2° Classic Boat Show

Seconda edizione del Classic Boat Show dal 17 al 19 Maggio

L’evento, vera e propria mostra mercato della nautica tradizionale e delle barche d’epoca, si svolgerà al Marina Genova in contemporanea con la sedicesima Yacht & Garden rassegna dedicata al giardino mediterraneo.

Per la kermesse genovese sono attese numerose imbarcazioni di importanza storica che hanno solcato i mari di mezzo mondo, tutte ormeggiate lungo il molo ed aperte ai visitatori.

Tra le imbarcazioni storiche:

– La Marina Militare sarà presente con il cutter marconi “Chaplin” che festeggia i cinquant’anni dal varo

“Barbara” Camper & Nicholsons del 1923 superbamente restaurato nel 2018 a Viareggio nel Cantiere Navale Francesco Del Carlo

– Ben cinque le imbarcazioni costruite dal Cantiere Sangermani, tra cui “Quarta Santa Maria” del 1993, “Windrift” del 1971, “Paulena” yawl del 1966, Tulli del 1960 e Rondine II yawl del 1948

– La goletta “Amore Mio” costruzione del Cantiere Franchini che festeggia i sessant’anni dal varo

“Brick II” sloop del 1954

“Margaret” 8 Metri S.I. del 1926

“Greylag” sloop varato nel Kent (UK) nel 1932

Costruzioni più recenti:

“Il Moro di Venezia I” progetto German Frers costruito dal Cantiere Carlini e varato nel 1976

“Crivizza” costruita a Trieste nel Cantiere Apollonio e varata nel 1966

“Half Moon” del 1982

“Magim” del 1979

“Seven Seas” la più recente varata nel 2000

I numerosi visitatori attesi, oltre a visitare ed ammirare questi gioielli del passato, potranno assistere a dimostrazioni di artigianato navale ed intrattenersi con artisti, pittori e modellisti presenti negli stand.

Manifestazioni come questa vanno ben oltre la pura celebrazione della tradizione nautica, offrendo opportunità di avvicinare il grande pubblico alla nautica e stimolarne l’interesse.

 


 

 

MetHydor Stoccaggio idrogeno

Lo sviluppo di tecnologie legate all’utilizzo dell’idrogeno come combustibile o vettore energetico rivestono una posizione di particolare interesse tra i sistemi alternativi ai carburanti fossili utilizzati per la propulsione di unità nautiche.

Considerato come combustibile pulito in quanto il suo impiego, sia in motori a combustione interna che in celle a combustibile, non comporta alcuna emissione di CO2 ma solamente acqua. Tuttavia l’impiego nella pratica richiede la soluzione di alcune impegnative questioni di carattere tecnico ed infrastrutturale.

MetHydor, start-up innovativa, focalizza tra le sue attività la progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio di idrogeno a idruri metallici.
Sorta nel 2021, grazie ad una Joint Venture tra diverse realtà ciascuna con un proprio know-how consolidato, vanta una esperienza in integrazione di power system a idrogeno per imbarcazioni e progettazione per impianti di gas speciali.

L’impegno di MetHydor, in considerazione della complessità delle soluzioni da adottare, è volto ad analizzare i vari parametri per ottenere un sistema di stoccaggio di idrogeno che soddisfi le seguenti caratteristiche:

– Bassa pressione
– Volumi ridotti
– Elevata efficienza energetica

A questo proposito Davide Violi, responsabile ricerca e sviluppo di MetHydor, ci spiega:

” … per commercializzare un sistema di stoccaggio di idrogeno le cui peculiarità siano la bassa pressione, i ridotti volumi e l’elevata efficienza energetica il serbatoio Hydor è in grado di accogliere l’idrogeno a bassa pressione (fino a 35 bar), quindi può essere direttamente inserito a valle dell’elettrolizzatore senza l’utilizzo di compressori intermedi”

e prosegue nella descrizione tecnica:

“… analogo discorso può essere fatto per la fase di scarica del serbatoio dove le pressioni possono essere mantenute nel range di operatività delle celle a combustibile (1-20 bar), pertanto anche qui non sono necessari dispositivi che modulino la pressione tra il serbatoio e la cella a combustibile.
Questo è possibile grazie al fatto che all’interno di Hydor sono presenti delle polveri di leghe metalliche in grado di assorbire idrogeno formando un composto chimico REVERSIBLE chiamato <idruro metallico> che, in quanto solido, permette di stoccare grossi volumi di H2 in spazi ridotti.
Si pensi che il volume occupato per stoccare circa 1kg di idrogeno è di circa 30 litri risultando quindi vantaggioso se paragonato agli stoccaggi fino ai 450 bar di pressione”

La formazione di un composto chimico solido consente di operare a bassa pressione ed in tal modo favorisce la sicurezza del sistema costituendone ciò un punto di forza.
Benché i valori di taratura siano fissati sino al raggiungimento di una pressione massima di 45 bar, il sistema in operatività ordinaria non supera mai 30-35 bar.

Infine, ultimo ma non per importanza, l’efficienza energetica.
I processi di carica e scarica dell’idrogeno dal serbatoio sono governati da un sistema di gestione termica, in particolare:

– Durante la fase di carica è necessario rimuovere calore ed a bordo di imbarcazioni si utilizzano scambiatori di calore a contatto con l’acqua di mare

– Mentre nella fase di scarica l’esigenza è il contrario, ossia occorre apportare calore e tipicamente viene sfruttato il sistema di raffreddamento della cella a combustibile che produce calore in abbondanza

Esempio di power-system a idrogeno per yacht, compreso di stoccaggio

Volendo esprimere un valore numerico dell’energia termica sufficiente a rifornire e svuotare un serbatoio da 1 kg di Idrogeno vengono spesi circa 4kWh.

 

MetHydor giovane società che, grazie alle esperienze acquisite ed a basi tecniche di elevata competenza, mira a fornire un fattivo contributo alle tematiche relative all’impatto ambientale ed a massimizzare l’efficienza energetica nel campo delle imbarcazioni da diporto, ben lungi da ogni pratica “greenwashing”.

 

Credit Immagini 
Esempio sistema - © Baglietto S.p.A
Immagini in Evidenza & Video - METHYDOR SRL

 

Genova The Grand Finale

The Ocean Race 2023, la regata intorno al mondo, si è conclusa questa settimana con la tappa in Mediterraneo e l’arrivo a Genova delle imbarcazioni partecipanti.

11th Hour Racing Team è risultato vincitore dell’edizione 2023 davanti a Holcim-PRB e Team Malizia.

Le varie tappe della competizione, partita nel mese di Gennaio da Alicante per Capo Verde, hanno toccato successivamente Cape Town, Itajaì in Brasile, risalendo verso Newport hanno poi attraversato l’Atlantico per giungere ad Aarhus in Danimarca e quindi l’Aia da dove ha preso il via la tappa conclusiva per Genova.

L’evento, che celebra i 50 anni per la prima volta ha visto gli scafi della Ocean Race regatare nelle acque del Mediterraneo, con la conclusione in Italia della prestigiosa regata ha conferito a Genova il ruolo di capitale mondiale della vela.

Ocean Live Park, il villaggio organizzato per celebrare la cerimonia di premiazione ed ospitare gli eventi collaterali, è stato per nove giorni il punto di riferimento delle numerose attività svolte con un continuo afflusso di pubblico.

Chi ha visitato il villaggio, oltre alle tante iniziative per la vela e lo sport in generale, avrà certamente trovato di interesse la possibilità di visitare la Nave Scuola Palinuro e la presenza di alcune imbarcazioni leggendarie che hanno partecipato a precedenti edizioni.

Nella giornata finale il saluto al veliero della Marina Militare Amerigo Vespucci in partenza per la crociera intorno al mondo affiancato dalle vele in parata ed il sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori.

 


			
			

Yacht & Garden 2023

La quindicesima edizione di Yacht & Garden in programma al Marina Genova dal 19 al 21 Maggio ospiterà, nella cornice di fiori e piante del giardino mediterraneo, il 1° Classic Boat Show D’Italia.
Un evento davvero speciale all’insegna della cultura del verde e del mare dedicato agli appassionati di mare, natura e giardinaggio.

Nei tre giorni della manifestazione alle banchine di Marina Genova saranno ormeggiate imbarcazioni classiche e d’epoca di particolare prestigio, sia a vela che a motore.

L’offerta espositiva si arricchisce della presenza di oltre 150 espositori qualificati provenienti da tutta Italia e di numerosi eventi collaterali, incontri, presentazioni, spettacoli e laboratori.

Il programma è consultabile al seguente link:
https://yachtandgarden.it/it/programma-cronologico-2023/

Di seguito citiamo alcuni titoli:

Piante insolite dal mondo e biodiversità del territorio ligure

“La Foresta Perduta”: il progetto ambientale di recupero della Secca di Bergeggi

Liguria: il paesaggio racconta

Piante e benessere: come riconoscere cosmetici davvero naturali e bio

Sirene e pesci volanti in mostra

Le Lune del legno tra scienza e mistero

Capolavori del modellismo navale

Arte botanica, tra acquerelli, damaschi e composizioni floreali

Artigianato e antichi mestieri, tra marineria e giardinaggio

Yacht & Garden in musica, tra canti di sirene e cori imprevedibili di primavera

Yacht & Garden per i bambini

 

Comunicato Stampa

 

Credit Immagini Paolo Maccione
- YachtGarden2022_L
- i_gozzi_al_marina_genova

 

 

Portofino – Regate di Primavera

Il Golfo del Tigullio sarà la cornice alle tradizionali Regate di Primavera, organizzate da Yacht Club Italiano in collaborazione con i Comuni di Portofino e Santa Margherita Ligure.

La manifestazione avrà inizio giovedì 4 maggio con l’arrivo delle prime barche e proseguirà con le prove in mare nei giorni successivi per concludersi domenica 7 Maggio con la prova finale e la festa per la premiazione.

La partecipazione al Trofeo, aperta agli scafi di lunghezza superiore a 50 piedi grazie alla formula ad inviti, già sperimentata nelle precedenti edizioni, vedrà la presenza di imbarcazioni dei cantieri ICE Yachts, Mylius e Solaris Yachts oltre a diversi grandi maxi tra i quali:

  • Nautor Swan
    Drfiter Cube 98′ e Azzurro 78′
  • Wally
    Sensei 94′ e Kauris II 78′
  • FlyingNikka 18 metri one-off

Numerosi gli eventi conviviali che prenderanno vita nei quattro giorni di regata grazie agli sponsor della manifestazione ed ai main partner Splendido Mare e Banca Passadore.

Comunicato Stampa

 

OCEAN RACE 2023

La regata in equipaggio partita il 15 Gennaio da Alicante per il giro del mondo in sette tappe è giunta alla fase considerata la più impegnativa.

La terza tappa, da Cape Town a Itajaì, si svolge in condizioni meteo molto dure tipiche delle latitudini meridionali e culminerà col doppiaggio di Capo Horn.
Per la flotta si tratta senza dubbio di affrontare il periodo più difficile, mancano poco meno di 4.000 Miglia all’arrivo e le previsioni annunciano vento in aumento sino a 30 nodi con raffiche di 40 e onde di sei-sette metri nei prossimi due giorni.

Gli equipaggi, superati i venti ed i mari in burrasca di Capo Horn, risaliranno verso Nord e probabilmente navigheranno in condizioni meteo meno estreme.

Superata questa tratta, la più lunga della Ocean Race, seguiranno le destinazioni di Newport, Aarhus e The Hague per giungere al Grand Finale a Genova atteso nel mese di Giugno.

Le Vele d’Epoca nel Golfo

Tornano le regate delle vele d’epoca nel Golfo della Spezia dal 4 al 6 Giugno.
Le Vele d’Epoca nel Golfo” manifestazione giunta alla terza edizione ed organizzata da AIVE [Associazione Italiana Vele d’Epoca] in collaborazione con il Circolo Velico della Spezia ed il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, del Cantiere Valdettaro ed il patrocinio del Comune di Porto Venere.

Il borgo marinaro delle Grazie di Portovenere ospiterà la flotta dei partecipanti, le splendide imbarcazioni ormeggiate in banchina saranno così occasione di visita per il pubblico e per i tanti cultori dello yachting classico.

Alle due regate previste, che si svolgeranno nel Golfo della Spezia nelle giornate di sabato e domenica, sono ammessi scafi in legno o metallo in possesso di certificato di stazza C.I.M. di costruzione anteriore all’anno 1950 per gli Yachts d’Epoca ed all’anno 1976 per gli Yachts Classici, potranno inoltre partecipare eventuali loro repliche, se in regola con i certificati.

In occasione del raduno verrà allestita la mostra “Le Grazie dell’Orion – Mezzo secolo da cartolina“ a cura del Cantiere della Memoria e la collaborazione di “FoReVel Spezia” e “La Nave di Carta”. Oggetto della mostra il video-viaggio nel tempo con disegni dello Studio Faggioni e foto storiche dei marinai che navigarono su questa regina del mare.

 

Foto di Paolo Maccione

Aperte le iscrizioni a “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, La Spezia 8-10 giugno

Tutto pronto presso il borgo ligure delle Grazie, nel Golfo della Spezia, per la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma dall’8 al 10 giugno 2018. Le due regate previste, organizzate dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca, si svolgeranno tra Portovenere e il Golfo dei Poeti. Tra le barche iscritte alcuni scafi della Marina Militare e prestigiose imbarcazioni che hanno fatto la storia dello yachting. Ai vincitori verranno assegnati gli orologi Michel Herbelin – Chronos Diffusion, manifattura dell’alta orologeria francese che esordisce in qualità di sponsor nel mondo delle barche d’epoca.

LA MARINA MILITARE A “LE VELE D’EPOCA NEL GOLFO”
Ci saranno anche la gloriosa Artica II, prima classificata nel 1956 alla storica regata Torbay-Lisbona, e la plurivittoriosa Chaplin, donata proprio dieci anni fa dalla famiglia genovese Novi alla Marina Militare, alla prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma alle Grazie, nel Golfo della Spezia, da venerdì 8 a domenica 10 giugno. La manifestazione è organizzata dall’AIVE, l’Associazione Italiana Vele d’Epoca fondata nel 1982 (www.aive-yachts.org), in sinergia con il Circolo Velico della Spezia, il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio e la sponsorizzazione del brand Michel Herbelin – Chronos Diffusion, prestigiosa manifattura dell’alta orologeria francese (www.michel-herbelin.com/web e www.chronosdiffusion.eu). La presenza di queste due barche ricorderà idealmente il cantiere Sangermani che le ha costruite rispettivamente nel 1956 e nel 1974. Il suo titolare, il ligure Cesare Sangermani Jr., figlio del pioniere della nautica Cesare, è infatti scomparso lo scorso 17 maggio all’età di 71 anni creando un vuoto tra gli estimatori delle barche in legno. La Marina schiererà anche il 23 metri Caroly, un Baglietto del 1948, e Grifone, un classe 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1963 vincitrice nel 1965 a Napoli del Campionato del Mondo di classe con a bordo il mito della vela Agostino Straulino. Tra le altre barche iscritte gli 8 Metri S.I. Bamba del 1927 e Margaret del 1925, Melisande del 1928, lo Sparkman & Stephens Ojalà II del 1973, Ilda del 1946, Dragonera e Onfale, varati sempre da Sangermani nel 1961 e 1962.

Chaplin, il Sangermani 1974 della M.M.
Chaplin, il Sangermani 1974 della M.M.

UN’ESCLUSIVA VISITA GUIDATA AL RESTAURO DELLA BARCA DI RE GIORGIO V
Numerose le iniziative collaterali organizzate per gli equipaggi durante la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”. Le barche potranno sostare all’ormeggio alle Grazie da mercoledì 6 fino alle ore 12 di lunedì 11 giugno.  Sabato 9 giugno partirà la prima regata, seguita alle 18.30 da un aperitivo tra le barche d’epoca e da un’esclusiva visita agli yachts d’epoca in restauro presso il vicino Cantiere Valdettaro. Qui sarà possibile ammirare Vera Mary, la goletta aurica lunga 22 metri varata nel 1932 presso il cantiere inglese Berthon Boat Company di Lymington su progetto di J.M. Soper. Nel 1935 Vera Mary fu acquistata da Re Giorgio V d’Inghilterra per donarla all’amico Sir Philip Hunloke, suo istruttore di vela nonché skipper dello yacht reale Britannia e Commodoro del Royal Yacht Squadron. Nel corso dei decenni successivi ha esplorato il Mediterraneo, facendo base a Sanremo e Cannes. Alle 21.30 si svolgerà “Sentinelle dell’infinito”, mostra e video sul faro dell’isola del Tino a cura del Cantiere della Memoria e “Rimirandoci nel Golfo”, proiezione delle foto di Tiziana Pieri e Roberto Celi della prima giornata di Regate. Domenica 10 giugno, prima della seconda regata, gli equipaggi visiteranno il Museo del Faro dell’Isola del Tino. In serata si svolgerà la cerimonia di premiazione, con assegnazione di due cronografi della collezione Newport Sport Chic messi in palio dallo sponsor Michel Herbelin –  Chronos Diffusion.

Le Grazie, vele d'epoca
Le Grazie, vele d’epoca

LE IMBARCAZIONI AMMESSE
A “Le Vele d’Epoca nel Golfo” potranno partecipare gli yachts in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (Yachts d’Epoca) e al 1976 (Yachts Classici), nonché le loro repliche individuabili secondo quanto disposto dal “Regolamento per la stazza e le regate degli Yachts d’Epoca e Classici – C.I.M. 2018-2021”. L’ammissione di altre tipologie di imbarcazioni verrà valutata a insindacabile giudizio del comitato organizzatore. Il pubblico di appassionati avrà facoltà di presenziare alla manifestazione e di vedere gli scafi all’ormeggio.

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
http://www.aive-yachts.org/regate/regata-sociale-2018/
E-mail: aive.yacht@gmail.com
Roberta Talamoni – Mob. +39 3474336750

Dragonera, un Sangermani del 1961
Dragonera, un Sangermani del 1961

 AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In oltre 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è il professore spezzino Pier Maria Giusteschi Conti, eletto per il quadriennio 2017-2021. Info: www.aive-yachts.org

Vele d'Epoca nel Golfo
Vele d’Epoca nel Golfo

Comunicato stampa

OTAM lancia il nuovo 85′ GTS, l’open ad ali di gabbiano

• Il nuovo 85’ GTS è stato sviluppato con R+P Architecture e Umberto Tagliavini
• La particolare apertura ad ali di gabbiano permette flessibilità e garantisce sicurezza in navigazione
• La nuova poppa aperta, l’utilizzo della prua e la forte connotazione estetica fanno del 85’GTS un Luxury Performance Superyacht in puro DNA OTAM
• Due le motorizzazioni proposte, per una velocità massima di 45 nodi ed infinite le possibilità di personalizzazione

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – presenta il suo nuovo OTAM 85 GTS, che è il risultato della ricerca che il cantiere italiano ha portato avanti a seguito del successo dell’iconico OTAM 80 HT.

IL FRUTTO DI UN IMPORTANTE LAVORO DI TEAM
Un progetto sviluppato con lo storico partner Marine Design di Umberto Tagliavini e in collaborazione con Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture, già strategicamente all’opera su altri modelli della gamma OTAM CUSTOM RANGE. Per la prima volta su un modello OTAM, l’armatore potrà optare per diverse configurazioni della prua, tra le quali spiccano la possibilità di avere una lounge con coffee table o un vero e proprio ampio prendisole.

L’APERTURA AD ALI DI GABBIANO ISPIRATA ALLE SUPERCAR
Il risultato è un open flessibile, che vuole offrire il massimo del comfort sia in navigazione sia quando ci si trova all’ancora. La particolare apertura ad ali di gabbiano ispirata alle supercar, strutturato a partire da una “spina” centrale, riflette proprio questa volontà: in navigazione, con le ali abbassate, il senso di protezione è totale e la turbolenza ridotta, mentre quando si è in rada è sufficiente sollevare le due ali per ottenere quella sensazione di contatto con la natura circostante propria degli open quando all’ancora.

Otam 85 GTS profilo

SPAZI AMPLIFICATI
Una sensazione amplificata dalla poppa aperta, che assicura un accesso al mare comodo e sicuro e dalla prua che consente di avere un’altra porzione da utilizzare in massimo confort e privacy come dining e prendisole. L’armatore, a conferma della capacità e intenzione di OTAM di non limitare dal punto di vista estetico e tecnico le possibilità di personalizzazione, potrà dettagliare e customizzare in puro DNA OTAM ogni parte della barca, dal layout interno ad ogni singolo dettaglio.

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PRESTAZIONI IN TIPICO STILE OTAM
Il comfort si associa al carattere sportivo proprio del DNA OTAM, evidenziato dalla doppia proposta in termini di motorizzazioni: con due propulsori MTU 16V da 2600 cavalli ciascuno la velocità massima prevista è di 45 nodi (35 nodi di crociera), mentre se si opta per una coppia di CAT C32 da 1925 cavalli si raggiunge una massima di 38 nodi (32 di crociera. In entrambi i casi i motori saranno accoppiati a trasmissioni Arneson.

Otam 85 GTS profilo


ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Otam Custom Range dai 35 ai 40 metri, in alluminio. “La gamma OTAM che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli divisi in due fasce di prodotto di medie e grandi dimensioni. OTAM 45′, 58’(open+HT) 65’HT la fascia di dimensioni medie mentre OTAM 80’ – 100 e 120’ le proposte su grandi dimensioni. Il 120’ verrà presentato e divulgato dal cantiere Genovese nel prossimo futuro per ampliare ancora l’Iconica gamma OTAM. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

OTAM CUSTOM RANGE – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt full custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e l’obbligo di non voler mai trovare compromessi sulla qualità ha portato OTAM alla vendita (Dicembre 2014) del primo 35 metri “Otam Custom Range” con la chiara intenzione di affacciarsi anche su un altro segmento di mercato, da 30 ai 40 metri full custom. Il risultato è stato Gipsy, uno yacht capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award” e il “The World Superyacht Award”.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.

OTAMwww.otam.it
Via Cibrario, 2
16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob:+39 331 3174217

Comunicato stampa

Blue Economy Summit a Genova: date, programma e tematiche

Si svolgerà a Genova dal 9 al 12 aprile 2018 la I edizione del Blue Economy Summit, la manifestazione dedicata alle diverse filiere produttive legate al mare, promossa dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City con il supporto tecnico e organizzativo di Clickutility Team.

L’obiettivo dell’evento è di creare “consapevolezza delle opportunità che derivano dalla Blue Economy”, coinvolgendo tutti i principali protagonisti istituzionali e imprenditoriali del territorio che utilizzano il mare come risorsa per attività industriali e sviluppo di servizi inserendoli in un’ottica di sostenibilità.

Il Blue Economy Summit intende dare seguito alla Genova Smart Week, manifestazione promossa dal Comune e dall’associazione Genova Smart City, e agli Stati Generali dell’Economia della Città: due eventi che hanno generato grande interesse e attenzione da parte degli stakeholders cittadini, nazionali e internazionali per la Città.

La Blue Economy rappresenta un’opportunità di sviluppo: il Comune di Genova, infatti, intende supportare questa nuova opportunità di crescita attraverso un evento di richiamo nazionale e internazionale.


LA BLUE ECONOMY IN ITALIA

· 200 mila imprese operano nella Blue Economy, pari al 3,1% delle imprese totali italiane

· +7,8% di nuove imprese (nel 2016)

· 800 mila occupati, pari al 3,5% della occupazione complessiva nazionale


LA BLUE ECONOMY IN LIGURIA

La Liguria è la regione in cui l’economia del mare ha un peso maggiore sul proprio tessuto imprenditoriale grazie a un’incidenza delle aziende della blue economy pari al 9% del totale regionale.

· 156 aziende che operano nel campo della Blue Economy

· 13 miliardi di euro di produzione

· 2,49% di ricavi nel 2016 rispetto all’anno precedente.


DOVE

Il Blue Economy Summit si svilupperà in diversi luoghi tra la città e il porto. Fulcro della manifestazione sarà Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, che ospiterà le sessioni congressuali cui si alterneranno visite tecniche presso le eccellenze del Porto in occasione della Festa del Mare 2018.

· PALAZZO TURSI – VIA GARIBALDI 9
Via Garibaldi, 9

· PORTO DI GENOVA

· PALAZZO SAN GIORGIO
Via della Mercanzia, 2


IL PALINSESTO

· LUNEDI 9 APRILE
Evento di lancio

· MARTEDI 10 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo Tursi)

· MERCOLEDI 11 APRILE
Festa del Mare visite tecniche presso le eccellenze del Porto di Genova e la Cacciatorpediniere Duilio (Porto Antico e Porto commerciale)

· GIOVEDI 12 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo San Giorgio)


LE 4 AREE TEMATICHE

→ #PORTO #INFRASTRUTTURE #NUOVI MERCATI #INTERMODALITÀ
Il Porto di Genova porta di ingresso del Nord Italia, la Svizzera e la Germania del Sud

→ #HIGH TECH #FORMAZIONE 4.0 #NUOVE PROFESSIONI #STARTUP
Ricerca, industria ad alta tecnologia, formazione 4.0 e start up un polo di eccellenza per lo sviluppo del cluster marittimo portuale nazionale e internazionale

→ #TURISMO #CROCIERE #NAUTICA #WATERFRONT
Come far crescere e valorizzare il turismo che viene dal mare e per il mare

→ #PESCA #ITTITURISMO #ITTICOLTURA #PROTEZIONE AMBIENTE MARINO
Pesca, itturismo e itticultura: quali potenzialità in Liguria