Tender Elementary 6.6m

Elementary 6.6m, concept di tender per yacht di lusso con propulsione elettrica, ideato da Barry Broadbent talentuoso designer freelance.

Cogliendo a pieno quali possano essere le aspettative dell’utilizzatore, il fondatore dello studio Backstay Design tra i criteri di progettazione assegna la priorità al massimo comfort dei passeggeri in tutte le condizioni di utilizzo: sia che si tratti di un trasferimento degli ospiti che di una breve escursione a mare.

Il progetto prevede di utilizzare la carena Trimonoran, disegnata dell’Ingegnere olandese G. Jelle Billkert, sfruttandone le caratteristiche di stabilità, consumi ridotti e maggiore disponibilità di volumi interni.

Grande attenzione nella disposizione degli spazi al fine di garantire massima fruibilità per occupanti ed equipaggio, ottenuta adottando soluzioni ergonomiche, quale in particolare la scelta delle doppie porte presenti su entrambe i lati per rendere più agevoli le manovre di imbarco e sbarco.

Per la costruzione è stato scelto l’alluminio, sia in considerazione delle precedenti esperienze maturate dal progettista, sia per le proprietà intrinseche del materiale: leggero, duttile, riciclabile e versatile.

Il designer ….

… il percorso professionale di Barry Broadbent prima di approdare all’attività di designer freelance, vanta una vasta gamma di esperienze.
Inizialmente nel settore dei compositi, refitting e riparazione di yacht a Port Elizabeth presso Algoa Bay Yacht Club, passando poi al CAD 3D come responsabile ufficio disegni presso 2 cantieri (Tag Yachts – Legacy Marine), quindi come designer presso Icarus Marine.

Oggi fortemente impegnato nel lavoro da freelance, ecco la sua visione:

“Il mio obiettivo è costruire relazioni a lungo termine con i clienti giusti.
Lavorare come libero professionista mi consente di concentrare maggiormente le mie risorse sul design, sia in termini di qualità che di produttività.”

Compiaciuto della sfida del concept design e del rendering, Broadbent porta anche alcuni di questi progetti fino ai disegni di fabbrica, come dice illustrando le attività più recenti:

“Ho appena completato un mezzo da sbarco di 32ft. per un cantiere navale in America e sono in procinto di progettare un’imbarcazione da diporto ad alta velocità di 8 metri da costruire qui a Cape Town”

TRIMONORAN …..

…. progettato dall’ingegnere olandese G.J. Bilkert introducendo un rivoluzionario concetto per la cantieristica che si traduce nella evoluzione del modo di navigare:

più veloce, più sicuro, più confortevole e soprattutto sostenibile

 

Il progetto nasce dall’idea di realizzare un tri-hull con prestazioni migliori di un monoscafo, un catamarano o di qualsiasi trimarano.

La struttura è costituita da tre moduli, praticamente un mono-scafo con due scafi aggiunti simmetricamente su entrambi i lati, dotati di sottili ali.

TRIMONORAN è quindi la risposta alla domanda di maggior sicurezza senza rinunciare a comfort e spazio, pur mantenendo parametri di spesa convenienti.

 

 

ISCAD 50 by MOLABO

ISCAD, sviluppato da MOLABO GmbH, è una tecnologia di azionamento elettrico che rivoluziona i sistemi tradizionali combinando elettronica di potenza e software per creare un sistema altamente integrato con un alto livello di prestazioni e di minima complessità.

Mentre gli attuali azionamenti elettrici richiedono tensioni di batteria elevate, sino a 800 Volt, con l’innovativa tecnologia ISCAD è ora possibile ottenere, per la prima volta, potenze elevate con tensioni di sicurezza di 48 VDC.

Questo potente sistema motore è costituito da: inverter integrato, statore a gabbia, nessuna bobina in rame, grado di protezione IP67.
Con una tensione di soli 48 VDC ISCAD V50 produce una potenza di picco di 80 kW ed una potenza nominale di 50 kW.

Ideale per equipaggiare barche a motore ed a vela, su scafi lenti o veloci (sino a 8000rpm), il gruppo motore può essere montato sia verticalmente che orizzontalmente e grazie alle caratteristiche costruttive è idoneo per l’elettrificazione di vari sistemi di propulsione.

La missione dei fondatori è rivolta a fornire soluzioni elettroniche a bassa tensione, con alto grado di sicurezza, applicabili per una mobilità sostenibile.

Le diversità del concetto a 48 VDC di MOLABO differiscono per molteplici aspetti dagli altri sistemi di tipo convenzionale:

– lo statore del motore elettrico, al posto di avvolgimenti complicati, è costituito da barre piene che formano una sorta di gabbia

– il design a barre della gabbia risulta più robusto e può garantire il funzionamento anche in caso di guasto di una o più fasi

– motore e controller sono integrati in una sola unità, ciò facilita l’installazione, riduce i pesi e guadagna spazio a bordo

– il sistema è strutturato in modo totalmente parallelo dalla batteria al motore, la suddivisione delle correnti su più fasi dalla gabbia dello statore è ciò che rende possibile l’elevata prestazione di trazione a 48 VDC

In ultimo, ma non per importanza, la maggiore sicurezza fornita da un sistema a bassa tensione e la conseguente praticità nelle fasi di messa in opera, di utilizzo e di successiva manutenzione.

La gamma offerta dall’azienda, oltre al controller integrato ISCAD V50, comprende componenti aggiuntivi mirati a semplificare ed ottimizzare l’installazione o la conversione del sistema. Con la soluzione di azionamento modulare e personalizzabile è facile ottenere tutto il necessario per una propulsione efficiente ed affidabile della barca elettrica.

L’idea di realizzare un motore elettrico ad alte prestazione a 48VDC vede la sua origine già nel 2013, quando Alan e Florian, due dei fondatori, si incontrano durante il dottorato all’Università di Monaco di Baviera frequentando il Dipartimento di azionamenti ed attuatori elettrici del professor Gerling.

Il progetto prende forma con un primo brevetto, seguito da una pubblicazione di un articolo scientifico sulle gabbie statoriche durante la Conferenza Internazionale sui Veicoli Elettrici a Firenze ed infine, dopo circa due anni, la realizzazione di un prototipo.

Nel 2016 la costituzione di VOLABO. In questo periodo il team si impegna nello sviluppo di altri prototipi ed in alcune applicazioni in campo automotive equipaggiando con ISCAD due Democar trasformate così in auto elettriche.

La validità dell’idea è ormai una realtà confermata da numerosi riconoscimenti per l’alto grado di innovazione ricevuti da importanti enti e supportata da una compagine di esperti e laboratori adeguatamente attrezzati.

Nel 2020, in collaborazione con My-electroboat, viene allestita la prima imbarcazione dotata di tecnologia ISCAD.

L’originale nome VOLABO [tradotto VOLERO’ dal latino] rappresentava il momento di decollo, viene poi trasformato in MOLABO [acronimo di ‘Motor Laboratoy’] evidentemente più vicino a rappresentare l’attuale oggetto aziendale e le aspirazioni dei soci.

 

Comunicato Stampa En

 

 

 

 

EXRAY™️ – Underwater Drone

EXRAY™️ primo drone sottomarino senza cavi appositamente studiato per operare in ambienti allagati con presenza di infrastrutture ed ingombri interni.

Presentato da Hydromea, azienda Svizzera specializzata in soluzioni robotiche applicate alla subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua, il dispositivo ha caratteristiche uniche a livello mondiale.

La totale assenza di collegamento fisico verso l’operatore conferisce al mezzo una completa libertà di movimento, in questo modo può essere facilmente controllato in diversi scenari operativi anche in situazioni complesse di intervento, quali: spazi chiusi sommersi, dighe idroelettriche, corsi d’acqua e grotte subacquee, cisterne di zavorra a bordo di navi.

Video

EXRAY™️ è il primo apparato di ispezione in grado di inviare video Full HD dal vivo in modalità wireless attraverso l’acqua, caratteristica unica ed importantissima, oltre alla possibilità di eseguire scansioni di qualità HD a 360 gradi delle strutture interne, misurare lo spessore delle pareti e fornire un completo rapporto durante l’ispezione.

Queste eccezionali dotazioni aumentano la sicurezza per il personale umano.
La possibilità di robotizzare le operazioni in aree pericolose, posizionando gli operatori in postazione remota, riduce drasticamente i rischi e contemporaneamente contribuisce a razionalizzare la dinamica degli interventi con apprezzabili risparmi sui tempi di lavorazione e sui costi.

Vari sono i campi di applicazione:

  • Serbatoi di acqua di zavorra su navi
  • Serbatoi di stoccaggio del carburante
  • Dighe e grotte allagate
  • Impianti idrici ed elettrici
  • Acquacoltura

Le soluzioni proposte da Hydromea rispondono completamente alle esigenze della navigazione ed ispezione subacquea con una gamma di prodotti che comprendono:

EXRAY ™
primo drone sottomarino senza cavi appositamente costruito per spazi allagati con presenza di infrastrutture interne

LUMA™ Optical Modems
sistema ottico wireless che utilizza la luce per trasmettere dati a banda larga

DISKDRIVE™ THRUSTERS
propulsore brushless brevettato, ultracompatto, spessore minimo
l’assenza del mozzo dell’elica evita che si avvolga in cime, cavi, detriti, ecc.
NO olio interno, NO guarnizioni, idro-lubrificato e resistente alla pressione

VERTEX ™
drone subacqueo autonomo portatile
utilizzato in sciami per scansioni 3D può fornire straordinari dettagli

La società racchiude un insieme di competenze fondamentali in robotica, navigazione subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua.

Esperienza

Nei primi anni duemila il primo drone subacqueo portatile, Serafina, realizzato in Australia prima di trasferire l’attività nella attuale sede in Losanna.
Hydromea, forte delle potenzialità del gruppo e delle esperienze maturate, sviluppa prodotti e soluzioni che consentono ai clienti di avere accesso autonomo ai dati sottomarini, in tempo reale, ad alta velocità e ad alto volume.

Visione

Eliminare i cavi, di fatto resi così obsoleti, per ottenere la piena libertà di movimento del dispositivo svincolato da ogni legame fisico.
Contribuire alla piena fruibilità dei dati da parte del cliente e rendere realizzabili progetti un tempo inaccessibili per i costi proibitivi.
Ridurre i fattori di rischio tenendo l’operatore lontano dal campo di scansione.

 

 

BoatFix – Monitoraggio H24

BoatFix è un fornitore di servizi per il monitoraggio delle imbarcazioni in tempo reale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
L’applicazione telematica controlla costantemente le principali funzioni degli impianti di bordo con particolare attenzione per quelle parti maggiormente soggette a generare problemi, quali ad esempio: lo stato delle batterie, il corretto funzionamento della pompa di sentina, le ore motore e, nel caso la barca sia all’ormeggio in banchina, la presenza di alimentazione da terra.

Al verificarsi di una anomalia viene immediatamente inviata una segnalazione al centro di controllo e contemporaneamente, mediante la APP dedicata, l’informazione all’armatore.
A completamento del servizio, attivo 365 giorni all’anno, la costante disponibilità di un operatore in grado di fornire supporto telefonico su eventuali anomalie tecniche, guasti meccanici o, quando necessario, gestire ed organizzare in modo rapido ed efficiente l’intervento tecnico.

La funzione di tracking con registrazione automatica e memorizzazione degli eventi crea un diario degli spostamenti con possibilità, utilizzando la APP, di riproduzione da remoto, anche in momenti successivi.
La barca è costantemente controllata ed in base alla posizione GPS vengono rilevate azioni non autorizzate o tentativi di furto.

Attraverso la APP, scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play, il sistema fornisce informazioni su meteo, marea, temperatura, posizione (Lat/Lon) e velocità della barca.

Il dispositivo è leggero, di piccole dimensioni, l’installazione è estremamente facile e richiede solamente una alimentazione di 12 volt. All’interno è dotato di ricevitore GPS, cellulare con funzionamento a livello globale tecnologia 4G in roaming, scheda SIM pre-inserita, batteria interna di backup ed antenne integrate.

I servizi della piattaforma, seppure focalizzati sulle esigenze dell’utente finale, rappresentano un importante strumento a disposizione degli operatori del settore, siano essi cantieri di costruzione, società di noleggio, concessionari o compagnie di assicurazione.
Per questo motivo l’azienda si dedica in modo verticale al B2B sviluppando pacchetti personalizzabili in funzione delle diverse tipologie di offerta.

BoatFix ha generato un modello operativo totalmente innovativo applicabile ad imbarcazioni di qualsiasi tipo e grandezza, mixando saggiamente le opportunità offerte dalla tecnologia con la dimensione umana rappresentata dalla possibilità per l’utente, se in difficoltà, di stabilire una relazione con un soggetto reale, il consulente esperto, raggiungibile telefonicamente.
L’azienda ha sede negli Stati Uniti, con centri di controllo nel Connecticut e nel Regno Unito, opera a livello mondiale per servire la clientela del continente Americano ed Europeo.

 

PLATYPUS – Una Nuova Dimensione Subacquea

PLATYPUS è un innovativo dispositivo nautico per esplorazione subacquea in grado di navigare sopra o sotto la superficie dell’acqua.
Il concetto, veramente rivoluzionario e coperto da brevetto internazionale, è rappresentato dalla possibilità di operare in sicurezza immergendo lo scafo centrale, che alloggia i passeggeri, ad una profondità di due metri, mentre gli elementi laterali di questo curioso trimarano restano sopra la linea di galleggiamento e provvedono alla propulsione a mezzo di due motori fuoribordo.

Non è casuale la scelta del nome: PLATYPUS, ossia ornitorinco, un piccolo mammifero semi-acquatico radicato in Australia, paese dove nel 2019 è nata l’idea di realizzare il progetto così nominato.

Oltre alle particolari caratteristiche di navigazione, l’estrema cura dei dettagli, la filosofia costruttiva ispirata a criteri di praticità e massima affidabilità e la selezione di componenti marini standard selezionati per una facile manutenzione contribuiscono a rendere speciali gli scafi PLATYPUS.

La motorizzazione è predisposta per essere di tipo elettrico od alimentata a gas.
Per l’immersione non è necessario alcuna dotazione di bombole in quanto la respirazione dei subacquei è fornita dai compressori di bordo dotati di erogatore a doppio boccaglio.
Un sistema di comunicazione subacqueo permette agli occupanti di comunicare e condividere le emozioni durante l’insolita modalità di immersione.
Le dimensioni consentono lo spostamento su rimorchio od il trasporto in container in caso di spedizione.

Il prodotto, classificato come imbarcazione di classe C con certificazione CE, è disponibile in diverse versioni per soddisfare le esigenze di settori e mercati differenti che variano dall’impiego diportistico a quello professionale:

Lagoon Explorer    Sport Edition    Yacht Edition

La società produttrice è la francese Platypus Craft, fondata e diretta dall’ideatore del concetto PLATYPUS, unitamente ad un eterogeneo team di specialisti che seguono opportunamente la parte gestionale, ingegnieristica, progettuale e produttiva.
Recentemente, nel 2019, l’azienda ha festeggiato dieci anni dalla nascita del progetto PLATYPUS, che ha vissuto una storia fatta di intuizione, innovazione e passione seguendo varie fasi evolutive.

A conferma dell’estrema dinamicità dell’azienda l’ultimo progetto: “SWORDFISH” nato nel 2020 dalla partnership con L2concept e Factory Unit.

Il design, ispirato allo stile James Bond, è sviluppato sulla base e le caratteristiche del PLATYPUS per presentare un modello in veste yachting adibito a rilevare, geolocalizzare, raccogliere ed immagazzinare i rifiuti di plastica galleggianti, affioranti o depositati sul fondo del mare, lungo la costa in acque poco profonde.

Explorer Commodore 57 – LP Design

LP Design propone Commodore 57, concept dalle linee classiche ed imponenti che conferiscono all’imbarcazione un fascino senza tempo per soddisfare pienamente l’obiettivo del progetto, ossia: massima affidabilità e funzionalità.

Dopo la precedente realizzazione del M/Y Steel di 55 metri varato nel 2009 dal cantiere Pendennis, ecco la proposta dello studio LP Design per un nuovo yacht perfettamente in grado di coniugare stile ed esigenze di una sicura navigazione senza tralasciare il lusso e le comodità per l’armatore e gli ospiti.

Non è singolare la scelta dei nomi assegnati: “Commodoro” a rappresentare un esperto comandante navale che esige dotazioni di estrema praticità e non gradisce il superfluo, proseguendo il sillogismo con il nome del tender da 34 piedi in dotazione, “Blackthorne” come il tradizionale bastone abitualmente portato dal Commodoro. L’importanza di una imbarcazione da esplorazione è ben spiegata dallo stesso designer Richard Liebowitz:

” Oltre un buon letto ed uno chef creativo, l’elemento che non deve mancare a bordo è un tender adeguato “

La prua alta e svasata per respingere le onde e le linee dello scafo unitamente alla propulsione ad energia ibrida ecologica garantiscono navigazioni sicure e confortevoli, per scopi di ricerca o diporto in qualsiasi area del globo, anche in condizioni meteo avverse ed in linea con i principi di sostenibilità ambientale.

Gli spazi esterni sono caratterizzati da un layout che prevede aree multifunzionali adattabili a diverse necessità, i servizi previsti includono due piscine, una delle quali riscaldata. A poppa, attraverso una porta a forma di conchiglia, l’accesso alla piattaforma a mare ed un ulteriore passaggio per l’area beach club che comprende una sauna ed una suite per trattamenti e massaggi.

All’interno troviamo cinque cabine per gli ospiti oltre agli alloggi equipaggio e zone multiuso, così la hall degli arrivi funge anche da drink bar e lo skylunge può diventare salone diurno, sala lettura, sala banchetti o spazio meeting. Gli arredi, tutti di alto livello qualitativo, sono personalizzabili secondo lo stile richiesto dall’armatore.

In ultimo, non certo per importanza, la massiccia dotazione di tender: il già citato “Blackthorne” di 10.4 metri, un RIB di 8.5 metri ed un’unità di 5.5 metri adibita a salvataggio o servizio.

 

Comunicato Stampa
LP_Design_Commodore 57_ITA
LP_Design_Commodore 57_ENG

 

OneNet Standard Rete IP

Recentemente rilasciato da NMEA [ National Marine Electronics Association ] il nuovo protocollo standard NMEA OneNet per la rete IP di dispositivi elettronici marini.

OneNet è uno standard industriale aperto basato su protocollo Internet, versione 6 (IPv6) e sulla rete locale Ethernet IEEE 802.3.

Progettato per soddisfare le esigenze dello scambio di dati tra strumentazione elettronica di bordo e/o dispositivi di altre strutture di rete presenti sull’imbarcazione o remote.

Principali Obiettivi di OneNet

Trasferimento dati N2K su IPv6 in formato standard
Facilitare la comunicazione e le operazioni tra apparati in modo sicuro e protetto
Coesistere con altri protocolli o servizi IP utilizzando lo stesso cavo
Creare architetture di rete estendibili e scalabili
Definire un’interfaccia aperta per interagire con i servizi attuali e futuri
Supportare applicazioni a larghezza di banda elevata (es. trasporto di dati audio/video)

L’impatto di questo nuovo standard sul settore nautico inciderà sulle scelte tecniche dei produttori di sistemi e dei cantieri di costruzione delle imbarcazioni, per estendersi al mondo dell’assistenza e manutenzione che troverà indubbiamente vantaggi dal sistema che possiamo definire < barca interconnessa >, così come è avvenuto nel settore automotive.

WAMBLEE W835 – Ricevitore Radio

W835 è il nuovo modello di ricevitore a corredo del sistema di radio boe per la pesca Wamblee W880.

Il dispositivo, potente e compatto, riceve i messaggi provenienti dalle radio boe montate sui palangari, elabora le informazioni acquisite e collegato al plotter cartografico di bordo ne riporta i dati visualizzando la linea di pesca direttamente sulla carta di navigazione.

L’apparato opera nella gamma di frequenza 26 – 28 MHz ed è in grado di ricevere ed elaborare i segnali trasmessi dalle radio boe posizionate a mare nella zona di pesca, con una copertura di 50 miglia.

W835 per il funzionamento richiede il collegamento ad una antenna HF esterna e la connessione al plotter cartografico in NMEA 0183, in questo modo non è necessario installare alcun computer a bordo.

 

W880 è una radio boa operante in banda HF per la segnalazione di sistemi di pesca calati a mare (palangari o palamiti).
Tramite la trasmissione di un messaggio a cadenza regolare programmabile è possibile determinare la posizione delle linee dei palangari, l’eventuale deriva anomala per rottura della linea ed il tempo stimato di arrivo.
La trasmissione delle informazioni è protetta per evitare intercettazioni fraudolente in quanto la cifratura è decodificabile esclusivamente dal proprietario della radio boa.

Wamblee, oltre ai prodotti dedicati alla pesca, progetta e produce apparati radio rivolti al settore marittimo ed aeronautico con particolare attenzione alla sicurezza, quali EPIRB, ELT, MSLD (MOB).

Comunicato Stampa

NAVIER 27

Direttamente dalla Silicon Valley il progetto NAVIER 27 annunciato al recente Boat Show di Palm Beach.

Fondatori della start-up ipertecnologica due ingegneri, Sampriti Bhattacharyya e Reo Baird, che si ripromettono con questa realizzazione di rivoluzionare i concetti tradizionali ed il modo di fruizione della barca elettrica.

Supportati da un team straordinario e forti di esperienze e background tra loro reciprocamente complementari, i titolari di NAVIER, hanno lanciato l’ambiziosa iniziativa con la volontà di sviluppare ” la barca del futuro ” adottando una filosofia progettuale totalmente innovativa.

La propulsione è affidata ad un motore ad alte prestazioni, alimentato con energia alternativa e dotato di autonomia assistita per lunghe percorrenze, sfatando così le opinioni di chi considera l’elettrico poco veloce e limitato nelle distanze in conseguenza delle necessità di rifornimento.

Questo 27 piedi può agevolmente raggiungere la velocità di 20 nodi volando in tutta sicurezza sui foil e grazie a questa soluzione assicura maggior comfort di navigazione ed efficienza rispetto ad uno scafo tradizionale.
Il costruttore dichiara una percorrenza 75 miglia senza ricarica mantenendo una andatura di venti nodi.

Annunciati a completamento delle dotazioni previste un sistema di < Pilota Automatico Avanzato > in grado di controllare i parametri di velocità e rotta ed il < Controllo Attivo dei Foil > con tecnologia di stabilizzazione di derivazione aerospaziale.

La scelta dei materiali, le soluzioni tecniche adottate, le funzionalità e gli equipaggiamenti previsti per questo innovativo “runabout” confermano le aspettative.

La presentazione della novità ha destato molto interesse; per ora la produzione è in pre-allestimento, restano quindi da verificarne i concreti risultati estetici e funzionali, nonché le reazioni del mercato quando saranno disponibili i primi esemplari prodotti.

MYOR FLEX – Ormeggio Rapido e Facile

Semplice ed efficace sistema di assistenza all’ormeggio pensato per chi naviga da chi naviga, MYOR è un aiuto prezioso che consente di completare in totale autonomia le manovre di arrivo in banchina o alla boa galleggiante.

Non si tratta di un complicato e sofisticato congegno elettronico ma di un reticolo, in materiale morbido, fissato al pontile in modo da permettere di recuperare le cime di ormeggio e fissare la trappa in tutta sicurezza.

MYOR FLEX è disponibile nella versioni per attracco al pontile o FLEX Boa nel caso di attracco al gavitello.

La struttura di MYOR FLEX può essere collegata in modo stabile alla banchina utilizzando le bitte esistenti. Questa facile operazione non implica modifiche alla struttura portuale e l’occupazione dello spazio assegnato resta invariata, quindi non è necessario richiedere alcun permesso alla direzione del marina.

Come Funziona

Manovra completata in tre fasi …

… dopo aver collegato alle bitte della barca le cime con i ganci (in dotazione al sistema)

1 – Lanciare i ganci internamente al reticolo di MYOR FLEX e dare marcia avanti al minimo.
In caso di vento o corrente, regolare i giri motore per avere la spinta sufficiente a mantenere la barca in posizione stabile.
2 – Recuperare la trappa e fissarla.
Essendo più distanti dal pontile la trappa non sarà in tensione e l’operazione risulterà più agevole richiedendo minor sforzo.
3 – Dare marcia indietro per avvicinarsi al pontile e collegare le normali cime di ormeggio.

Altrettanto facile la manovra alla partenza …

… dopo aver collegato alle bitte della barca le cime con i ganci (in dotazione al sistema) …

… dare marcia avanti al motore, quindi mollare la trappa e le cime di ormeggio …
… a questo punto liberare i ganci utilizzando il mezzo marinaio

La gamma prodotti, ideata e sviluppata da Stael Srl, azienda ultraventennale titolare del marchio registrato MYOR, comprende MYOR ONE, MYOR TWO e relativi accessori, tutti i componenti sono scelti per utilizzo in ambiente marino secondo rigorosi standard di qualità atti a garantire la massima durata.