Mini Transat – Arrivo Canarie

La flotta dei Mini 6.50 partecipanti alla ventitreesima Mini Transat è ormai giunta alle Canarie dopo aver percorso le 1350 Miglia che separano Les Sables d’Olonne da Santa Cruz de La Palma.

I primi Proto hanno impiegato sette giorni, mentre tre giorni dopo hanno tagliato il traguardo i primi Serie; gli altri concorrenti hanno concluso questa prima tappa, in tempi diversi, con un massimo di quattordici giorni di navigazione.

Certamente questa prima parte della regata è stata fortemente condizionata dalla situazione meteo e dalle conseguenti decisioni dell’organizzazione e degli skipper.
A circa un terzo del percorso, la Direzione della Regata ha diramato un’allerta meteo per possibili venti superiori a quaranta nodi lungo le coste del Portogallo, invitando i concorrenti a scelte ispirate dalla prudenza e se necessario a cercare riparo nel porto più vicino.

La corsa, però, non è stata sospesa od interrotta lasciando di fatto ai regatanti la scelta se proseguire o rifugiarsi in attesa del passaggio delle condizioni avverse.

Gli effetti di ciò che è accaduto documentano il grande distacco tra i primi ed il resto della flotta, forse in qualche modo falsando il risultato sportivo, ma su tutto questo ci sarà tempo per analisi e commenti.

Proto

Il gruppo di quattro scafi in testa godeva di un buon vantaggio e si trovava già oltre il punto critico potendo proseguire e cogliere l’occasione per mettere una seria ipoteca alla vittoria, mentre gli altri decidevano di fermarsi per trovare riparo.

Classifica all’arrivo:

–  1° Tanguy Bouroullec (FRA) – unico Pogo Foil
–  2° Fabio Muzzolini  (FRA)
–  3° Pierre Le Roy  (FRA)
–  4° Irina Gracheva  (RUS)

Serie

Diversa la dinamica per questa categoria dove una ventina di barche, al momento in cui giungeva l’allerta, aveva doppiato Capo Finisterre, o si accingeva a farlo, mentre i più attardati ancora erano impegnati nell’uscita dal Golfo di Biscaglia.
La maggioranza della flotta ha quindi optato di seguire una condotta di prudenza tranne due skipper che hanno invece deciso di proseguire e tentare di superare la perturbazione.
L’enorme vantaggio accumulato, essendo gli unici a percorrere miglia con tutti gli altri fermi, ha determinato la vittoria di tappa per Melwin Fink (DEU) seguito a diciannove ore di distanza da Christian Kargl (AUT).

Gli Italiani in gara

–  Matteo Sericano su Gigali, unico concorrente italiano nella categoria Proto, si posiziona al centro classifica (tredicesimo posto) autore di una buona prestazione.

–  Alberto Riva su EdiliziAcrobatica si piazza al dodicesimo posto dopo una regata che lo vede protagonista di alterne vicende e di una buona rimonta nell’ultima parte di gara.

–  Giovanni Mengucci su Alpha Lyrae finisce ventunesimo, certamente una buona posizione per affrontare con ottime aspettative la seconda tappa.

–  Giammarco Sardi su Antistene in ventiquattresima posizione, forse ritardato da un inconveniente tecnico nella prima parte di regata, all’arrivo infatti dichiara di aver delaminato il muso del suo Maxi 650.

–  Luca Del Zozzo su Race=Care ritardato alla trentadueesima posizione da un problema con la gestione dell’energia di bordo.

–  Massimo Vatteroni su Kabak conquista il trentaquattresimo posto con un andamento di regata molto lineare che lo ha visto occupare le posizioni di centro classifica.

–  Francesco Renella su Koati al sessantunesimo posto attardato da qualche difficoltà all’inizio di gara.

Positivo che i sette skipper Italiani abbiano tutti terminato questa complicata prima fase della regata e viste le posizioni in classifica rimangono aperte interessanti possibilità di ottenere buoni risultati, anche se è presto per le previsioni quando mancano ancora 2700 Miglia alla conclusione.

Il bilancio generale della flotta conta solo tre ritiri (due Serie ed un Proto) su novanta Mini 6.50 partiti e visti i colpi di scena riportati è un risultato ottimo.

… Il Francese Gaël Ledoux viene attaccato da un’orca, fortunatamente non subisce danni allo scafo od ai timoni e ripresosi dallo spavento riesce a riprendere la rotta per terminare la gara in dicianovesima posizione.

… Alice, il Proto 346 di Franck Lauvray, disalbera e viene preso al traino e condotto al porto di Lorian, quindi il navigatore decide successivamente di non proseguire.

… Black Mamba del navigatore Georges Kick finisce sugli scogli all’entrata del porto di Ribadeo e segna il secondo ritiro.

… Victor D’Ersu, Babouchka 985, si scontra con un peschereccio riportando alcuni danni alle strutture che dopo un successivo controllo risultano purtroppo gravi e lo costringono al ritiro.

In questo dopo gara, smaltiti gli effetti adrenalici e recuperate le energie, agli equipaggi ed ai loro team rimangono poco più di due settimane per sistemare eventuali problemi od inconvenienti tecnici prima della partenza per Guadalupa il prossimo 29 Ottobre.

 

 

 

 

 

GENOVA EVENTI OTTOBRE

Nel prossimo mese di Ottobre a Genova saranno organizzati due importanti eventi dedicati al mare ed alle sue economie.

GENOA SHIPPING WEEK

Si svolgerà dal 4 al 10 Ottobre la quinta edizione del Genoa Shipping Week, evento biennale che riunisce le diverse filiere produttive legate al mare coinvolgendo operatori provenienti da tutto il mondo.

L’evento, nato dalla partnership tra Assagenti e Clickutility Team, è risultato nel corso del tempo di fondamentale importanza tra gli appuntamenti internazionali dedicati ai temi della logistica, dello shipping e più in generale allo sviluppo del sistema logistico-portuale.

La Main Conference, ospitata alla Sala Auditorium Acquario di Genova, presenta un’agenda ricca di conferenze e tavole rotonde focalizzati sullo sviluppo del business e sull’innovazione tecnologica, tra i quali segnaliamo:

– IN THE MED
Incentrata sulla posizione geopolitica della penisola Italiana.

– OVER&UNDER THE SEA FORUM
Prende spunto dalla sfide generate dalla corsa alle risorse marine.

– NEXT GENERATION SHIPPING
Partendo dall’evoluzione tecnologica che riguarda gli apparati di navigazione per giungere alle tematiche relative alla navigazione autonoma ed alla cybersecurity.

– NATURAL GAS IN SHIPPING
Esamina le possibili soluzioni a breve termine per la decarbonizzazione.

 

 

 

BLUE ECONOMY SUMMIT

Gli appuntamenti di interesse per il mondo del mare proseguiranno poi con una manifestazione di altrettanta importanza: Genova Blue District edizione 2021.

Nelle giornate del 13 – 14 – 15 sono in programma varie conferenze legate alle opportunità di sviluppo e professionali che derivano dalla Blue Economy.

Anche in questo caso l’agenda è molto ricca e tutti gli argomenti sono di grande interesse, in evidenza:

– Sviluppo degli sport nautici e nuovi modelli di fruizione sostenibile della risorsa mare

– Il rilancio del turismo che viene dal mare e per il mare

 

Gli eventi di entrambe le manifestazioni si svolgeranno sia in presenza che in live streaming.

 

 

 

Queen Mary – Quale Sorte?

Risulta dalle cronache di questi giorni che la < Queen Mary > verrà messa all’asta dopo la decisione di Eagle Hospitality, gruppo specializzato nel settore dell’ospitalità, di cedere gran parte degli asset compreso il transatlantico da tempo ormeggiato a Long Beach.

La nave, prestigiosa ed elegante ammiraglia della Cunard Line, varata nel 1936, venne trasformata in lussuoso hotel galleggiante con caratteristiche museali e dal 1967 ormeggiata stabilmente nel porto Californiano quale “attrazione storica” come definito nello stesso sito web della Eagle.

In questi anni la città di Long Beach, in qualità di proprietaria ha seguito la pratica del noleggio dell’albergo-museo affidandone la conduzione a vari operatori, spesso con esiti poco brillanti a causa degli enormi costi di manutenzione.

Urban Commons nel 2016 firmò un contratto di locazione per la gestione della Queen Mary e più recentemente presentò un piano finanziario mirato a sostenere un ambizioso progetto di sviluppo per il recupero storico del transatlantico e del riassetto urbano dell’area di ormeggio.

Malauguratamente l’operazione < Queen Mary Island >, mai decollata, culmina nel conflitto tra le due società per mancato adempimento degli impegni assunti da Urban Commons ed oggi il destino della nave è nelle mani del responsabile della ristrutturazione del gruppo per evitare un possibile fallimento.

Rimangono i lavori necessari, alcuni urgenti, a mantenere lo stato di conservazione dello scafo, i cui costi ormai insostenibili generano motivo di preoccupazione per le finanze della comunità.
Il bene, di innegabile valore storico, è riconosciuto in senso turistico come opportunità di sviluppo che un progressivo eventuale abbandono renderebbe vano.

Il 20 Maggio si terrà l’asta che deciderà la sorte di questo testimone di un’epoca, è auspicabile che si possa trovare un acquirente in grado di valorizzarne le peculiarità e riportarlo al meritato splendore.