Una circumnavigazione in senso antiorario della Sardegna in 6 tappe per (ri)scoprire un mare fantastico e località da sogno.
Grandi novità per un evento unico nel panorama della vela sarda e non solo: la Round Sardinia Race.
Cresce il numero delle tappe dell’edizione 2017 (da 5 a 6, con l’aggiunta di Arbatax), partenza il 23 settembre (con cerimonia il 22), arrivo il 30 settembre (e premiazione il 1 ottobre).
La Round Sardinia Race è nata nel 2007 dall’idea di Andrea Mura, il noto ocean racer, per promuovere la vela d’altura in Sardegna e l’isola di Sardegna nel mondo come teatro eccezionale per la pratica allo sport della vela.
Dopo una pausa, è tornata l’anno scorso nel calendario dei velisti e degli appassionati sardi, di tutta Italia e a livello internazionale, grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e di un pool di partner tecnici di livello.
La partenza prevista quindi per il 23 settembre a Cagliari, le tappe saranno, nell’ordine, Villasimius, Arbatax, Porto Rotondo, Alghero, Carloforte e Cagliari.
Ad ogni tappa seguirà una festa che coinvolgerà la popolazione locale e i turisti, con il gran finale a Cagliari.
Gli organizzatori dell’evento sono l’ASD Vento di Sardegna, l’Ichnusa Sailing Kermesse e la Lega Navale Italiana di Villasimius.
“L’entusiasmo è tantissimo – dichiara Andrea Mura – è davvero stimolante vedere tanti club, circoli, aziende grandi e piccole e volontari collaborare ad un fine comune: la Round Sardinia Race rappresenta un veicolo formidabile per promuovere il territorio della Sardegna, lo sport velico e il mondo della nautica in generale”.
Attraverso appuntamenti affascinanti e di valore internazionale come questo si creano infatti nuove motivazioni di viaggio, si anima il territorio e si accresce il ritorno d’immagine dell’Isola del Vento, all’interno della quale ha uno spazio di notevole rilevanza, specie economica, anche lo sviluppo del turismo nautico, ora più che mai al centro delle politiche regionali di crescita sostenibile dell’offerta turistica.
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Ricordiamo che la “barca testimonial” della Round Sardinia Race, Vento di Sardegna, ha appena trionfato nella OSTAR, la difficile regata transatlantica in solitario da Plymouth a Newport, che è stata così occasione importante di visibilità internazionale per l’evento RSR e per la Sardegna tutta. Qui il video che racconta la difficoltà dell’impresa.
Per iscriversi alla RSR 2017 (e per maggiori informazioni sulla manifestazione) è possibile collegarsi al sito dell’evento: www.roundsardiniarace.it
Andrea Mura
Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.
Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.
Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.
Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.
Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)
Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.
Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.
A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.
Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 ha vinto nuovamente la OSTAR.
A fine mese partirà la 19ma edizione della “Carthago Dilecta Est – Tunisie Sailing Week – Liberi di Navigare” , serie di eventi e regate veliche che uniscono idealmente Italia e Tunisia come testimonianza attiva di un rapporto di amicizia e di rispetto delle culture del Mediterraneo, rappresentate simbolicamente dai due Paesi.
Molte le novità per questa edizione, con tre regate dall’Italia e tre regate in Tunisia. Il Trofeo Yasmine Hammamet, cui è collegata la finale del campionato tunisino, sarà inoltre una grande occasione per veder gareggiare insieme barche italiane e locali.
Le regate, aperte ad imbarcazioni con equipaggio, per 2 e per 1, sono organizzate da Circolo Velico Ventotene, Club Nautique de Sidi Bou Said, Lega Navale Italiana Sezione di Cagliari, Lega Navale Italiana sezione di Mazara del Vallo, Yacht Club Gaeta, la Marina di Yasmine Hammamet sotto l’egida della Federazione Italiana Vela e della Fédération Tunisienne de la Voile. Collaborano all’organizzazione dell’evento, l’Unione Vela d’Altura Italiana, il Porto Turistico di Sidi Bou Said, il Marina di Biserta, il Marina di Gammarth, altri Porti Turistici e Club Nautici Tunisini e Italiani.
PROGRAMMA DELLE REGATE
CARTHAGO DILECTA EST
• “Ventotene Isola d’Europa”
La regata si svolge dal 30 luglio al 31 Luglio 2017 sul percorso Roma/Fiumicino-Ventotene.
• “Arriva in Tunisia”
La regata si svolge dal 1 agosto al 4 agosto 2017 sul percorso Ventotene-Hammamet.
• “Arriva ad Hammamet”
La regata si svolge dal 2 agosto al 3 agosto 2017 sul percorso Mazara del Vallo-Hammamet.
• “Cagliari-Bizerte”
La regata, organizzata dalla LNI-Sezione di Cagliari, si svolge dal 24 al 30 luglio 2017 sul percorso Cagliari-Bizerte.
TUNISIE SAILING WEEK
• “Bizerte-Hammamet”
La regata si terrà dal 31 luglio al 02 agosto 2017 sulla rotta Bizerte-Hammamet. • “Sidi Bou Said-Hammamet”
La regata si terrà dal 2 agosto al 3 agosto 2017 sulla rotta Sidi Bou Said-Hammamet. • “Trofeo Yasmine Cup”
Le regate si svolgeranno nei giorni 6-8 agosto 2017 nel Golfo di Hammamet. A questo trofeo è collegata la regata finale del Campionato Nazionale Tunisino d’altura.
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EVENTI COLLEGATI
Alle diverse Regate della Carthago Dilecta Est sono collegate serate di gala e premiazioni presso i porti di partenza e di arrivo in Italia e Tunisia.
DIVISIONI E CLASSIFICHE
Le imbarcazioni partecipanti alle Regate collegate alla Carthago Dilecta Est – Tunisie Saailng Week saranno divise in Divisioni, per ciascuna delle quali sono previsti uno o più Raggruppamenti o Classi. Le imbarcazioni possono competere in più di una Divisione.
• Divisione ORC con equipaggio, per 2 e per 1: Imbarcazioni in possesso di un valido certificato di stazza ORC International o Club. Tale divisione potrà essere divisa in “Classi” in funzione delle imbarcazioni iscritte. Classifica in tempo compensato. Per il compenso del tempo della Divisione ORC sarà applicato il GPH;
• Divisione IRC con equipaggio, per 2 e per 1: Imbarcazioni in possesso di un valido certificato di stazza IRC. Tale divisione potrà essere divisa in Raggruppamenti in funzione delle imbarcazioni iscritte. Classifica in tempo compensato. Per compenso del tempo della Divisione IRC sarà applicato il BSF.
• Divisione Open: Imbarcazioni monoscafo e multiscafo in regola con i requisiti dell’ammissione, con equipaggio, per 2 e per 1, raggruppate per lunghezza fuori tutto. Classifica in tempo reale.
• Divisione Carthago Dilecta Est–Tunisie Sailing Week: Imbarcazioni, non in possesso di certificato di stazza ORC o IRC, con equipaggio e per 2, in regola con i requisiti dell’ammissione. Classifica in tempo compensato calcolate con il Rating Tunisie Sailing Week, concordato con la Federazione Vela Tunisina, che sarà utilizzato in modo esclusivo solo per le Regate Yasmine Cup e assegnato virtualmente a tutte le imbarcazioni partecipanti anche nelle altre divisioni per permettere l’assegnazione del Trofeo Yasmine Cup calcolato sul punteggio ottenuto nelle varie Regate che si svolgeranno a Hammamet.
• Altre Divisioni: In caso di un numero sufficiente di iscritti potranno essere istituite altre Divisioni con uno o più Raggruppamenti o Classi.
Per maggiori informazioni, iscrizioni o imbarchi www.carthagodilectaest.com o contattare il comitato organizzatore:
Red Bull Sailing Team si è ripreso dalla scuffia e SAP Extreme Sailing si prende la vittoria di Madeira.
Lo skipper del Red Bull Sailing Team, Roman Hagara, ha rivelato di essere orgoglioso della sua squadra per le sue due vittorie nelle Extreme Sailing Series 2017 a Madeira, giunte dopo il drammatico ribaltamento dei giorni scorsi.
Il team austriaco ha terminato al quarto posto il round di Madeira dietro i vincitori SAP Extreme Sailing, Alinghi e Oman Air, ma alla fine è uscito da questa prova con segnali incoraggianti in vista del prossimo turno, a Barcellona dal 20 al 23 luglio.
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Hagara ha spiegato: “Dopo il ribaltamento, non abbiamo avuto molto tempo per navigare prima che la la regata iniziasse. Alla fine è andata bene. Abbiamo ottenuto due vittorie parziali. E’ stato un buon finale… sicuramente una bella altalena di emozioni!“.
Quarti in classifica generale, Hagara e la sua squadra avranno bisogno di un grande quarto round in Spagna per colmare il divario con la squadra capolista, la svizzera Alinghi.
Il co-skipper e timoniere di Alinghi, Arnaud Psarofaghis, ha aggiunto: “Abbiamo messo al sicuro il secondo posto nel round di Madeira, quindi è stata una giornata davvero buona per noi. A Barcellona sarà tutta un’altra storia, non vediamo l’ora“.
Nelle Flying Phantom Series, il Red Bull Sailing Team è stato incoronato campione della regata, che ha condotto da leader indiscusso fin dall’inizio con l’equipaggio in coppia formato da Jason Saunders e Thomas Zajac.
Extreme Sailing Series, classifica finale della tappa di Madeira:
1) SAP Extreme Sailing (DEN)
2) Alinghi (SUI)
3) Oman Air (Oman)
4) Red Bull Sailing Team (AUT)
5) NZ Extreme Sailing (NZL)
6) Land Rover BAR (GBR)
7) Team Extreme (POR)
Classifica generale:
1) Alinghi (SUI) – 34
2) SAP Extreme Sailing Team (DEN) – 33
3) Oman Air (OMA) – 30
4) Red Bull Sailing Team (AUT) – 26
5) Land Rover BAR Academy (GBR) – 25
6) NZ Extreme Sailing Team (NZL) – 23
Calendario:
20-23 Luglio – Barcellona, Spagna
10-13 Agosto – Amburgo, Germania
25-28 Agosto – Cardiff, UK
19-22 Ottobre– San Diego, USA
30 Nov-3 Dic – Los Cabos, Messico
Il nuovo Swan 95 LOT99 è uno yacht versatile e ad alte prestazioni che combina capacità di crociera superiori con lo stile inimitabile e la qualità per cui la Nautor’s Swan è universalmente rinomata. Linee di carena tagliate con forme eleganti, lusso sportivo e classe senza tempo, come solo Frers e Nautor insieme sanno fare.
Il Swan 95 LOT99 è dotato di un salotto semi rialzato che consente di ammirare il panorama esterno, un tratto distintivo degli ultimi cruiser veloci di Nautor.
Con la sua cabina di guida protetta, un ampio spazio per pranzare e intrattenersi, le linee raffinate del marchio Nautor e gli interni voluminosi, questo yacht è adatto a crociere prolungate. Il nuovo Swan è caratterizzato dalle linee distintive con una prua a piombo e la poppa larga. Il Swan 95 vanta due timoni gemelli, grazie a cui la barca è reattiva e manovrabile. La con la chiglia sollevabile assicura un basso pescaggio (3,3 metri con la chiglia alzata e 5,5 metri con la chiglia abbassata) garantendo un’ottima versatilità per trovare rade piacevoli senza rinunciare ad una veleggiata potente.
Lo scafo e il ponte del Cigno 95 sono costruiti utilizzando uno stampo femmina con una sandwich totalmente in carbonio per la massima rigidità con il minimo peso.
Gli interni sono generosamente proporzionati con locali eleganti: un lussuoso salone principale con vista spettacolare, una cambusa spaziosa e ben attrezzata e un’ampia area di navigazione dedicata.
Lo cabina armatoriale è posizionata a poppa. Ci sono tre cabine doppie per gli ospiti e due cabine per l’equipaggio.
La sala macchine è posizionata a tutto baglio sotto il salone principale per una migliore logistica a bordo e per la massima funzionalità operativa.
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Il Swan 95 LOT99 è stato progettato per gli armatori esperti del marchio Swan, i quali sono stati coinvolti nella progettazione, con l’obiettivo di creare uno yacht che abbia gli interni con la comodità di una casa mantenendo una grande capacità di navigazione.
I dettagli, i colori e i materiali sono stati selezionati insieme agli armatori per garantire un armonioso interno Swan: moderno ma senza tempo.
Emirates Team New Zealand ha dominato la fase finale della 35ma Coppa America, superando i campioni in carica di Oracle Team USA 7-1.
La stella del team kiwi, Peter Burling, con i suoi 26 anni è il più giovane timoniere a riuscire nell’impresa e nel suo palmares aggiunge la Coppa America alla Red Bull Youth America’s Cup, vinta a San Francisco nel 2013, in quello che è una sorta di torneo giovanile di preparazione.
Dopo le imponenti celebrazioni a bordo della loro barca, Burling ha dichiarato: “Siamo entusiasti. Siamo venuti qui per vincere la Coppa America e ora stiamo riportando il trofeo a casa, in Nuova Zelanda. Sono cresciuto guardando questa competizione da tifoso. Far parte di questo equipaggio e partecipare alla Coppa America è un sogno che si avvera. Addirittura vincerla in una giovane età è una sensazione irreale“.
Nella regata conclusiva, Burling era sereno al timone della barca Kiwi senza mostrare alcun segno di nervosismo o tensione mentre guidava la sua squadra verso la gloria, anche se Spithill e l’equipaggio dell’Oracle Team non erano ancora domi, spingendo più di mai per cercare un’altra rimonta clamorosa come quella di 4 anni fa. Ma la squadra neozelandese è stata impressionante, attraversando la linea del traguardo 55 secondi prima della squadra statunitense.
Il capitano di Oracle Team USA Spithill ha dichiarato: “Sono stai i migliori e così, giustamente, sono i campioni della 35ma America’s Cup. Con il senno di poi, ci sono molte cose che vorresti cambiare, ma penso che sia troppo presto per dire con certezza cosa abbiamo sbagliato e cosa avremmo potuto fare meglio“.
Si è concluso il V Trofeo Principato di Monaco le Vele d’Epoca in Laguna Banca Generali Special Cup, evento promosso da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali. Il Trofeo, organizzato in collaborazione con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, la Marina Militare di Venezia, lo Yacht Club Venezia, il Circolo Velico Portodimare, si è svolto con la direzione sportiva di Mirko Sguario e ha goduto del patrocinio di A.I.V.E., l’Associazione Italiana Vele d’Epoca. La regata valeva come seconda tappa della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico, che si concluderà a ottobre.
Ventisei le imbarcazioni partecipanti, costruite in un arco di tempo compreso tra la metà dell’Ottocento e gli anni Duemila, suddivise in cinque categorie che hanno preso parte alle due regate in programma del Trofeo, nato con lo scopo di promuovere il Principato di Monaco sotto il profilo sportivo, turistico, culturale ed economico. L’imbarcazione STRALE, con due primi posti nelle due giornate, oltre a vincere nella sua categoria, si è aggiudicata questa edizione del Trofeo.
Classifica vincitori per categoria:
cat. Epoca FINOLA (1930),
cat. Classici con APM < 200 STRALE (1967),
cat. Classici con APM > 200 AURIGA (1971),
cat. Spirit of Tradition < 10 mt MORETTO (1977),
cat. Spirit of Tradition > 10 mt. SHAULA ITALIA (1977).
Un riconoscimento speciale è stato attribuito a SORELLA che, varata in Inghilterra nel 1858, è il più antico cutter aurico navigante in Mediterraneo.
“Siamo giunti già alla quinta edizione del Trofeo, la terza per le vele d’epoca – sottolinea il Console Anna Licia Balzan – la manifestazione si è affermata ed è attesa dai nostri armatori. Anche quest’anno abbiamo potuto contare sul sostegno di sponsor importanti che testimoniano il forte interesse per l’evento. Primo fra tutti, Banca Generali.Il binomio vincente Principato di Monaco e sport, da sempre promosso, in prima Persona, dal Principe Alberto II – continua il Console – è fonte di ispirazione nel promuovere iniziative come questa che rappresentano uno strumento importante per il rafforzamento dei legami tra i due territori uniti dal comune denominatore della tradizione della marineria. Venezia deve puntare all’eccellenza e manifestazioni di questa portata con capitali del mare come queste imbarcazioni rappresentano il modo più naturale per riuscirci”.
“Siamo felici di esserci affiancati per il secondo anno consecutivo ad una manifestazione che anche quest’anno ha richiamato migliaia di appassionati, dando vita ad un avvenimento unico nel panorama sportivo e velico internazionale” ha dichiarato Leandro Bovo, Area Manager di Banca Generali nel NordEst, che ha aggiunto “Venezia ha un legame speciale con Banca Generali e con tutto il Gruppo Generali che proprio qui ha fondato le radici di una storia di successo che da oltre 185 anni rappresenta il punto di riferimento per tutte le famiglie alla ricerca di fiducia e sicurezza nella tutela dei propri patrimoni“.
“Sono soddisfatto” commenta Mirko Sguario “in quanto abbiamo registrato la presenza di tante barche, molte delle quali importanti. La manifestazione ha le potenzialità per poter figurare tra eventi con una lunga tradizione alle spalle. Realizzare in Adriatico, con i limiti geografici esistenti, un evento di tale levatura non è cosa da poco. Cercheremo di far crescere sempre di più questa manifestazione anche per la nostra città di Venezia e per le sue storiche, grandi tradizioni”.
Come di consuetudine, la manifestazione si è articolata in momenti distinti: quelli istituzionali sono cominciati la sera di venerdì con il cocktail di benvenuto Baume & Mercier dedicato agli armatori ed equipaggi e offerto dalla Boutique Rocca 1794 e il cocktail dînatoire che si è tenuto al Baglioni Hotel Luna, eccellenza dell’hôtellerie veneziana. La serata di sabato ha visto invece, grazie alla collaborazione della Marina Militare di Venezia, la possibilità, veramente rara, di accedere a una location d’eccezione: il Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia per uno standing cocktail a cui hanno partecipato armatori, equipaggi e invitati selezionati accanto ai più alti rappresentanti della Marina Militare della città.
Per la parte sportiva si sono disputate le due regate nelle acque antistanti il Lido mentre la mattinata di sabato il pubblico ha potuto ammirare le imbarcazioni durante la spettacolare veleggiata che ha visto la flotta sfilare nel Bacino di San Marco. La manifestazione si è poi conclusa domenica pomeriggio con le premiazioni, nella cornice del Marina Sant’Elena.
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Ai primi 3 classificati per ciascuna delle 5 categorie in competizione sono andati i premi realizzati dal prestigioso marchio Venini, mentre a STRALE, è stato consegnato un Leone alato in vetro per il Trofeo Banca Generali Special Cup, realizzato appositamente per l’occasione da Signoretti. Accanto a loro, hanno confermato anche quest’anno il sostegno al Trofeo marchi importanti come Diadora, Villa Sandi e Nature’s.
Nelle regate del weekend Team New Zealand, con 3 vittorie e una sola sconfitta, si è portato sul 6-1 nei confronti di Oracle Team Usa nella sfida per la Coppa America di vela. Ricordiamo che in realtà le regate vinte sono 7, dal momento che i neozelandesi partivano da -1, in virtù del punto bonus ottenuto dagli americani nel girone di qualificazione. Soprattutto nelle due regate di domenica la superiorità della barca kiwi è stata schiacciante, quasi umiliante per Oracle.
Appare a questo punto evidente come i neozelandesi si erano nascosti sia nelle fasi di avvicinamento sia nella prima parte di Coppa America, viste le due sconfitte su due contro Oracle, mantenendo un profilo basso con la motivazione di un budget più ridotto di altri. Arrivati alle Bermuda avevano dapprima tirato fuori la grande novità dei ciclisti grinder, in grado di sviluppare maggiore potenza, ma senza mostrare ancora le reali potenzialità della barca, dimostratasi velocissima in tutte le condizioni di vento.
A questo punto c’è almeno un’altra regata da vincere prima di poter alzare al cielo la America’s Cup.
La posta in gioco in questa sfida per la Coppa America non è solo sportiva ma anche “politica”: c’è in ballo anche il futuro di questa competizione. E infatti sono già iniziate sotto traccia le riunioni e i colloqui dietro le quinte per parlare della prossima edizione.
Il team neozelandese infatti è stato quello che, insieme a Luna Rossa che ha poi deciso di rinunciare, si è opposto in maniera più decisa ai continui cambi di regolamento voluti dal Defender americano. In caso di vittoria infatti, i kiwi hanno già promesso regole più chiare in vista della prossima edizione.
Tanti sono i team alla finestra, in particolare Luna Rossa, “alleatasi” proprio con New Zealand nella lotta politica degli ultimi anni contro Oracle. E’ molto significativa la presenza alle Bermuda di Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, e di Agostino Randazzo, presidente del Circolo della Vela Sicilia, possibile club sfidante per il team italiano di Prada. Si vocifera infatti che, in caso di vittoria neozelandese, Luna Rossa si possa candidare al ruolo di Challeger of record, il primo a lanciare la sfida al defender e rappresentante degli sfidanti.
Il XVI Trofeo Bailli de Suffren per le vele d’epoca
Torna per il sedicesimo anno consecutivo il Trofeo Bailli de Suffren, 600 miglia di regata d’altura per barche a vela d’epoca e classiche. Spirito corinzio e cavalleresco, fair-play e allegria le caratteristiche di quella che è l’unica competizione d’altura per le barche storiche in tutto il Mediterraneo. Partenza da Saint Tropez il 24 giugno 2017 e arrivo a Malta il 5 luglio, dopo avere fatto tappa a Porto Rotondo in Sardegna e Trapani in Sicilia. In palio la sciabola dell’Ammiraglio ‘Satana’, tanto famoso in Francia quanto lo è stato l’Ammiraglio Nelson in Inghilterra. Un premio anche per l’ultimo arrivato, una sciabola … di legno.
Da Saint Tropez a Malta, con tappe in Sardegna e Sicilia
Anche nel 2017, per il sedicesimo anno consecutivo, si svolgerà il Trofeo Bailli de Suffren (www.tropheebaillidesuffren.com), l’unica regata d’altura in Mediterraneo riservata esclusivamente alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La regata si svolgerà tra sabato 24 giugno, con partenza dalla cittadina francese di Saint Tropez, per concludersi mercoledì 5 luglio a Malta (arrivo della flotta presso l’isola di Gozo), dopo avere fatto tappa a Porto Rotondo in Sardegna e a Trapani in Sicilia. Circa 600 le miglia di mare da percorrere. Per ragioni logistiche non potranno essere iscritte più di 25 imbarcazioni. La manifestazione è organizzata dal Marenostrum Racing Club di Saint Tropez. Il 62enne franco-tedesco Henri-Christian Schroeder, è Commodoro, fondatore e ‘anima’ del Bailli de Suffren. Ogni anno, insieme agli amici Christian Benoit (Presidente di Marenostrum Racing Club) e André Beaufils (Presidente della Société Nautique de Saint-Tropez) si impegnano affinchè la manifestazione si svolga sempre ai massimi livelli. Main sponsor del Bailli de Suffren 2017 saranno Yachting Malta e Région PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
Tutte le novità della XVI edizione
Il XVI Trofeo Bailli de Suffren si svolgerà nel periodo in cui Malta ricopre l’incarico di presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Saranno principalmente quattro le novità che caratterizzeranno questa edizione, a cominciare dalla tradizionale ‘Cena degli Armatori ed Equipaggi’, che si svolgerà venerdì 23 giugno presso la Cittadella di Saint Tropez, all’interno dello splendido Museo Marittimo. Estese anche le categorie di imbarcazioni che potranno partecipare. Oltre alle classi ‘Tradition’, ‘Vintage’ e ‘Classics’ (Stazza CIM) e Spirit of Tradition (Stazza IRC) saranno ammesse anche le barche Classic Racers IOR (Stazza CIM), le Modern Classic e Neo Classical (Stazza IRC), preventivamente ammesse da un apposito comitato. Per la prima volta la linea di arrivo è fissata all’isola di Gozo. Quando tutte le barche saranno arrivate l’intera flotta si trasferirà a Malta per la cerimonia di premiazione e il grande party di fine regata, organizzato sulla terrazza del Royal Malta Yacht Club. Presidente onorario di questa XVI edizione del Bailli de Suffren sarà l’ambasciatore di Malta a Parigi H.E. Patrick Mifsud. Insieme a lui Maud Fontenoy, vice-presidente e delegato della Région PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
Tre tappe, tre regate, tre nomi diversi
Saranno tre le tappe e le regate che comporranno il Trofeo Bailli de Suffren. La prima, denominata ‘Coppa dei Quattro Mori’, partirà da Saint Tropez sabato 24 giugno con destinazione Porto Rotondo, in Sardegna, dove si arriverà dopo 193 miglia di mare. Mercoledì 28 partirà da Porto Rotondo la seconda regata di 230 miglia, denominata ‘Coppa dei Gattopardi’, con destinazione il Marina ‘Vento di Maestrale’ di Trapani. L’organizzazione di questa tappa sarà affidata a Silvia Figari, storica delegata italiana del TBS che è sempre riuscita ad accogliere e fare sentire a proprio agio gli equipaggi e i partecipanti a tutte le edizioni del Bailli de Suffren approdati in Sicilia. Domenica 2 luglio la flotta lascerà Trapani diretta verso il Mgarr Marina dell’Isola di Gozo, nell’arcipelago maltese. Qui, dopo le 157 miglia della terza regata denominata ‘The Corsair’s Cup’, le imbarcazioni taglieranno la linea del traguardo. Circa 580 le miglia totali di mare. Mercoledì 5 luglio avverrà il trasferimento della flotta presso il Royal Malta Yacht Club, dove la sera stessa si terrà la cerimonia di premiazione e la cena equipaggi.
In palio la ‘Sciabola di Satana’
Il Bailli de Suffren dura circa 2 settimane ed è l’unica regata d’altura per barche d’epoca e classiche in tutto il Mediterraneo. Il nome del Trofeo si rifà a quello del ‘Bailli’, il ‘Balivo’, ovvero Pierre Andrée de Suffren, ammiraglio nato nel 1726 in Provenza. Oltre a svolgere funzione di reggente del sovrano, egli ricopriva anche gli incarichi di Grande Croce e Capitano generale della flotta dell’Ordine di Malta e di viceammiraglio della Marina reale francese. Soprannominato Ammiraglio Satana, il suo motto era: “Sempre vincitori, mai sconfitti”. E’ tanto famoso in Francia quanto lo è l’Ammiraglio Nelson in Inghilterra. Morì in duello nel 1788. Oggi, una replica della sciabola appartenuta al Balivo è diventato il premio da assegnare al vincitore. Considerato lo spirito goliardico e cavalleresco della regata, all’ultimo classificato viene invece assegnata la ‘sciabola di legno’. Strano a dirsi, ma tra le barche più lente si crea una certa competizione per ‘rallentare’ e aggiudicarsi questo “ambito” trofeo.
Il programma ‘giorno per giorno’ del XVI Trofeo Bailli de Suffren – 2017 Giovedì 22 giugno 2017: Arrivo e iscrizione dei partecipanti a Saint Tropez Venerdì 23 giugno 2017: Iscrizioni – Cena armatori e equipaggi al Museo Marittimo di Saint Tropez Sabato 24 giugno 2017: Partenza regata Saint Tropez – Porto Rotondo (Sardegna) Domenica 25 giugno 2017: Navigazione Lunedì 26 giugno 2017: Primi arrivi a Porto Rotondo Martedì 27 giugno 2017: Cena armatori e equipaggi allo Yacht Club Porto Rotondo Mercoledì 28 giugno 2017: Partenza regata Porto Rotondo – Trapani (Sicilia) Giovedì 29 giugno 2017: Navigazione Venerdì 30 giugno 2017: Primi arrivi al Marina ‘Vento di Maestrale’ di Trapani Sabato 1 luglio 2017: Cena armatori e equipaggi Domenica 2 luglio 2017: Partenza regata Trapani – Isola di Gozo Lunedì 3 luglio 2017: Navigazione Martedì 4 luglio 2017: Primi arrivi al Mgarr Marina dell’Isola di Gozo Mercoledì 5 luglio 2017: Trasferimento flotta al Royal Malta Yacht Club – Cena equipaggi e premiazioni Giovedì 6 luglio 2017: Sosta in porto Venerdì 7 luglio 2017: Ripartenza delle imbarcazioni
Le (ex) barche partecipanti, da 10 a 60 metri
Ecco alcune tra le più belle barche d’epoca che in passato hanno partecipato al Trofeo Bailli de Suffren. Tra queste veri e propri giganti del mare, lunghi fino a 60 metri. L’imbarcazione che ha preso parte a quasi tutte le edizioni è Vistona, un cutter aurico del 1937 lungo 16,35 metri appartenente a Ottavia e Gianbattista Borea d’Olmo, quest’ultimo più volte nominato Capitano della Flotta. Tra gli altri partecipanti Adria, Atlantic, Eleonora, Puritan, Agneta, Moonbeam III, Moonbeam IV, The Blue Peter, Owl, Irina VII, Irene VIII, Karenita, Belle Aventure, Sunshine, Aschanti IV, Havsörnen, Liliade, Thendara, Voglia, L’Oiseau de Feu, Nagaïna, Rowdy, Tioga, Isis, Cin Cin, Aitor, Espar Ii, Jericho, White Dolphin, Cervantes, Radha, Veronique, Zwerver, Aldebaran, Cometa, Tioga of Hamburg, Trumpeter, Eilidh, Mariska, Adria, Amadour, Irina VII, Sitting Bull, Lelantina, Noryema IV, Hilaria.
I partner del Bailli de Suffren 2017
I Club coinvolti nella XVI edizione del Trofeo Bailli de Suffren sono lo Yacht Club de France, l’AFYT (Association Francaise des Yachts de Tradition), la Société Nautique de Saint Tropez (anche organizzatrice delle Voiles de Saint Tropez e della Giraglia Cup), lo Yacht Club Porto Rotondo, il Royal Malta Yacht Club. Fin dalla prima edizione il TBS ha ricevuto uno storico supporto dalla FIV (Federazione Italiana Vela), Yacht Club Italiano, AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Le istituzioni legate al TBS sono la Città di Saint-Tropez, il Consorzio Porto Rotondo, Yachting Malta, Vento di Maestrale Marina Trapani, Mgarr Marina Gozo, Malta Tourism Authority / MTA France, rappresentata da Dominic Micallef (Direttore francese), sponsor storico, con il supporto di MTA Italia, rappresentata da Claud Zammit-Trevisan (Direttore per l’Italia).
Durante questi giorni di pausa tra le sfide degli sfidanti e la finale di Coppa America, sono scesi in campo i giovani talenti della vela nella Red Bull Youth America’s Cup, la competizione nata nel 2013 per iniziativa dei campioni olimpici austriaci Roman Hagara e Hans Peter Steinacher, da svolgersi in contemporanea con la America’s Cup.
STORIA DELLA COMPETIZIONE
La prima edizione si è svolta nel 2013 in accoppiata con la Coppa America nella baia di San Francisco, mentre ora, come per i professionisti, le Bermuda fanno da cornice ideale alla seconda edizione.
Scopo dichiarato di questa manifestazione è offrire un percorso di carriera senza precedenti individuando i migliori giovani marinai del mondo e aiutandoli a migliorare per partecipare un giorno alla sfida della Coppa America.
L’iniziativa evidentemente ha avuto successo, dal momento che ben 8 dei partecipanti alla prima edizione di quattro anni fa sono oggi impegnati nella Coppa America dei “grandi”, tra cui Peter Burling che addirittura è skipper del Team New Zealand che si è qualificato per la finale.
LE BARCHE
Nel 2013 i team gareggiavano su catamarani AC45, prima opportunità per loro di prendere confidenza con questo tipo di mezzi.
Oggi le barche a disposizione sono catamarani AC45F da 45 piedi dotati di hydrofoils e in grado di raggiungere velocità di 35 nodi (60 km/h).
Gli 8 catamarani che stanno gareggiando oggi alle Bermuda sono gli unici al mondo di questo tipo. Un team specializzato è pronto in banchina con pezzi di ricambio per eventuali riparazioni.
Sei di questi catamarani sono prestati dalle squadre partecipanti alla America’s Cup (li hanno usati durante le World Series 2016) mentre i restanti due sono stati forniti dalla America’s Cup Event Authority (ACEA).
I TEAM
La Coppa America Giovanile vede partecipare 12 squadre nazionali, ognuna composta da 6 atleti di età compresa tra 18 e 24 anni. Sei di queste squadre sono affiliate (una sorta di squadra “B”) ai team partecipanti alla America’s Cup, mentre le altre sei sono state composte e selezionate dagli organizzatori Hagara e Steinacher.
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IL FORMATO
I 12 team sono divisi in due gironi, A e B, di 6 ciascuno. Ogni girone prevede 6 round in cui gareggiano tutti i team. Al vincitore di ogni round vengono assegnati 10 punti e agli altri a seguire rispettivamente 9-8-7-6-5.
Al termine, i migliori 4 di ogni girone approderanno alle finali del 20-21 giugno.
CLASSIFICHE AGGIORNATE
Al momento si sono già concluse le regate del Girone B, con questa classifica finale:
NZL Sailing Team (Nuova Zelanda) – 51 punti
Land Rover BAR Academy (Gran Bretagna) – 51 punti
Spanish Impulse Team (Spagna) – 51 punti
Team BDA (Bermuda) – 45 punti
Next Generation USA (Stati Uniti) – 36 punti
Candidate Sailing Team (Austria) – 36 punti
Il Girone A non è ancora concluso, e al momento vede la classifica parziale:
Artemis Youth Racing (Svezia) – 28 punti
Team France Jeune (Francia) – 26 punti
SVB Team Germany (Germania) – 24 punti
Team Tilt (Svizzera) – 21 punti
Youth Vikings Denmark (Danimarca) – 19 punti
Kaijin Team Japan (Giappone) – 17 punti
Andrea Mura, a bordo del suo Open 50Vento di Sardegna, si è aggiudicato la prestigiosa Ostar 2017 in 17 giorni, 4 ore, 6 minuti, 19 secondi entrando nella leggenda.
“E’ stata una OSTAR estremamente impegnativa, sono contento di essere qui sano e salvo“, sono queste le prime parole del velista sardo classe 1964, primo al traguardo della più famosa transatlantica in solitario, salpata da Plymouth il 29 maggio scorso e terminata alle ore 18 circa (ora italiana) del 15 giugno a Newport, nel Rhode Island, percorrendo 2800 miglia.
Sempre in testa dall’inizio alla fine della regata, per Andrea Mura si tratta del terzo successo su questa stessa rotta, avendo vinto (in coppia con Riccardo Apolloni) la Twostar del 2012 e (in solitaria) la Ostar del 2013.
Mura con questo successo ha dimostrato ancora le sue capacità fuori dall’ordinario come velista, come tattico (ha scelto una rotta estremamente settentrionale interpretando al meglio il vento), come tecnico che sa mettere a punto perfettamente barca e vele e come marinaio che riesce sempre a cavarsela in ogni situazione. E’ venuto fuori, infatti, da una terribile burrasca con venti oltre i 60 nodi e onde di 15 metri,, che ha eliminato due terzi della flotta, e ha dovuto riparare una grave avaria al motore della chiglia basculante, problema lo ha costretto a due soste tecniche in rada quando ormai aveva raggiunto in continente americano e che probabilmente gli è costato la vittoria nella classifica Gipsy Moth (in tempo compensato).
Si “accontenterà”, per così dire, della vittoria assoluta (Line Honours) e nella vittoria di classe (Ostar Line) e speriamo che, grazie a questa dimostrazione di forza, carattere e tenacia, stavolta sia quella buona per riuscire a coronare il suo sogno di partecipare alla prossima Vendée Globe.
Ricordiamo infatti che il suo precedente progetto era naufragato causa sponsor e aveva dovuto vendere il suo Imoca. Ma Mura non si era perso d’animo: ha comprato d’occasione Vento di Sardegna, lo ha trasformato in una barca velocissima, l’Open 50 più veloce al mondo, e ha affrontato nuovamente l’Atlantico e la Ostar, nonostante il precedente proposito di non riprovarla più.
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Queste i suoi primi pensieri dopo l’arrivo:
“Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito tramite giornali, TV e web, ed anche tramite i social, so che sono stati centinaia di migliaia, mi hanno fatto sentire un affetto ed una vicinanza incredibili – sottolinea Mura – anche in mezzo all’Oceano non mi sono mai sentito veramente solo. Vorrei ringraziarli ad uno ad uno”
“Ringrazio anche i nostri sponsor tecnici, veri e propri partner, grazie a loro questa barca è arrivata qui praticamente senza danni – aggiunge Mura – Ricordiamo che Vento di Sardegna è un progetto del 1997, partorito dal genio italiano di Felci. E’ una barca attempata, che abbiamo migliorato nel corso degli anni, ideale per regate impegnative come la Ostar”.
E questo lo splendido palmares di Andrea Mura, a cui si aggiunge oggi l’ennesimo trionfo:
• 2010, Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.
• 2012, vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò.(11 gg, 12 h)
• 2013, vittoria nella Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.
• Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.
• A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”