiunta ai proprietari di natanti da diporto, tra i molti profili degli operatori che potrebbero trarre vantaggi dai servizi di DiportoChain pensiamo ai concessionari e noleggiatori di natanti ma anche ad altre figure professionali, quali:
Paolo Zucchini, professionista esperto e leader nel campo della biomedicina da sempre attento alle nuove frontiere tecnologiche, parallelamente alla carriera in ambito biomedico ha saputo unire la passione per il mare, la navigazione e la vela dando vita al progetto DiportoChain.
Partecipano alla nuova avventura Paolo Menegatti, amico di Paolo, e Massimo Morbiato CEO di EZLAB, PMI innovativa con sede a Padova all’avanguardia nell’applicazione di blockchain e AI in vari settori.
Ben Woodason, fondatore e progettista di Sovereign Ships, ancora una volta ci stupisce per le avveniristiche proposte e realizzazioni presentate in occasione della nuova veste del sito web.
La piattaforma ri-progettata riflette importanti cambiamenti della strategia aziendale per coinvolgere gli utenti in una nuova esperienza che si traduce in un momento di generale evoluzione.
Molte le variazioni apportate nella progettazione dei concept e delle modalità operative, come riportato di seguito.
Sovereign Ships concentra la gamma esclusivamente su due navi con caratteristiche di totale autonomia:
– Sovereign Spirit 40
Monoscafo alimentato a energia solare, dotato di due cabine, un giardino interno dedicato al sostentamento ed una sala multifunzione.
– Sovereign Sphinx 40
Catamarano completamente elettrico, dotato di tre cabine, zona notte e giardino.
I due modelli utilizzano per la navigazione sia la propulsione elettrica che il kite sail.
Miglioramento dei dettagli di progettazione con standard qualitativi di livello superiore.
Rielaborazione degli spazi interni ottenendo così un rifugio personalizzato che unisce lusso e funzionalità.
L’attuale grafica del sito web consente una visione più realistica dei modelli ed offre ai potenziali acquirenti un’esperienza più realistica che si avvicina maggiormente a quella finale.
I visitatori possono esplorare eccezionali rendering dei modelli, visionare dettagliati design degli interni ed accedere alle brochure tecniche scaricabili.
In occasione del lancio del rinnovato sito web il fondatore e CEO ha citato:
“Il rilancio del nostro sito web non è solo un aggiornamento visivo; rispecchia la trasformazione all’interno di Sovereign Ships. Abbiamo perfezionato le nostre offerte, ottimizzato gli elementi di design e forgiato alleanze strategiche. Ciò segna l’inizio di una nuova era nell’autonomia marittima”.
Sovereign Ships mira a massimizzare la libertà personale creando case autosufficienti che possono navigare in alto mare o restare all’ancora.
Le navi Sovereign Ships consentono agli occupanti di vivere e viaggiare nel massimo comfort senza preoccuparsi del rifornimento di viveri e carburante.
Recentemente annunciata dal cantiere spagnolo LINX Tenders la costruzione di una seconda unità dell’innovativo catamarano foil-assisted LINX 30.
Dopo il successo ed il forte interesse suscitato dalla prima unità, commissionata come tender per un superyacht explorer di 63 metri, il cantiere ha ora progettato un dayboat di lunghezza fuori tutto 9.5 metri.
Le dotazione e le soluzioni previste conferiscono a questo nuovo progetto caratteristiche particolari.
Catamarano foil
La particolare configurazione dei foil ne comprende uno principale situato tra i due scafi e due più piccoli a poppa
Propulsione Idrogetto
Il sistema di propulsione, fornito dall’italiana Castoldi, permette all’imbarcazione una navigazione sicura anche in acque poco profonde
Dynamic positioning e Smart Anchor system
Il joystick di manovra e l’ancoraggio GPS assicurano una manovrabilità e una fruibilità senza pari.
Il posizionamento e l’orientamento preciso sono garantiti da ACES, controllo elettronico che si interfaccia con il sistema di posizionamento dinamico e di ancoraggio intelligente per ormeggiare l’imbarcazione in un punto GPS od intorno ad esso, mantenendo la prua orientata verso il vento
Sistema Beachlander elettrico
Il portello, assistito elettricamente, consente un agevole sbarco a prua
I LINX Tenders sono progettati da Bravo Yacht Design e costruiti da BMComposites a Palma di Maiorca.
Grazie alla loro stabilità, versatilità, prestazioni e design, queste imbarcazioni full-custom sono ideali sia come tender per superyacht che come imbarcazioni dayboat.
BMComposites, proprietaria del marchio Linx Tenders, è specializzata nella progettazione e produzione di compositi in fibra di carbonio.
L’azienda, con sede a Palma di Maiorca, vanta esperienza ultra trentennale nella realizzazione di numerosi refit e riparazioni nel settore dei superyacht.
2US Motor Sailer di 41 metri, cinque ponti, ice class è l’ultima creazione presentata da Steve Kozloff. Come ben rappresentato dal nome scelto “2US” lo yacht è pensato e progettato per essere gestito da una coppia anche se ciò non esclude, se necessario, la presenza di un equipaggio.
La elaborata distribuzione degli interni presenta una suite armatoriale che misura 35 metri quadrati, una cabina VIP, due doppie per gli ospiti ed alloggi per tre membri dell’equipaggio.
L’albero è equipaggiato con un sistema Solid Sail di Chantiers de l’Atlantique Solid Sail/sistem di vela e albero AeolDrive, caratteristica comune a molti altri progetti dello Studio Steve Kozloff Designs.
La gru integrata all’interno del boma può essere utilizzata per sollevare e spostare il carico o l’idrovolante IKON.
All’interno dell’hangar con una superficie di oltre 160 metri quadrati possono trovare ricovero un elicottero ed un idrovolante IKON.
Sia il decollo che l’atterraggio dei mezzi aerei è assicurato anche in condizioni difficili grazie ad una piattaforma elevabile e stabilizzata con un sistema giroscopico (GYRO-LZ).
Inoltre le dotazioni comprendono un grande tender ed un sottomarino Nemo U-Boat Worx sistemati in un garage a tutto baglio realizzato a livello dell’acqua.
In ultimo, ma certo non per importanza, le prestazioni di velocità ed autonomia. Un’attenta gestione dei sistemi ibridi diesel-elettrici e della potenza della vela permettono una navigazione a 9 nodi per 6000 miglia con la sola alimentazione diesel, mentre con la sola vela si possono raggiungere 10 nodi di velocità.
Le soluzioni adottate, la robustezza dello scafo che può facilmente resistere a condizioni di ghiaccio moderate, oltre ai numerosi vantaggi offerti dall’utilizzo di Solid Sail System, rendono questo Motor Sailer un’unità idonea alle esplorazioni a livello mondiale con un elevato grado di sicurezza, comfort e lusso.
Lo sviluppo di tecnologie legate all’utilizzo dell’idrogeno come combustibile o vettore energetico rivestono una posizione di particolare interesse tra i sistemi alternativi ai carburanti fossili utilizzati per la propulsione di unità nautiche.
Considerato come combustibile pulito in quanto il suo impiego, sia in motori a combustione interna che in celle a combustibile, non comporta alcuna emissione di CO2 ma solamente acqua. Tuttavia l’impiego nella pratica richiede la soluzione di alcune impegnative questioni di carattere tecnico ed infrastrutturale.
MetHydor, start-up innovativa, focalizza tra le sue attività la progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio di idrogeno a idruri metallici.
Sorta nel 2021, grazie ad una Joint Venture tra diverse realtà ciascuna con un proprio know-how consolidato, vanta una esperienza in integrazione di power system a idrogeno per imbarcazioni e progettazione per impianti di gas speciali.
L’impegno di MetHydor, in considerazione della complessità delle soluzioni da adottare, è volto ad analizzare i vari parametri per ottenere un sistema di stoccaggio di idrogeno che soddisfi le seguenti caratteristiche:
A questo proposito Davide Violi, responsabile ricerca e sviluppo di MetHydor, ci spiega:
” … per commercializzare un sistema di stoccaggio di idrogeno le cui peculiarità siano la bassa pressione, i ridotti volumi e l’elevata efficienza energetica il serbatoio Hydor è in grado di accogliere l’idrogeno a bassa pressione (fino a 35 bar), quindi può essere direttamente inserito a valle dell’elettrolizzatore senza l’utilizzo di compressori intermedi”
e prosegue nella descrizione tecnica:
“… analogo discorso può essere fatto per la fase di scarica del serbatoio dove le pressioni possono essere mantenute nel range di operatività delle celle a combustibile (1-20 bar), pertanto anche qui non sono necessari dispositivi che modulino la pressione tra il serbatoio e la cella a combustibile. Questo è possibile grazie al fatto che all’interno di Hydor sono presenti delle polveri di leghe metalliche in grado di assorbire idrogeno formando un composto chimico REVERSIBLE chiamato <idruro metallico> che, in quanto solido, permette di stoccare grossi volumi di H2 in spazi ridotti. Si pensi che il volume occupato per stoccare circa 1kg di idrogeno è di circa 30 litri risultando quindi vantaggioso se paragonato agli stoccaggi fino ai 450 bar di pressione”
La formazione di un composto chimico solido consente di operare a bassa pressione ed in tal modo favorisce la sicurezza del sistema costituendone ciò un punto di forza.
Benché i valori di taratura siano fissati sino al raggiungimento di una pressione massima di 45 bar, il sistema in operatività ordinaria non supera mai 30-35 bar.
Infine, ultimo ma non per importanza, l’efficienza energetica.
I processi di carica e scarica dell’idrogeno dal serbatoio sono governati da un sistema di gestione termica, in particolare:
– Durante la fase di carica è necessario rimuovere calore ed a bordo di imbarcazioni si utilizzano scambiatori di calore a contatto con l’acqua di mare
– Mentre nella fase di scarica l’esigenza è il contrario, ossia occorre apportare calore e tipicamente viene sfruttato il sistema di raffreddamento della cella a combustibile che produce calore in abbondanza
Volendo esprimere un valore numerico dell’energia termica sufficiente a rifornire e svuotare un serbatoio da 1 kg di Idrogeno vengono spesi circa 4kWh.
MetHydor giovane società che, grazie alle esperienze acquisite ed a basi tecniche di elevata competenza, mira a fornire un fattivo contributo alle tematiche relative all’impatto ambientale ed a massimizzare l’efficienza energetica nel campo delle imbarcazioni da diporto, ben lungi da ogni pratica “greenwashing”.