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Ancora un altro stop per Vento di Sardegna, in gara alla OSTAR, la temibile regata transatlantica salpata da Plymouth il 29 maggio scorso.
Le condizioni del mare e del vento, ed in particolare la Tempesta Perfetta incontrata sul cammino qualche giorno fa che ha spinto al ritiro molti concorrenti, tra cui l’italiano Zambelli, hanno provocato conseguenze anche sulla barca di Andrea Mura.
Per fortuna, dopo una dozzina di ore di riparazioni varie, Vento di Sardegna è rientrata in gara alle 13.30 ora italiana.
In particolare destavano preoccupazione le condizioni del motore della chiglia basculante, un elemento centrale nell’idrodinamica di una barca come Vento di Sardegna.
Mura è riuscito ancora una volta a sistemare tutto (si parla in particolare di grosse perdite d’olio, dovute all’allentamento di uno dei due bulloni del tubo idraulico lato prua del motore elettrico).
Le altre riparazioni hanno interessato l’ormai famosa “capottina”, piccola ma ingegnosa soluzione che ha consentito allo skipper una tenuta molto più “stagna” durante la gara, evitando freddo e mare in faccia.
Ricordiamo che Mura aveva già effettuato una sosta nella rada di Halifax nei giorni scorsi e che ciò è consentito dal regolamento, a patto di non ricevere aiuti e supporto dall’esterno o da altre barche.
Adesso la prua è rivolta a Newport, si prevedono ancora due giorni circa di navigazione.
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“E’ successo di tutto in questa Ostar – conferma Andrea Mura – tempeste in successione, gelo polare, avarie…sono contento che manchi poco all’arrivo, adesso accuso un po’ di stanchezza ma la gioia di tagliare la linea del traguardo fa scomparire ogni problema”.
Nel caso in cui Mura dovesse vincere la Ostar 2017, entrerebbe davvero nella leggenda in quanto sarebbe l’unico skipper ad aver vinto tutte e 3 le regate dal 2012 una di seguito all’altra, 2 Ostar e 1 Twostar (con record).
Ecco il video della Tempesta Perfetta:
E’ possibile seguire la regata di Andrea sul sito della OSTAR con il tracking ufficiale (http://yb.tl/rwyc_transat2017), ed anche attraverso un’App gratuita.
Aggiornamenti in real time anche su Facebook e Twitter di Andrea Mura e sul sito www.andreamura.com.
Andrea Mura Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado. Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup. Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”. Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda. Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h) Nel 2013, affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente. Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”. A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”. Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (maggio 2017).
La Ostar, traversata atlantica in solitario ad alte latitudini, purtroppo conferma ancora una vota la sua fama di regata durissima.
Quando stava andando tutto bene per i due italiani, con Mura dominatore e Zambelli in lotta per le primissime posizione, una terribile tempesta con venti costantemente oltre i 40 nodi e mare forza 9, ha flagellato e messo in seria difficoltà la flotta.
Andrea Mura, che ha comunicato di non aver mai affrontato un mare del genere, con la barca che scompariva sotto i frangenti e riemergeva, e fino a quel punto assoluto dominatore con il suo Vento di Sardegna, si è dovuto dirigere a terra in Nuova Scozia per una sosta tecnica.
E’ andata molto peggio ad Michele Zambelli, che nella notte tra sabato e domenica ha lanciato il Mayday, venendo poi tratto in salvo da un elicottero della Guardia Costiera Canadese, dopo aver abbandonato la sua barca Illumia.
Questo il messaggio postato da Andrea sul suo profilo Facebook:
“Grazie a tutti per il supporto e grazie alla Royal Canadian Air Force. Ho perso la deriva a causa di una collisione e la barca si è riempita d’acqua, quindi sono stato costretto ad abbandonare Illumia 12. Ci sarebbero tante cose da raccontare, dallo sguardo di chi mi ha salvato allo strappo di ciò che ho lasciato. Ma questa è una storia che vi racconterò più avanti…”
Durissima la situazione anche per il resto della flotta: d’altronde è terribile affrontare condizioni simili in bolina con barche del genere. Si registra un disalberamento (il Sun Fast 37 olandese Happy) e una barca affondata, il Luffe 37 bulgaro Furia, i cui skipper (partecipava alla Twostar in doppio) sono stati salvati dalla nave Thor Magna. Altre tre barche si sono ritirate per gravi danni, ma stanno procedendo con mezzi propri verso l’Inghilterra o le Azzorre.
Siamo al giorno decisivo dei play-off sfidanti di America’s Cup: Team New Zealand conduce per 4-2 sugli svedesi di Artemis Racing e quindi oggi ha a disposizione il match-point per andare a sfidare Oracle per la Coppa America.
LE REGATE DI IERI
Nella prima prova, i neozelandesi puntano su una configurazione da vento leggero ma raffiche superiori al previsto li mettono in difficoltà contro gli svedesi, che hanno due sole configurazioni come derive (vento debole/medio e medio/forte) che li rendono meno affinati ma sicuramente più adattabili ad eventuali cambiamenti di vento. Pareggio di Artemis e serie sul 2-2.
Poi il vento si è indebolito e nella seconda regata di giornata i kiwi sono tornati a farla da padroni: nonostante la partenza vinta dagli svedesi, i neozelandesi hanno rimontato con facilità e si sono portati nettamente in vantaggio. Inoltre Artemis ha accusato problemi tecnici alla pulsantiera di bordo, per poi ritirarsi visto il distacco pesante. 3-2 per New Zealand.
Ultima prova molto tirata, con Artemis avanti di un soffio in partenza, per la sesta volta su sei, ma Peter Burling vince il duello, con pathos sulla linea dell’arrivo per una frenata inaspettata dei kiwi ha ringalluzzito gli svedesi. Ma alla fine Team New Zealand chiude con 4-2 e ed è ad un passo dalla vittoria della Louis Vuitton Cup.
ANCHE IL TIMONIERE IN MARE A MOVIMENTARE LA FINALE
Nella giornata di sabato invece l’episodio particolare è stato nella terza regata, sul risultato di 1-1, quando il timoniere e fuoriclasse degli svedesi, Nathan Outteridge, è finito in mare dopo una virata, quando tutti a bordo corrono da un lato all’altro per prendere posto con il nuovo assetto. Outteridge è scivolato cadendo in acqua: si è messo al timone il randista, ma poco dopo il team svedese si è ritirato, in quanto su queste barche è impossibile navigare alla pari con un uomo in meno, dal momento che non si sprigiona abbastanza energia per governarle.
Ecco il racconto di Andrea Pendibene, atleta della Marina Militare:
Vittoria per “SPORTVELA MM – BLACKBIRD” alla regata 151 MIGLIA – CETILAR, manifestazione che ha visto coinvolte oltre 220 imbarcazioni.
Giovanna Valsecchi al suo “primo comando” come skipper ha seguito la parte di analisi dello studio delle variabili metereologiche che, interpolate con i target velocità attraverso i software di navigazione, possono simulare centinaia di corse la notte precedente lo start.
Partenza da Marina di Pisa, disimpegno alla secca della Meloria per poi dirigere al famigerato scoglio della Giraglia interpretando il meteo capriccioso di Capo Corso. Effettuato il “Giro di Boa” di metà percorso una discesa diretta alle temibili Formiche di Montecristo facendo attenzione al Canale di Piombino e alla bassa Isola di Pianosa riserva naturale. Ultimo sprint finale con il periplo dell’isolotto dello Sparviero da lasciare a dritta e il taglio della linea d’arrivo davanti al Porto di Punta Ala al traverso del faro rosso sotto il controllo vigile della torre del porto.
L’equipaggio di “SportvelaMM – Black Bird”, questo il nome della imbarcazione classe 950, è composto dallo Svizzero Jacques Valente, da Valery, dal LGT De Tommasi, SC 3Cl Pendibene e dal SC Valsecchi hanno avuto la meglio sugli altri equipaggi della classe.
La regata è stata caratterizzata da momenti di vento leggero soprattutto nell’approcio all’isola d’Elba ma anche da momenti con un bel vento teso che ha permesso a “SPORTVELA MM – BLACK BIRD” di dare il meglio di se arrivando 2 ore e mezzo prima degli altri classe 950.
Andrea Pendibene commenta durante le fasi di setup alla Seve Spezia prima di effettuare il trasferimento per raggiungere il nuovo Porto di Pisa, nella sua Toscana: “ Partecipare ad una regata “Lunga” non è mai scontato, in quanto l’affidabilità è il 90% e, anche se non siamo in oceano, ogni volta che si lasciano gli ormeggi la sicurezza è la priorità N°1. In gara non prenderemo rischi ma abbiamo tanta voglia di fare bene per noi e per chi crede in noi”
Carena, alberatura, motore, impianti, verifica delle dotazioni e tanti altri lavori da marinai che sono stati effettuati grazie all’aiuto fondamentale come sempre di Giovanna Valsecchi (anche lei Marinaio).
Giovanna Valsecchi commenta prima di lasciare la banchina e raggiungere lo start: “Sono la skipper, per me è una prima volta al comando c’è una emozione forte dentro di me inutile negarlo. La regata è impegnativa, molti passaggi difficili e abbiamo studiato le carte e anticipato i rilevamenti. La strategia è definita: al 90% partiremo forte, inseguiremo il vento e poi dalla Giraglia attaccheremo dove il vento aumenterà faremo tesoro del nostro addestramento oceanico..”
Si mollano gli ormeggi dal nuovo porto di Marina di Pisa, si avvisa cincnav cosi da inviargli ogni 4 ore il punto nave e ci dirigiamo nella zona di partenza davanti a Livorno dove identifichiamo l’inconfondibile sagoma della Accademia di Livorno e le alberature del brigantino dove generazione dopo generazione vengono formati e temprati gli ufficiali di Marina.
Siamo talmente presi da non accorgerci che il nuovo Presidente della Federazione il dott. Francesco Ettorre e il suo Vice Alessandro Mei sono impegnati a dare lo start in stile Yachting anglosassone in segno di stima a tutti i marinai presenti per questa gara che testimonia la volontà di diffondere l’arte marinaresca, valorizzare il nostro territorio e promuovere i valori san dello sport velico.
Ci sono 250 barche pronte a scattare e lottare per un podio, le barche delle sicurezza, dei giornalisti oltre ad un elicottero della stampa ..…l’adreanalina di oltre 1500 persone si mischia tra gesti di prodieri, colpi di timone, accelerazioni, manovre al limite e la procedura scandisce tramite segnali sonori e bandiere il 5,4,3,2,1 GO!
CLASSIFICA CLASSE950
1) SPORTVELA MARINA MILITARE SUI9 – GIOVANNA VALSECCHI – TEMPO GARA 28 ore, 49 minuti, 55 secondi
2) EXTREME LIFE FRA5 – MAURIZIO VETTORATO – TEMPO GARA 31 ore, 16 minuti, 10 secondi
3) PEGASUS VENEZIA FRA3600 – PIERO BOERIO – TEMPO GARA 30 ore, 48 minuti, 01 secondo
Terminata la regata si riparte per il Golfo della Spezia, altre miglia, altri tramonti, altri sogni che forti di una vittoria sono più vicini…
Questa vittoria ottenuta con impegno, dedizione, voglia di fare bene è dedicata a tutti voi che ogni giorno lottate lontano dal mare ma con le stesse difficoltà , forse maggiori!
Sono un Marinaio abituato a lottare per raggiungere porti sicuri e quando sono in porto lotto per tornare in mare dove il tempo è scandito non da un orologio ma dal vento, dal mare e da quella sinfonia che si crea navigando a vela verso l’orizzonte inseguendo un sogno.. Entrare in Marina Militare mi ha cresciuto, maturato e reso orgoglioso di questa grande opportunità. Rappresentare il proprio Paese è difficile per il peso della responsabilità ma anche per la sfida nella sfida contro sponsor stellari….quasi un Davide contro Golia
Mancano meno di 100giorni alla MiniTransat di PEGASO ITA883 MARINA MILITARE
Il Gruppo Dainese è “Official Safety Partner” di Emirates Team New Zealand per la Coppa America 2017.
L’equipaggio neozelandese, che per la prima volta ha scelto i pedali al posto dei tradizionali “coffee grinders” per azionare i winch, ha indossato la nuova giacca Sea-Guard ideata e sviluppata da Dainese, che integra protezione e aerodinamicità alle funzioni di galleggiamento.
Performance fino ad ora impensabili per i nuovi catamarani “volanti” AC50 che oggi hanno preso il largo nell’iconica cornice di Great Sound (Bermuda) al via alla 35° edizione della Coppa America. Ad oltre 50 nodi di velocità, per l’equipaggio si presentano condizioni estreme, simili a quelle a cui sono esposti i piloti del Motomondiale. La sicurezza a bordo è quindi l’elemento fondamentale che ha dato origine alla partnership tra Dainese e Emirates Team New Zeland.
Nasce così SEA-GUARD, il primo dispositivo di protezione appositamente studiato per le competizioni veliche. SEA-GUARD, oltre alla funzione di galleggiamento, offre protezione da impatto e consente la massima libertà di movimento per i grinder di ultima generazione, che usano le gambe – su appositi pedali – e non più le braccia per agire sui verricelli.
SEA-GUARD costituisce un’unica soluzione ergonomica e confortevole, pensata per ottimizzare le performance dell’equipaggio. SEA-GUARD integra una gobba aerodinamica di derivazione motociclistica, unitamente all’alloggiamento per la Oxygen tank – una bombola di ossigeno che gli atleti utilizzano in situazioni di emergenza, come in caso di ribaltamento della barca – e per i dispositivi per la comunicazione di bordo.
“Un progetto unico nel suo genere, che ci ha permesso di portare la passione Italiana per l’innovazione e la performance a supporto di un partner di eccellenza” ha dichiarato Cristiano Silei, CEO di Dainese Group. “Da sempre Dainese fa della sicurezza negli sport dinamici la propria missione. L’impegno costante dei nostri team di ricerca e sviluppo in questi mesi di preparazione e la partnership con Emirates Team New Zealand ci hanno permesso di superare una sfida nuova per entrambi ed applicare il know-how acquisito in circostanze estreme diverse da quelle che ben conosciamo da 45 anni”.
Max Sirena, ex skipper di Luna Rossa, ora Technical Advisor e Membro del Management di Emirates Team New Zealand ha aggiunto: “Con l’avvento negli ultimi anni dei catamarani AC, l’evoluzione del mondo velico ha raggiunto livelli senza precedenti. Ora velocità e sicurezza vanno di pari passo con la partnership con Dainese. E’ la prima volta che vengono combinati sicurezza, galleggiamento, protezione e aerodinamicità, tutti aspetti che contribuiscono al miglioramento della nostra performance sull’acqua. Con i catamarani “volanti”, ciascun dettaglio, dalla barca all’abbigliamento, rende a tutti gli effetti la navigazione più veloce”.
DAINESE GROUP – MISSION SAFETY Fondato nel 1972 da Lino Dainese, il gruppo Dainese sviluppa abbigliamento protettivo all’avanguardia per la pratica di sport dinamici: motociclismo, sport invernali, ciclismo, equitazione e vela. Perseguendo la propria missione di proteggere gli sportivi dalla testa ai piedi, nel 2007, Dainese ha acquisito il marchio AGV, brand iconico fondato nel 1947 e famoso in tutto il mondo per i suoi innovativi caschi sportivi. Nel 2015 il gruppo cresce con l’ingresso di POC, marchio svedese leader mondiale nell’equipaggiamento protettivo per sport invernali e ciclismo. I prodotti Dainese, AGV e POC rappresentano la frontiera tecnologica nell’ambito della protezione per gli sport dinamici e sono utilizzati dai migliori atleti al mondo da Valentino Rossi a Emirates Team New Zealand.
EMIRATES TEAM NEW ZEALAND Emirates Team New Zealand ha lanciato la sfida alla 35^ America’s Cup che si svolgerà alle Bermuda nel 2017 ed è il team che ha ottenuto i maggiori successi nella storia recente del trofeo. Vincitore di due edizioni della Coppa America (1995 e 2000), nonché finalista e vincitore di tre ulteriori Louis Vuitton Cup, Emirates Team New Zealand raduna i migliori velisti al mondo. E’ l’unico team ad aver partecipato sia all’America’s Cup che alla Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio, e continua a misurarsi in molti circuiti competitivi, come l’AudiMedCup e l’Extreme Sailing Series, incrementando ulteriormente la sua reputazione a livello internazionale. Le origini del team risalgono alla Coppa America del 1987 di Fremantle (Ovest Australia) e, Emirates Team New Zealand, è l’unico team che si finanzia commercialmente ad essere sopravvissuto dall’edizione 2007 dell’America’s Cup, quella con più sfidanti. Con alcuni dei migliori velisti, dei più innovativi progettisti e boat builder e, grazie alla visione e leadership di Grant Dalton, Emirates Team New Zealand è il team più all’avanguardia nel panorama velico internazionale.
“Sono tutti sani e salvi“…. e con queste parole la comunità dell’America’s Cup e gli appassionati di vela in tutto il mondo hanno tirato un bel sospiro di sollievo, dopo lo shock per il drammatico cappottamento della barca neolezandese. Ancora vivo nella mente di molti, infatti, il ricordo dell’incidente mortale occorso al britannico Andrew ‘Bart’ Simpson 4 anni fa su una barca simile, durante gli allenamenti per la Coppa America.
Durante la quarta regata della semifinale (i kiwi conducevano 3-0) l’Emirates Team New Zealand di Peter Burling ha perso stabilità e si è ingavonatoper poi scuffiare e restare con la prua in acqua, la poppa in aria, tre membri dell’equipaggio in acqua e il resto appesi nelle loro postazioni.
I loro avversari, i britannici di Land Rover BAR, hanno rallentato immediatamente e il capitano Ben Ainslie ha offerto assistenza all’equipaggio avversario.
Dopo essere rimasto con la poppa in aria per alcuni minuti, il catamarano Emirates Team New Zealand è caduto su un lato, permettendo all’equipaggio di tirarlo in posizione verticale.
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Non sono ancora chiare le implicazioni che questo incidente avrà sui playoff di Louis Vuitton America’s Cup, così come la portata dei danni subiti dall’imbarcazione. Il punto naturalmente è stato assegnato a Land Rover BAR, il che significa che i Kiwi di Peter Burling sono ancora sul 3-1 nella serie.
Oggi sono in programma altre regate, con previsioni ancora una volta di condizioni al limite. Se il vento sarà troppo forte, i neozelandesi potrebbero godere di un giorno supplementare per riparare la loro barca danneggiata.
Lo skipper neozelandese Peter Burling, il più giovane del lotto con i suoi 26 anni, ha dichiarato: “Innanzitutto stiamo tutti bene, la cosa davvero importante è questa. Mentre cercavamo di accelerare in prossimità della linea di partenza eravamo molto alti sui foils e poi ci siamo abbassati molto rapidamente. Non siamo sicuri di cosa abbia causato il ribaltamento, ma ora l’importante è sistemare i danni il prima possibile ed essere pronti per le prossime regate. I ragazzi del team sono dei combattenti e lavorando insieme ce la faremo. Hanno già dato prova di ciò riparando la barca in tempi record dopo la prima regata.“
Questo il commento di Ben Ainslie, timoniere avversario “E ‘stata una fantastica giornata di navigazione, certamente la più entusiasmante in cui io sia mai stato coinvolto. Non sono sicuro che ‘divertimento’ sia la parola giusta, ma è molto emozionante, non ho mai vissuto un’atmosfera così tesa prima d’ora.». Certamente ora l’inglese comincia perlomeno ad intravedere una luce in fondo al tunnel in cui si trovava il team BAR.
Si può dire che c’è anche un po’ di Italia nel fatto che per fortuna nessuno si è fatto male per davvero: ricordiamo che l’equipaggio del Team New Zealand indossa abbigliamento di sicurezza Dainese.
L’ALTRA SEMIFINALE
Nell’altra semifinale, intanto, dopo un’epica battaglia i giapponesi di SoftBank Team Japan, condotti da Dean Barker, si sono portati a sorpresa sul 3-1 sui favoriti svedesi Artemis Racing di Nathan Outteridge.
Da giugno a ottobre cinque regate tra Venezia, Monfalcone, Trieste e la Slovenia.
Dal 10 al 12 giugno la Portopiccolo Classic di Sistiana, in provincia di Trieste, inaugurerà la seconda edizione della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico, circuito di regate patrocinato dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca riservato alle barche a vela d’epoca e classiche. Cinque le prove in calendario, valide per l’assegnazione dei Trofei ‘Epoca’, ‘Classiche’ e ‘Spirit of Tradition’, che si svolgeranno nelle acque di Trieste, Venezia, Monfalcone e in Slovenia. Premiazione finale dopo la Barcolana Classic di ottobre.
CINQUE TAPPE IN ALTO ADRIATICO
Per il secondo anno consecutivo l’A.I.V.E. (Associazione Italiana Vele d’Epoca, www.aive-yachts.org), nel 35esimo anno della fondazione, bandisce la Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2017 riservata agli yachts d’epoca e classici conformi al regolamento del C.I.M. (il Comitato Internazionale del Mediterraneo, l’organo normatore delle regate di barche d’epoca del Mediterraneo) e muniti del relativo certificato di stazza per l’anno in corso. Il Trofeo è organizzato in collaborazione con il Circolo Velico Il Portodimare (PD), la Società Velica di Barcola e Grignano (TS), lo Yacht Club Adriaco (TS), lo Yacht Club Hannibal (GO), lo Yacht Club Portopiccolo (TS) e lo Yacht Club Venezia (VE). La Coppa sarà vinta dallo yacht d’epoca e dallo yacht classico che avranno conseguito il punteggio più basso nella loro categoria secondo un già collaudato sistema di computo dei punti. Un trofeo stagionale verrà assegnato anche alla categoria Spirit of Tradition. Cinque le tappe in calendario, che si svolgeranno tra giugno e ottobre:
10-12 giugno: “Portopiccolo Classic – Trofeo ITAS Assicurazioni” – Sistiana (TS) 24-25 giugno: “V Trofeo Principato di Monaco a Venezia – Banca Generali Special Cup” – Venezia 9-10 settembre: “International Hannibal Classic” – Monfalcone (GO) 30 sett.-1 ott.: “20° Raduno Città di Trieste” – Trieste 7 ottobre: “Barcolana Classic” – Trieste
La tappa di Venezia si svolgerà grazie al sostegno del Consolato Onorario del Principato di Monaco a Venezia, mentre l’Hannibal Classic, alla sua prima edizione, rappresenterà la prima regata adriatica AIVE/CIM che toccherà le acque della Slovenia. Un tocco di internazionalità per l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, che proprio nel 2017 ha rinnovato le cariche sociali e nominato un nuovo Presidente, il Professore spezzino Pier Maria Giusteschi Conti. Le imbarcazioni vincitrici del 2016 sono state Serenity tra le ‘Epoca’, Strale (1967) tra le ‘Classiche’ e Angelica IV (2000) tra gli ‘Spirit of Tradition’.
1^ Tappa “PORTOPICCOLO CLASSIC – Trofeo ITAS Assicurazioni” – SISTIANA (TS) – 10/12 GIUGNO 2017
La “Portopiccolo Classic – Trofeo ITAS Assicurazioni” di Sistiana (TS) inaugura ufficialmente la Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2017. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è organizzata dallo Yacht Club Portopiccolo in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco e il Diporto Nautico Sistiana a.s.d. Potranno partecipare tutti gli yachts che abbiano i requisiti per essere inclusi nelle categorie “Yachts d’epoca”, “Yachts classici”, gli Yachts progettati da Carlo Sciarrelli, le imbarcazioni da diporto tradizionali costruite in legno, assimilabili alle “passere”, identificate come imbarcazioni costruite in legno di lunghezza non superiore a 9 metri e costruite nello “spirito della tradizione”. L’ammissione di eventuali altre barche sarà subordinata al giudizio del Comitato Organizzatore. Due le prove in mare, sabato 11 e domenica 12 giugno. Previsti un welcome cocktail e un gala dinner per gli equipaggi. Premiazione finale sulla terrazza del Club. www.portopiccolosistiana.it
2^ Tappa “V TROFEO PRINCIPATO DI MONACO A VENEZIA – BANCA GENERALI SPECIAL CUP” – VENEZIA – 24/25 GIUGNO 2017
Anche quest’anno il nuovo Marina Sant’Elena ospiterà la flotta d’imbarcazioni a vela d’epoca e classiche che parteciperanno alla quinta edizione del “Trofeo Principato di Monaco a Venezia – Banca Generali Special Cup”, evento promosso e organizzato da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali. Il Trofeo, che gode della collaborazione della Marina Militare di Venezia, è organizzato con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, lo Yacht Club Venezia, il Circolo velico il Portodimare, sotto la direzione tecnica di Mirko Sguario, nota personalità del settore. Due le regate in programma, sabato 24 e domenica 25 giugno. In Presenza di S.E.M. Serge Telle, Primo Ministro del Principato di Monaco, sono previsti due cocktail dînatoires. Il primo presso il prestigioso Baglioni Hotel Luna a due passi da Piazza San Marco mentre il secondo, grazie alla collaborazione della Marina Militare, si terrà per la prima volta in una location d’eccezione: il Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia. Le barche veleggeranno nelle acque del bacino di San Marco e saranno visibili dalle rive. La premiazione finale di domenica, che vedrà l’attribuzione dell’Overall Banca Generali, si svolgerà al Marina Sant’Elena. www.yachtclubvenezia.it
3^ Tappa “INTERNATIONAL HANNIBAL CLASSIC” – MONFALCONE (GO) – 9/10 SETTEMBRE 2017
Monfalcone – Portorose (SLO) – Monfalcone. Dall’Italia in Slovenia e ritorno, attraverso tutto il Golfo di Trieste. Avrà il sapore dell’internazionalità la prima edizione di questa nuova regata per vele d’epoca e classiche, Spirit of Tradition e barche progettate da Carlo Sciarrelli, organizzata dallo Yacht Club Hannibal, già organizzatore di importanti competizioni come il Campionato Assoluto Vela d’Altura 2017. Sabato 9 settembre la flotta partirà dal Marina Hannibal di Monfalcone diretta a Portorose, in acque slovene a sud-est di Pirano, dove arriverà dopo circa 15 miglia di mare. Qui gli equipaggi trascorreranno la notte in porto e domenica 10 settembre ripartiranno in regata verso Monfalcone, dove nel pomeriggio si svolgeranno le premiazioni. Tra gli scafi partecipanti anche Angelica IV, il cutter bermudiano lungo 16,50 metri portabandiera dello Yacht Club Hannibal, progettato da Carlo Sciarrelli e costruito in legno nel 2000 dal Cantiere Carlini di Rimini. www.yachtclubhannibal.it
4^ Tappa “20° RADUNO CITTÀ DI TRIESTE” – TRIESTE – 30 SETT./1 OTTOBRE 2017
Un appuntamento giunto alla ventesima edizione, durante il quale si riunisce una parte della flotta che la settimana successiva parteciperà alla Barcolana, la regata più affollata d’Europa. Le barche partecipanti al “20° Raduno Città di Trieste” e alla “Barcolana Classic” potranno sostare gratuitamente presso le banchine dello Yacht Club Adriaco di Trieste per circa 10 giorni. Oltre 70 gli scafi partecipanti in passato. Le imbarcazioni d’Epoca concorreranno per il Trofeo Challenge Arrigo Modugno, le imbarcazioni Classiche per il Trofeo Sergio Spagnul, con classifiche a tempi compensati come da regolamento CIM per vele d’epoca. Sono previste classifiche separate anche per le imbarcazioni progettate da Carlo Sciarrelli, oltre alle tradizionali “Passere” e gli “Spirit of Tradition”. www.ycadriaco.it
5^ Tappa “BARCOLANA CLASSIC” – TRIESTE – 7 OTTOBRE 2017
La Barcolana Classic di Trieste, giunta quest’anno alla undicesima edizione, da quando è nata nel 2006 ha sempre mantenuto il primato di regata per vele d’epoca e classiche, con cadenza annuale, più frequentata d’Italia (Le Vele d’Epoca di Imperia si svolge con cadenza biennale). Spesso nelle edizioni precedenti è stato superato il numero di 80 scafi partecipanti. Una sola la regata in programma, sabato 7 ottobre, preceduta da una parata delle imbarcazioni nello specchio acqueo antistante Piazza Unità d’Italia, in quei giorni gremita di appassionati e velisti partecipanti alla ben nota Barcolana, la regata più affollata d’Europa. www.ycadriaco.it
Sì è concluso alle Bermuda anche il secondo Round Robin della fase di qualificazione della Louis Vuitton Cup: nel secondo giro di regate sì è vista curiosamente una sostanziale ripetizione dei risultati visti nel primo Round Robin, con Oracle che vince lo scontro diretto al vertice contro New Zealand ma che poi perde di nuovo, inaspettatamente, contro gli svedesi di Artemis Racing.
Sia americani che neozelandesi hanno quindi concluso con un bilancio di 8 vittorie e 2 sconfitte a testa. Oracle Team USA, il Defender, ha concluso in testa grazie al punto bonus vinto nelle regate preparatorie dei mesi scorsi e ora si metterà da parte a guardare gli sfidanti darsi battaglia tra di loro.
Ricordiamo che questo turno serviva ad assegnare un punto bonus per la prossima finale di America’s Cup (aggiudicato da Oracle, che partirà quindi in vantaggio) e a decretare i migliori quattro sfidanti che si daranno battaglia nei playoff. Il Groupama Team France, giunto in ultima posizione, è stato eliminato e saluta la competizione.
Il team inglese Land Rover BAR ha fatto peggio di Artemis ma gli sta davanti in classifica grazie ai due punti bonus vinti nelle World Series.
Questa la classifica finale delle qualificazioni:
1) ORACLE TEAM USA – 9 punti (8 vittorie + 1 bonus)
2) Emirates Team New Zealand – 8 punti
3) Land Rover BAR – 6 punti (4 vittorie + 2 bonus)
4) Artemis Racing – 5 punti
5) SoftBank Team Japan – 3 punti
6) Groupama Team France – 2 punti
Ora si passa ai playoff che, dopo le due semifinali e la finale, decreteranno lo sfidante che affronterà Oracle per la Coppa America.
Il team Emirates New Zealand, come miglior sfidante in classifica, aveva la possibilità di scegliere l’avversario da affrontare in semifinale e la scelta è ricaduta su Land Rover BAR. L’altra semifinale vedrà quindi opposti svedesi e giapponesi.
Intanto la prima giornata di semifinali, prevista per domenica 4, è stata posticipata per mancanza di vento.
SEMIFINALI PLAYOFF SFIDANTI:
Emirates Team New Zealand (NZL) vs Land Rover BAR (GBR)
Artemis Racing (SWE) vs SoftBank Team Japan (JPN)
Continua a seguirci nei prossimi giorni per ulteriori aggiornamenti sullo svolgimento della Coppa America di vela!
Ecco il video con cui la America’s Cup saluta il team francese eliminato:
E’ partita alle Bermuda la 35° Coppa America di vela, il più prestigioso trofeo velico e il più antico dello sport in generale.
Come da previsioni, le prime regate sembrano confermare che sarà probabilmente una sfida tra Oracle e New Zealand, con gli Americani favoriti anche se ci sono due elementi che fanno pensare: la sconfitta contro gli svedesi di Artemis ed il fatto che la vittoria nello scontro diretto con i kiwi sia dovuta più ad un’ingenuità del timoniere neozelandese, rimasto spiazzato dalla “cattiveria” di Spithill nell’infilarsi tra barca avversaria e boa, che ad una reale superiorità.
Al termine del Round Robin 1, la classifica vede in testa il Defender Oracle, con 4 vittorie su 5, alle quali va aggiunto il punto bonus derivante dalle World Series. New Zealand ha lo stesso bilancio dei rivali ed insegue quindi ad un solo punto. Al terzo posto Land Rover BAR, team britannico di Sir Ben Ainslie che sembra però in grande difficoltà, con una sola regata vinta e numerosi problemi in virata e ingavonature: per adesso gli inglesi mantengono una buona classifica esclusivamente grazie ai due punti bonus ottenuti con le ottime prestazioni delle World Series. A quota due punti invece, Artemis, Team Japan e la sorpresa Team France, che hanno 2 vittorie e 3 sconfitte ciascuno.
Al momento è cominciato il secondo Round Robin, con le prime 3 regate e vittorie da parte di Oracle, New Zealand e Land Rover BAR, che quindi aggiungono un punto al bilancio precedente.
Ricordiamo che il 3 giugno queste qualificazioni decreteranno un vincitore cui assegnare un punto di bonus, che potrà essere speso nella finale dell’America’s Cup. Si spiega così perché ai Round Robin partecipa anche il defender, Oracle, che poi si metterà da parte per gustarsi il proseguo della battaglia tra gli sfidanti attendendo di sapere con chi dovrà duellare per la contesa della Coppa.
I punti fondamentali della 35° edizione dell’America’s Cup (27 maggio -27 giugno):
– Qualificazioni alla Louis Vuitton America’s Cup: Nel round preliminare, ogni team gareggia due volte contro ciascun altro, incluso il Defender Oracle Team USA. Viene assegnato un punto per ogni vittoria. Al termine, I migliori quattro sfidanti si qualificano per i play-offs.
– Play-offs Louis Vuitton Cup: La competizione prosegue con degli scontri ad eliminazione diretta tra gli sfidanti, al meglio delle 9 regate: il primo team che raggiunge 5 vittorie passa al turno successivo. Sono previste due semifinali e la finale.
– America’s Cup Match: Il Defender Oracle Team USA incontra il miglior sfidante. Se uno di questi due team ha concluso al primo posto le qualificazioni alla Louis Vuitton Cup, gli viene assegnato un punto bonus. Ogni ulteriore vittoria assegnerà un punto: il primo team a raggiungere 7 punti sarà il vincitore della Coppa America.
– Velocità del vento: Per consentire lo svolgimento delle regate, il vento deve essere compreso tra 6 e 24 nodi (11-45 km/h). Se il vento (misurato tra 8 e 3 minuti prima della partenza) è al di fuori di questa finestra, la regata viene posticipata.
Le squadre partecipanti:
– Defender:
Oracle Team Usa (Stati Uniti), skipper: Jimmy Spithill, australiano
– Sfidanti:
Artemis Racing (Svezia), skipper: Nathan Outteridge, australiano
Emirates Team New Zealand (Nuova Zelanda), skipper: Glen Ashby, neozelandese
Groupama Team France (Francia), skipper: Franck Cammas, francese
Land Rover BAR (Inghilterra), skipper: Sir Ben Ainslie, inglese
Softbank Team Japan (Giappone), skipper: Dean Barker, neozelandese
Dove seguire l’America’s Cup:
– Guida alle copertura TV delle gare all’indirizzo web: https://www.americascup.com/en/where-to-watch.html
– America’s Cup app: Le gare possono essere seguite anche sulla App dedicata, scaricabile gratis sugli store iOS e Android, ma è richiesto un pagamento per seguire le gare in diretta (acquisti in-app).
– Social Networks: L’organizzazione utilizza i propri canali social per informare i fans con notizie e immagini. Segui l’azione su Facebook, Twitter e Instagram: Facebook: /AmericasCup Twitter: @AmericasCup Instagram: @AmericasCup
Si è conclusa il 28 maggio a Cala Galera, dopo 2 giornate di regate, la Grand Soleil Cup. Edizione da record con ben 61 barche sulla linea di partenza.
Sono state due giornate intense, coronate da un meteo perfetto. Tanti nuovi Grand Soleil in acqua, fra cui ben 5 Grand Soleil 46 LC, GS 43 e GS 58.
L’organizzazione ringrazia Pierservice, agente di zona, il circolo CNVA, la Marina di Cala Galera e i carissimi armatori che condividono la passione per i Grand Soleil.
Un ringraziamento particolare agli sponsor tecnici – Bamar, Carboway, Harken, B&G, Casadei Podere Palazzo, Volvo e Illy caffè – che hanno contribuito al successo dell’evento.