Andrea Mura presenta il proprio programma sportivo 2017

Comunicato:

ANDREA MURA PRESENTA IL PROPRIO PROGRAMMA SPORTIVO 2017

La terribile “OSTAR” come primo e centrale evento della stagione.

Si terrà a Cagliari mercoledì 15 marzo alle ore 11.00, presso il Comando Militare Esercito Sardegna in via Torino 21, la conferenza stampa di presentazione del programma sportivo ed eventi 2017 di Andrea Mura.

La prima sfida in programma è anche quella dal sapore più leggendario: la OSTAR, la regata più antica e mitica per navigatori solitari che si svolge ogni 4 anni sul percorso da Plymouth (UK) sino a Newport R.I. (USA), 2.850 miglia.

E’ considerata la più dura delle regate oceaniche in solitario perché contro vento, contro corrente, contro mare e a temperature polari intorno ai 5° sia dell’aria che dell’acqua per le alte latitudini (sino al 59° parallelo nord). L’ultima edizione si è svolta nel 2013 e ha visto Andrea vincitore assoluto tagliando per primo il traguardo negli USA dopo circa 20 giorni di navigazione. Aveva giurato di non farla più, per le condizioni estremamente dure, ma la voglia di difendere il titolo ha prevalso.

La partenza è prevista per lunedì 29 maggio da Plymouth, come accennavamo, ma la barca di Andrea, il pluripremiato Open 50 “Vento di Sardegna”, salperà da Cagliari via mare il 22 aprile alle ore 12.00.

Barca che sarà altresì veicolo attivo di promozione della Round Sardinia Race, evento velico in programma a settembre 2017 con circumnavigazione in senso antiorario della Sardegna.

Prima, è in corso di organizzazione un evento di 2 giorni a Cagliari (21 e 22 aprile) in collaborazione con l’Associazione Velica e Culturale Vento di Shardana, che vuole essere occasione di festa in vista della partenza dello skipper per questa impresa estrema, ma soprattutto occasione di avvicinamento (sempre maggiore) dei sardi alla vela e di contestuale promozione culturale, sportiva, sociale e turistica della città e della nostra terra.

Culturale, poiché il programma prevede delle brevi “lezioni” gratuite in pubblico, nel corso della tre giorni, su tematiche come: alimentazione, archeologia e storia (della navigazione, della Sardegna, etc…), tecnologia, scienze motorie, psicologia sportiva, tenute da affermati studiosi nei vari ambiti.

Sportiva, poiché l’organizzazione prevede, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, la presenza nel corso di tutto l’evento di rappresentanze degli allievi delle principali scuole vela per bambini, con coinvolgimento attivo degli stessi nell’illustrazione e descrizione delle loro barche, ivi presenti, di principi di teoria della vela e degli equipaggiamenti personali, con specifico riguardo a quelli inerenti la sicurezza in mare in modo che i bambini apprendano tali nozioni dalla voce dei loro stessi coetanei ed assieme ai loro genitori, rimangano affascinati dalle potenzialità didattiche e formative della vela.

Sociale, perché saranno coinvolti gli enti e le associazioni in favore dei bambini diversamente abili o affetti da patologie comunque invalidanti, affinché tramite visite guidate alla barca “Vento di Sardegna”, foto, premi e altre attività ludiche e di intrattenimento, godano di qualche momento di spensieratezza. Ma anche, quando ciò non sia del tutto precluso dalla disabilità o dalla patologia, individuino lo sport come strumento di sviluppo della loro personalità ed affermazione sociale.

“Sarà un momento emozionante – dichiara Andrea Mura – non solo per l’enfasi della partenza dalla mia città per andare a difendere la più antica e leggendaria regata per navigatori solitari attraversando ancora una volta l’oceano Atlantico per portare alta la bandiera della nostra terra, ma anche un momento per poter trasmettere passione, positività ed entusiasmo ai più giovani e ai meno fortunati condividendo con loro e tutto il pubblico la lingua più universale del mondo: lo sport”.

Si prega di confermare quanto prima inviando il proprio nominativo a brega@ubiquity.eu o al cell 338.9020851. 


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)

Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno“.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (maggio 2017).

Contatti per la stampa
Gian Maria Brega,
Head of Press Relations Andrea Mura/Vento di Sardegna
Mail: brega@ubiquity.eu
Mobile: +39 338.9020851
Skype: gmbrega

“17”, la barca da Coppa America presentata dal Defender BMW Oracle Racing

A 100 giorni dall’inizio delle regate per la 35° edizione della Coppa America, il Defender BMW Oracle Racing ha svelato la barca con la quale spera di assicurarsi il terzo trionfo nella prossima estate. Oltre 15 designer e 50 costruttori hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di “17“, che è in grado di raggiungere i 100 km/h, con oltre 85.000 ore-lavoro accumulate fino ad oggi. Anche il Partner tecnologico BMW è stato coinvolto nello sviluppo, applicando la sua competenza nei settori dell’aerodinamica e della riduzione di peso, con la progettazione di un innovativo sistema di timoneria, utilizzando la tecnologia trasferita dal mondo dei motori.

Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

Questa è la barca con cui gareggeremo per vincere la Coppa America“, ha dichiarato lo skipper Jimmy Spithill, rivolgendosi ad una folla di familiari, amici, partner del team ed esperti. Il nuovo catamarano di classe America’s Cup è lungo 15 metri, può “volare” fino a 100 km/h sui suoi foils ed è anche straordinariamente manovrabile, il che lo rende una piattaforma eccellente per il match race.

La capacità dei catamarani di Coppa America di “volare” – cioè di sorvolare la superficie dell’acqua sulle derive – ha reso l’aerodinamica molto più rilevante rispetto a prima. Nel perseguimento dei vantaggi aerodinamici, TEAM ORACLE USA può contare su BMW, che apporta un patrimonio di esperienza preziosa e un’infrastruttura ultramoderna proveniente dal mondo del design automobilistico.

Al fine di consentire alla barca il “volo” senza soluzione di continuità, il timoniere deve regolare secondo per secondo l’angolazione dei foils e del timone per assecondare rotta, vento e velocità. Per riuscire a fare tutto questo praticamente allo stesso tempo, ha bisogno di un timone intelligente ed intuitivo, che funziona con precisione assoluta, simile al volante di una vettura da corsa.

Gli stessi ingegneri BMW che disegnano i volanti per le auto da corsa BMW Motorsport hanno sviluppato un sistema di timoneria leggero ed intuitivo per Oracle Team USA.

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Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

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Ripresa da drone della prima uscita della Volvo Ocean 65 del Dongfeng Team

Mentre le altre barche sono ancora in cantiere per il processo di re-fit da 1 milione di euro, Charles Caudrelier è il primo skipper in acqua con la sua Volvo Ocean 65 aggiornata. Lo skipper francese deve ancora annunciare la squadra per la prossima edizione della regata, ma il team ha dichiarato che si tratterà ancora una volta di un equipaggio misto cinese e occidentale e che si avvarrà delle nuove regole destinate ad incoraggiare la presenza femminile.

Tutte le barche per la prossima Volvo Ocean Race sono sottoposte ad un profondo restyling, del costo previsto di 1 milione di euro, che ne aumenterà le prestazioni garantendo massima affidabilità. Sede scelta per il re-fit è Lisbona, dove un team dedicato si occupa di sovrintendere ai lavori, garantendo la regolarità: ricordiamo che, già dalla precedente edizione, è stato deciso che le imbarcazioni devono essere monotipo, vale a dire identiche per costruzione, equipaggiamento e prestazioni.

Questa monotipia, che ha prodotto barche robuste ed affidabili, nell’ultima edizione ha prodotto un appiattimento verso il basso delle prestazioni e ad una mancanza di velocità e spettacolo: l’obiettivo di queste modifiche è continuare a premiare le capacità di skipper ed equipaggi ma riportando allo stesso tempo un po’ dello spettacolo e dello spirito di avventura che ha sempre caratterizzato la regata.

Volvo Ocean 65 Dongfeng Race Team

L’imbarcazione del team cinese è stata la prima ad entrare in cantiere e la prima ad uscirne: Caudrelier ha lavorato duramente per mesi su questa nuova campagna che spera di costruire sulle basi dell’impressionante terzo posto al debutto nella Volvo Ocean Race del 2014-15.

Il Dongfeng Race Team è supportati dalla Dongfeng Motor Corporation, uno dei più grandi produttori di automobili in Cina.

Volvo Ocean 65 Dongfeng Race Team

Maserati Multi70 seconda alla Caribbean, il racconto della regata

Comunicato:

MASERATI MULTI70 CHIUDE AL SECONDO POSTO
LA 9a EDIZIONE DELLA RORC CARIBBEAN 600 RACE

Maserati Multi70, l’avanguardistico trimarano capitanato da Giovanni Soldini, ha chiuso al secondo posto la nona edizione della RORC Caribbean 600 Race dopo aver condotto per tutta la regata un match race ad alta velocità con il trimarano americano Phaedo3.

Soldini e i sette membri dell’equipaggio a bordo di Maserati Multi70 hanno tagliato la linea di arrivo al largo di Charlotte Point ad Antigua alle 21.33 e 55 ora locale (le 02.33.55 in Italia), 13 minuti dopo Phaedo3.

Il trimarano italiano ha impiegato un tempo di 1 giorno, 9 ore, 53 minuti e 55 secondi per portare a termine la regata.

A causa dei venti più leggeri rispetto a quelli abitualmente presenti nei Caraibi in questo periodo dell’anno, nessuno dei due equipaggi è stato in grado di migliorare il record della regata, stabilito nel 2016 da Phaedo3 con un tempo di 31 ore, 59 minuti e 4 secondi.

Maserati Multi70 e Phaedo3 hanno regatato nella Classe MOCRA riservata ai multiscafi e hanno concluso la regata molto prima del resto della flotta di 80 partecipanti, composta per la maggior parte da monoscafi.

I due team hanno ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi per quasi tutta la regata.

Il maggior distacco tra le due barche è stato di 13 miglia quando Maserati Multi70 è stata rallentata da una zona di bonaccia prima di raggiungere Guadalupa.

Il trimarano italiano ha recuperato immediatamente velocità e al giro di boa successivo – Iles des Saintes nel punto più a sud del percorso di regata – il team di Soldini è tornato in gara per la conquista del primo posto.

Una brezza più sostenuta durante le ultime 100 miglia della regata ha consentito a Maserati Multi70 di raggiungere velocità di 30 nodi, con il team impegnato al massimo per cercare di superare gli avversari prima dell’arrivo.

Non è andata così. Quando Phaedo3 è stato il primo a doppiare la minuscola Redonda Island e a puntare la prua sulla linea di arrivo, non erano rimaste scelte tattiche che l’equipaggio di Maserati Multi 70 potesse sfruttare per vincere.

Dopo l’arrivo Soldini ha fatto i complimenti all’equipaggio vincitore di Phaedo3 per non aver praticamente compiuto errori durante la regata.
Provato dalla stanchezza ma felice, lo skipper italiano si è anche congratulato con il suo equipaggio che ha corso una grande regata.

«Siamo molto contenti e penso che abbiamo portato a termine una buona regata» ha dichiarato Soldini sulla banchina di Antigua.«Ci sono state poche condizioni ideali per la nostra barca. Per la maggior parte del tempo il vento ha soffiato a soli 10 nodi di intensità, una situazione in cui i nostri foil ci rallentano».

Soldini ha raccontato che Maserati Multi70 – il trimarano ha un foil MOD70 standard sul lato destro e un foil a L appositamente progettato sul sinistro – è stata in grado di volare solo due volte. Il volo più memorabile, ha detto, è avvenuto poco dopo la partenza quando il team italiano ha superato in velocità Phaedo3.

«Per noi è stata una regata importante», ha detto Soldini. «Regatando così vicini a Phaedo3 abbiamo potuto analizzare molte cose. Abbiamo imparato davvero tanto su come ottenere il massimo dalla nostra barca».

Giovanni Soldini Maserati Multi70 trimarano

A bordo di Maserati Multi70 con lo skipper Giovanni Soldini per la RORC Caribbean 600 Race c’erano Guido Broggi, Vittorio Bissaro, François Robert, Oliver Herrera, Carlos Hernandez, Francesco Malingri e Matteo Soldini.

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Soldini Maserati Multi70 trimarano

Il prossimo appuntamento per Maserati Multi70 è la Transpacific Race che partirà da Los Angeles alla volta delle Hawaii il prossimo luglio. Soldini spera che per allora Maserati Multi70 sia configurata in piena modalità foiling. Il trimarano raggiungerà la costa ovest degli Stati Uniti attraversando il Canale di Panama.

La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da UnipolSai Assicurazioni in qualità di sponsor.
I fornitori ufficiali della sfida sono Ermenegildo Zegna per l’abbigliamento e Boero Bartolomeo S.p.A. che fornisce smalti e vernici per lo scafo.

Maserati S.p.A.
Direzione Stampa e Pubbliche Relazioni
Viale Ciro Menotti 322, 41121 Modena
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press@maserati.com

La FIV ripropone contributi per l’acquisto di nuove imbarcazioni

La FIV, Federazione Italiana Vela, ripropone il Piano Sviluppo Territorio, con interventi a favore dell’acquisto di imbarcazioni e derive.

Il costo delle barche è da sempre un freno allo sviluppo della nautica in generale, ma anche dell’attività agonistica.

Questo piano, rivolto a tesserati e circoli, ha l’obiettivo proprio di aiutare gli atleti, specie delle classi giovanili, mettendo a disposizione soldi per l’acquisto di piccole imbarcazioni. Il progetto è stato comunicato a presidenti di circoli e di associazioni di classe, a cui è stata indirizzata una nota da parte del presidente FIV.

Il bando di finanziamento, per un totale di 115.800 euro, prevede contributi per l’acquisto di 108 imbarcazioni e tavole, suddivise tra le classi 420, 29er, Techno 293/RS:X, Kite, Laser 4.7/Radial, 555FIV, RsFeva, L’Equipe, Hobie Cat 16 e Dragoon.

Possono chiederlo tutti gli iscritti alla Fiv inviando le domande con posta certificata (pec) dal 25 febbraio al 25 aprile e la selezione viene eseguita in base all’ordine di arrivo. Tra le condizioni poste, si specifica che le imbarcazioni acquistate con il contributo devono partecipare ad almeno il 50 per cento dell’attività agonistica della stagione 2017 e non possono essere vendute prima dei due anni.Logo FIV Federazione Italian Vela

Il piano di contributi è suddiviso in modo predefinito tra le varie classi: per ogni classe è previsto un numero preciso di imbarcazioni e l’importo previsto per ognuna, che va, a seconda delle categorie, da 500 a 2.000 euro per barca.

Cliccare qui per la comunicazione completa col dettaglio dei contributi e dei criteri di assegnazione.

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Vela+Ciclismo+Sci, da Cecina al Monte Cinto: l’ultima “pazzia” di Vettorato

Maurizio Vettorato Vela AlpinismoTotal Green Expedition: questa la nuova idea di Maurizio Vettorato, il velista-scalatore, per il prossimo mese di marzo.

48 ore “Total Green” che abbineranno vela, ciclismo, arrampicata e sci: si partirà in barca dal nuovo Porto di Cecina, in Toscana, fino a raggiungere Bastia, in Corsica, dopo 60 miglia di navigazione con tutto il resto dell’attrezzatura a bordo del Class 9.50.

Ormeggiata la barca si salirà a bordo della bicicletta elettrica, carichi di tutto l’equipaggiamento da montagna, per percorrere 9o km fino ad una quota di 1.300 metri.

Da quel punto Vettorato indosserà gli sci per un’arrampicata (si prevede di dover usare anche piccozza e ramponi) fino a raggiungere i 2.706 metri del Monte Cinto, la vetta più alta della Corsica. Una volta in cima ripartire in discesa con gli sci e fare il resto del percorso a ritroso.

Riuscendo a completare il tutto entro la finestra di 48 ore, l’impresa entrerebbe nel Guinness dei Primati.Maurizio Vettorato

Scopo dell’impresa, oltre allo spirito di avventura, è sensibilizzare l’utilizzo di energia pulita, rinnovabile e silenziosa: il tentativo sarà effettuato in completa autonomia, ossia senza aiuti esterni.

Maurizio Vettorato, alpinista, navigatore oceanico ed esploratore alla ricerca costante di avventure e tentativi originali, sempre con un occhio all’ecologia e alla preparazione tecnica, sarà accompagnato in quest’impresa da Omar Oprandi, campione di scialpinismo e guida alpina.

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Maserati, il trimarano di Soldini, al via della Rorc Caribbean

Maserati Multi 70, il trimarano condotto da Giovanni Soldini, è salpato lunedì 20 febbraio per la Rorc Caribbean 600 Race, regata che parte ed arriva ad Antigua dopo un percorso di 600 miglia tra le isole caraibiche.

Purtroppo per Soldini ed il suo equipaggio, le condizioni meteo non saranno quelle desiderate: un sistema di bassa pressione a Nord di Antigua ha bloccato i forti alisei che abitualmente soffiano in questa zona e le previsioni parlano di almeno 48 ore di bonaccia.

Queste condizioni sono ben lontane dall’essere quelle ideali per il trimarano oceanico italiano, progettato per raggiungere il massimo delle performance con venti molto più sostenuti. Il sistema di foiling  comincia ad essere competitivo dai 14 nodi di vento in su, mentre con venti leggeri causa attrito e rallenta la barca. Soldini aveva deciso di partecipare a questa regata proprio perché di norma ci sono sempre venti molto forti, quindi trovarsi queste condizioni meteo è stato davvero frustrante.

Al momento la barca è configurata in maniera asimmetrica con una deriva tradizionale Mod sul lato di dritta e una più evoluta, che consente di navigare in “foiling”, sul lato di sinistra. L’obiettivo è di avere la barca in piena modalità foiling per la regata successiva.

Soldini Maserati Trimarano RORC

La RORC Caribbean 600 Race è infatti una delle due classiche regate oceaniche a cui Maserati Multi70 parteciperà quest’anno. Una volta terminata, il multiscafo sarà condotto attraverso il Canale di Panama nella costa Pacifica degli Stati Uniti per prendere parte alla Transpacific Yacht Race, in partenza da Los Angeles alla volta delle Hawaii.

Per questa regata Soldini è affiancato da un team internazionale: Guido Broggi, Carlos Hernandez, François Robert, John Elkann, Oliver Herrera, Francesco Malingri  e, per la prima volta, Vittorio Bissaro.

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Il S/Y Sybaris di Perini Navi trionfa ai Superyacht Design Awards

Il S/Y Sybaris da 70m della Perini Navi ha trionfato ai Superyacht Design Awards.

Selezionato come finalista in sei categorie, Sybaris ha vinto più premi di qualunque altro superyacht, portando a casa il trofeo Neptune per il miglior layout degli interni e il miglior design dell’illuminazione, così come il premio per il Newcomer of the Year.

Per i progettisti degli interni, Peter Hawrylewicz e Ken Lieber di Miami, era un’occasione particolarmente importante, dal momento che Sybaris ha segnato la loro prima incursione nel mondo della nautica.

Perini Navi S/Y Sybaris Superyacht Design Awards

Riflettendo sul progetto e sui riconoscimenti, il proprietario di Sybaris, Bill Duker, ha riconosciuto lo sforzo senza precedenti profuso nella progettazione e costruzione di Sybaris: “Sono lieto che lo straordinario lavoro che ha portato a realizzare un sogno sia stato riconosciuto dalla comunità del design, come un’opera d’arte unica che ha ispirato e meravigliato gli altri“.

Realizzare questo splendido gioiello è stato un grande risultato per Perini Navi. Questo è accaduto in un momento di riprogettazione della nostra azienda, che ha dimostrato ancora una volta l’eccellente qualità e passione di un gruppo di persone che sono la spina dorsale della nostra società“, ha dichiarato Fabio Boschi, presidente di Perini Navi, presente all’evento insieme a Milena Perini e Franco Romani, in rappresentanza del team di dipendenti e fornitori di Perini Navi che si sono dedicati alla realizzazione di questo superyacht epocale.

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Perini Navi S/Y Sybaris Superyacht Design Awards

10 buoni motivi per segnarti in agenda le date del VELAFestival 2017

1. LA FESTA IN MARE. LA VELA CUP. Il grande evento velico del VELAFestival è già la regata più affollata del Tirreno. La regata/veleggiata di sabato 6 maggio, aperta a tutte le barche di ogni misura e foggia, senza limitazioni, senza burocrazia né complicazioni tecniche, con classifiche in base alla lunghezza. Verso sera si parte con la premiazione della VELA Cup e poi…grande festa in banchina. E da quest’anno si potrà regatare anche la domenica, stiamo organizzando una combinata per chi vuole godersi la festa fino all’ultimo.

2. TANTI EVENTI DA NON PERDERE. Dalla mattina alla sera puoi seguire in diretta show con interviste e racconti dei grandi velisti e marinai che passano al VELAFestival. Venerdì 5 maggio gran galà con la premiazione del Velista dell’anno, da non perdere! I grandi velisti a diretto contatto con voi per il premio più prestigioso della vela italiana. Sul palco ogni giorno anche gli specialisti svelano i segreti dei loro prodotti più innovativi.

3. DERIVE, MULTI, SURF, GONFIABILI DIRETTAMENTE IN SPIAGGIA. Un “beach village” per toccare con mano una deriva o una “piccola” barca. Le migliori derive, monotipi e multiscafi. Ma anche surf, kite, sup, kayak, canoe che rappresentano l’altra faccia della vela, quella che porti con te, basta una spiaggia! E concediti un buon relax in spiaggia o prova in mare le “piccole”.

4. UN WEEKEND DA FAVOLA A SANTA MARGHERITA. Una location eccezionale, il lungomare e il porto sono avvolti dalla manifestazione che non ha biglietto d’ingresso. La cittadina diventa capitale della vela e delle barche più belle del Mediterraneo. Un’idea anche per una piccola vacanza alla scoperta della Liguria di Levante, a partire da Portofino per finire a Sestri Levante e proseguire alle Cinque Terre.

5. ACCESSORI, ABBIGLIAMENTO E SERVIZI. Ogni settore della nautica a vela ti aspetta. Entri nel più grande store nautico e puoi toccare con mano (e acquistare direttamente). Qui trovi tutto quello che cerchi, anche quello che non ti aspetti in un salone nautico “normale”.

6. LE BARCHE PIU’ BELLE DEL MONDO. Decine di barche nuove a mare pronte da visitare, raccontate da chi le costruisce. Per tutte le tasche e tutti i gusti, per ogni esigenza da 3 a 30 metri.In banchina torvi anche le “Cult”, le barche famose, quelle di cui hai sentito parlare ma non hai mai visto, quelle che hanno fatto la storia della vela. Se la barca la vuoi noleggiare, scegli quale sarà quella che affitterai quest’estate, visitala e fatti guidare dagli esperti che ti consigliano qual è il modello giusto per te e l’itinerario migliore.

7. SCUOLA VELA E MARINERIA. Un giro in barca per ragazzi o per tutta la famiglia con un istruttore esperto, salire a bordo di uno yacht famoso e imparare a salire in testa d’albero o a fare un’impiombatura. Giocare a fare i pirati a bordo delle goletta Pandora.

8. RELAX E CIBO. 100 metri di immagini in una spettacolare mostra che racconta la storia della vela. Lucidatevi gli occhi con i video e i film migliori della vela “sparati” su un maxi schermo. L’hospitality è il luogo per rilassarsi, fare quattro chiacchiere tra appassionati, mangiare e bere tra barche mitiche. Si fa l’aperitivo o si prende semplicemente un caffè o una bibita. Quest’anno, per i 25 anni del Velista dell’Anno allestiremo anche una Hall of Fame con la storia dei vincitori del premio più ambito della vela italiana attraverso una mostra speciale.

9. VELAFESTIVAL CARD. Grazie alla VELAFestival Card sconti e facilitazioni. Stai bene e spendi meno con le convenzioni riservate alla VELA Card dagli esercizi commerciali di “Santa”. E poi, accessi privilegiati nelle aree riservate.

10. INCONTRA I GRANDI VELISTI. Il VELAFestival è anche il luogo dove incontrare i tuoi miti della vela e scambiarci quattro chiacchiere davanti a un caffé.

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Stupenda galleria fotografica di “Oscar 3”, il nuovo Mylius 65

Bellissime fotografie in mare di “Oscar 3“, il Mylius 65′ dell’Arch. Aldo Parisotto varato a novembre, come raccontato nel nostro articolo.

Lunga 20,20 m, larga 5,25 m, con una superficie velica (in bolina) di 258 mq, grazie alla costruzione interamente in carbonio, questa barca ha un dislocamento di solo (circa) 20 tonnellate, notevolmente inferiore a quello di tutte le barche della sua categoria.