Coppa America, terminato il primo Round Robin: comanda Oracle su New Zealand

E’ partita alle Bermuda la 35° Coppa America di vela, il più prestigioso trofeo velico e il più antico dello sport in generale.

Come da previsioni, le prime regate sembrano confermare che sarà probabilmente una sfida tra Oracle e New Zealand, con gli Americani favoriti anche se ci sono due elementi che fanno pensare: la sconfitta contro gli svedesi di Artemis ed il fatto che la vittoria nello scontro diretto con i kiwi sia dovuta più ad un’ingenuità del timoniere neozelandese, rimasto spiazzato dalla “cattiveria” di Spithill nell’infilarsi tra barca avversaria e boa, che ad una reale superiorità.

Al termine del Round Robin 1, la classifica vede in testa il Defender Oracle, con 4 vittorie su 5, alle quali va aggiunto il punto bonus derivante dalle World Series. New Zealand ha lo stesso bilancio dei rivali ed insegue quindi ad un solo punto. Al terzo posto Land Rover BAR, team britannico di Sir Ben Ainslie che sembra però in grande difficoltà, con una sola regata vinta e numerosi problemi in virata e ingavonature: per adesso gli inglesi mantengono una buona classifica esclusivamente grazie ai due punti bonus ottenuti con le ottime prestazioni delle World Series. A quota due punti invece, Artemis, Team Japan e la sorpresa Team France, che hanno 2 vittorie e 3 sconfitte ciascuno.

Coppa America Vela Bermuda
© Photo Ricardo Pinto

Al momento è cominciato il secondo Round Robin, con le prime 3 regate e vittorie da parte di Oracle, New Zealand e Land Rover BAR, che quindi aggiungono un punto al bilancio precedente.

Ricordiamo che il 3 giugno queste qualificazioni decreteranno un vincitore cui assegnare un punto di bonus, che potrà essere speso nella finale dell’America’s Cup. Si spiega così perché ai Round Robin partecipa anche il defender, Oracle, che poi si metterà da parte per gustarsi il proseguo della battaglia tra gli sfidanti attendendo di sapere con chi dovrà duellare per la contesa della Coppa.

35 America's Cup
© Photo Ricardo Pinto
I punti fondamentali della 35° edizione dell’America’s Cup (27 maggio -27 giugno):

Qualificazioni alla Louis Vuitton America’s Cup: Nel round preliminare, ogni team gareggia due volte contro ciascun altro, incluso il Defender Oracle Team USA. Viene assegnato un punto per ogni vittoria. Al termine, I migliori quattro sfidanti si qualificano per i  play-offs.
Play-offs Louis Vuitton Cup: La competizione prosegue con degli scontri ad eliminazione diretta tra gli sfidanti, al meglio delle 9 regate: il primo team che raggiunge 5 vittorie passa al turno successivo. Sono previste due semifinali e la finale.
America’s Cup Match: Il Defender Oracle Team USA incontra il miglior sfidante. Se uno di questi due team ha concluso al primo posto le qualificazioni alla Louis Vuitton Cup, gli viene assegnato un punto bonus. Ogni ulteriore vittoria assegnerà un punto: il primo team a raggiungere 7 punti sarà il vincitore della Coppa America.
Velocità del vento: Per consentire lo svolgimento delle regate, il vento deve essere compreso tra 6 e 24 nodi (11-45 km/h). Se il vento (misurato tra 8 e 3 minuti prima della partenza) è al di fuori di questa finestra, la regata viene posticipata.

Le squadre partecipanti:

Defender:
Oracle Team Usa (Stati Uniti), skipper: Jimmy Spithill, australiano
Sfidanti:
Artemis Racing (Svezia), skipper: Nathan Outteridge, australiano
Emirates Team New Zealand (Nuova Zelanda), skipper: Glen Ashby, neozelandese
Groupama Team France (Francia), skipper: Franck Cammas, francese
Land Rover BAR (Inghilterra), skipper: Sir Ben Ainslie, inglese
Softbank Team Japan (Giappone), skipper: Dean Barker, neozelandese

Dove seguire l’America’s Cup:

– Guida alle copertura TV delle gare all’indirizzo web:
https://www.americascup.com/en/where-to-watch.html
America’s Cup app: Le gare possono essere seguite anche sulla App dedicata, scaricabile gratis sugli store iOS e Android, ma è richiesto un pagamento per seguire le gare in diretta (acquisti in-app).
–  Social Networks: L’organizzazione utilizza i propri canali social per informare i fans con notizie e immagini. Segui l’azione su Facebook, Twitter e Instagram:
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Oracle galleria vento Coppa America

Partita oggi da Plymouth la Ostar 2017: due gli italiani alla grande sfida atlantica

E’ partita oggi intorno alle 14 italiane dal porto inglese di Plymouth, l’edizione 2017 della mitica Ostar. Partenza posticipata di circa un’ora rispetto alla tabella di marcia a causa della nebbia che ha rallentato gli spostamenti delle navi in zona.

Ieri la giornata è stata dedicata alle cerimonie e agli onori tributati al mitico Gipsy Moth, che è arrivato in porto con a bordo il figlio di sir Chichester.

La Ostar si svolge ogni 4 anni sul percorso di 2.850 miglia tra PlymouthNewport, negli USA, ed è la regata più antica e leggendaria per navigatori solitari, considerata da tutti la più dura perché contro vento, contro mare, contro corrente e a temperature polari intorno ai 5° sia dell’aria che dell’acqua e per le alte latitudini (sino al 59° parallelo nord).

I partecipanti italiani sono due: Andrea Mura, campione in carica, sull’Open 50 “Vento di Sardegna” e Michele Zambelli a bordo del Class 950 “Illumia 12“.

Correndo come Defender le responsabilità e le difficoltà saranno ancora maggiori, ma Andrea Mura è molto concentrato e assolutamente desideroso di bissare il successo di 4 anni fa.

Nei giorni scorsi a St Malò Mura ha svolto la messa a punto degli ultimi dettagli tecnici e delle attrezzature di bordo, con aggiornamenti software e hardware, la sostituzione della radio, le nuove carte nautiche, la sostituzione delle cime e soprattutto l’installazione delle nuove vele, fornite dalla stessa Veleria Andrea Mura e realizzate con una tecnologia di altissimo livello utilizzando una nuova fibra di Dynema. Le vele di Vento di Sardegna sono le prime al mondo realizzate con il filato “sk99 low crimp”: ancora più leggere e performanti delle precedenti realizzate in kevlar e carbonio, un vero passo avanti. Altra grande novità è la protezione del pozzetto in acciaio e strataglass contro le gelide burrasche della Ostar.

La partecipazione di Andrea Mura non è finalizzata solo alla vittoria ma rivolta anche al reperimento di nuovi sponsor per progettare prossime sfide: infatti il sogno di Andrea Mura di prendere parte alla scorsa Vendée Globe è sfumato, purtroppo, proprio a causa della mancanza di sponsorizzazioni.

Date le infernali condizioni meteo marine affrontate nell’ultima edizione, e felice di aver portato a casa la “pelle” nonostante le terribili burrasche incontrate, Andrea Mura aveva giurato di non ritentare più quest’avventura. Ma qualcosa gli ha fatto cambiare idea: da una parte la passione ed il richiamo del mare e dall’altra il desiderio di trovare sponsor che gli permettano di realizzare il sogno di partecipare alla Vendée Globe 2020.

Michele Zambelli Illumia 12 Ostar
Michele Zambelli su Illumia 12 – Foto Di Francesco

Michele Zambelli, skipper romagnolo giovane (classe 1990) ma con tantissime miglia sulle spalle, tra cui una grande stagione nella Classe Mini nel 2015, affronta invece questa sfida per la prima volta. Per lui particolare attenzione all’abbigliamento e al sistema di riscaldamento a gasolio che si è inventato per affrontare il temibile freddo di quelle latitudini atlantiche.

Particolare la storia della sua imbarcazione: ora ribattezzata “Illumia 12”, precedentemente era “Tenace“, la barca autocostruita con impegno e passione dal compianto Alessandro Bruno, skipper genovese scomparso purtroppo in un tragico incidente sugli sci nel dicembre 2013.

Alessandro Bruno Tenace Class 950
Alessandro Bruno sul suo “Tenace”

A questo link è possibile seguire il tracking ufficiale della regata.

Mentre sul sito Windy si può seguire l’evolversi delle condizioni meteo in tempo reale.

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I partecipanti alla Ostar 2017
I partecipanti

La leggenda dei motori Alex Zanardi a bordo del catamarano da Coppa America

Comunicato stampa:

La leggenda del Motorsport Alessandro Zanardi segue piste diverse: il pilota ufficiale BMW descrive la sua esperienza mozzafiato a bordo del catamarano “17” di ORACLE TEAM USA per l’America’s Cup 

– Il pilota ufficiale di BMW Alessandro Zanardi visita i campioni in carica di ORACLE TEAM USA (OTUSA).
– Zanardi ha parlato con entusiasmo del suo viaggio a bordo del catamarano “AC-50”: “È stata una delle esperienze più entusiasmanti della mia vita”.
– Gli ingegneri di BMW Motorsport hanno sviluppato un timone speciale per il catamarano di ORACLE TEAM USA per l’America’s Cup, sfruttando il proprio know-how acquisito durante il lavoro con Zanardi.

Hamilton (Bermuda). Durante i preparativi per la 35a America’s Cup in pieno svolgimento, ORACLE TEAM USA e lo skipper Jimmy Spithill hanno ricevuto la visita di un personaggio di spicco del mondo del motorsport: il pilota ufficiale BMW Alessandro Zanardi ha visitato la base del team alle Bermuda. L’italiano ha sperimentato il “volo sull’acqua” del catamarano “17” ad alta tecnologia OTUSA “AC-50”, mentre completava un allenamento a forte velocità al largo della costa delle Bermuda.

Alex Zanardi Oracle Team USA Catamarano

Nonostante si possa descrivere questa imbarcazione come una “barca”, io la vedo più come un aeroplano: questo catamarano è davvero in grado di volare. La giornata a bordo di questa imbarcazione da gara è stata un’esperienza fantastica e sono molto grato a Jimmy e al suo equipaggio per avermi accolto nei loro ranghi”, ha detto Zanardi.
Questa è stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita, sebbene ne abbia vissute parecchie. Vorrei ringraziare BMW per questa grande opportunità. Passare una giornata come membro di ORACLE TEAM USA è stato qualcosa di veramente speciale per me. Jimmy Spithill è una vera leggenda e sono stato sempre un grande appassionato di ciò che questo equipaggio sta facendo. Il lavoro del team richiede uno sforzo fisico estremo da parte di ogni componente dell’equipaggio, un impegno intenso, come quello di un atleta olimpico. Sono veramente colpito. Si può percepire lo stesso impegno e la stessa attenzione per i piccoli dettagli che si trova nel motorsport”.

Alex Zanardi Oracle Team USA Catamarano

È stato molto divertente avere Alex a bordo oggi come membro dell’equipaggio. La sua reazione è stata di pura gioia. Si è goduto l’esperienza pienamente”, ha detto lo skipper Jimmy Spithill. “Sebbene gareggiamo in sport diversi, abbiamo molto in comune. La tecnologia, l’innovazione e la precisione: rappresentano le chiavi del successo nel motorsport, così come nelle regate a vela. È stato molto interessante parlare con lui delle similitudini tra le nostre discipline. Alex è una vera ispirazione per qualsiasi atleta. Quello che ammiro di più di lui è ciò che ha raggiunto dopo il suo incidente. Non ha significato la fine della sua carriera, bensì l’ha portato ad un nuovo livello. Non soltanto ha continuato ad essere un pilota d’auto dopo l’incidente, ma è anche diventato un campione paralimpico. Non penso che nessun altro abbia raggiunto i suoi risultati. È la prova vivente che si può ottenere qualsiasi cosa se si ha determinazione, entusiasmo e, soprattutto, passione. Ed è proprio questo il nostro approccio all’America’s Cup”.

L’innovativo timone del catamarano di ORACLE TEAM USA, “17”, è stato sviluppato dagli ingegneri di BMW Motorsport che progettano anche i volanti per le auto da corsa BMW di Zanardi. Il pilota italiano perse entrambe le gambe, amputate dopo un grave incidente durante una gara nel 2001. Le sue auto da corsa BMW sono state adattate alle sue particolari esigenze grazie a speciali modifiche. Per esempio, gli ingegneri di BMW Motorsport hanno sviluppato volanti tecnicamente sofisticati che permettono a Zanardi di controllare le auto utilizzando principalmente le sue mani. Di conseguenza, quando si tratta di manovrabilità, velocità e prestazioni, egli non deve scendere a compromessi con qualcosa di meno rispetto ai suoi avversari normodotati. Le capacità degli ingegneri di BMW Motorsport per quanto riguarda lo sviluppo di questo e di altri volanti da gara sono state ora destinate al design del timone del catamarano OTUSA “17”.

L’ambasciatore del marchio BMW Zanardi rappresenta un’ispirazione e un idolo per i suoi fan in tutto il mondo. Nonostante abbia perso le gambe, ha raggiunto il successo non soltanto nelle gare automobilistiche, ma anche come atleta paralimpico. In questo momento ha non meno di quattro medaglie d’oro paralimpiche e ha vinto otto titoli mondiali con la sua handbike. È anche un appassionato di sport acquatici: Zanardi ha una patente da skipper oceanico e spesso va per mare.

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Le regate della 35a America’s Cup avranno luogo dal 16 maggio al 27 giugno 2017 al “Great Sound”, un campo da gara naturale per la vela al largo delle coste di Bermuda.

Quando le leggende s’incontrano: il filmato del viaggio di Zanardi sul catamarano “17” di ORACLE TEAM USA per la America’s Cup

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Alessandro Toffanin
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Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 31 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2016, il BMW Group ha venduto circa 2.367 milioni di automobili e 145.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle imposte è stato di 9,67 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 94,16 miliardi di euro.  Al 31 dicembre 2016, il BMW Group contava 124.729 dipendenti.
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Alinghi trionfa a Qingdao nella seconda tappa delle Extreme Sailing Series

Con una netta vittoria nel secondo atto di Qingdao, in Cina, il team Alinghi, vincitore di due America’s Cup e campione in carica, ha preso la testa della classifica generale delle Extreme Sailing Series 2017.

Tuttavia sono stati i giovani marinai britannici della Land Rover BAR Academy a stupire tutti con il loro ottimo secondo posto.

Il team Oman Air ha concluso al terzo posto, con i danesi SAP Extreme Sailing, vincitori della prima tappa a Muscat, in quarta posizione e l’austriaco Red Bull Sailing Team quinto.

Alinghi, che aveva terminato secondo all’apertura stagionale di Muscat, è stato inattaccabile, navigando in maniera perfetta nella nella “Mazarin Cup” di Qingdao, nonostante le condizioni variabili.

La località cinese infatti è famosa per le sue complesse condizioni meteorologiche, che possono cogliere di sorpresa i velisti con improvvisi cambiamenti, e anche stavolta non ha tradito la propria fama: brezza leggera il primo e terzo giorno, assenza di vento il giorno due e vento stabile e intenso l’ultimo giorno che ha consentito ai catamarani super-veloci di “volare” sui loro foils e offrire uno spettacolo mozzafiato al pubblico presente.

Solamente alla loro seconda stagione in questo tipo di regate, la Land Rover BAR (Ben Ainslie Racing) Academy è salita al secondo posto il giorno 3 con sei podi in sette gare, tra cui due vittorie.

Complimenti a Land Rover BAR! Magnifica prestazione di questa giovane squadra. Sono chiaramente uno dei team favoriti per la prossima Red Bull Youth America’s Cup che si terrà a Bermuda“, ha dichiarato lo skipper di Red Bull Sailing Roman Hagara, che con Hans Peter Steinacher è direttore sportivo per la regata giovanile di giugno.

Red Bull Sailing si è assicurato due vittorie parziali, un risultato che non ha soddisfatto il proprio tattico Steinacher, che sta già guardando alla terza tappa della serie.

Qui in Cina non abbiamo gareggiato al nostro solito livello” ha detto l’austriaco, vincitore con Hagara di due medaglie d’oro olimpiche. “Dobbiamo dimenticare questa regata e concentrarci sui preparativi per la prossima.”

Le Extreme Sailing Series torneranno dal 29 giugno al 2 luglio con la terza tappa in una delle località più spettacolari, l’Isola di Madeira in Portogallo.

Risultato della seconda tappa a Qingdao (Cina):
1) Alinghi (SUI) 184 punti,
2) Land Rover BAR Academy (GBR) 173 punti,
3) Oman Air (OMA) 168 punti,
4) SAP Extreme Sailing (DEN) 168 punti,
5) Red Bull Sailing Team (AUT) 166 punti,
6) NZL Extreme Sailing Team (NZL) 164 punti,
7) Team Extreme (CHN) 121 punti.

Classifica generale dopo la seconda tappa su otto totali:
1) Alinghi (SUI) 23 punti,
2) SAP Extreme Sailing Team (DEN) 21 punti,
3) Oman Air (OMA) 20 punti,
4) Land Rover BAR Academy (GBR) 18 punti,
5) Red Bull Sailing Team (AUT) 17 punti,
6) NZ Extreme Sailing Team (NZL) 15 punti.

Caso Romax1/2/Tutti, dopo le polemiche si corre ai ripari contro i “furbetti”

Dopo il grande clamore e relative polemiche a seguito del “caso” Romax1/2/Tutti, l’organizzatore Circolo Nautico Riva di Traiano corre ai ripari annunciando cambiamenti nelle procedure regolamentari.

Riassumiamo gli eventi: il percorso delle regata passa a fianco di due poligoni militari, quello di Furbara ed un altro presso Anzio, e per prevenire incidenti e disparità di percorso e garantire sicurezza della navigazione il Comitato di Regata interdice la navigazione nelle suddette aree per tutta la durata della manifestazione. La maggior parte dei partecipanti, chi in autonomia chi richiamato via VHF, rispetta il divieto mentre alcune imbarcazioni, come facilmente riscontrabile dal tracker di regata, ignorano divieti e richiami approfittando delle favorevoli condizioni meteo nell’area vietata.

Al termine della regata lo scoppio del caso, con la lettera di proteste pubblicata da Giuliano Perego, armatore di Sir Biss alla Roma x Tutti, che ha giustamente fatto parlare molto, in cui denuncia i “furbetti“.

Motivo principale della rabbia di molti, oltre alle inaccettabili scorrettezze che rischiano di minare la credibilità di questa bellissima regata, il fatto che le proteste basate sul tracker non siano state accolte o, come nel caso di Perego, discusse per vizi di forma.

Da qui il cambio di rotta del CN Riva di Traiano con il seguente comunicato, in cui si annuncia che nelle successive regate il tracking verrà considerato come elemento di analisi ufficiale:

Il Circolo Nautico Riva di Traiano, prendendo atto dell’insoddisfazione di alcuni armatori per quanto emerso in sede di discussione delle proteste presentate al termine della regata Roma per 1/2/Tutti in data 15 aprile u.s., ritiene, pur condividendo la legittimità della linea di condotta tenuta dal CdP sulla quale nessuno ha eccepito, di dover intraprendere azioni concrete volte a migliorare la qualità delle regate bandite da questo Circolo.

Riteniamo che il nostro compito sia quello di organizzare regate che non solo rispettino le regole e le norme della Fiv, ma siano anche tecnicamente ineccepibili e, soprattutto, appaganti per i partecipanti.

Lasciando ad altri polemiche e giustificazioni, ci siamo concentrati su ciò che concretamente è possibile fare nel breve termine e che è nelle nostre disponibilità.

Una prima iniziativa sarà messa in atto a partire dalla prossima Roma/Giraglia, dove il tracking verrà certificato e l’intento sarà di renderlo utilizzabile immediatamente dai concorrenti in regata per verificare il controllo della propria traccia in relazione anche a eventuali zone di divieti che saranno opportunamente rappresentate e, successivamente, quale strumento utilizzabile per consentire un eventuale necessario accertamento dei fatti. Nelle IdR saranno comunicati i termini tecnici dei controlli e le tolleranze previste dal sistema, che verranno dichiarate per ogni singola regata.

Sarà il primo di ulteriori sforzi che riteniamo però indispensabili per la tutela di tutti i velisti e di tutti coloro, professionisti o amatori, che amano, come noi, questo meraviglioso sport”.

Andrea Mura pronto per la Ostar: in Inghilterra come Defender, sogna il bis

A maggio ritorna la Ostar, la più antica, fredda e dura delle regate transoceaniche in solitario, che si svolge ogni quattro anni fin dal 1960 dalla città britannica di Plymouth e quella statunitense di Newport.

Andrea Mura, skipper cagliaritano abbonato alle imprese, ha trionfato nell’ultima edizione, quella del 2013.

Stremato dalla fatica e vista la durezza della regata, si era ripromesso di non riprovarci più.

Ma la passione e la voglia di rimettersi in gioco hanno prevalso e il 22 aprile Mura partirà da Cagliari con la sua barca “Vento di Sardegna” alla volta dell’Inghilterra, dove il 29 maggio, a Plymouth, si presenterà sulla linea di partenza in veste di Defender.

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Comunicato stampa di presentazione:

Si è svolta a Cagliari, presso la sala del terminal polifunzionale Molo Ichnusa dell’Autorità Portuale di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “OSTAR 2017”, che culminerà con la partenza di Andrea Mura alla volta dell’Inghilterra.

La partenza della terribile OSTAR, a cui Andrea parteciperà come Defender (su invito del Club Reale di sua Maestà, la Regina d’Inghilterra), è prevista per lunedì 29 maggio da Plymouth, ma la barca, il pluripremiato Open 50 “Vento di Sardegna”, salperà da Cagliari via mare il 22 aprile alle ore 12.00.

Prima, si terrà un importante evento di 2 giorni a Cagliari (21 e 22 aprile) in collaborazione con l’Associazione Velica e Culturale Vento di Shardana.

Il programma completo dell’evento è disponibile in download (circa 1 Mb) a questo LINK: https://we.tl/BbPtjvRiGj

Vi saranno dozzine di classi scolastiche inviate dal Provveditorato agli studi Regionale, entusiasta del progetto formativo per i bambini.

Sarà un evento culturale, poiché il programma prevede delle brevi “lezioni” gratuite in pubblico, nel corso della due giorni, su tematiche come: alimentazione, archeologia e storia (della navigazione, della Sardegna, ecc), tecnologia, scienze motorie, psicologia sportiva, ecc. ecc., tenute da affermati studiosi nei vari ambiti.

Sarà un evento sociale, perché saranno coinvolti gli Enti e le Associazioni a favore dei bambini diversamente abili o affetti da patologie comunque invalidanti. Sarà presente l’associazione “Vela Solidale Sardegna” di cui Mura è il Testimonial, che cura bambini affetti da autismo e spine bifide,  responsabile il Dott. Giuseppe Masnata.

Verranno stampate delle foto da autografare e regalare a tutti. Per questo evento, dallo scorso novembre, sta lavorando senza sosta una forte squadra di professionisti. E’ stato coinvolto l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna che ha concesso il patrocinio, così come il Comune di Cagliari, il CONI, la FIV (Federazione Italiana Vela, III zona), l’Esercito Italiano, l’Autorità portuale di Cagliari, il Marina di Portus Karalis al centro di Cagliari per l’appoggio logistico, l’Università di Cagliari, L’Area Marina Progetta di Villasimius, il Rotary Club di Cagliari, lo Yacht Club Costa Smeralda, la Fondazione di Sardegna.

Tantissime anche le associazioni, gli Yacht Club e le altre maestranze locali e non (oltre ai partner tecnici e mediatici) coinvolte per la buona riuscita dell’evento. Una vera mobilitazione per salutare Andrea!

Vi saranno circa 35 “open Bic” (piccole imbarcazioni) armate e pronte a navigare provenienti dalle scuole di vela di Porto Pino, Villasimius e Arbatax, dove ogni bambino agonista sarà promoter della vela, oltre ad atleti provenienti da tutta la Sardegna.

Sarà attivo il simulatore della FIV (un Optimist montato su cardani) dove gli istruttori permetteranno al pubblico di cimentarsi nella simulazione della navigazione a vela.

Clou dell’evento la partenza di Mura sabato 22 alle ore 12, salutato anche in mare da barche, charter e soprattutto dalla presenza di una nave della Marina Militare (ORIONE), giunta ad hoc.


Andrea Mura

Andrea Mura Vento di Sardegna velaAndrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50.

Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)

Nel 2013, affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno“.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (maggio 2017).


Contatti per la stampa
Gian Maria Brega,
Head of Press Relations Andrea Mura/Vento di Sardegna
Mail: brega@ubiquity.eu
Mobile: +39 338.9020851

Quote rosa alla Volvo Ocean Race: ecco chi sono le prime partecipanti femminili

La Volvo Ocean Race, in vista dell’edizione 2017/2018, ha introdotto nuove regole per incoraggiare la formazione di equipaggi misti maschili/femminili ed aumentare la partecipazione delle donne, che potrebbero altrimenti essere escluse a causa della mancanza di forza fisica o di esperienza.

Secondo le nuove regole per gli equipaggi, i team interamente maschili saranno limitati a soli sette atleti, ma le squadre che includono donne potranno scegliere se imbarcare 7 uomini + 1 o 2 donne, 5 uomini + 5 donne oppure un equipaggio totalmente femminile composto da 11 elementi.

Il Dongfeng Race Team ha selezionato Carolijn Brouwer e Marie Riou: le due donne apportano un notevole bagaglio di esperienza al team di Charles Caudrelier, tra cui cinque partecipazioni olimpiche e una lunga serie di titoli mondiali, e vanno ad aggiungersi a Jérémie Beyou, Stu Bannatyne e Daryl Wislang, annunciati nei giorni scorsi come equipaggio per la campagna 2017/18.

La Brouwer, 43 anni, è una tra le più famose veliste olandesi, veterana della Volvo Ocean Race in virtù delle due precedenti partecipazioni (con Amer Sport Too nel 2001/02 e con Team SCA nel 2014/15), ex Velista Mondiale dell’Anno e tre volte olimpionica.

Sarà affiancata dalla 35enne francese Marie Riou, che ha gareggiato per due volte alle Olimpiadi, compresa Rio 2016, ed ha vinto quattro campionati del mondo nella classe Nacra 17.

La coppia è stata selezionati a seguito di un ampio programma di valutazione, sia inshore che offshore, svoltosi in Australia e in Portogallo.

Caudrelier, nuovamente skipper di Dongfeng dopo aver ottenuto il terzo posto nel 2014/15, è felice per l’aggiunta di coloro che egli descrive come due atlete femminili eccezionalmente dotate.

Ho scelto Carolijn perché ci ha battuto molte volte durante l’ultima edizione, quando conduceva il Team SCA“, ha spiegato. “Sapevamo tutti che lei è un ottimo timoniere, ma le sue campagne olimpiche l’hanno trasformata in un driver molto veloce che sa dove mettere la barca.”

Caudrelier ha aggiunto che anche gli anni di gare olimpiche e la formazione di Marie Riou saranno di grande beneficio per la sua squadra: “Marie è un’ottima velista olimpica con un grande bagaglio di esperienza. Inoltre, venendo dalla Bretagna, è anche esperta di vela in mare aperto. E’ forte, ha un buon spirito – che è la cosa più importante per me – ed è abituata a navigare con i maschi. Per Marie la Volvo Ocean Race è un sogno e, come Carolijn, vuole vincere“.

La selezione di Brouwer e Riou è il primo segnale che il cambiamento regolamentare portato dalla Volvo Ocean Race avrà un impatto significativo sullo sport.

La Brouwer dichiara che vincere la Volvo Ocean Race è un suo sogno da molti anni ed è felice di entrare a far parte della squadra cinese che ha ammirato molto durante l’ultima edizione. “Sono molto orgogliosa di far parte del team“, ha detto Brouwer. “Una delle ragioni per cui ho voluto unirmi al Dongfeng Race Team è il loro forte spirito di squadra. La Volvo Ocean Race è unica: è la sfida definitiva fisicamente e mentalmente e, dal momento che fai parte di una squadra, è necessario tirare fuori il meglio da ogni altro“.

La Riou invece sarà al debutto in questa regata. “Desidero prendere parte alla Volvo Ocean Race da quando avevo 10 anni “, ha detto. “Sebbene la mia esperienza principale sia in regate inshore, ho sempre voluto cimentarmi nelle regate d’altura e per me la Volvo Ocean Race è l’apice dell’altura con equipaggio“.

L’annuncio dei restanti membri dell’equipaggio del Dongfeng Race Team sarà effettuato nelle prossime settimane. Il team cinese è una delle tre squadre ad aver annunciato la propria campagna fino ad ora, insieme a Team AkzoNobel (Paesi Bassi) e MAPFRE (Spagna). Un quarto team è confermato e sarà annunciato alla fine di marzo, con gli altri a venire nelle prossime settimane e mesi.

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Red Bull Youth America’s Cup, la Coppa America dei giovani: programma ed equipaggi

I due volte medaglia d’oro olimpica Roman Hagara e Hans-Peter Steinacher hanno annunciato la composizione dei gironi per la Red Bull Youth America’s Cup che si terrò alle Bermuda nel prossimo mese di giugno.

La coppia di leggende austriache si è recata proprio alle Bermuda per effettuare il sorteggio dei due gironi per questa manifestazione, dedicata a velisti di età compresa tra 19 a 25 anni, da loro introdotta nel 2013 con lo scopo di creare un percorso di sviluppo delle carriere professionali dei giovani equipaggi, con la speranza di vederli un giorno gareggiare nella Coppa America dei “grandi”.

Dodici i paesi rappresentati su questi catamarani AC45f ad alta velocità che, per la prima volta, utilizzeranno i foils per “volare” sull’acqua ad oltre 35 nodi (65 km/h).

Hagara ha rivelato: “Ci saranno sei componenti per ogni team e sei team per girone. Nelle qualificazioni del prossimo giugno, le prime quattro squadre di ogni girone avanzeranno, per un totale di otto barche sulla linea di partenza della finale. Navigheranno sullo stesso percorso di regata dei team di Coppa America: sarà quindi una grande sfida e una grande opportunità per imparare e dimostrare le proprie capacità“.

Steinacher ha aggiunto: “I gironi sembrano abbastanza equilibrati e penso che saranno gli errori commessi a risultare decisivi nello stabilire le eliminazioni. Tuttavia, il team britannico (Land Rover BAR Academy) è il grande favorito, vista l’esperienza maturata sui catamarani CG 32 nelle Extreme Sailing Series. Ma vedremo, non è facile gareggiare con il peso dei pronostici su di sè.

Girone A
Artemis Youth Racing (Svezia)
Team France Jeune (Francia)
Kaijin Team Japan (Giappone)
Youth Vikings Denmark (Danimarca)
Team Tilt (Svizzera)
SVB Team Germany (Germania)
Girone B
Team BDA (Bermuda)
NZL Sailing Team (Nuova Zelanda)
Land Rover BAR Academy (Gran Bretagna)
Spanish Impulse Team (Spagna)
Next Generation USA (USA)
Candidate Sailing Team (Austria)

Le qualificazioni si terranno il 12-16 giugno, mentre le finali il 20-21 giugno.

Proprio le Extreme Sail Series sono un’altra interessante manifestazione che vede protagonista questa celebre coppia austriaca, con il loro Red Bull Sailing Team.

Le Extreme Sailing Series 2017 hanno preso il via l’8 marzo a Muscat, in Oman e si svilupperanno nelle altre 7 tappe in giro per il mondo (tra cui Cina, Germania, Portogallo, UK, USA, Messico) che compongono il calendario di quest’anno.

Le barche in gara sono catamarani GC45s che, grazie ai foils, sono in grado di raggiungere velocità di 40 nodi (74 km/h).

Tra gli equipaggi in gara da segnalare la presenza, da campione in carica, del grande team svizzero Alinghi, vincitore di ben due edizioni della Coppa America (2003 e 2007).

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Marauder AMG 2017, la super barca sportiva ispirata alla Mercedes AMG GT R

Dopo il motoscafo della Aston Martin (clicca qui), un’altro importantissimo marchio automobilistico scende in campo per firmare una bellissima imbarcazione racing.

Prestazioni di guida sulla strada e sull’acqua: Mercedes-AMG e Cigarette Racing festeggiano i 10 anni di collaborazione presentando il nuovo, splendido, 50′ Marauder AMG 2017, ispirato alla potentissima supercar Mercedes-AMG GT R.

Mercedes-AMG e Cigarette Racing si sono uniti anche quest’anno per continuare a fissare nuovi parametri di riferimento e spingere i limiti di prestazioni, presentando il Cigarette Racing Team 50’ Marauder AMG,  barca ispirata alla splendida Mercedes-AMG GT R. I due marchi dalle prestazioni leggendarie sono orgogliosi di festeggiare i 10 anni di collaborazione con questa nuova imbarcazione, presentata al Miami International Boat Show. Dalla costruzione leggera intelligente alla ricchezza di innovazioni, la Mercedes-AMG GT R e il 50′ Marauder AMG 2017 sono veri pionieri nei rispettivi campi, esemplificando perfettamente la filosofia di base di Mercedes-AMG nell’offrire alte prestazioni.

Progettato per le alta velocità e dalle dinamiche ulteriormente migliorate, 50′ Marauder AMG 2017 è stato alleggerito di oltre 1.300 chili grazie al largo utilizzo della fibra di carbonio nel design. Inoltre, ponte, pozzetto e console sono state sviluppati utilizzando tecniche avanzate di analisi della laminazione e sono tutti costruiti in fibra di carbonio con anima in schiuma. Anche il portello del motore è completamente in fibra di carbonio e costruito impiegando la tecnologia dell‘infusione sottovuoto. Il layout della cabina sportiva è in stile race e persino l’impianto elettrico è stato oggetto di riduzione di peso per ottimizzare le prestazioni.

Performance, perfezione e passione sono i valori che uniscono Mercedes-AMG e Cigarette Racing. Sulla base di questi valori, sono state create otto sensazionali edizioni speciali  durante questi dieci anni di collaborazione, e il 50′ Marauder AMG 2017 qui presentato ne è il fiore all’occhiello. La nuova edizione è quindi un simbolo per la partnership decennale con Cigarette Racing e per il 50° anniversario di Mercedes-AMG “, dice Tobias Moers, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes AMG GmbH.

Il 50′ Marauder AMG è alimentato da una coppia motori Mercury Racing 1550/1350 QC4v (4 Quad Cam Valve) e gruppi poppieri M8, arivando fino a 3.100 CV. Questi propulsori sofisticati sono motori a doppia calibrazione, che consentono all’operatore di commutare i livelli di potenza del motore attraverso un portachiavi elettronico. Il portachiavi Race sblocca fino a 1.550 CV, che richiedono combustibile da gara. Il portachiavi Pleasure viene utilizzato per operare a 1.350 CV con il carburante a 91 ottani.

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Mercedes AMG 50' Marauder Cigarette Team

“17”, la barca da Coppa America presentata dal Defender BMW Oracle Racing

A 100 giorni dall’inizio delle regate per la 35° edizione della Coppa America, il Defender BMW Oracle Racing ha svelato la barca con la quale spera di assicurarsi il terzo trionfo nella prossima estate. Oltre 15 designer e 50 costruttori hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di “17“, che è in grado di raggiungere i 100 km/h, con oltre 85.000 ore-lavoro accumulate fino ad oggi. Anche il Partner tecnologico BMW è stato coinvolto nello sviluppo, applicando la sua competenza nei settori dell’aerodinamica e della riduzione di peso, con la progettazione di un innovativo sistema di timoneria, utilizzando la tecnologia trasferita dal mondo dei motori.

Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

Questa è la barca con cui gareggeremo per vincere la Coppa America“, ha dichiarato lo skipper Jimmy Spithill, rivolgendosi ad una folla di familiari, amici, partner del team ed esperti. Il nuovo catamarano di classe America’s Cup è lungo 15 metri, può “volare” fino a 100 km/h sui suoi foils ed è anche straordinariamente manovrabile, il che lo rende una piattaforma eccellente per il match race.

La capacità dei catamarani di Coppa America di “volare” – cioè di sorvolare la superficie dell’acqua sulle derive – ha reso l’aerodinamica molto più rilevante rispetto a prima. Nel perseguimento dei vantaggi aerodinamici, TEAM ORACLE USA può contare su BMW, che apporta un patrimonio di esperienza preziosa e un’infrastruttura ultramoderna proveniente dal mondo del design automobilistico.

Al fine di consentire alla barca il “volo” senza soluzione di continuità, il timoniere deve regolare secondo per secondo l’angolazione dei foils e del timone per assecondare rotta, vento e velocità. Per riuscire a fare tutto questo praticamente allo stesso tempo, ha bisogno di un timone intelligente ed intuitivo, che funziona con precisione assoluta, simile al volante di una vettura da corsa.

Gli stessi ingegneri BMW che disegnano i volanti per le auto da corsa BMW Motorsport hanno sviluppato un sistema di timoneria leggero ed intuitivo per Oracle Team USA.

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Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

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