I Mondiali Giovanili di vela 2016 (Aon Youth Sailing World Championship) si sono conclusi nei giorni scorsi ad Auckland, in Nuova Zelanda, con l’Italia a sollevare il Trofeo per Nazioni, che premia la miglior nazione nel complesso.
Nelle vesti di cerimoniere Pete Montgomery, affettuosamente conosciuto come “the voice of yachting”, che ha accolto presso l’Università di Auckland i 389 velisti, provenienti da 65 nazioni, gli allenatori e gli ospiti.
Sono saliti sul palco Pete Burling (oro olimpico di Rio 2016 a argento a Londra 2012) e Sam Meech (bronzo a Rio 2016) che, accolti dagli applausi, hanno premiato i giovani velisti con medaglie e trofei in legno intagliato. I due atleti hanno raccontato le loro prime esperienze di vela, della loro carriera e di come proprio i mondiali giovanili hanno contribuito ad avviarli sulla strada giusta per raggiungere il successo ai Giochi Olimpici.
L’ultimo dei premi è stato il prestigioso Trofeo delle Nazioni, con l’Italia ad iscrivere il proprio nome per la terza volta nell’albo d’oro del premio, terminando la manifestazione con soli 6 punti di vantaggio sulla Gran Bretagna, giunta seconda. Il team di 14 giovani velisti è salito sul palco e ha cantato con passione il proprio inno nazionale davanti alle centinaia di presenti.
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