Ocean Cleaner© sta sviluppando il primo progetto globale realizzabile per combattere e riciclare l’inquinamento plastico degli oceani. Ideatore è Denis Jimenez, progettista e costruttore di barche oltre che velista.
Gli obiettivi del progetto sono:
• costruire il prototipo “Sargaboat©”, la barca che intercetta e raccoglie detriti plastici e alghe Sargassum
• riciclare l’inquinamento da plastica e trasformarlo in salvaguardia dell’ambiente (Green Reef©)
• creare “The Ocean Cleaner Foundation”, affinché sia riconosciuta dai governi ed abbia un impatto internazionale
SARGABOAT, LA BARCA RACCOGLITRICE
I rifiuti plastici non sono nati nei mari e negli oceani, provengono dalla terraferma e sono dispersi da venti e correnti oceaniche. Occorre fare sforzi sempre maggiori sforzi per impedire ai nostri rifiuti di raggiungere le coste. Secondo i responsabili del progetto, il modo migliore per combattere l‘inquinamento marino è:
• bloccare i rifiuti galleggianti lungo la costa
• raccoglierli rapidamente
• catalogarli e riciclarli
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Nelle città, non possiamo immaginare la rimozione della spazzatura senza i camion della nettezza urbana. Seguendo lo stesso concetto, con 8 milioni di tonnellate di plastica gettate in mare ogni anno, è essenziale creare una barca speciale per raccogliere i rifiuti in mare. Ecco da dove è nata l’idea Sargaboat©!
Sargaboat agisce in tandem con una barriera galleggiante che può essere posizionata a protezione delle spiagge, raccogliendo rifiuti e alghe ma lasciando passare sotto tartarughe e fauna marina.
Il progetto in 3 minuti:
L’INNOVATIVA IDEA DI RICICLAGGIO….
L’idea è di rimpiazzare parte della sabbia con particelle di plastica nella realizzazione del calcestruzzo.
…E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE MARINO
Questo calcestruzzo può essere utilizzato per costruire “Green Reefs©” che hanno lo scopo di prevenire la scomparsa dei pesci dagli oceani, ricostruendo l’habitat e le barriere coralline, per favorire il ripopolamento dei mari e ridurre l’erosione di coste e spiagge.
Inoltre, afferma Jimenez: “Molti ancora non lo sanno, ma è in corso una vera e propria “guerra della sabbia“! Alcune isole scompaiono e miglia di spiagge vengono distrutte per raccogliere la sabbia da trasformare in calcestruzzo, vetro, parti di computer ecc. Non possiamo usare la sabbia del deserto, quindi è urgente trovare soluzioni alternative per ridurre anche il nostro consumo di questa preziosa sabbia“.
Uno degli scopi del progetto è appunti ridurre il consumo di sabbia, oltre alle emissioni del biossido di carbonio utilizzato per realizzarla. Mentre i rifiuti plastici sono dappertutto e, anzi, vanno eliminati dagli oceani!
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