ECOCLIPPER – Trasporti ad Emissioni Zero

La compagnia EcoClipper è impegnata nella ricerca e sviluppo di soluzioni di trasporto che utilizzino la forza rinnovabile del vento come offerta alternativa alle navi con propulsione alimentata a combustibili fossili.

Il fondatore, Capitano Jorne Langelaan oggi alla guida del Team, forte dell’esperienza di oltre venti anni di navigazione a bordo di navi da carico sia a vela che a motore, parte dalla considerazione che la vela è una modalità di spostamento per merci e persone ad emissioni zero ed individua a tale scopo l’utilizzo di navi a vele quadre quale soluzione ottimale.

Il progetto si avvale di una approfondita sessione di studio per la scelta delle rotte commerciali utilizzando come fonte iniziale i numerosi documenti storici disponibili.


Da tali documenti la rotta transatlantica risulta essere quella maggiormente utilizzata dai mercantili a vela ma il Team di EcoClipper sta studiando a fondo anche altre soluzioni di rotta, valutando quale sarebbe il carico più adeguato per le navi EcoClipper, le dimensioni dei porti eventualmente toccati dalla linea e le circostanze meteorologiche.

Attualmente si prevede di istituire una prima linea sulla Eastern Line ed anche sulla Trans-Atlantic Line, a seconda del periodo dell’anno e di altri fattori.
Un programma ambizioso per il Team che, supportato da una solida struttura aziendale, conta di finanziare in tempi brevi una seconda nave in circa due anni e successivamente attivare una terza linea sulla Global Line.

Parallelamente si avvia una fase dedicata ad individuare i partner dell’iniziativa per formare quello che viene definito come “gruppo target di merci di EcoClipper” ossia: produttori, esportatori e spedizionieri.
Si tratta in generale di PMI che abbiano la sostenibilità ambientale e le pratiche eque al centro delle loro attività e che per tali principi cerchino di utilizzare mezzi di spedizione con caratteristiche di emissione le più basse possibili.

Tuttavia EcoClipper intrattiene rapporti anche con aziende di maggiori dimensioni nella convinzione, quale sostenitore degli obiettivi stabiliti dall’IMO, che per ridurre drasticamente le emissioni di spedizione occorra aumentare il più possibile l’utilizzo della vela.
L’impegno dichiarato dalla compagnia sui temi ambientali trova conferma nella sostanza dei comportamenti, ben lungi da qualsiasi forma di ecologismo di facciata tipo partecipazione ad iniziative “greenwashing”.

Attualmente è in fase di progettazione il primo EcoClipper500.
Il prototipo, scafo in acciaio dotato di tre alberi armati a vele quadre, richiama il veliero olandese “Noach” con un design che combina vecchi e nuovi metodi di costruzione destinati a garantire caratteristiche di velocità ed efficienza.
I tempi necessari per la realizzazione della nave sono previsti in diciotto mesi ed il programma completo stima di finanziare la costruzione di almeno dieci navi nei prossimi cinque anni con la società EcoClipper B.V.

A sostegno del progetto il crescente interesse nell’uso delle navi a vela per il trasporto.
La storia dimostra anche che questo metodo di spedizione è possibile e può essere applicato per il commercio internazionale a livello mondiale, come evidenziato dalle parole del Capitano Jorne:

“ EcoClipper aumenterà queste proficue operazioni di carico a vela intraprendendo rotte commerciali oltre Atlantico e lo farà utilizzando navi appositamente costruite per viaggi in alto mare “

 

Video

 

EXRAY™️ – Underwater Drone

EXRAY™️ primo drone sottomarino senza cavi appositamente studiato per operare in ambienti allagati con presenza di infrastrutture ed ingombri interni.

Presentato da Hydromea, azienda Svizzera specializzata in soluzioni robotiche applicate alla subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua, il dispositivo ha caratteristiche uniche a livello mondiale.

La totale assenza di collegamento fisico verso l’operatore conferisce al mezzo una completa libertà di movimento, in questo modo può essere facilmente controllato in diversi scenari operativi anche in situazioni complesse di intervento, quali: spazi chiusi sommersi, dighe idroelettriche, corsi d’acqua e grotte subacquee, cisterne di zavorra a bordo di navi.

Video

EXRAY™️ è il primo apparato di ispezione in grado di inviare video Full HD dal vivo in modalità wireless attraverso l’acqua, caratteristica unica ed importantissima, oltre alla possibilità di eseguire scansioni di qualità HD a 360 gradi delle strutture interne, misurare lo spessore delle pareti e fornire un completo rapporto durante l’ispezione.

Queste eccezionali dotazioni aumentano la sicurezza per il personale umano.
La possibilità di robotizzare le operazioni in aree pericolose, posizionando gli operatori in postazione remota, riduce drasticamente i rischi e contemporaneamente contribuisce a razionalizzare la dinamica degli interventi con apprezzabili risparmi sui tempi di lavorazione e sui costi.

Vari sono i campi di applicazione:

  • Serbatoi di acqua di zavorra su navi
  • Serbatoi di stoccaggio del carburante
  • Dighe e grotte allagate
  • Impianti idrici ed elettrici
  • Acquacoltura

Le soluzioni proposte da Hydromea rispondono completamente alle esigenze della navigazione ed ispezione subacquea con una gamma di prodotti che comprendono:

EXRAY ™
primo drone sottomarino senza cavi appositamente costruito per spazi allagati con presenza di infrastrutture interne

LUMA™ Optical Modems
sistema ottico wireless che utilizza la luce per trasmettere dati a banda larga

DISKDRIVE™ THRUSTERS
propulsore brushless brevettato, ultracompatto, spessore minimo
l’assenza del mozzo dell’elica evita che si avvolga in cime, cavi, detriti, ecc.
NO olio interno, NO guarnizioni, idro-lubrificato e resistente alla pressione

VERTEX ™
drone subacqueo autonomo portatile
utilizzato in sciami per scansioni 3D può fornire straordinari dettagli

La società racchiude un insieme di competenze fondamentali in robotica, navigazione subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua.

Esperienza

Nei primi anni duemila il primo drone subacqueo portatile, Serafina, realizzato in Australia prima di trasferire l’attività nella attuale sede in Losanna.
Hydromea, forte delle potenzialità del gruppo e delle esperienze maturate, sviluppa prodotti e soluzioni che consentono ai clienti di avere accesso autonomo ai dati sottomarini, in tempo reale, ad alta velocità e ad alto volume.

Visione

Eliminare i cavi, di fatto resi così obsoleti, per ottenere la piena libertà di movimento del dispositivo svincolato da ogni legame fisico.
Contribuire alla piena fruibilità dei dati da parte del cliente e rendere realizzabili progetti un tempo inaccessibili per i costi proibitivi.
Ridurre i fattori di rischio tenendo l’operatore lontano dal campo di scansione.

 

 

PLATYPUS – Una Nuova Dimensione Subacquea

PLATYPUS è un innovativo dispositivo nautico per esplorazione subacquea in grado di navigare sopra o sotto la superficie dell’acqua.
Il concetto, veramente rivoluzionario e coperto da brevetto internazionale, è rappresentato dalla possibilità di operare in sicurezza immergendo lo scafo centrale, che alloggia i passeggeri, ad una profondità di due metri, mentre gli elementi laterali di questo curioso trimarano restano sopra la linea di galleggiamento e provvedono alla propulsione a mezzo di due motori fuoribordo.

Non è casuale la scelta del nome: PLATYPUS, ossia ornitorinco, un piccolo mammifero semi-acquatico radicato in Australia, paese dove nel 2019 è nata l’idea di realizzare il progetto così nominato.

Oltre alle particolari caratteristiche di navigazione, l’estrema cura dei dettagli, la filosofia costruttiva ispirata a criteri di praticità e massima affidabilità e la selezione di componenti marini standard selezionati per una facile manutenzione contribuiscono a rendere speciali gli scafi PLATYPUS.

La motorizzazione è predisposta per essere di tipo elettrico od alimentata a gas.
Per l’immersione non è necessario alcuna dotazione di bombole in quanto la respirazione dei subacquei è fornita dai compressori di bordo dotati di erogatore a doppio boccaglio.
Un sistema di comunicazione subacqueo permette agli occupanti di comunicare e condividere le emozioni durante l’insolita modalità di immersione.
Le dimensioni consentono lo spostamento su rimorchio od il trasporto in container in caso di spedizione.

Il prodotto, classificato come imbarcazione di classe C con certificazione CE, è disponibile in diverse versioni per soddisfare le esigenze di settori e mercati differenti che variano dall’impiego diportistico a quello professionale:

Lagoon Explorer    Sport Edition    Yacht Edition

La società produttrice è la francese Platypus Craft, fondata e diretta dall’ideatore del concetto PLATYPUS, unitamente ad un eterogeneo team di specialisti che seguono opportunamente la parte gestionale, ingegnieristica, progettuale e produttiva.
Recentemente, nel 2019, l’azienda ha festeggiato dieci anni dalla nascita del progetto PLATYPUS, che ha vissuto una storia fatta di intuizione, innovazione e passione seguendo varie fasi evolutive.

A conferma dell’estrema dinamicità dell’azienda l’ultimo progetto: “SWORDFISH” nato nel 2020 dalla partnership con L2concept e Factory Unit.

Il design, ispirato allo stile James Bond, è sviluppato sulla base e le caratteristiche del PLATYPUS per presentare un modello in veste yachting adibito a rilevare, geolocalizzare, raccogliere ed immagazzinare i rifiuti di plastica galleggianti, affioranti o depositati sul fondo del mare, lungo la costa in acque poco profonde.

Salone Nautico Venezia 2021

Mancano dieci giorni all’apertura della seconda edizione del Salone Nautico di Venezia. L’evento con lo slogan “L’arte navale torna a casa” si svolgerà dal 29 Maggio al 6 Giugno ambientato nella spettacolare cornice dell’Arsenale, storico edificio collocato nel cuore del sistema lagunare, al margine orientale della Città Antica.

Organizzato da Vela spa per conto del Comune di Venezia, si avvale della collaborazione della Marina Militare Italiana e di importanti partner, tra i quali:
Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Eni, Intesa Sanpaolo, Generali, Consorzio Prosecco DOC.

All’interno delle aree saranno disponibili spazi espositivi a terra, esterni ed interni, con stand disposti su complessivi 20.000 metri quadrati ed in acqua con ormeggi collocati su oltre 1.000 metri lineari di pontili capaci di ospitare 150 imbarcazioni.

Aver realizzato la manifestazione, con partecipazione fisica del pubblico, in questo momento rappresenta un segnale di grande importanza per il mondo nautico, il turismo nautico ed in generale per la ripresa delle attività economiche.

Le principali attenzioni si articolano su tre diversi temi organizzativi, perfettamente in linea con lo spirito dell’iniziativa come citato dal Sindaco Luigi Brugnaro:

” … tradizione ed innovazione, ingegneria ed eco-sostenibilità …. “

Sostenibilità ed impatto ambientale
Quindi particolarmente nutrita la presenza di aziende e cantieri che presentano prodotti, sistemi e progetti dedicati alla mobilità sostenibile.

Vela
Un intero pontile sarà interamente dedicato alla vela con il meglio della produzione di prestigiosi cantieri nazionali ed esteri.

Motor Yacht
Nella “main yacht riviera” saranno esposti scafi a motore di lunghezza da 15 a 40 metri. Tra gli altri sarà presentato il Ferretti 1000, il più grande motoryacht mai prodotto dal brand.

Tra le iniziative in tema ambientale la E-Regatta, prima regata riservata a barche dotate di propulsione alternativa: elettrica, ibrida o a celle di combustibile.
Le varie prove organizzate dai partner coordinati da Assonautica Venezia comprendono gare di endurance, velocità ed agilità.

Durante i nove giorni di svolgimento della fiera in calendario un nutrito programma di convegni, manifestazioni sportive e talk show. Da segnalare l’appuntamento di sabato in Area Scali dal titolo “Luna Rossa e il Moro di Venezia, le grandi avventure italiane in Coppa America” al quale interverranno skipper che hanno partecipato alla Coppa America di ieri e di oggi. Interessante occasione per vedere da vicino la Prada Cup, recentemente conquistata da Luna Rossa e per la prima volta in Italia.

 

NAVIER 27

Direttamente dalla Silicon Valley il progetto NAVIER 27 annunciato al recente Boat Show di Palm Beach.

Fondatori della start-up ipertecnologica due ingegneri, Sampriti Bhattacharyya e Reo Baird, che si ripromettono con questa realizzazione di rivoluzionare i concetti tradizionali ed il modo di fruizione della barca elettrica.

Supportati da un team straordinario e forti di esperienze e background tra loro reciprocamente complementari, i titolari di NAVIER, hanno lanciato l’ambiziosa iniziativa con la volontà di sviluppare ” la barca del futuro ” adottando una filosofia progettuale totalmente innovativa.

La propulsione è affidata ad un motore ad alte prestazioni, alimentato con energia alternativa e dotato di autonomia assistita per lunghe percorrenze, sfatando così le opinioni di chi considera l’elettrico poco veloce e limitato nelle distanze in conseguenza delle necessità di rifornimento.

Questo 27 piedi può agevolmente raggiungere la velocità di 20 nodi volando in tutta sicurezza sui foil e grazie a questa soluzione assicura maggior comfort di navigazione ed efficienza rispetto ad uno scafo tradizionale.
Il costruttore dichiara una percorrenza 75 miglia senza ricarica mantenendo una andatura di venti nodi.

Annunciati a completamento delle dotazioni previste un sistema di < Pilota Automatico Avanzato > in grado di controllare i parametri di velocità e rotta ed il < Controllo Attivo dei Foil > con tecnologia di stabilizzazione di derivazione aerospaziale.

La scelta dei materiali, le soluzioni tecniche adottate, le funzionalità e gli equipaggiamenti previsti per questo innovativo “runabout” confermano le aspettative.

La presentazione della novità ha destato molto interesse; per ora la produzione è in pre-allestimento, restano quindi da verificarne i concreti risultati estetici e funzionali, nonché le reazioni del mercato quando saranno disponibili i primi esemplari prodotti.

Windship Technology – ” Tesla of the Seas “

Windship Technology, società britannica pioniera nello studio di soluzioni atte a ridurre le emissioni di CO2 nel settore marittimo, presenta il primo progetto di nave ad emissioni zero ed annuncia una partnership di investimento con una delle principali agenzie di classificazione.

Il sistema Windship è una soluzione scalabile che, sfruttando la potenza del vento per la propulsione della nave, è in grado di limitare in modo drastico le emissioni globali oltre a garantire un risparmio nei consumi di carburante.
Inoltre risulta perfettamente allineata alla richiesta IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) che prevede, entro il 2050, una riduzione di CO2 pari a 80% rispetto ai dati del 2008.

Si valuta che oltre il novanta per cento delle merci scambiate nel mondo vengano oggi trasportate via mare in modo economicamente conveniente, efficiente ed in sicurezza, con un trend per gli anni futuri stimato in crescita sino al 250% del tonnellaggio raggiunto nell’anno 2008.

Il sistema è un vero e proprio propulsore ausiliario, ogni impianto è composto da tre elementi verticali (alberi) di profilo alare con un’altezza variabile da 35 a 48 metri in funzione delle dimensioni della nave.

L’invenzione relativa all’uso di vele rigide a profilo alare, protetta da brevetti, è applicabile a diversi tipi di nave, quali: portarinfuse, petroliere o traghetti.

L’installazione è costituita da più coppie di sezioni di profilo alare principali e finali ancorate alla base ad un longherone girevole che corre lungo l’asse poppa-prua.

La posizione angolare del longherone può essere regolata in modo opportuno secondo le necessità, cosi come la posizione angolare delle sezioni finali.

Il diagramma riporta un esempio della quantità di kilowatt (kW) generati dalle ali montate su di una nave di portata lorda 74.000 tonnellate, a pieno carico.

In pratica, gestendo opportunamente la potenza del motore, a parità di velocità riducendo i giri si potrà ottimizzare risparmio di carburante e conseguente riduzione delle emissioni.

La tecnologia sviluppata da Windship Tecnology è riconosciuta come soluzione attualmente più potente in grado di ridurre emissioni e costi del carburante, come confermato dai risultati dei test eseguiti in galleria del vento [Mitchell – Wolfson Unit] presso l’Università di Southampton.

 

Comunicato Stampa

 

Trilobis – Eco-Yacht con Vista Sottomarina

Trilobis, è un eco-yacht ad idrogeno, realizzato dallo studio Giancarlo Zema Design Group per SemiSubGeneration, ideale per navigare ed esplorare baie, atolli e parchi marini nel pieno rispetto dell’ambiente.

L’innovativo progetto, la cui forma si ispira ai < Trilobiti >, artropodi marini di piccole e medie dimensioni presenti nei nostri mari 500 milioni di anni fa ed oggi estinti, nasce con il principale obiettivo di estendere a tutti la possibilità di osservare flora e fauna sotto la superficie delle acque, occasione rara se non ricorrendo ad una immersione subacquea.

L’unità misura 20 metri di lunghezza complessiva per 13 metri di larghezza, i materiali utilizzati per lo scafo e la sovrastruttura sono in alluminio.

Componenti ed elementi impiegati nella costruzione seguono sofisticate scelte tecnologiche, quali i pannelli fotovoltaici per accumulo e produzione dell’energia necessaria alle strumentazioni di bordo o le vetrate elettrocromiche in grado di regolare la loro opacità, in modo automatico o manuale, secondo la quantità di radiazione che colpisce le superfici esterne dello yacht.

La propulsione, grazie alla partnership con SEALENCE è affidata al rivoluzionario jet DeepSpeed. Si tratta si idrogetti installabili su sistemi pod che permettono la rotazione a 360° e azionati da motori elettrici alimentabili anche da celle a combustibile di idrogeno, oltre che da range extender e pacchi batterie, in totale assenza di scarichi inquinanti. Montando due jet per un totale di 280 kWatt, il Trilobis raggiunge la velocità di crociera di 10 nodi grazie all’incremento di efficienza dei jet DeepSpeed.

Particolare non trascurabile: la sagomatura della poppa permette di unire tra loro una o più unità per creare vere e proprie colonie galleggianti, con o senza collegamento con la terraferma.

La singolare struttura, una vera e propria unità abitativa mobile semi sommersa, può ospitare sei persone; gli interni sono sviluppati verticalmente su quattro livelli collegati tra loro da una scala a chiocciola interna.

La zona comando è situata a 3.5 metri rispetto alla linea di galleggiamento ed al livello inferiore si trova la zona giorno, con i servizi ed una terrazza esterna di ampie dimensioni.


Nella parte semi sommersa, 0.8 metri sotto il livello del mare, trova spazio la zona notte ed il locale motori, mentre l’area di maggior interesse, il bulbo di osservazione in materiale acrilico ad alta resistenza, è totalmente sommerso posizionato a tre metri sotto la superficie.
Gli ospiti, all’interno di questo vero e proprio osservatorio sottomarino, trovano sei comode postazioni, ognuna dotata di computer ed apposito software dedicato col quale personalizzare l’illuminazione esterna ed ottenere informazioni in tempo reale relative alla navigazione, alle acque ed ai pesci incontrati.

Lo studio Giancarlo Zema Design Group, fondato dall’architetto Giancarlo Zema nel 2001, ha sede a Roma ed è focalizzato sulla realizzazione di progetti smart eco-sostenibili curandone l’intero processo progettuale, dal concept ai dettagli esecutivi.
Le linee morbide caratterizzano la produzione del gruppo che si spinge a giocare con il richiamo a forme biomorfiche, siano esse strutture architettoniche semisommerse, habitat galleggianti o yacht.
Trilobis nasce, come altri progetti, dalla partnership con SemiSubGeneration, marchio con una visione futuristica relativa allo stile di vita ecologico, specializzato in promozione e sviluppo di una nuova generazione di architetture per offrire le migliori soluzioni nel settore del turismo extra lusso.

DOLPHIN1 – Salvagente Radio-Comandato

Dolphin1 il salvagente radio-comandato distribuito da Posidonia è una soluzione ottima per tutte quelle situazioni dove la tempistica di intervento è determinante per la salvaguardia del nuotatore o del naufrago.

Grazie alla potente motorizzazione ad idrogetti può arrivare a velocità di oltre sette nodi e raggiungere rapidamente una persona in mare, inoltre con il radio-comando (portata di comunicazione garantita 500 metri), il veicolo può essere diretto, da terra o bordo nave, in condizioni di massima sicurezza per l’operatore.

Dolphin1, prodotto da OceanAlpha, per caratteristiche costruttive e prestazionali trova impiego in vari ambienti e per differenti applicazioni; infatti, oltre al salvataggio, può essere utilizzato come piccolo rimorchiatore o più semplicemente per il divertimento, magari come dotazione di yachts.

Robusto, leggero, affidabile, sicuro, dotato di notevole galleggiabilità (il costruttore dichiara che può trasportare due persone contemporaneamente) ed in ultimo, ma primo per importanza, la garanzia dell’assistenza Posidonia, società attiva dal 1946, specialista in attrezzature di ormeggio e rimorchio in Italia, Europa e nel mondo.

Altamente visibile
Colore arancione brillante, i due fendinebbia lampeggianti ad alta penetrazione conferiscono alla boa grande visibilità su lunghe distanze ed in condizioni climatiche critiche (oscurità, nebbia, mare agitato).

Privo di Parti Rotanti
Un guscio avvolge le eliche per evitare danneggiamenti da cime o piante acquatiche avvolte e proteggere l’utente da lesioni.

Affidabile e sicuro
La batteria a ioni di litio è alloggiata in un comparto indipendente in modo da garantire il funzionamento di Dolphin1 anche in caso di danneggiamento allo scafo.

 

Qualche Notizia sulle attività del …

… Distributore

Posidonia srl, opera per i mercati Navigazione – Militare – Diporto
Azienda leader nella progettazione, prototipazione, test e produzione di attrezzature per ormeggio e traino come:

  • Ancore ad alta tenuta
  • Ancoraggi ad altissima tenuta
  • Fermacatena
  • Staffe smit
  • Dissuasori
  • Sistemi di traino di emergenza e ganci a sgancio rapido
  • Rivendita di catene e grilli di tutti i tipi

… Produttore

OceanAlpha Group. Ltd. è uno tra i principali produttori nel settore dei veicoli commerciali a guida autonoma (USV), con sede a Hong Kong, Cina.
L’azienda è passata da un unico piccolo ufficio nel 2010 ad una forza lavoro attuale di oltre 300 dipendenti e più di 110 ingegneri impegnati in ricerca e sviluppo, oggi detiene 92 brevetti relativi a USV.
Vasta la gamma di veicoli USV prodotta per dimensione (Small – Medium – Large) e campi d’impiego (Monitoraggio Ambientale – Sorveglianza Terrestre & Offshore – Sicurezza & Salvataggio – Navigazione Mercantile).

 

Brochure

Pagina Aziendale

DEFENDER-PATROL TRIMONORAN

Una interessante ed innovativa idea elaborata sul modello Trimonoran.
Della particolare carena Trimonoran, progetto dell’Ingegnere olandese G. Jelle Billkert, ci occupammo già in diversi post precedenti ed oggi presentiamo questa realizzazione di Pedro Aurélio Krüger, giovane laureando al Bachelor of Architecture and Naval Engineering presso l’Università Federale di Santa Catarina.

L’autore del concept, sulla scorta dei dati tecnici e di alcuni suggerimenti ricevuti dall’Ingegner Billkert, analizza le caratteristiche idrodinamiche del modello …..

…. e decide di sviluppare qualcosa di nuovo che possa evidenziare i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa geometria rispetto a monoscafi tradizionali.

Il progettista, dopo varie ricerche eseguite allo scopo di trovare l’unità più adatta, si interessa ad una classe di navi da pattuglia di confine in costruzione per la guardia costiera russa,  la maestosa Rubin Class, barche ad alta velocità vale a dire il contrario di quanto il trimarano sviluppato da Bilkert si propone di soddisfare.

Scelta l’unità inizia l’opera di modellazione che porta ad una superficie totale di 91 metri quadri; il progetto della nave viene poi completato con l’aggiunta di una Mitragliatrice (simile a Oto Melara 127mm), antenne radio, luci di segnalazione ecc. come riportato in figura.

 

Da segnalare inoltre il prototipo di timone/propulsore, analogo ai sistemi Azipod utilizzati sulle navi, ideato con una configurazione idonea alla chiglia Trimonoran; in questa caso il motore è interno allo scafo a differenza dell’Azipod dove il motore è collegato direttamente all’elica sott’acqua.
Questo tipo di soluzione, equipaggia abitualmente imbarcazioni con propulsione alimentata ad energia solare ed ha la caratteristica di poter ruotare a 360° fornendo la spinta in tutte le direzioni.

Link Instagram      http://instagram.com/pedrozissou

 

METSTRADE Connect – Piattaforma Matchmaking

METSTRADE Connect presentata dagli organizzatori come alternativa alla tradizionale edizione del METSTRADE Show di Amsterdam è una innovativa piattaforma virtuale costruita allo scopo di mettere in collegamento società, operatori e professionisti dell’industria nautica da diporto.

L’evento si terrà il prossimo 10 Dicembre per l’intera giornata, le registrazioni sono aperte già da alcuni giorni in modo da permettere agli interessati di visionare l’elenco delle aziende e dei prodotti presenti e, nel caso di interesse, programmare con un invito incontri ” one to one ” utilizzando una riunione video.

Particolarmente interessante, tra le nutrite iniziative e convegni in programma, il report globale di ICOMIA sullo stato dell’intero comparto nautico, con approfondimenti chiave sui possibili sviluppi e sulle opportunità nei diversi mercati.

La scaletta dei ” TechTalk ” a tema è molto bene organizzata e consente di assistere alle varie sessioni focalizzate su argomenti prettamente tecnici od estese a tematiche più generali quali la sostenibilità ambientale, le energie alternative o la connettività.

L’appuntamento per la prossima edizione live è fissato dal 16 al 18 Novembre 2021.