XIII Raduno “Vele Storiche Viareggio”, torna il fascino delle barche a vela d’epoca

Dal 12 al 15 ottobre 2017 torna in Toscana il fascino delle vele d’epoca: il ritorno in regata di Kipawa del 1938, appena restaurata, e della goletta Zaca appartenuta al divo hollywoodiano Erroll Flynn. Presenti anche le auto storiche.

La manifestazione toscana chiuderà ufficialmente la stagione 2017 dedicata alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. Anche Kipawa, plurivincitrice barca d’epoca del 1938 oggetto di un recente restauro, prenderà parte dal 12 al 15 ottobre alla tredicesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio. Grande attesa per la partecipazione delle golette Zaca del 1929 e Orion del 1910, veri e propri giganti del mare, e delle auto d’epoca che verranno abbinate alle barche storiche per aggiudicarsi il Premio Eleganza.

IL RADUNO CHE CHIUDERÀ LA STAGIONE 2017 DELLE BARCHE D’EPOCA
Le vele d’epoca e classiche torneranno a Viareggio per il tredicesimo anno consecutivo in occasione del tradizionale Raduno delle Vele Storiche Viareggio, organizzato presso la città toscana dal 12 al 15 ottobre  prossimo dall’omonima associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia e il patrocinio di AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Si tratta dell’ultima occasione per le Signore del Mare di tornare a regatare prima che si concluda ufficialmente la stagione 2017 dedicata alle barche storiche. Tre le regate in programma, una al giorno da venerdì 13 a domenica 15 ottobre che si svolgeranno davanti alle spiagge della Versilia con lo sfondo delle Alpi Apuane. Le regate sono in tempo reale e aperte a imbarcazioni di valore storico – Epoca, Classiche, Classi metriche, Spirit of tradition, IOR – che verranno riunite in raggruppamenti con criteri che metteranno in relazione il potenziale di velocità di ogni imbarcazione con le condizioni meteo previste durante il raduno. Main sponsor dell’evento sarà la storica azienda fiorentina di pelletteria Il Bisonte, affiancata da partner come la Leopolda Manifatture Artigiane, specializzata in accessori in cashmere e fine yarn, e Mediterranean Yacht Maintenance, società che è stata coinvolta nel riarmo di Barbara del 1923. Il restauro filologico di questo storico yawl Marconi, costruito dal cantiere inglese Camper & Nicholsons, è in corso di completamente presso il cantiere viareggino Del Carlo. Dopo 95 anni dal suo primo varo nelle acque inglesi del Solent è previsto il varo ufficiale a maggio 2018 in darsena a Viareggio. A Barbara è dedicato l’acquerello del raduno, realizzato come da tradizione dalla pittrice acquerellista genovese Emanuela Tenti.

Raduno Vele Storiche Viareggio
Lill Yrsa (1931) ©Foto Maccione

LE BARCHE ISCRITTE
Tra le numerose barche iscritte anche Kipawa, lo sloop Marconi lungo 16,40 metri appartenente alla classe 10 Metri Stazza Internazionale Cruiser Racer, varato in Norvegia nel 1938 su progetto di Christian Jensen. Solo sei gli esemplari costruiti. Kipawa, acquistata recentemente da un nuovo armatore, è stata oggetto di un recente restauro compiuto dal cantiere Tecnomar di Fiumicino che le ha permesso di tornare a navigare in piena sicurezza. A Viareggio anche le grandi golette Orion del 1910 e Zaca del 1929, ospitate presso la banchina di Perini Navi, quest’ultima appartenuta al divo del cinema Erroll Flynn, il cutter Marconi Patience del 1931, costruito da Camper & Nicholsons e vincitore del Fastnet del 1931, Bufeo Blanco (1963), Margarethe (1938), Ilda (1946) del Presidente Vele Storiche Viareggio Gianni Fernandes, Ardi (1968), l’imbarcazione scuola del Club Nautico Versilia, Oenone (1935) del Commodoro VSV Enrico Zaccagni e lo sloop Endeavour del 1937 condotto da una famiglia svizzera, che dal 2014 partecipa ai raduni di barche d’epoca nel Mediterraneo. Le barche costruite dal cantiere ligure Sangermani concorreranno anche all’assegnazione del prestigioso Trofeo Sangermani, mentre il Trofeo Challenge intitolato all’Ammiraglio Florindo Cerri verrà aggiudicato all’imbarcazione che per prima avrà girato la prima boa in regata. Verranno inoltre classificate in tempo compensato  le imbarcazioni munite di rating IOR e quelle con certificato di stazza CIM, la cui classifica verrà redatta a cura dell’AIVE (contattare Pier Maria Giusteschi Conti, tel. +39 3483148532, se non in possesso del certificato). In occasione della premiazione di domenica pomeriggio Locman, brand di alta orologeria made in Tuscany, donerà ai vincitori alcuni dei suoi prestigiosi orologi. Nei giorni antecedenti il raduno le imbarcazioni provenienti da sud potranno sostare presso il Porto di Pisa pagando un costo simbolico di soli 10 euro al giorno (per informazioni www.portodipisa.it).

Raduno Vele Storiche Viareggio
Orion (1910) ©Foto Maccione

LE AUTO D’EPOCA E LA GRANDE CENA EQUIPAGGI AL CANTIERE DEL CARLO
In occasione di questa tredicesima edizione del raduno sono state invitate a partecipare anche le auto storiche del CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), tra le maggiori associazioni del settore. I veicoli sosteranno in banchina proprio davanti alle barche d’epoca e verranno abbinati ad ogni scafo secondo un criterio legato all’età. Un’apposita giuria decreterà la coppia vincente alla quale il main sponsor Il Bisonte assegnerà il Premio Eleganza. Il Cantiere Del Carlo accoglierà armatori ed equipaggi sia durante la visita guidata alle imbarcazioni ai restauri nel pomeriggio di venerdì, cui seguirà una merenda a base di prosciutto e bruschette offerta dal Rotary di Viareggio, che in occasione della grande cena a buffet di sabato sera 14 ottobre, che si svolgerà davanti alle imbarcazioni in darsena.

SEGUI LA REGATA A BORDO DELL’ “ARTIGLIO”
Come già accaduto nel 2016 il Club Subacqueo Artiglio, la nota associazione legata ai mitici palombari viareggini autori di leggendarie imprese subacquee, metterà a disposizione in occasione del raduno Artiglio, un motorsailer  di 16,50 metri che durante l’evento potrà imbarcare gratuitamente fino a 15 persone per seguire le regate in mare. Basterà presentarsi in banchina poco prima dell’inizio delle regate.

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LE MOSTRE, LE INIZIATIVE E I LIBRI DI MARE
Tra le iniziative organizzate in occasione della XIII edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio la mostra di acquerelli di Emanuela Tenti, l’esposizione di fotografie di Marco Trainotti e le dimostrazioni di arte marinaresca del ligure Andrea Maggiori “L’uomo dei Nodi”, membro dell’IGKT (International Guild of Knot Tyers), che presenterà anche il suo nuovo libro “Nodi – Intrichi comprensibili” realizzato insieme a Monica Martella (Marco Valerio Editore – Torino). Considerata la presenza a Viareggio di alcune imbarcazioni della classe 5.50 Metri Stazza Internazionale, nata nel 1949, lo yacht designer milanese Andrea Rossi presenterà il suo libro “I 5.5 Metri di Stazza Internazionale” (Guido Tommasi Editore – Milano).

Raduno Vele Storiche Viareggio
Giro di boa in regata ©Foto Maccione

GLI SPONSOR
La tredicesima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio si realizzerà grazie al contributo delle aziende Il Bisonte, Cioni, Leopolda Manifatture Artigiane, Mediterranean Yacht Maintenance, Veleria Be1, Azimut, Tera Energy, Locman e degli sponsor tecnici Ubi Maior, Giornale della Vela, Acqua dell’Elba, Caffè New York, Cantine di Soffiano, Porto di Pisa.

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SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Vele Storiche Viareggio
c/o Club Nautico Versilia, Piazza Palombari Artiglio, Darsena Europa, 55049 Viareggio (LU)
Consiglio Direttivo, Cell. +39 348 5809440
E-mail Presidente: g.fernandes@velestoricheviareggio.org
E-mail Segretario: a.viggiano@velestoricheviareggio.org
Web: www.velestoricheviareggio.org

L’ASSOCIAZIONE VELE STORICHE VIAREGGIO
L’Associazione Vele Storiche Viareggio riunisce armatori, navigatori e appassionati ed è stata fondata l’8 Ottobre 2005 presso l’omonima città toscana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e storico e del patrimonio culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Attualmente il suo consiglio direttivo è guidato da Gianni Fernandes, presidente dal 2015, Enrico Zaccagni, commodoro e responsabile dell’archivio storico dell’associazione, Riccardo Valeriani, vice-presidente e responsabile della logistica e dal segretario Andrea Viggiano. L’Associazione Vele Storiche Viareggio ha sede presso il Club Nautico Versilia di Viareggio.

Comunicato stampa

Domani al via la Round Sardinia Race!

Il grande giorno è arrivato: domani decine di imbarcazioni saranno al via della Round Sardinia Race 2017!

La partenza è prevista a Cagliari per le ore 12:00.
La prima tappa si snoderà tra la città capoluogo e la vicina Villasimius, 20 miglia nautiche per una sorta di “warm up”.
Grande novità dell’edizione 2017 è l’aggiunta della tappa di Arbatax: sono ora 6 le frazioni intermedie.

La Round Sardinia Race – è bene rammentarlo – è nata nel 2007 dall’idea di Andrea Mura, il noto ocean racer, per promuovere la vela d’altura in Sardegna e l’isola di Sardegna nel mondo come teatro eccezionale per la pratica allo sport della vela. Grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna è tornata l’anno scorso alla grande nel calendario degli eventi velici nazionali e internazionali.

Round Sardinia Race anno due – afferma Andrea Mura – Al via questa nuova edizione della regata che circumnaviga l’isola in senso antiorario, facendo tappa a Villasimius (start a Cagliari), Arbatax, Porto Rotondo, Alghero, Carloforte e Cagliari. Un abbraccio ideale che cinge tutta la Sardegna, unendo maestranze, circoli velici, leghe navali, fornitori, partner, stampa, armatori, velisti ed appassionati di questa sana follia che è l’andare per mare cercando il vento. Buon divertimento a tutti!”.

All’arrivo ad ogni porto, premiazione, cena e festa nei vari marina e club velici ospitanti.
Gli organizzatori dell’evento sono l’ASD Vento di Sardegna, l’Ichnusa Sailing Kermesse e la Lega Navale Italiana di Villasimius.

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Attraverso appuntamenti affascinanti e di valore internazionale come questo si creano infatti nuove motivazioni di viaggio, si anima il territorio e si accresce il ritorno d’immagine dell’Isola del Vento, all’interno della quale ha uno spazio di notevole rilevanza, specie economica, anche lo sviluppo del turismo nautico, ora più che mai al centro delle politiche regionali di crescita sostenibile dell’offerta turistica.

Durante la Round Sardinia Race sarà possibile ammirare Vento di Sardegna (che partecipa fuori classifica), l’Open 50 che ha appena trionfato nella OSTAR 2017 per la seconda volta consecutiva, la difficile regata transatlantica in solitario da Plymouth a Newport, che è stata così occasione importante di visibilità internazionale per l’evento Round Sardinia e per la Sardegna tutta.

Round Sardinia Race 2017

Comunicato stampa

Vento di Sardegna alla “50th Anniversary Regatta” dello Yacht Club Costa Smeralda

L’evento è previsto domenica 10 settembre: il Commodoro Riccardo Bonadeo e il Segretario Generale Jan Pachner regateranno a bordo dell’imbarcazione di Andrea Mura.

Giorni di grande celebrazione per lo Yacht Club Costa Smeralda, che ha tagliato il traguardo prestigioso delle 50 primavere.

Oltre alla Maxi Yacht Rolex Cup e al Rolex Maxi 72 World Championship, in programma fino a sabato 9 settembre, lo Yacht Club Costa Smeralda festeggia il suo compleanno con una regata intitolata proprio in onore dei suoi cinquant’anni. La manifestazione sarà un vero e proprio festival della vela in un arcipelago dove per mezzo secolo si sono svolte tutte le regate del Club. La competizione è aperta a tutte le imbarcazioni a vela sopra i 20 piedi in possesso di un certificato di stazza.

Non poteva certo mancare Vento di Sardegna, l’Open 50 di Andrea Mura, fresco vincitore della Ostar 2017. A bordo anche il Commodoro dello YCCS, Riccardo Bonadeo, e il Segretario Generale Jan Pachner, che regateranno insieme al velista sardo, che – lo ricordiamo – è socio sportivo dello Yacht Club stesso.

E’ un onore ed un piacere partecipare a questo evento celebrativo – dichiara Andrea Muralo Yacht Club incarna alla perfezione lo spirito sportivo del mondo velico e tantissimo ha dato alle competizioni. Ci faremo valere insieme al Commodoro Bonadeo e Jan, amici di vecchia data”.

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Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò (11 gg, 12 h).

Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 ha vinto nuovamente la OSTAR.

Comunicato stampa

VIDEO: Il primo volo del trimarano Maxi Edmond de Rothschild Gitana 17

Il 17 luglio, giorno del suo varo a Vannes, il Maxi Edmond de Rothschild è entrato nella leggendaria flotta Gitana, saga familiare unica al mondo iniziata dalla famiglia Rothschild nel 1876 sulle rive del lago di Ginevra.

Questo gigante di 32 metri di lunghezza per 23 di larghezza, con un peso a vuoto di 15 tonnellate, armato da Ariane e Benjamin de Rothschild, è frutto di quasi tre anni di lavoro di 250 persone tra progettazione e costruzione, riassumendo l’audacia e lo spirito imprenditoriale dei suoi proprietari. Si apre infatti il cammino di una nuova generazione di grandi trimarani oceanici volanti.

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Un gioiello di carbonio pensato dal Team Gitana in collaborazione con Verdier, il progettista diventato noto per aver disegnato molti degli IMOCA 60 del Vendée Globe.

Tango, l’ultimo superyacht Wallycento, è stato lanciato con successo

Tango, la quarta unità della competitiva flotta Wallycento, è stata lanciata con successo presso l’impianto Persico Marine di Savona. Tango è pronto per le prove in mare prima della consegna al suo appassionato proprietario, prevista alla fine di agosto.

Tango si è dimostrato esattamente come l’abbiamo pensato quando abbiamo iniziato a sviluppare il progetto: le linee super eleganti e il fascino aggressivo trasmetteno in pieno il suo DNA ad alte prestazioni” afferma orgogliosamente Luca Bassani, presidente di Wally.

Inoltre, il nostro approccio form-reflects-function è perfettamente incarnato nel ponte piatto e a filo che, oltre a migliorare la purezza del design, agevola le manovre in regata. Non vediamo l’ora di effettuare le prove in mare e di testare sul campo le prestazioni superiori promesse dal nostro nuovo superyacht.

Oltre alla capacità e all’esperienza ventennale di Wally, il nuovo Wallycento si avvale di Mark Mills per l’architettura navale, Pininfarina per il design degli interni Persico Marine per le tecnologie di costruzione: il mix perfetto per produrre una magnifica “macchina da velocità”.

Wallycento Tango Superyacht

ARCHITETTURA NAVALE
Tango si avvale di un nuovo architetto navale nei progetti Wally, Mark Mills di Mills Design, con cui l’azienda monegasca condivide la stessa visione di innovazioni che possono essere applicate a questo tipo di yacht.
Tango è il nostro più grande progetto finora e crediamo anche il più innovativo, il più elegante e certamente uno dei più soddisfacenti da sviluppare in collaborazione con il cliente, Wally, Pininfarina e Persico Marine” afferma Mark Mills. “Dobbiamo il nostro coinvolgimento alla visione di Luca Bassani, che ci ha suggerito di portare una nuova mentalità nel design della flotta Wallycento. Abbiamo sviluppato una proposta radicale che unisce la rigorosa geometria del ponte con un nuovo layout interno per un risultato più efficiente, ad un livello mai visto prima d’ora in uno yacht di questo formato“.
Un attributo tecnico importante di Tango è quello di avere il volume immerso dello scafo più in avanti rispetto ai precedenti Wallycento e le linee di poppa sono più pulite e più allungate: un’opzione idrodinamica che apprezzo molto” aggiunge Luca Bassani. “L’idea iniziale di Mark di avere un dislocamento vicino al minimo richiesto dalla struttura, combinato con il massimo piano velico consentito, avrebbe portato alcuni vantaggi nelle tipiche condizioni mediterranee di vento leggero“.

INTERNI
Il layout interno di Tango colloca il salone principale a poppa, la sala macchine e l’area di servizio nel centro della barca, e la sistemazione degli ospiti a prua.
I comfort di crociera di Tango sono uguali a quelli dei precedenti Wallycento, mentre il suo diverso layout interno concentra ulteriormente i pesi sopra il centro di gravità della barca” sottolinea Bassani.
Il design contemporaneo porta la firma di Pininfarina, rinomata marca di design, e riflette l’approccio visionario del proprietario di Tango. Il team della divisione nautica Pinifarina ha raccolto la sfida di sviluppare eccezionali interni ultraleggeri corrispondenti al DNA del superyacht. “Il design interno di questo Wallycento ha messo alla prova la nostra squadra nell’ottenere il perfetto equilibrio tra prestazioni e comfort” afferma Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina. “Grazie alla selezione dei materiali e alle soluzioni innovative nella decorazione d’interni e nell’estetica, abbiamo generato un vero e proprio purosangue del mare, ultraleggero e super performante, perfettamente adatto sia per la crociera che per la regata. Siamo molto orgogliosi di questa realizzazione, che conferma ulteriormente l’eccellenza della nostra divisione nautica”.

COSTRUZIONE
Tango ha rappresentato un’altra “prima volta” per Wally: la collaborazione con Persico Marine per la costruzione di superyachts.
Siamo estremamente soddisfatti del nostro primo superyacht da crociera: Tango pesa solo 47,5 tonnellate grazie alle ottimizzazioni sviluppate all’inizio del progetto. In particolare abbiamo lavorato duramente per rendere più luminosi gli interni, non solo utilizzando fibre di carbonio e sandwich Nomex nella costruzione, ma anche sviluppando diversi soluzioni nel realizzare, ad esempio, le cerniere e le impiallacciature“, spiega Marcello Persico, CEO di Persico Marine.”
Il nostro straordinario gruppo di professionisti altamente qualificati ci ha permesso di distribuire il know-how più avanzato in ogni area dello yacht, dal composito agli interni fino ai sistemi innovativi e ai controlli delle vele. Essendo Tango il nostro primo yacht da crociera completamente personalizzato, abbiamo deciso di investire un sacco di tempo ed energia nel primo sviluppo del design dell’intera barca, e abbiamo iniziato la costruzione solo dopo aver confermato tutte le soluzioni e gli aspetti del design. Dopo due anni di dedizione e di lavoro continui, non riesco ancora a credere di vedere lo yacht finito: è un momento molto emozionante e non vedo l’ora di ammirarlo!” conclude Sergio Persico.

Wallycento Tango Superyacht

La première di Tango sarà presso lo Yacht Club de Monaco, il 26 settembre e la mattina del giorno di apertura del Monaco Yacht Show (27 settembre), mentre farà il suo debutto in regata a Les Voiles de Saint Tropez, dove affronterà altri tre Wallycento. Uno spettacolo da non perdere!

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Per ulteriori informazioni, visitare: www.wally.com

Varato Seven, il 60 metri Perini Navi del banchiere Ennio Doris

Il celebre cantiere navale italiano Perini Navi ha varato lo scorso weekend a Viareggio la 62a barca che porta l’emblema Perini. Denominato Seven, questo ketch in alluminio è il terzo esemplare della gamma di 60 metri del marchio e segue le orme di Seahawk e Perseus^3.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Giorgio Del Ghingaro, il comandante Andrea Canova ed anche l’armatore Ennio Doris, patron di banca Mediolanum, quello dello slogan tv «Una banca costruita intorno a te».

L’architetto navale Ron Holland, partner di lungo corso di Perini, ha lavorato sul progetto fianco a fianco con il team di design Perini Navi, mentre il marchio italiano Dante O. Benini & Partners è responsabile degli interni di Seven.

Doris ha commentato che non aveva intenzione di cambiare barca, ma quando Perini gli ha proposto questa progetto che era stato disdetto da un miliardario russo ha colto l’occasione al volo.

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Fino a poco tempo fa Doris era proprietario di un altro veliero Perini, il “Principessa vaivia” precedentemente appartenuto a Silvio Berlusconi, socio di Doris. Famoso l‘aneddoto da cui deriva il nome della barca: un marinaio chiamava Marina Berlusconi principessa e lei gli rispondeva: vaivia!

Lo stesso Doris ha sottolineato orgogliosamente che la targa sulla fiancata dello yacht sarà infatti VG, così come la bandiera e l’equipaggio saranno tutti tricolori, affermando che uno dei motivi principali che lo avevano spinto a togliersi lo sfizio di comprare il nuovo S/Y Seven era “il fatto che il cantiere è italiano, l’equipaggio è italiano, l’armatore è italiano e la bandiera è il tricolore”.

Perini Navi Seven Superyacht banchiere Doris

Il varo di Seven rappresenta un importante risultato per il cantiere, che ha lavorato in stretta sinergia con l’armatore“, ha commentato Lamberto Tacoli, Presidente e Amministratore Delegato di Perini Navi. “Questo è anche il primo lancio da quando Perini Navi ha stipulato l’accordo di partnership con la famiglia Tabacchi e testimonia come la società ha mantenuto intatti i propri valori fondamentali, rafforzando allo stesso tempo la posizione del marchio come leader mondiale nell’eccellenza italiana.”

«Progettato per una navigazione facile e veloce – scrive in una nota l’azienda – lo yacht è caratterizzato da numerose innovazioni tecniche a testimonianza dell’impegno di Perini Navi nel fornire ai propri armatori le più innovative soluzioni tecnologiche a beneficio delle performance, della facilità di navigazione, dello spazio e del comfort a bordo».

Dopo gli allestimenti finali e le prove in mare, Seven si dirigerà al Monaco Yacht Show del prossimo mese dove si terrà la prima ufficiale.

Perini Navi Seven Ennio Doris

Grand Soleil 52LC e la gamma Long Cruise, una storia che dura più di 40 anni

BLUE WATER CRUISER
La gamma Long Cruise dedicata al mondo “Blue Water” è nata nel 2015 con il 46LC, vincitore del premio European Yacht Of The Year nella categoria Luxury Cruiser. Grazie al successo di vendita di questo nuovo modello, ha portato alla realizzazione di un LC più grande. Design, comfort e made in Italy, sono le caratteristiche irrinunciabili di questo nuovo 52LC, progettato in collaborazione ancora una volta con Nauta Design.

GRANDE STABILITA’ DI FORMA
Lo scafo LC, disegnato anche questa volta da Marco Lostuzzi, garantisce una stabilità di forma elevata grazie ai volumi generosi dello scafo. Tutti i serbatoi e batterie sono collocati a mezza nave per abbassare il baricentro. Grazie a questi accorgimenti e ad un piano velico ben proporzionato, si riesce ad ottimizzare la stabilità e la sicurezza durante la navigazione mantenendo sempre alti i livelli di performance.

Grand Soleil 52LC Vela

IL MASSIMO DEL COMFORT IN CROCIERA
La gamma LC, grazie ai suoi ampi volumi, garantisce un maggiore comfort e una lussuosa vita a bordo. Tutte le manovre sono rinviate sottocoperta alla postazione del timoniere: ciò permette di facilitare e rendere piacevole le lunghe navigazioni, anche con equipaggio ridotto. Questo tipo di organizzazione libera quindi il pozzetto da ingombri, lasciando spazio a zone di completo relax.

Grand Soleil 52LC Barca a vela

DESIGN “MADE IN ITALY” RAFFINATO
L’attenzione per il dettaglio è uno dei segni distintivi del nuovo 52 LC: dalla scelta del teak e del rovere più pregiati, ai tessuti, ogni finitura è pensata per offrire la massima qualità e bellezza Made in Italy.

Grand Soleil 52LC Blue Water

LA COMBINAZIONE PERFETTA
Il GS52 LC prevede 3 cabine doppie molto comode e un bagno privato per ciascuna cabina. La cabina armatoriale prevede 2 layout: con letto classico verso prua oppure una versione alla francese con un bagno spazioso a prua. Il 52 LC prevede inoltre una cala vele / cabina marinaio e un tender garage. Il bagno giornaliero può diventare una quarta cabina su richiesta.

SPAZIOSO E ARIOSO
Sotto coperta tutto è stato progettato per garantire il massimo comfort degno di una barca Long Cruise. Ampie finestrature conferiscono un aspetto luminoso e arioso agli interni. La cucina e la dinette sono spaziose e comode anche durante la navigazione e prevedono un setup diverso per ogni esigenza. L’attenzione per il dettaglio e il layout ben studiato creano dunque la perfetta atmosfera di una barca Long Cruise.

Grand Soleil 52LC Long Cruise

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ARMONIA FLESSIBILE
Il layout degli interni è stato studiato per la lunga crociera e offre dunque il massimo comfort e spazi ampi e ariosi. Il GS52 LC prevede 3 cabine doppie molto comode: è anche possibile avere il bagno privato per ciascuna cabina. La cabina armatoriale prevede 2 layout; con letto classico verso prua oppure una versione alla francese con un bagno spazioso a prua. Il 52 LC prevede inoltre una cala vele / cabina marinaio e un tender garage. Il bagno giornaliero può diventare una quarta cabina su richiesta.

Comunicato stampa

Il Sun Odyssey 440, l’ultima collaborazione tra Jeanneau e il designer Philippe Briand

Il pluri-premiato designer di barche a vela Philippe Briand presenta l’ultimo modello di family cruiser insieme a Jeanneau.

Philippe Briand e Jeanneau hanno annunciato la loro ultima collaborazione, il 44-piedi (13 metri) SO 440, un nuovo rivoluzionario modello nella gamma senza tempo di barche da crociera Sun Odyssey, che Briand progetta per il costruttore francese dal 2012.

Alcuni potrebbero presumere che siano ormai state esplorate tutte le vie di progettazione per le imbarcazioni da diporto, con pochissime innovazioni ancora da scoprire. Tuttavia, il pionieristico lavoro di Briand ha svelato tre nuovi modi diversi con cui l’architettura navale dell’SO440 renderà la vita a bordo della barca più facile e più confortevole per armatori e ospiti.

Innanzitutto, la forma dello scafo ispirata alle barche da lavoro nelle sezioni di prua assicura alla cabina armatoriale con un volume generoso e lussuoso, mai visto su altre barche di questa gamma di dimensioni.

Jeanneau Sun Odyssey 440

Lo spazio è diventato molto limitato nella poppa delle imbarcazioni, dal momento che lì i proprietari si aspettano molte dotazioni e attrezzature, quindi ho cercato lo spazio a prua, ispirandomi ai Mini 6.50 con i loro archi a scoppio, per portare il fascio massimo verso prua e aumentare il volume interno senza perdere prestazioni“, ha spiegato Briand.

In secondo luogo, grazie alla mancanza di barriere tra la cabina di guida e il ponte, e una lieve inclinazione del ponte verso la poppa, il movimento a bordo non è impedito da ostacoli. Ciò migliora sia la libertà di movimento nell’utilizzo quotidiano sia la sicurezza per gli ospiti a bordo.

In terzo luogo, caratteristica completamente nuova e brevettata, è stato sviluppato per l’SO440 uno schienale di guida “transformer”, che offre protezione all’interno del pozzetto e un punto di vista elevato dal timone. Questo schienale può essere ribaltato a 90 gradi da una posizione verticale ad una posizione orizzontale, in modo da appiattirsi completamente per offrire un’estensione del 330% di tutta la zona del pozzetto verso la parte posteriore.

Nell’annunciare il progetto SO 440, Briand ha commentato le sue caratteristiche innovative e la loro funzione nell’incoraggiare nuovi proprietari di imbarcazioni: “Quasi tutti i nostri clienti di grandi yacht a vela erano un tempo proprietari di imbarcazioni più piccole. Come progettisti di yachts e architetti navali, vediamo come una nostra responsabilità gestire la prossima generazione di proprietari di yacht attraverso il processo della fruizione del piacere della vita a bordo con imbarcazioni più piccole e più accessibili. Questa filosofia permea ogni particolare nelle scelte di progettazione che facciamo, per migliorare ogni passo dell’esperienza a bordo, in particolare con queste nuove caratteristiche del Jeanneau SO 440.

Il lavoro collaborativo di Briand con Jeanneau si estende su oltre 45 modelli e su un incredibile arco temporale di quattro decadi, cioè da quando nel 1977, a 22 anni, ha disegnato il progetto Symphonie del cantiere. Durante la sua lunga carriera, i suoi disegni hanno concepito yachts a vela di ogni gamma e tipo di dimensioni, tra cui alcuni degli yachts più lussuosi e sofisticati del mondo. Briand porta la sua vasta collezione di conoscenze nel settore del superyacht su misura con l’obiettivo di creare barche eccezionali per la produzione di serie Jeanneau.

Jeanneau, il più grande produttore mondiale di barche a vela da 40 a 64 piedi, è famosa per i suoi vasi in vetroresina di alta qualità che offrono prestazioni affidabili e comfort eccezionali in crociera. Nel 2017, la società festeggia il suo 60° anniversario.

Tutto è semplificato sull’SO 440“, ha concluso Briand riguardo la filosofia di progettazione che ha seguito. “Ho posto comfort e praticità prima di tutto. In generale, il design automobilistico sta diventando più comodo e la tecnologia più ergonomica, per cui i marinai aspettano che il design delle imbarcazioni non sia diverso. Nell’SO 440, ho cercato di utilizzare ogni spazio sprecato e farne parte attiva della vita a bordo. Ritengo che questo design sarà ancora attuale anche tra un decennio“.

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Ulteriori dettagli sull’SO 440 saranno disponibili al prossimo Cannes Festival Yachting, che si terrà dal 12 al 17 settembre 2017.

Jeanneau Sun Odyssey 440 Philippe Briand
Phillippe Briand

Le prime immagini del nuovo Figaro Beneteau 3 in acqua

Il Figaro Beneteau 3 è il primo monoscafo monotipo a foil di serie mai concepito.  A partire dal 2019 andrà a sostituire il Figaro 2, prodotto in un centinaio di scafi a partire dal 2003. Concentrato di tecnologia e innovazione, è il frutto di una collaborazione tra i migliori esperti del gruppo Beneteau e lo studio di architetti Van Peteghem Lauriot-Prévost (VPLP), architetti che hanno vinto le ultime tre Vendée Globe.

MODERNITA’, AFFIDABILITA’ E PRESTAZIONI

Gli esperti definiscono il FB3 come un monotipo affidabile tanto quanto il suo predecessore, il FB2. Foil, sì, ma anche una carena più performante, che sarà senza ballast, con una chiglia più stretta e leggera, un albero spostato più a poppa e un piano velico più generoso.

Figaro Beneteau 3

I FOILS
Diversamente dai foils degli Imoca 60, i foils del FB3 avranno un profilo rivolto verso l’interno. La loro funzione è diversa: sono dei foils versatili che riducono lo scarroccio e migliorano il momento in cui la barca si raddrizza senza aumentare il dislocamento, migliorando così le prestazioni.

LA CHIGLIA
Profonda, con una pinna più stretta, genererà meno resistenza. Questo sarà accompagnato dalla riduzione dello scarroccio creato dai foil.

LO SCAFO
Realizzato in sandwich di schiuma, fibra di vetro e resina poliestere, è in linea con i progetti attuali. Il cambiamento più significativo è la scomparsa delle cisterne di zavorra.

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ALBERO E PIANO VELICO
Come negli Imoca60, l’albero è portato più a poppa, garantendo un buon equilibrio sotto vela, permette di armare vele più performanti, è previsto un bompresso a prua. I solitari navigheranno con una randa square-top, un genoa e un fiocco, nonché uno spinnaker armato in testa (di 105 m² per cercare velocità nelle arie leggere) e un piccolo gennaker.
Superfice randa : 39.5 m²
Superfice fiocco : 30.5 m²
Superfice grande spi : 105 m²

IL CIRCUITO FIGARO BÉNÉTEAU

Il circuito Figaro, nel quale troviamo il famoso “Solitaire URGO le Figaro”, è rinomato per la sua difficoltà. Raggruppa l’eccellenza della vela francese in regate al largo, che si affrontano su una decina di regate all’anno. I più grandi skipper vi hanno fatto le loro classi, a bordo dei FB1 e FB2. Il FB3 è stato concepito per rispondere alle esigenze di questo circuito ma è in grado di soddisfare anche altri utilizzi!

Andrea Mura torna a Cagliari! I sostenitori lo festeggeranno con alcuni eventi

L’arrivo è previsto il 4 agosto, seguirà un incontro conviviale con i sostenitori nel pittoresco quartiere della “Marina”.

Il 4 agosto prossimo Andrea Mura farà rientro a Cagliari via mare, dagli U.S.A., dopo aver concluso la regata transatlantica “OSTAR”.

Mura, come sostengono gli stessi organizzatori del Circolo della Regina (Royal Western Yacht Club), è entrato nella storia della vela, avendo vinto anche questa edizione della durissima Ostar e risultando imbattuto dal 2012 (anno in cui peraltro ha stabilito un record anch’esso tutt’ora imbattuto). Un risultato mai conquistato da nessuno prima d’ora e ottenuto in un’edizione come quella di quest’anno, nel corso della quale i due terzi dei partecipanti sono stati costretti al ritiro per le durissime condizioni meteo-marine.

Tali ragioni sono le medesime che hanno giustificato gli onori tributati ad Andrea dal Console Generale d’Italia a New York, nonché dal C.O.N.I., tramite il Delegato negli USA Cav. Mico Delianova Licastro.

L’ingresso di “Vento di Sardegna” nel porto di Cagliari è previsto per le ore 18,00-18,30 circa, del 4 agosto prossimo.


Questo il programma:

VENERDI 4 AGOSTO

ORE 18,00 circa: saluto in mare dei sostenitori, prima dell’ingresso in porto

A seguire: attracco di “Vento di Sardegna” e saluti, foto e interviste di rito ad Andrea Mura

ORE 20,30 circa: cena assieme ai sostenitori che avranno piacere di unirsi, nel pittoresco quartiere Marina, presso i ristoratori che aderiscono all’iniziativa (prenotazioni e costi a carico di ciascun interessato)

LUNEDI 7 AGOSTO

ORE 10,00 circa: veleggiata di trasferimento di “Vento di Sardegna” da Cagliari a Villassimius

VENERDI 11 AGOSTO

Villasimius: proiezione foto e video della regata transoceanica “Ostar” ed evento presso la Sez. Villassimius della Lega Navale Italiana

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Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Associazione Velica e Culturale “Vento di Shardana”, che sta curando l’organizzazione: ventodishardana@gmail.com – 348 3391707 – 347 3710769

Notizie aggiornate anche su:

www.facebook.com/ventodishardana

www.facebook.com/ventodisardegna159/

www.andreamura.com


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò (11 gg, 12 h).

Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 ha vinto nuovamente la OSTAR.

Comunicato stampa