Les Sables, Beccaria trionfa tra i Mini 6.50

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di Ambrogio Beccaria e Ambeco.

Les Sables – Azzorre – Les Sables: Ambrogio Beccaria con Alla Grande Ambeco primo al traguardo fra i mini 6.50 di serie!

Ambeco23Les Sables d’Olonne, 18 agosto 2016. Alle 3.30 di questa notte Ambrogio Beccaria con Alla Grande Ambeco ha tagliato per primo il traguardo. Il suo tempo per completare la seconda tappa Horta – Les Sables è stato di 8 giorni, 11h 22’ e 50”.  Poco più di mezz’ora dopo, alle 4.07, è arrivato Tanguy Bouroullec (Kerhis Cerfrance) seguito da Germain Kerleveo (Technique Voile) alle 4.50. Quarto Jonas Gerckens (Volvo) alle 5.47. Alla sua prima esperienza in una competizione oceanica, Ambrogio Beccaria, giovane milanese 25enne, con il suo Pogo2 Alla Grande Ambeco ha portato a termine una regata entusiasmante che ha stupito appassionati ed esperti. Beccaria non è più una promessa ma una nuova realtà della vela italiana.

I due soli prototipi in gara hanno confermato la loro superiorità tecnica sui 19 mini di serie con Ian Lipinsky (Griffon Fr) giunto prima della mezzanotte alle 23.45 seguito da Alberto Bona (Promostudi La Spezia) all’1.16.

Per la classifica finale bisognerà attendere l’arrivo delle altre imbarcazioni e le decisioni della giuria in quanto su Ambrogio pesa una penalizzazione di 2h e 5’ per essere passato di solo mezzo miglio all’interno della zona DST di Capo Finisterre (interdetta alla navigazione per i regatanti) durante la prima tappa Les Sables – Horta.

Ambrogio_Beccaria_12La seconda tappa Horta – Les Sables d’Olonne è stata caratterizzata per buona parte da venti deboli che hanno costretto i concorrenti a scegliere il miglior compromesso fra la rotta diretta verso il traguardo e la continua ricerca di arie più sostenute. Ambrogio Beccaria ha dimostrato che il vecchio Pogo2 fa ancora buon brodo quando viene condotto con perizia e sensibilità tanto che è rimasto al comando dei mini 6.50 di serie dal 14 al 17 agosto. Ma non è tutto, dopo aver inaspettatamente superato il prototipo di Alberto Bona, Beccaria ha cercato di insidiare addirittura Ian Lipinsky con quella che fu la sua stessa imbarcazione! Ricordiamo a questo proposito che il Pogo2 di Beccaria è la stessa barca con la quale Ian Lipinsky naufragò in Atlantico poco dopo la partenza della Mini Transat 2013 e che fu recuperata in Portogallo e riallestita da Ambrogio in 5 mesi di duro lavoro a La Spezia. Nella serata di ieri il vento è rinforzato ricompattando il gruppo dei primi e Germain Kerleveo, in posizione più favorevole perché sopravvento rispetto a Beccaria è tornato in testa. Durante la notte Ambrogio è riuscito però a riportarsi al comando e a raggiungere per primo Les Sables d’Olonne.

Ambrogio Beccaria – Storia e Palmarès
Ambrogio_Beccaria11Ambrogio Beccaria nasce a Milano nel 1991. Laureando in Ingegneria Nautica, è una giovane promessa della vela d’altura italiana. Da ragazzo frequenta i corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser 4000, con la quale nel 2014 si aggiudica un Campionato Italiano e il terzo posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda. A bordo del 16 metri Shambala, una barca progettata dallo yacht designer Umberto Felci, partecipa a numerose regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in Liguria. È stato comandante di un catamarano lungo 18 metri. Nel 2013 Ambrogio Beccaria sale per la prima volta su un classe Mini, Exing 99, dove conosce Stefano Paltrinieri, esperto di questo genere di barche lunghe appena 6,50 metri e con alle spalle oltre 20.000 miglia di mare percorse sui Mini. Nel maggio 2014 acquista in Portogallo il Mini Kalonig, un modello Pogo 2 del franco-polacco Ian Lipinski che aveva scuffiato in Atlantico nel 2013 in occasione di una regata di classe. Trasferisce la barca via terra per 2500 Km fino a La Spezia, dove in 5 mesi di duro lavoro completa praticamente da solo la ristrutturazione della barca fortemente danneggiata, riallestisce la coperta e il piano velico.. Durante gli interventi di manutenzione chiunque passasse gli chiedeva come stesse procedendo. “Alla grande!”, rispondeva sempre. Beccaria_ArrivoLesSablesDa qui la scelta di chiamare la barca Alla Grande Ambeco, dove Ambeco è il nome dell’azienda milanese specializzata nel trasporto di rifiuti speciali che ha deciso di legare il proprio nome alle imprese di Ambrogio Beccaria, sposando il binomio vela-ecologia. Nel marzo 2015 Ambrogio Beccaria partecipa e vince con Alla Grande Ambeco alla regata di 160 miglia Fezzano – Talamone, dal golfo di La Spezia fino in Toscana. Nello stesso anno e nel 2016 lo scafo si dimostra plurivittorioso al punto da fargli vincere per due volte consecutive il Campionato italiano Mini Transat.

2016    1º Arcipelago 650, 1º alla 222 mini solo, 3º GPI Italia
2015    1º Fezzano – Talamone, 1º CAP Cagliari, 2º Arcipelago 650, 4º G.P. d’Italia
2014    1º Campionato Italiano Laser 4000, 3º Campionato Europeo Laser 4000

E’ possibile seguire il posizionamento della flotta su:
http://lessables-lesacores.geovoile.com/2016/tracker/


Ambrogio e Ambeco, l’amore per il pianeta passa anche per il mare
Ambeco è una realtà giovane e dinamica, proveniente da una solida tradizione familiare, che opera nel settore della gestione dei rifiuti e della logistica ambientale con una particolare attenzione alle tematiche ecologiche, il riciclaggio dei rifiuti e la salvaguardia delle risorse naturali. E’ da questa sensibilità ambientalista che nasce la decisione di sostenere un’altra giovane, dinamica realtà del mondo della vela: Ambrogio Beccaria e il suo Mini 650, ribattezzato Alla Grande Ambeco.

Comunicazione e P.R.: Alessandro Bagno
Cell. 339 5089835 – Email bagnosandro@gmail.com

Ambeco S.r.l. – Via Cascina Belcasule 13 – 20142 Milano (MI) – Tel.  02.90093415 – info@ambecosrl.com – www.ambecosrl.com

I nuovi sistemi di propulsione TT di Topsystem

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di TS Drive.

Logo TopSystem

Topsystem presenta i nuovi sistemi di propulsione TT per uno sguardo rivolto al futuro

Topsystem Surface Drive è un sistema innovativo di trasmissioni di superficie ad assetto e direzione variabile per imbarcazioni plananti ad alte prestazioni frutto di un’attività di ricerca e sviluppo durata anni.

Le doti peculiari delle trasmissioni Topsystem sono rappresentate dalla forma e dalle dimensioni dei drives oltreché dalla particolare sezione della pinna direzionale. Questa particolare combinazione induce minore resistenza idrodinamica rispetto a propulsioni analoghe permettendo un afflusso di acqua più “pulita” all’elica supercavitante. Tutto questo si traduce in maggior efficienza, quindi maggior spinta finale.

Tramite collaborazioni con compagnie leader nel settore dell’elettronica e automazione navale il sistema Top System è stato arricchito di optionals ad alto valore aggiunto rivolti alla semplificazione d’uso delle eliche di superficie e installabili sull’intera gamma di sistemi propulsivi Topsystem da 200 fino a 4000 Hp.
Il più noto è il sistema elettronico Easytrim prodotto e sviluppato in partnership con Onyx: il software di gestione adatta automaticamente la posizione delle propulsioni in funzione delle condizioni di carico dell’imbarcazione e del motore intervenendo su trim e flap. Perfino lo stile di guida è personalizzabile (a seconda altresì delle condizioni del mare) agendo sul monitor touch-screen posizionato in plancia. Ovviamente i comandi manuali sono sempre disponibili per assicurare il massimo del piacere di guida nella ricerca continua delle massime performances.
Altri optionals che arricchiranno la gamma Topsystem verranno presentati al prossimo Yachting Festival 2016 di Cannes.

L’azienda, molto apprezzata dai cantieri che realizzano imbarcazioni veloci, ha avviato da qualche anno una collaborazione con Anvera Rib per l’installazione di sistemi propulsivi ad alte performances sui modelli del cantiere con il quale condivide la passione per lo sviluppo ed il miglioramento dei prodotti. L’obiettivo comune è quello di affinare nuove tecnologie su scafi che rappresentano l’eccellenza in fatto di sportività, prestazioni e comfort.

 TS AnveraRib

Per ulteriori informazioni, Ufficio Stampa TS Drive Srl:
• Andrea Bergamini, cell. 338 3269083; e-mail: info@andreabergamini.it

TS Drive S.r.l. – Via Mario Siciliano 68/70, 04100 Latina (Italy)
www.topsystemdrive.com – info@topsystemdrive.com

Les Sables, prima tappa: Beccaria rimonta e conclude al terzo posto

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di Ambrogio Beccaria e Ambeco.

Alla Grande Ambeco alla Les Sables – Azzorre – Les Sables:
Ambrogio Beccaria rimonta e conclude al terzo posto la prima tappa

Lunedì 1 agosto 2016, Les Sables D’Olonne. Ambrogio Beccaria con Alla Grande Ambeco ha dimostrato ancora una volta carattere e combattività in questa prima tappa della sesta edizione della regata Les Sables – Azzorre – Les Sables conquistando il terzo posto sui 19 mini 6.50 di serie restati in gara.

I prototipi di Ian Lipinsky e Alberto Bona hanno confermato la loro superiorità sui mini 6.50 di serie rimanendo in testa al gruppo per tutta la regata con Lipinski sempre al comando. Griffon FR di Lipinsky ha completato la prima tappa in 5 giorni 21h e 50’ raggiungendo per primo Horta (isola di Faial, Azzorre) sabato 30 luglio alle 8.52 UTC mentre Alberto Bona su Promostudi – La Spezia è arrivato in piena notte alle 3.44 di domenica.

(Credit: Photo Breschi)

Il primo dei mini 6.50 di serie a tagliare il traguardo di Horta alle 00:43:42 di oggi è stato Tanguy Bouroullec  su Keris – Cerfrance. Sequenza quasi al fotofinish per gli altri arrivi: ben sei concorrenti sono giunti a destinazione in meno di 15 minuti dopo oltre una settimana di navigazione. Secondo posto per Thomas Dolan (Offshoresailing.fr) giunto alle 02:19:03 UTC seguito da Ambrogio Beccaria alle 02:23:00 con l’esiguo distacco di quattro minuti. Ambrogio con Alla Grande Ambeco è stato protagonista di un duello entusiasmante con Henri Lemenicier (LPO – Agir pour la Biodiversitè) superandolo negli ultimi duecento metri che li separavano dal traguardo per soli 48”! La scelta di Ambrogio di issare un gennaker Code Zero per la volata finale è risultata decisiva per il podio.

Dopo la partenza, nel tratto costiero, Ambrogio aveva preso il comando della flotta dei serie per un paio di giorni per poi alternarsi sempre nel gruppo di testa delle prime quattro imbarcazioni senza sbagliare mai nulla. Nelle retrovie Simon Bénaïchouche su La Boulagerie Marie ha ben presto avuto problemi al timone ed è stato costretto a rientrare a Les Sables ma il resto della flotta dei mini 6.50 è rimasto al completo.  Da venerdì 29 luglio l’anticiclone ha cominciato a rafforzarsi sulle Azzorre e di conseguenza i venti si sono indeboliti fino a 5-3 nodi creando proprio nell’ultimo tratto della regata una situazione snervante per i velisti ma ricca di emozioni per tutti gli amanti della vela.

Classifica 1ª tappa Les Sables  – Horta

Prototipi
1- Ian Lipinsky (Griffon Fr) in 5 gg. 21h 50’ 10”
2- Alberto Bona (Promostudi – La Spezia) in 6 gg. 16h 42’ 19”

Serie
1- Tanguy Bouroullec (Keris – Cerfrance) in 7 gg. 13h 41’ 42”
2- Thomas Dolan (Offshoresailing.fr) in 7 gg. 15h 17’ 03”
3- Ambrogio Beccaria (Alla Grande – Ambeco) in 7 gg. 15h 21’ 00”
4- Henri Lemenicier (LPO- Agir pour la Biodiversitè) in 7 gg. 15h 21’ 48”
5- Henri Patou (Defenses – Assurances) in 7 gg. 15h 22’ 34”
6- Aurelién Poisson (Alternative Sailing) in 7 gg. 15h 28’ 39”
7- Jonas Gerckens (Volvo) in 7 gg. 15h 31’ 58”

Ambrogio Beccaria - Alla Grande Ambeco - Les Sables

(Vittoria&Ambrogio: Ambrogio saluta a modo suo la fidanzata Vittoria Ripa di Meana poco prima della partenza)

Comunicazione e P.R.: Alessandro Bagno
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Alla Grande – Ambeco, verso il pronti….. via!

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di Ambrogio Beccaria e Ambeco.

Alla Grande – Ambeco, verso il pronti….. via!

Ambrogio Beccaria racconta in prima persona i preparativi del suo Mini 650 “Alla Grande Ambeco” per la partenza della regata Les Sables – Les Acores – Les Sables in programma per domenica 24 luglio.

Ambrogio Beccaria sta preparando in questi giorni il suo mini 6.50 “Alla Grande Ambeco” per la 6ª edizione della Les Sables – Azzorre – Les Sables 2016, regata in solitario di 2.540 miglia per i monotipo di questa classe. In barca, come sempre, il lavoro non manca e Ambrogio ci ha mandato un piccolo diario delle sue giornate.

“Sono a Lorient da due settimane per preparare Alla Grande Ambeco per Les Sable – Les Acores – Les Sables. La regata partirà il 24 luglio e ci sono un sacco di cose da fare per arrivare pronti! Fino ad adesso mi sono concentrato su carena, chiglia e timoni. Ho rifatto tutta l’antivegetativa e mi sono improvvisato pittore colorando le appendici di arancione fluorescente, regola obbligatoria per le regate oceaniche di classe A (SAS e MiniTransat) per garantire maggiore sicurezza in caso di ribaltamento. Da adesso inizieranno i lavori di fino: allineare l’albero, sistemare il rigging, controllare la coperta, fare il check delle dotazioni obbligatorie e tante altre cose ancora… martedì scorso ho portato la barca a Les Sables per entrare al massimo nel clima pre-regata! I prossimi giorni saranno molto pieni: oltre a molti briefing (sicurezza, meteo, medici) ci sarà anche un prologo martedì 19 luglio: una piccola regata per “riscaldare” le vele. Per il momento sono tranquillo e molto concentrato sui lavori, ancora non ho realizzato che sto per affrontare 2600 miglia da solo! Già essere qui a Lorient con la barca è un sogno che si avvera: posso confrontarmi con i ministi più esperti della classe, sono circondato da imbarcazioni incredibili come gli Imoca che partiranno per il Vendee, qualche giorno fa è stato varato Groupama, il catamarano di coppa America… insomma, un posto veramente incredibile!”


 Ambrogio e Ambeco, l’amore per il pianeta passa anche per il mare

Ambeco è una realtà giovane e dinamica, proveniente da una solida tradizione familiare, che opera nel settore della gestione dei rifiuti e della logistica ambientale con una particolare attenzione alle tematiche ecologiche, il riciclaggio dei rifiuti e la salvaguardia delle risorse naturali. E’ da questa sensibilità ambientalista che nasce la decisione di sostenere un’altra giovane, dinamica realtà del mondo della vela: Ambrogio Beccaria e il suo Mini 650, ribattezzato Alla Grande Ambeco.

Ambrogio Beccaria – Storia e Palmarès

Ambrogio Beccaria nasce a Milano nel 1991. Laureando in Ingegneria Nautica, è una giovane promessa della vela d’altura italiana. Da ragazzo frequenta i corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser 4000, con la quale nel 2014 si aggiudica un Campionato Italiano e il terzo posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda. A bordo del 16 metri Shambala, una barca progettata dallo yacht designer Umberto Felci, partecipa a numerose regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in Liguria. È stato comandante di un catamarano lungo 18 metri. Nel 2013 Ambrogio Beccaria sale per la prima volta su un classe Mini, Exing 99, dove conosce Stefano Paltrinieri, esperto di questo genere di barche lunghe appena 6,50 metri e con alle spalle oltre 20.000 miglia di mare percorse sui Mini. Nel maggio 2014 acquista in Portogallo il Mini Kalonig, un modello Pogo 2 del franco-polacco Ian Lipinski che aveva scuffiato in Atlantico nel 2013 in occasione di una regata di classe. Trasferisce la barca via terra per 2500 Km fino a La Spezia, dove in 5 mesi di duro lavoro completa praticamente da solo la ristrutturazione della barca fortemente danneggiata, riallestisce la coperta e il piano velico.. Durante gli interventi di manutenzione chiunque passasse gli chiedeva come stesse procedendo. “Alla grande!”, rispondeva sempre. Da qui la scelta di chiamare la barca Alla Grande Ambeco, dove Ambeco è il nome dell’azienda milanese specializzata nel trasporto di rifiuti speciali che ha deciso di legare il proprio nome alle imprese di Ambrogio Beccaria, sposando il binomio vela-ecologia. Nel marzo 2015 Ambrogio Beccaria partecipa e vince con Alla Grande Ambeco alla regata di 160 miglia Fezzano – Talamone, dal golfo di La Spezia fino in Toscana. Nello stesso anno e nel 2016 lo scafo si dimostra plurivittorioso al punto da fargli vincere per due volte consecutive il Campionato italiano Mini Transat.

2016    1º Arcipelago 650, 1º alla 222 mini solo, 3º GPI Italia
2015    1º Fezzano – Talamone, 1º CAP Cagliari, 2º Arcipelago 650, 4º G.P. d’Italia
2014    1º Campionato Italiano Laser 4000, 3º Campionato Europeo Laser 4000

Comunicazione e P.R.: Alessandro Bagno
Cell. 339 5089835 – Email bagnosandro@gmail.com

Ambeco S.r.l. – Via Cascina Belcasule 13 – 20142 Milano (MI) – Tel.  02.90093415 – info@ambecosrl.com – www.ambecosrl.com

Kingii, la boa salvavita indossabile, alla Wind Techno Cup 2016

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di Kingii Wearable.

Kingii, la boa salvavita indossabile, alla Wind Techno Cup 2016
con Corri sull’acqua – Action4Amputees

Edizione da record per la Wind Techno Cup 2016 di windsurf a Coluccia, trofeo nazionale propedeutico per le classi olimpiche giovanili

Comincia oggi l’appuntamento più importante di questa estate per gli appassionati di windsurf: da oggi fino a sabato 9 luglio la Wind Techno Cup porterà nella splendida baia di Coluccia in Sardegna ben 250 atleti e oltre 2 mila turisti al giorno. Kingii Wearable, la boa salvavita indossabile al polso e vincitrice del prestigioso premio Edison Award quale migliore startup del 2016 in ambito Athletics & Recreation, premierà i primi classificati delle singole categorie (ad esclusione dei kids) con un Kingii Wearable e i presenti avranno la possibilità di vincere il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo giocando con l’animazione di Ovo Team, che scandirà il ritmo e le pause di questo serrato evento.

Sempre nel contesto della Wind Techno Cup, Kingii sarà il Water Safety Partner di Action4Amputees, il primo e unico progetto al mondo che avvicina i portatori di protesi allo sport del windsurf. La squadra di Action4Amputees presenterà l’iniziativa Corri sull’acqua, progetto che insegna ai portatori di protesi agli arti inferiori, mediante un protocollo formativo specifico e attrezzature adattate, a cavalcare in libertà (e sicurezza!) le onde sul windsurf. Grazie ai risultati ottenuti, modificando l’aspetto tecnico e la didattica, il 90% dei ragazzi che ha partecipato agli stage in tutta l’Italia è riuscito poi a navigare. “Stiamo anche cercando di organizzare la prima regata al mondo dedicata alle persone amputate, con la speranza che nell’arco di tre anni vi saranno nel mondo, grazie a noi, sufficienti amputati che praticheranno il windsurf così da poter organizzare gare internazionali e avere squadre da portare ai Giochi Paralimpici.” dice Francesco Favettini, fondatore del progetto.

Action4Amputees

(Credit: Photo Maurizio Mameli)

La Wind Techno Cup è nata per iniziativa del Club Porto Liscia guidato da Stefano Pisciottu, in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Santa Teresa Gallura e con la Regione Autonoma della Sardegna. «Il merito di questo successo è certamente della location insuperabile, una vera pista del mare con acqua piatta e vento in poppa, considerata la migliore in Europa e una delle prime tre al mondo per questo bellissimo sport. Siamo nella Champions League del windsurf!” sottolinea Pisciottu, ideatore e mente organizzativa dell’evento.

Il via alla Wind Techno Cup è stato dato dato nella baia di Porto Liscia nel pomeriggio di oggi, lunedì 4 luglio. Martedì 5 sarà la volta della Techno Slalom Cup. Mercoledì 6 si terrà la Long Distance e, a seconda delle condizioni meteo, si potrà effettuare una chiamata libera tra Slalom Cup e Long Distance. Da giovedì 7 a sabato 9 luglio avrà luogo il Trofeo nazionale Cadetti Kids, mentre venerdì 8 è in programma in piazza a Palau la serata conclusiva con buffet e musica. Tutto questo per un’avvincente competizione propedeutica per gli aspiranti campioni olimpionici, in particolare con le selezioni juniores e cadetti kids che permettono di gareggiare ed esprimere potenzialità semi-agonistiche fin dall’età di nove anni. Non perderanno l’appuntamento, però, nemmeno i campioni della disciplina: saranno presenti atleti già affermati del calibro di Giorgia Speciale e Carlo Ciabatti, campioni del mondo per la classe Techno 293.

(Credit: Photo Maurizio Mameli)

Cos’è Kingii
Kingii Wearable è il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, ma quando ci si trova in difficoltà in acqua può fare una grande differenza. Kingii si porta al polso come un orologio e in caso di bisogno è sufficiente tirare una levetta per azionare un cuscino autogonfiante che si dispiega in soli due secondi ed è capace di mantenere a galla una persona di 130 Kg. Nella dotazione di Kingii sono compresi una bussola per orientarsi e un fischietto per attirare l’attenzione dei soccorritori. Dopo l’uso Kingii è facilmente riutilizzabile: basta ripiegare il cuscino nel suo alloggiamento e sostituire la cartuccia di CO2.

Kingii Boa Indossabile

Società sportive e Onlus
A sostegno delle Associazioni Sportive e delle Onlus, in linea con i nostri princìpi, abbiamo in programma convenzioni e prezzi personalizzati.

Link video: www.kingii.it/youtube – http://www.kingii.it/piegare-kingii-wearable
Sul sito www.kingii.it è possibile acquistare online Kingii Wearable e trovare l’elenco dei rivenditori autorizzati in Italia.

RESPONSABILE UFFICIO STAMPA: Alessandro Bagno
Cell. 339 5089835 – Email bagnosandro@gmail.com

OPAC lancia l’Hard-Top che si trasforma in prendisole

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di OPAC.

Logo OPAC Srl
OPAC lancia l’Hard-Top che si trasforma in prendisole 

La nuova capote a configurazione lamellare ideata dall’azienda torinese permette un eventuale utilizzo della sezione coperta come area per prendere il sole. Un esempio di creatività tecnica sempre più al servizio del comfort di bordo.

Opac, azienda all’avanguardia nella progettazione e realizzazione di coperture per scafi e per yacht, fornitrice dei più prestigiosi cantieri del mondo, propone una innovativa copertura hard-top interamente modulabile a seconda delle esigenze del costruttore o dell’armatore.

Grazie all’utilizzo di funzionali lamelle di alluminio e alla particolare sezione della struttura, l’intera area coperta dall’hard-top può essere efficacemente utilizzata. La robustezza della struttura consente infatti di disporre di una superficie sufficientemente rigida per essere fruibile: a tettuccio chiuso, tramite l’installazione di apposite cuscinerie, l’intera sezione si può trasformare in una grande area relax o prendisole. Per ogni progetto sarà definito l’esatto carico massimo di peso che l’area può sopportare.

La capote può essere suddivisa in più settori dal numero variabile di lamelle ed è progettata per essere adattata ai più differenti disegni stilistici e forme di coperta. È installabile infatti indifferentemente su qualsiasi tipologia di yacht, sia “open” sia “flying-bridge”.

La modalità di apertura dell’hard-top dipende dal numero di lamelle che compongono la struttura: fino a 12 la movimentazione può essere gestita elettricamente, mentre per superfici più estese, per via delle forze in gioco, è consigliato l’azionamento tramite impianto idraulico. I pannelli, durante il movimento, sono collegati fra loro e si muovono simultaneamente in sincronia.

Nell’ambiente sottostante al tettuccio, l’innovativa soluzione permette inoltre di regolare la luce che filtra sottocoperta in base all’apertura e al posizionamento delle lamelle. La differente inclinazione delle lamelle consente infatti di catturare la quantità di luce desiderata.

Il posizionamento dei pannelli stessi permette inoltre di favorire il ricircolo d’aria nella zona sottostante con la possibilità per i passeggeri di godere di una piacevole sensazione “en plein air”.

OPAC Hard-Top Lamellare Prendisole

Grazie alla sua esperienza trentennale nel campo delle capote, Opac mette al servizio del comfort di bordo la sua creatività tecnica e spirito di innovazione.

Opac (www.opacgroup.com) è una qualificata organizzazione industriale specializzata nello studio, progettazione e costruzione di prototipi automobilistici (dai modelli di sviluppo del design fino ai prototipi tecnici performanti per eventi espositivi) e di capote soft-top e hard-top sia per autovetture sia per il settore nautico. La società inoltre produce scocche automobilistiche anche in allestimenti speciali. La Divisione Nautica si occupa in particolare di progettazione e costruzione di capote hard-top o soft-top e di tendalini per imbarcazioni da diporto. In più, è attiva nel settore nella componentistica nautica con una ricca gamma di prodotti.

Per ulteriori informazioni, Ufficio Stampa Opac:
• Dario Pagano, cell. 393 8578589; e-mail: dario.pagano@opacgroup.com
• Andrea Bergamini, cell. 338 3269083; e-mail: andrea.bergamini-press@opacgroup.com

Rancraft “RD SETTE”: walk-around, open e cabinato in soli 7 metri

Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci dall’ufficio stampa di Rancraft Engineering.

Rancraft Yachts
RANCRAFT “RD SETTE”: walk-around, open e cabinato in soli 7 metri

Rancraft lancia “RD SETTE”, una barca progettata per essere modulare in fase di realizzazione e assolvere a più funzioni. Per questo modello si mira quindi alla modularità negli stampi per creare più versioni: open, walkaround-cabinato, pesca sportiva, pesca professionale.

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COPERTA
RD SETTE prosegue la stessa filosofia di RS 17 (ultima nata) per la parte estetica e di scelta accessori. La barca ad hoc per chi desidera scegliere l’allestimento, il colore, gli accessori e persino le finiture, il tutto a costi contenuti. Una barca dalla personalità univoca anche se realizzata in serie.
RD SETTE vuole essere un concentrato di peculiarità quali stile, tecnologia, cura nelle rifiniture ed ampia personalizzazione. La barca esce dal cantiere con una già ricca dotazione di accessori che è possibile incrementare ulteriormente seguendo ogni possibile gusto e necessità, un po’ come succede dal concessionario di fiducia in sede di acquisto di una vettura utilitaria di lusso.
Le murate sono alte e sicure ed è presente un doppio tientibene a protezione sia dei camminamenti sia del prendisole prodiero. Il progetto ha evidenziato una larghezza maggiore del pozzetto in confronto ad imbarcazioni similari per agevolare l’attività della pesca sportiva.

Rancraft RD Sette W Deck

CARENA
I punti di forza di RD SETTE sono però attribuibili alle doti tecniche. L’opera viva infatti si avvale del brevetto Rancraft IHC (acronimo di Innovating Hull Concept) in grado di garantire non solo livelli prestazionali di assoluto valore ma consumi ridotti e comfort di navigazione.
La barca è strutturata per essere equipaggiata una doppia motorizzazione fuoribordo di ultima generazione ma anche semplicemente con un motore da 200 HP capace di garantire prestazioni di tutto rispetto.
Il disegno di carena è caratterizzato da uno step trasversale che diminuisce l’attrito idrodinamico dello scafo sulla superficie dell’acqua agevolandone la planata ed il mantenimento della stessa a basse velocità.
Il principio idrodinamico di questo particolare step garantise una ventilazione costante delle linee d’acqua mediante prese d’aria laterali. La pressione dell’aria tra la superficie dell’acqua e la carena stessa diminuisce la resistenza all’avanzamento dovuta all’attrito. Tutto ciò si traduce nell’aumento delle performances, nell’incremento del comfort di navigazione e nella diminuzione dei consumi.
Ulteriore particolarità è rappresentata dal pattino longitudinale che scorre dallo step di centro carena fino a poppavia: il disegno del pattino è particolare (quasi rovesciato rispetto alla forma tradizionale) per agevolare la direzionabilità dello scafo alle basse velocità (pesca alla traina).

Rancraft RD Sette W Deck

DISEGNO DI PRUA
Una delle novità più interessanti per il capillare sfruttamento dello spazio a bordo riguarda il disegno innovativo della sezione prodiera “a becco d’anatra” con la possibilità di installazione di un robusto salpa ancore elettrico e di bitte a scomparsa.
Per il particolare disegno di prua (che riguarda quasi completamente l’opera morta) ovvero la zona prodiera al di sopra della linea di galleggiamento, il cantiere ha seguito la stessa filosofia utlizzata da alcuni importanti brand d’Oltre Oceano con lo scopo di enfatizzare sia le superfici del prendisole prodiero sia le volumetrie all’interno della cabina. Nella versione “W deck”, il letto di prua può comodamente ospitare 3 persone.
Nelle sezioni prodiere sono stati approntati particolari “paraspruzzi” per impedire fastidiosi schizzi d’acqua in coperta così da garantire una navigazione sempre “asciutta” a qualsiasi velocità in condizioni meteo avverse.
A livello strutturale le pareti di prua formano un corpo unico con le murate tramite il sistema “LFC” (Lateral Frame Concept) finalizzato ad aumentare la resistenza agli urti laterali ed alla compressione. Sovradimensionata altresì la paratia orizzontale per sostenere lo sforzo di un robusto verricello elettrico con catena di grande dimensione.
Una caratteristica ulteriore è rappresentata da una massiccia paratia interna anticollisione a protezione dell’intera struttura in caso di incidenti frontali o urti con la banchina.

Rancraft RD Sette W Deck

CABINA
L’allestimento della cabina interna, oltre ai mobiletti laterali prevede un letto di apprezzabile larghezza anche nel lato verso prua. Optional il bagno separato. Il cielino della cabina, per via di una camera d’aria ricavata nella controstampata è isolato termicamente così da garantire comfort adeguato sia in estate che in inverno.

Rancraft RD Sette W Deck

COSTRUZIONE
Relativamente alle caratteristiche costruttive, l’impiego di macchinari tecnologicamente avanzati permette miscelazione e catalizzazione ottimale della resina ad umidità e temperatura costanti. Tramite una logica di calcolo costante si evitano così difformità negli spessori ottenendo superfici uniformi in ogni parte dello scafo. Le due controstampate relative a carena e coperta vengono assemblate e saldate con resina attraverso stratificazione per l’intero perimetro dell’imbarcazione così da risultare un corpo unico.
L’utilizzo di resina vinilestere in fase di realizzazione stampi consente di produrre imbarcazioni dalle superfici impeccabili. Il cantiere utilizza resine isoftaliche studiate esclusivamente per la costruzione di imbarcazioni da diporto e gelcoat noepentilico in colorazione Ral per garantire maggiore protezione e resistenza all’invecchiamento delle parti in vetroresina.

Andrea Bergamini
Ufficio Stampa Rancraft Engineering
mobile 338-3269083
email: rancraft-press@rancraftyachts.it

Pontos, Winch a 4 velocità per una navigazione più sicura e confortevole

Tra i prodotti esposti al VELAFestival, ci hanno colpito particolarmente i verricelli dell’azienda francese Pontos, rappresentata dall’importatore italiano Blu Team di Puntone di Scarlino.

TRIMMER
Il meccanismo a 4 velocità del Trimmer Winch aggiunge potenza addizionale solo quando ne hai bisogno. Per cambiare marcia è sufficiente cambiare il senso di rotazione della manovella.
Le prime due velocità sono identiche a quelle di un winch tradizionale: in questo modo prima recuperi la cima a mano e poi la inserisci nel self-tailing.

Il vero vantaggio arriva quando il carico sulla cima risulta eccessivo e con il winch trimmer puoi continuare a cazzare applicando uno sforzo minimo.
Ad esempio, su una barca di 38’ di bolina, con 25 nodi di vento, chi manovra un trimmer convenzionale deve applicare sulla manovella uno sforzo di quasi 20 kg mentre con il Trimmer Pontos, la marcia Ultra-Power riduce gli sforzi di più del 50% e raddoppia la coppia, permettendo a chiunque di cazzare la vela senza problemi.
Tale enorme potenza di tiro rende questo trimmer la scelta ideale per le coppie e gli equipaggi familiari: ora chiunque può dare una mano, con un grosso vantaggio per la sicurezza in mare, specie con barche oltre i 30 piedi. Ma questa abilità di gestire vele molto grosse con vento forte rende il Trimmer un potente strumento anche per i regatanti.

GRINDER
Il Grinder Winch a 4 marce è disponibile in tre taglie (40-46-52) ed assicura una velocità di recupero delle cime fino a 6 volte maggiore rispetto ad un modello convenzionale.
In particolare, i Grinder Pontos migliorano notevolmente la virata, rendendola più semplice, veloce e sicura.
Cambiare la marcia è molto semplice: quando vi è troppo sforzo sulla manovella del winch, è sufficiente invertire il senso di rotazione e la marcia successiva entra da sola; una volta che non vi è più pressione sulla campana, il winch ritorna automaticamente alla marcia più veloce.

Questo grinder risulta particolarmente utile per i navigatori solitari e per gli equipaggi formati da due sole persone, dal momento che una virata può essere effettuata senza che una persona recuperi l’imbando della scotta: si può strambare con uno spinnaker o gennaker con le scotte direttamente nel self-tailing ed una vela di prua può essere avvolta a velocità molto più alta.
La caratteristica migliore, rilevata dagli skipper che hanno testato questo modello, è l’eliminazione della scomoda e pericolosa transizione tra il recupero della scotta a mano e la messa in sicurezza sul self-tailing, con le 4 velocità che permetteranno di completare la virata più velocemente e di tornare in falchetta per fare raddrizzamento.

COMPACT
Il Winch Compact, della taglia 28, grazie alle due marce offre sia una potenza extra che una maggiore velocità. In prima marcia, la cima viene recuperata due volte più velocemente rispetto ad un winch standard; cambiando direzione con la maniglia si entra subito nella seconda marcia che fornisce una potenza pari ad un 45.
Con un peso di soli 3,6 kg e un diametro di 13 cm, può sostituire tutti i winch fino alla taglia 40 ed è adatto alle barche fino a 10mt.

Pontos Winch Compact Verricello
Il sistema ad ingranaggi planetari permette un maggior carico con un piccolo ingombro. Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che non vi sono problemi di orientamento del winch rispetto alla direzione di entrata della cima sulla campana.
Chi lo ha provato ha riscontrato una maggiore reattività nella regolazione delle drizze a seconda delle varie pressioni del vento e il fatto che la seconda marcia fornisce un notevole aiuto nella regolazione di fino del fiocco dello spinnaker.

Lancio avvenuto per Wellness on Board

Wellness on Board Benessere Nautica Seatec 2016

Lancio avvenuto per la prima edizione di Wellness on Board, l’area espositiva dedicata alla formazione e fruizione del benessere a bordo di luxury yachts, nata dalla collaborazione tra Seatec – CarraraFiere e Benessere Nautica, un primo step per diffondere e sviluppare ancor di più il livello qualitativo della vita a bordo.

La proposta di riunire nella zona Abitare il Mare all’interno del Padiglione E le sensazioni fisiche e le competenze professionali ha incontrato l’interesse e gli apprezzamenti della platea nazionale e internazionale, coinvolgendo i media stranieri – soprattutto social – e convincendo per le caratteristiche di qualità e innovazione i tanti professionisti della nautica tra cui comandanti e armatori.

Particolare apprezzamento dai Marinas che trovano in Wellness on Board, co-organizzato da Benessere Nautica, un punto di riferimento efficace centrato sulle necessità del settore da cui attingere servizi e trends da offrire alla propria clientela di riferimento senza rinunciare a individualità e personalizzazione.

Benessere Nautica, presente dal 2012 nel mondo della nautica da diporto, ha un know-how trasversale ai comparti citati e si conferma come partner proattivo che investe in ricerca, cultura e rete d’impresa creando un circuito dedicato ai giovani a alle opportunità di lavoro.

“Confidiamo che Wellness on Board – dice Luca Figari, Direttore Generale di CarraraFiere – rappresenti l’inizio di un percorso di sviluppo sempre più contestualizzato e di élite qualitativa in grado di offrire un’immagine sistemica delle tante capacità imprenditoriali legate alle attività che concorrono al mercato della nautica e, contestualmente, diventare una vetrina Made in Italy della creatività e competenze artigiane e professionali anche dei nostri giovani”.

Benessere Nautica Seatec 2016

L’innovativo MaSTeP per salire sull’albero in autonomia e sicurezza

Oggi intendiamo porre l’attenzione su un prodotto veramente innovativo, per di più progettato e realizzato in Italia, che risolve uno dei problemi più grandi di ogni velista: dover salire in testa d’albero per effettuare riparazioni e manutenzioni, operazione delicata e ancor più difficile quando si è da soli e magari in navigazione.

MaSTeP è un dispositivo, realizzato in plastica rinforzata e metallo, che permette di “scalare“ l’albero in completa autonomia, come se vi fossero dei gradini, con il grande vantaggio di lasciare libere le mani per lavorare e mantenere al meglio l’equilibrio in totale sicurezza.

E’ composto da due pedane, da indossare ai piedi tramite delle cinghie, alla cui estremità è fissato un cursore scorrevole che va ad agganciarsi alla canalina della randa, sfruttando il movimento della caviglia e il peso del corpo per fissarsi saldamente all’albero oppure scorrere verso l’alto o verso il basso. Il cursore sfrutta la forza di attrito tra i tamponi anti-usura e la canalina della randa ed è disponibile sul mercato in diverse misure, in grado di adattarsi ai vari tipi di albero con feritoie da 5 mm a 16 mm. Al momento una versione per il fissaggio su rotaia è in fase di progettazione e sarà disponibile sul mercato al più presto.

Nel dettaglio, quando la pedana di MaSTeP è in posizione ortogonale all’albero il movimento della pedana è bloccato e vi può essere caricato il peso corporeo. Per sbloccare MaSTeP occorre spostare il peso sull’altra gamba e inclinare la pedana con il piede, in modo da potere spostare MaSTeP in alto o in basso.