Nautica 2022 Ripartenza

Il titolo che abbina le parole “Nautica” e “Ripartenza” per alcuni versi potrebbe essere insufficiente o poco appropriato a rappresentare correttamente la situazione che sta vivendo l’industria di settore nel suo complesso.

Il Dizionario della Lingua Italiana Garzanti riporta la seguente definizione:

“… nuova partenza, nuovo inizio; riavvio di un’attività, di un progetto …”

Ripartenza un sostantivo, oggi abbondantemente presente nel linguaggio di media e politici, spesso abusato nel suo significato per richiamare una sorta di associazione mentale con altri termini, quali risorgimento o ricostruzione, tipici di passati momenti storici.

In effetti è improprio parlare di ripartenza se consideriamo quanto riportato da autorevoli fonti a proposito di importanti incrementi di fatturato registrati nei due anni precedenti (2020 – 2021), semmai sarà un augurabile proseguimento del trend per l’anno in corso. Indubbiamente il comparto è tra quelli che meglio hanno resistito e mantenuto le posizioni contribuendo attivamente all’andamento economico nazionale con il “Made in Italy” e con notevoli quote di export.

Complessivamente la cantieristica Italiana si attesta ai primi posti tra i costruttori di superyacht con circa la metà della produzione mondiale portando ricadute economiche ed occupazionali che rappresentano senz’altro un valore molto apprezzabile, tuttavia il mondo nautico ha una conformazione eterogenea, storicamente formata da aziende di svariate dimensioni spesso indirizzate verso specifici settori del mercato.

Il prezzo di vendita di una singola unità di questo tipo varia in funzione della dimensione partendo da una base di 20 milioni di euro per superare le centinaia di milioni per costruzioni di 100 metri ed oltre.
Tali valori, se confrontati al resto delle attività nautiche, nella maggior parte dei casi rimangono lontani da quanto raggiunto in un intero anno di lavoro dagli operatori dell’indotto o da altri cantieri minori, anzi sono infinitamente più ridotti, praticamente due grandezze totalmente non comparabili.

Ma questo secondo insieme rappresenta, per capacità professionali e bagaglio di competenze, un’inestimabile valore per la diffusione della nautica in Italia nelle varie formule praticabili in una nazione bagnata per tre quarti dal mare.
A mio parere basare una stima dell’andamento sul solo volume globale fatturato potrebbe risultare molto pericoloso.

Inoltre non possiamo poi prescindere da fattori esterni derivanti da eventi di natura politica, economica, sanitaria e sociale, sia nazionali che internazionali.

Il mondo cambia velocemente, stiamo attraversando un periodo di trasformazioni epocali!

Mi capita sovente di confrontarmi con gli operatori del settore e spesso ho la sensazione che non tutto il comparto si muova alla medesima velocità o quanto meno che i cambiamenti vengano recepiti in maniera differente così come le relative conseguenze.

Nella ferma convinzione di quanto i comportamenti dei singoli soggetti possano essere in grado di incidere profondamente sul nostro futuro professionale e personale, l’invito alla presa di coscienza di tale fondamentale requisito da parte di tutti noi è l’augurio per il 2022.

 

Elegante Solid Sail

Elegante Solid Sail è l’ultima creazione presentata da Steve Kozloff Designs, un Motor Sailor in acciaio di 87 metri ricco di soluzioni audaci ed appariscenti.

Segue una filosofia progettuale, come altri concept ideati da Kozloff, portata a coniugare innovazione, solidità delle strutture, efficienza e sicurezza della navigazione anche nelle condizioni più estreme senza rinunciare minimamente ad elevati standard di comfort e lusso.

Scafo in acciaio progettato e costruito in classe polare per la navigazione nei ghiacci, beneficia delle funzionalità derivanti dall’installazione di un sistema di vela e albero Chantiers de l’Atlantique Solid Sail/AeolDrive.

L’albero, oltre alla possibilità di essere inclinato in avanti, può ruotare di 360 gradi rendendo agevoli le manovre di impostazione e calata automatizzata delle vele indipendentemente dalla direzione dell’imbarcazione e del vento, quindi il comandante manterrà la rotta semplicemente ruotando opportunamente l’albero.

Elegante Solid Sail dispone di un totale di quattro ponti, con due master suite, alloggi per 14 ospiti in pieno lusso e cabine che possono ospitare 20 membri dell’equipaggio.

L’imbarcazione dotata, oltre alla propulsione velica, di sistemi ibridi diesel-elettrici consente una gestione attenta dei consumi ed una notevole autonomia; a tal proposito il progettista dichiara che l’imbarcazione può navigare ad una velocità di 12 nodi con una autonomia di 4600 miglia nautiche solo con alimentazione diesel.

Per garantire la sicurezza l’imbarcazione è dotata di sei scialuppe di salvataggio che possono essere calate dal ponte superiore anche nelle peggiori condizioni.

Questo Motor Sailor in acciaio elegante ed aggraziato, presenta le solide capacità di uno yacht explorer di livello mondiale con tutto il lusso di qualsiasi super-yacht e molto altro!

 

 

STELLARCAT 25M TRI-DECK

StellarPM ha annunciato il nuovo modello Tri-Deck, che completa la serie di catamarani StellarCAT costruiti interamente in alluminio marino di alta qualità.

Con l’inserimento in gamma di AL25-3 l’azienda americana porta sul mercato tre catamarani a motore con caratteristiche “lusso premium” e standard qualitativi senza compromessi:

–  AL20-2 68 piedi Lunghezza totale metri 20,72

–  AL25-2 83 piedi Lunghezza totale metri 25,12

–  AL25-3 modello a tre piani basato sulle stesse dimensioni di AL25-2

Chris Holmes, Principal e fondatore di StellarPM, a proposito delle qualità costruttive di questo ultimo modello afferma:

“AL25-3 è un enorme balzo in avanti nel territorio dei superyacht per i catamarani a motore StellarCAT  che offre caratteristiche dei grandi yacht …

… Con la sua grande altezza che torreggia su yacht di dimensioni simili in qualsiasi marina, il layout e il volume triplex offerti dall’AL25-3 sono più simili a quelli che ti aspetteresti su un motoryacht di 40-45 metri.”

AL25-3, come tutti i powercat a marchio StellarCAT, è costruito interamente in metallo e risponde ai requisiti di classificazione più rigorosi dell’American Bureau of Shipping in tema di sicurezza.

Grazie alla dimensione del baglio di quasi 12 metri l’area interna del ponte principale è dominata da un imponente salone di 59 metri quadrati con altezze generose per una disposizione aperta e luminosa.
Gli ampi spazi abitativi garantiscono confortevoli sistemazioni super lussuose con un massimo di cinque/sei cabine riservate agli ospiti ed alloggi per l’equipaggio di generose dimensioni.

Progettato per qualità, velocità, comfort, forza e autonomia con distanze di traversata oceaniche possibili e notevoli velocità massime raggiungibili. AL25-3, nonostante le sue dimensioni, è pensato per essere agevolmente gestito con un equipaggio e testato per la massima sicurezza, stabilità, comfort di navigazione e tenuta di mare.

StellarCAT è un marchio di StellarPM, azienda di ventennale esperienza con sede negli Stati Uniti, specializzata nella costruzione personalizzata, refit di yacht e gestione di progetti di superyacht.

 

AL25-3 Brief Specification

 

 

Best of Boats Award 2021

Annunciati i vincitori del Best Boat 2021 premio annuale per barche a motore assegnato a sei diverse categorie di imbarcazioni definite per tipologia d’uso.
La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione del Boot & Fun di Berlino.

La giuria internazionale, composta da giornalisti nautici, ha nominato i sei vincitori scelti tra i finalisti provenienti dalla selezione tra gli oltre cento scafi contendenti al premio che ha comportato una attenta analisi delle singole caratteristiche e numerosi test in barca.

I Vincitori 2021

– BEST FOR BEGINNERS
Il meglio per i principianti è stato giudicato AXOPAR 22 SPYDER
Cantiere Axopar Boats  –  Finland

– BEST FOR FISHING
Il meglio per la pesca è stato giudicato QUICKSILVER 705 PILOTHOUSE
Cantiere Quicksilver Boats  –  USA

– BEST FOR FAMILY
Il meglio per la famiglia è stato giudicato MAREX 330 SCANDINAVIA
Cantiere Marex Boats  –  Norway

– BEST FOR FUN
Il meglio per il divertimento è stato giudicato WATERDREAM 52 CALIFORNIA
Cantiere Waterdream – Netherlands

– BEST FOR TRAVEL
Il meglio per i viaggi è stato giudicato SILENT 60
Cantiere Silent Yachts  –  Austria

– BEST FOR FUTURE (Premio speciale)

Il meglio per il futuro è stato giudicato FRAUSCHER TIMESQUARE 20
Cantiere Frauscher Boats  –  Austria

Tra i partecipanti Italiani troviamo due finalisti:

– Categoria BEST FOR FUN 2021
TECNORIB PIRELLI 35                 Tecnorib

– Categoria BEST FOR TRAVEL
ABSOLUTE 60 FLY                       Absolute Yachts

 

 

De Cesari 33 – GOLFO MISTICO

“Una sfida di stile e prestazioni” con queste parole Giovanni Ceccarelli definisce il progetto CYD 146 da lui disegnato e costruito dal Cantiere De Cesari di Cervia.

Un day cruiser “Full wooden” che per la sua eleganza richiama linee classiche ma dotato di uno scafo ed appendici moderne frutto delle esperienze dello studio Ceccarelli derivanti da diversi importanti progetti.

La barca pensata per veleggiate giornaliere si presta anche a crociere di diversi giorni grazie alle dotazioni interne rigorosamente realizzate in legno.
La costruzione, caratterizzata da una buona tenuta di mare, offre ottime prestazioni di navigazione in tutte le condizioni di utilizzo non esclusa la regata.

Golfo Mistico, commissionato dall’armatore Aldo Ferruzzi, è il primo esemplare del 33 piedi ed è iscritta al premio “European Yacht of The Year” dove risulta tra i finalisti nella categoria “Special Yachts”.
Lo stesso armatore, dopo aver partecipato alle Regates Royal ed alle Vele de St. Tropez, ha raggiunto via mare Port Genesta, nei pressi di Barcellona, dove sono allestite le prove delle cinque categorie, percorrendo un totale di 500 miglia in meno di una settimana.

Il Cantiere

Con una storia di oltre mezzo secolo il cantiere De Cesari, specializzato nella costruzione di scafi in legno, sia a vela che a motore, riesce a fondere tradizione ed innovazione grazie alla maestria degli artigiani ed alla competenza nell’utilizzo delle moderne tecniche proprio come nella costruzione di Golfo Mistico dove la struttura è in mogano lamellare ed il ponte in teak utilizzando l’incollaggio epossidico West System, una tecnica consolidata dal cantiere.

 

Comunicato Stampa

Foto in Evidenza  James Robinson Taylor

 

 

Caribu 2 Solid Sail

Presentazione del nuovo Caribù II con scafo in acciaio progettato e costruito in classe polare per la navigazione nei ghiacci, come tutti gli yacht della serie Goliath.

Le funzionalità derivanti dall’installazione di due sistemi “Chantiers de l’Atlantique Solid Sail/AeolDrive” conferiscono al nuovo modello notevoli vantaggi prestazionali, primo tra tutti la possibilità di inclinare in avanti i due alberi riducendo così l’altezza massima dalla superficie dell’acqua di circa trentadue metri, da 72 a 40 metri (da 237 a 131 piedi). In questo modo Caribù potrà avere accesso diretto al Canale di Panama, San Francisco, San Diego ed altri importanti porti nonché transitare agevolmente in acque sottostanti alcuni ponti normalmente non accessibili ai grandi yacht.

 

Altre particolarità dichiarate:

– impostazione e calata automatizzata delle vele
– il Solid Sail system ha alberi rotanti di 360° pertanto la manovra di alzare od abbassare le vele può essere eseguita indipendentemente dalla direzione dell’imbarcazione e del vento, il comandante manterrà la rotta ruotando opportunamente gli alberi
– durata dei materiali di oltre venti anni superiore alle tradizionali vele Dacron
– gli alberi privi di crocette o sartie rendono possibile introdurre un sistema di sbrinamento nel caso di navigazioni in condizioni di formazione di ghiaccio

Nei 113 metri (371 piedi) di lunghezza Caribù II dispone di un totale di sei ponti ove può ospitare, nel massimo comfort, sino a 14 ospiti ed un equipaggio di 20 persone.

Oltre ad un ampio salone, nella struttura, trovano spazio due master suite, una piscina di dimensioni standard, un beach club ed una area benessere attrezzata.

Una cupola, alloggiata nella parte superiore del ponte, permette di avere una visuale libera anche dall’interno durante la navigazione.

L’imbarcazione dotata, oltre alla propulsione velica, di sistemi ibridi diesel-elettrici consente una gestione attenta dei consumi ed una notevole autonomia; a tal proposito il progettista Steve Kozloff dichiara che l’imbarcazione può navigare ad una velocità di 15 nodi con una autonomia di 6000 miglia solo con alimentazione diesel.

Le dotazioni tecniche e gli spazi dedicati alle attività di manutenzione rispondono ad ogni esigenza, comprese due grandi gru in grado di imbarcare o sbarcare agevolmente ogni tipo di carico ed eventuali mezzi od attrezzature di ricerca speciali.

In ultimo, non certo per importanza, i fattori di sicurezza per ospiti ed equipaggio. Sono costantemente imbarcate due scialuppe di salvataggio a caduta libera che possono essere calate a mare anche in situazioni critiche, un hangar per aerei di circa 180 metri quadrati con relativa area di atterraggio che assicura l’agibilità anche in condizioni meteo difficili e trovano riparo a bordo due elicotteri di media dimensione, o tre più piccoli.

 

 

 

NavalTecnoSud Boat Stand

Naval Tecno Sud, ditta specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti per la cantieristica navale, acquisisce una nuova importante commessa da parte di Sanlorenzo Yachts per la fornitura di una cabina da realizzare nel cantiere di La Spezia.

La struttura, attualmente in fase di montaggio, rappresenta sicuramente un’ulteriore traguardo tra i tanti raggiunti dall’azienda pugliese, sia per la superficie coperta dalla realizzazione che per importanza del committente.

NavalTecnoSud Boat Stand

Dimensioni

–  Lunghezza metri 28,50
–  Larghezza metri 20
–  Altezza metri 14

Per la piena riuscita del nuovo progetto è risultato fondamentale l’impegno di Barbara Spadavecchia che ha seguito nel minimo dettaglio tutte le fasi di studio ed allestimento rispondendo appieno ad ogni specifiche richiesta del cliente.

 

NavalTecnoSud offre un’ampia gamma di soluzioni dedicate alla nautica da diporto, tutti i prodotti sono realizzati in conformità alla normativa CE e rigorosamente made in Italy.

 

 

Falls of Clyde Project

Ormeggiata a Honolulu, nello Stato delle Hawaii, Falls Of Clyde è una Tall Ship costruita nel 1878 dal cantiere Russell and Co a Port Glasgow, sul fiume Clyde in Scozia.

Primo ed unico esemplare rimasto di otto navi gemelle, in quanto le altre sette sono andate perdute in mare od in azione in entrambe le guerre mondiali, questo brigantino a palo ha una lunga e particolare storia.

Nata come portarinfuse inizialmente impiegata con regolarità sulle rotte commerciali verso India e Pakistan, successivamente venne acquistata dalla compagnia di navigazione Matson Shipping per l’uso nel Pacifico, sulla rotta Hawaii – San Francisco.

Rimase in servizio con Matson’s e poi Associated Oil per molti anni, essendo stata convertita per trasportare petrolio nel 1907. Dopo la sua vita alle Hawaii fu venduta alla flotta da pesca Alaska Packers e divenne una chiatta per il trasporto di carburante ad uso della loro flotta da pesca.
Verso la metà del 20° secolo la sua vita lavorativa era alla fine, quando un giovane giornalista iniziò una campagna per salvarla. Alla fine fu portata a Honolulu a metà degli anni ’60, dove ebbe luogo un graduale restauro e divenne una mostra permanente all’Hawaii Maritime Centre.
Dopo un lungo periodo di successo come attrazione turistica, il Museo purtroppo fallì e Fall of Clyde venne trascurata per diverso tempo. Successivamente venduta per la cifra simbolica di 1 Dollaro ad un gruppo locale di volontari che, con l’intenzione di restaurarla, tentarono una raccolta fondi risultata tuttavia insufficiente allo scopo.

In questi ultimi anni, causa la mancanza di adeguata manutenzione lo scafo si trova in cattivo stato, rischia l’affondamento e necessita di importanti urgenti lavori.
Inizia così una travagliata vicenda: il Dipartimento dei Porti di Honolulu, proprio in conseguenza dello stato della nave, ne ordina l’allontanamento dal porto minacciando la confisca del bene con l’intenzione di affondare lo storico quattro alberi.
Sopravvissuta a due eventi bellici mondiali e superate terribili tempeste in mare, Falls of Clyde, è senz’altro rappresentativa di un’epoca di grande innovazione sia per le iniziative ingegneristiche di quel periodo che per le imprese che hanno aperto nuove rotte marittime contribuendo ad incrementare i traffici mercantili internazionali.

PROGETTO

Il progetto di Falls of Clyde International (FOCI) nasce per salvarla da questa immeritata fine, ricostruirla in modo che possa tornare a navigare negli oceani del mondo, con lo scopo finale di riportarla in Scozia attraverso un epico viaggio già programmato.

MISSIONE

La missione di FOCI mira a raggiungere obiettivi che spaziano in diversi campi, dalla ricerca e diffusione di sistemi di propulsione pulita e di accumulo di energia, passando per i temi sociali relativi ad una equa distribuzione delle opportunità in funzione del reale potenziale di ciascun individuo, per arrivare al sostegno di pratiche che contribuiscano alla diffusione di un commercio più equo, senza trascurare la formazione e l’educazione dei più giovani.

Affascinati dalla storia ed incuriositi dalle iniziative messe in campo dal gruppo per portare avanti il progetto alle nostre domande circa maggiori informazioni ha risposto Mr. David O’Neill, Direttore di Falls Of Clyde International, che gentilmente si è reso disponibile ad una breve intervista di cui riportiamo alcuni contenuti.

” … è previsto che venga ricostruita come cargo a vela, una piattaforma per l’istruzione in mare, una dimostrazione delle moderne tecnologie del 21° secolo che dimostrino in quale misura la potenza della vela e le tecnologie per le emissioni pulite possono avere successo ed essere competitive.”

Proprio a tal proposito prosegue evidenziando una interessante opportunità offerta:

” il gruppo Falls of Clyde International ha già ricevuto proposte da alcune delle più grandi società di ingegneria europee e gli è stata persino offerta una soluzione ad idrogeno ‘unica’ da un fornitore statunitense …”

In ultimo ci piace portare l’attenzione su di una iniziativa particolarmente intrigante ” The Return of The Tea Races ” una regata tra clipper su un percorso da Shanghai al Regno Unito, toccando vari paesi ed offrendo un’occasione di visibilità alle aziende partecipanti con l’esposizione sulle grandi vele dei relativi marchi.

 

 

 

GX6000GPS/E Ricetrasmettitore VHF – AIS Integrato

Quantum GX6000 il nuovo VHF fisso Commercial presentato da Standard Horizon completo di ricevitore AIS integrato e compatibile con NMEA2000 e NMEA0183.

Dotato di tutte le principali funzionalità concentrate in un unico apparato robusto e compatto, potente, affidabile, altamente performante con modalità di utilizzo particolarmente intuitive.

Principali Funzioni

– NMEA 2000

Interfaccia plug and play NMEA 2000.
NMEA 2000 integrato che supporta tutti i PGN per la navigazione, il GPS, l’AIS e la funzione DSC.
Per completare il sistema con funzionalità VHF e DSC è sufficiente collegare il GX6000 alla rete NMEA 2000 esistente.

– RAM4W seconda stazione wireless

Utilizzando l’interfaccia del microfono wireless ad accesso remoto RAM4W è possibile controllare tutte le funzioni radio del GX6000.
Utilizzando l’access point wireless SCU-30 collegato al retro della radio, è possibile sincronizzare fino a 4 unità RAM4W.
Il RAM4W ha un raggio di azione di circa 20 metri e consente di controllare tutte le funzioni della radio tra cui:
DSC Calling – Position Polling – Group Calling.
Inoltre è possibile utilizzare il RAM4W come intercom tra la stazione principale e tra le altre unità RAM4W wireless.

– Ricevitore AIS integrato (**)

Il Quantum GX6000 visualizza sull’ampio display del pannello frontale le informazioni relative al target AIS (MMSI, nominativo di chiamata, nome della nave, BRG, DST, SOG e COG), mostra la posizione nave in relazione ai target AIS ed in caso un’altra nave AIS fosse troppo vicina attiva un allarme (CPA).
(**) Richiede un’antenna AIS dedicata separata

– Megafono integrato da 25 W

La funzione megafono di potenza può generare diversi segnali:
Corno da nebbia
Campana e fischio
Inoltre, in modalità PA o Fog, è possibile ascoltare l’ultimo canale VHF selezionato ed accedere al display AIS.

Grazie ai numerosi accessori disponibili le configurazioni possibili sono in grado di rispondere a tutte le esigenze di bordo.

Il dispositivo è distribuito in Italia da CSY & SON in accordo con la casa madre giapponese, come il resto della gamma prodotti marini per telecomunicazioni Standard Horizon.

 

Brochure

 

 

 

Geneseas – Drone Pulitore Galleggiante

Geneseas™ è un robot autonomo progettato per la pulizia di specchi acquei: porti, marine, laghi e lagune.

Equipaggiato di un pannello solare che ne garantisce l’autonomia, aspira l’acqua durante il percorso programmato, cattura i rifiuti solidi e gli idrocarburi eventualmente presenti a galla trattenendoli nel suo filtro.

Ideato da Alan D’Alfonso Peral, questo geniale dispositivo contribuisce in modo concreto alla battaglia per ridurre il grado di inquinamento delle acque.

Geneseas™ è prodotto in Francia e distribuito da Recyclamer Innovation, start-up fondata dallo stesso ideatore.

Le operazioni necessarie al funzionamento, attivabili dalla App dedicata, sono molto semplici e sostanzialmente si articolano in tre fasi:

– Definizione dell’area di attività
– Attivazione del programma ” Autocleaning ”
– Controllo del lavoro svolto

L’impiego del dispositivo, oltre alle ricadute positive in ambito ecologico ed ambientale, porta innegabili vantaggi per l’ente gestore, quali:

– Risparmio di tempo e risorse fisiche
– Ottimizzazione dei costi
– Sensibilizzazione degli utenti (turisti e diportisti)
– Facilitazione delle procedure in caso di richiesta classificazione con marchi di qualità ecologica

Dispositivo connesso realizzato in contenitore galleggiante compatto, si muove in modo silenzioso, con funzioni di:

– Raccolta rifiuti in acqua con sistema di aspirazione brevettato e silenzioso in grado di raccogliere in modo sicuro plastiche galleggianti, mozziconi, lattine ed altri detriti trattenendoli in un contenitore interno con capienza di 140 litri

– Cattura olio galleggiante, dotato di filtro riciclabile realizzato utilizzando specifiche fibre naturali selezionate per le loro proprietà fisiche

– Intercettazione totale dei rifiuti, gli ultrasuoni incorporati facilitano il rilevamento di ostacoli anche in aree congestionate con elevata manovrabilità in tutte le direzioni

Il Team Geneseas™ è attualmente impegnato in un ciclo di appuntamenti con dimostrazione nei porti, tra i quali Ibiza e Palma di Maiorca, come potete osservare nel video di presentazione ufficiale.

Visione Geneseas™

Appassionato di mare ed attento osservatore dei danni ambientali derivanti dal crescente aumento dell’inquinamento marino, Alan D’Alfonso Peral matura l’idea di trovare una soluzione efficace e pratica per limitare il problema.

Già negli anni precedenti l’associazione Recyclamer si è dedicata alla raccolta manuale dei rifiuti ed a sensibilizzare l’utenza del diporto, nautico e turistico, attraverso varie attività.

Conseguentemente nasce il progetto che si concretizza con la produzione di Geneseas™ il robot automatizzato principalmente dedicato all’utilizzo nei porti turistici.

L’azienda, suffragata dall’esito positivo dei test effettuati in alcuni paesi del bacino Mediterraneo, è oggi interessata a generare contatti per esportare il prodotto ed il modello applicativo, con grande attenzione al mercato italiano come si evince dalla dichiarazione dello stesso fondatore:

” Siamo molto interessati al mercato italiano per il noto impegno delle sue persone in termini di pulizia delle sue coste e la loro eco-responsabilità verso il progetto 0 carbonio 2030 … “

” …. stiamo sviluppando le prime iniziative di esportazione per collaborare con la nostra tecnologia ed il nostro robot Geneseas, insieme possiamo continuare a sensibilizzare e rendere consapevoli persone e bambini che questo è l’unico pianeta che abbiamo, come dice il nostro logo <non esiste un pianeta B> “.

 

Link Video 1

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