Soldini alla prima regata oceanica col trimarano “volante”, la situazione

Giovanni Soldini è partito per la prima regata oceanica a bordo del trimarano “volante” Maserati Multi70, la RORC Transatlantic Race.

Al momento si trova in seconda posizione, dentro ad un fronte esteso, a circa 250 miglia di distanza dal grande rivale Phaedo3, già detentore del record della regata nella categoria multiscafi e che viaggia ad una velocità costante oltre i 20 nodi.

Comunicato stampa del team Maserati:

MASERATI MULTI70: PARTITA LA PRIMA REGATA OCEANICA PER GIOVANNI SOLDINI SUL TRIMARANO VOLANTE

Giovanni Soldini e il suo equipaggio hanno iniziato oggi, a bordo del tecnologico trimarano Maserati Multi70, la RORC Transatlantic Race.
2865 miglia per attraversare l’Atlantico da Lanzarote (Canarie) a Grenada (Mar dei Caraibi). Il record dei multiscafi della regata da  migliorare è quello di Phaedo3, stabilito lo scorso anno con un tempo di 5 giorni, 22 ore, 46 minuti e 3 secondi.

Soldini Maserati Trimarano RORC

Alle ore 13.00 italiane (12.00 a Lanzarote) del 26 novembre è partita la RORC Transatlantic Race che fra i 14 iscritti vede in corsa Maserati Multi70 e il Team capitanato da Giovanni Soldini, impaziente di correre questa prima regata oceanica.

La situazione meteo che si prospetta non è ancora definita chiaramente, anche perché i modelli americani ed europei non concordano e sono in rapida evoluzione.
«La transoceanica che ci aspetta è strana: siamo venuti qui per correre una regata caraibica – quindi alta pressione, Aliseo, vento stabile – e invece la situazione meteo è completamente diversa», commenta Giovanni Soldini in uscita dal Marina di Lanzarote. «Ci sono varie depressioni tropicali con fronti molto a Sud».

La partenza della RORC Transatlantic Race per Maserati Multi70, il suo diretto antagonista Phaedo3 e il resto della flotta è stata caratterizzata da 8 nodi di vento da SW al traverso. Passato il canale a Sud di Lanzarote, la navigazione sarà di bolina con vento in rinforzo verso sera.

«Non vediamo l’ora di poter volare in oceano», conclude Giovanni Soldini. «Siamo contenti di fare questa regata che per noi è un passaggio importante: dopo tre mesi di ricerche e sviluppo è la prima volta che riusciamo a navigare in oceano in assetto volante almeno da una parte. Speriamo di capire tante cose misurandoci con l’oceano e di fare dei passi avanti».

La RORC Transatlantic Race, giunta quest’anno alla terza edizione, prevede una rotta di 2865 miglia da Lanzarote (Canarie) a Grenada (Mar dei Caraibi). In corsa 14 barche divise fra Irc, Class 40 e Mocra Multihull. Il record dei multiscafi è quello stabilito dal trimarano Phaedo3 lo scorso anno con un tempo di 5 giorni, 22 ore, 46 minuti e 3 secondi.

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Vendée Globe, collisioni e avarie riducono ancora il gruppo

Sono trascorse tre settimane dalla partenza della Vendee Globe, l’intera flotta ha ormai passato la zona equatoriale.

Le posizioni ad oggi registrate evidenziano una netta differenza tra il gruppo di testa, composto da sei scafi che hanno appena doppiato il Capo di Buona Speranza, altre cinque imbarcazioni che si apprestano a doppiarlo ed il gruppo che lotta ad una distanza di oltre 3000 miglia dai primi.

La classifica conferma, almeno per ora, il vantaggio per gli scafi dotati di foils, anche se la quarta e sesta posizione sono occupate da imbarcazioni senza questo dispositivo, rispettivamente <SMA> e <Quéguiner – Leucémie Espoir>.

Vendée Globe Capo di Buona Speranza

Lo skipper Alex Thomson, autore di un’ottima prestazione sebbene vittima di una collisione che ha procurato la rottura di uno dei foil, ha sfiorato per un soffio il record di traversata sino all’Equatore ed è stato ora superato da Armel Le Cléac’h.
<Banque Populaire VIII> e <Hugo Boss> navigano molto vicini nell’area dei Quaranta Ruggenti, separati da una distanza inferiore a 3 miglia.

Purtroppo si registrano ancora altre avarie:
– Tanguy de Lamotte (rottura dell’albero) sta tornando a Les Sables d’Olonne
– Bertrand de Broc (collisione con danni allo scafo) si ritira
– Vincent Riou (danni da collisione) si ritira
– Jérémie Beyou, ora al quinto posto, procede con difficoltà a causa di avaria al sistema satellitare per le informazioni meteo

Non parliamo solo dei primi, accendiamo un faro anche sul gruppo più distanziato, dove veri marinai lottano a prescindere dalla disponibilità delle dotazioni dipendenti dal budget economico, soddisfatti della loro prestazione nella speranza di concludere l’impresa: il giro del mondo in solitario.

Bertrand de Broc Vendèè Globe
Bertrand de Broc ©Jean-Marie Liot / DPPI / Vendèe Globe

Dainese rivoluziona la sicurezza in mare insieme al Team New Zealand

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Comunicato stampa:

DAINESE RIVOLUZIONA LA SICUREZZA IN MARE INSIEME A EMIRATES TEAM NEW ZEALAND

Milano, EICMA 2016, 9 Novembre 2016 – Il Gruppo Dainese sale a bordo di Emirates Team New Zealand per la Coppa America 2017 con il nuovo SEA-GUARD, indispensabile per la protezione dell’equipaggio durante le regate.

Lo storico marchio italiano Dainese ha annunciato la partnership con Emirates Team New Zealand nel corso della conferenza stampa durante EICMA 2016 – Esposizione Mondiale del Motociclismo – confermando così il suo impegno nella ricerca di soluzioni innovative per la protezione negli sport dinamici.

Dainese sceglie Emirates Team New Zealand, da sempre all’avanguardia nel panorama velico internazionale, per esplorare un nuovo settore. Questa partnership va ad aggiungersi ad altre collaborazioni di successo che l’azienda ha intrapreso nel passato.

Dainese Team New Zealand

In 40 anni di storia Dainese è stata infatti a fianco di grandi campioni come Valentino Rossi e ha dato vita ad ambiziosi progetti quali la realizzazione – in collaborazione con MIT ed ESA (European Space Agency) – di speciali tute che garantissero protezione agli astronauti nello spazio.

Ospite speciale della presentazione è stato Max Sirena, ex skipper di Luna Rossa, ora Technical Advisor e membro del Management di Emirates Team New Zealand, che ha illustrato al pubblico il nuovissimo SEA-GUARD, lo speciale salvagente che indosserà l’equipaggio durante le regate.

Dainese Team New Zealand

SEA-GUARD, completamente ergonomico, è stato studiato per associare la funzione protettiva a quella di salvagente. Dainese sta inoltre raccogliendo e analizzando dati per equipaggiare SEA-GUARD con D-air®, il sistema di protezione che rileva situazioni di pericolo e automaticamente gonfia speciali airbag attorno al corpo dell’atleta. Creato inizialmente per i campioni del mondo di motociclismo, il sistema D-air® è stato successivamente sviluppato – in collaborazione con la FIS – per gli sciatori professionisti ed è ora ufficialmente utilizzato nelle World Cup Series.

Dainese Team New Zealand

Max Sirena, al termine della conferenza stampa, ha commentato: “Gli AC50, i catamarani ‘volanti’ con cui si disputerà la prossima Coppa America, sono quanto di più avanzato esista nello sport della vela in termini di tecnologia e prestazioni. Queste barche saranno in grado di raggiungere velocità mai viste prima quindi la sicurezza a bordo è diventata un aspetto fondamentale della preparazione. Avere al nostro fianco un partner innovativo e affidabile come Dainese ci dà senza dubbio una marcia in più. Fin da piccolo sono appassionato di moto è stato quindi per me un vero piacere dare oggi il benvenuto a Dainese nel team.”

Cristiano Silei, CEO di Dainese Group ha commentato: “Siamo onorati di supportare Emirates Team New Zealand in questo entusiasmante progetto. Introdurre la nostra tecnologia nel mondo della vela è perfettamente in linea con la nostra mission di promuovere e garantire la sicurezza negli sport dinamici. Non avremmo potuto pensare ad un partner migliore di Emirates Team New Zealand, con il quale condividiamo la passione per l’innovazione e la performance.”

Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand, che condivide con Max Sirena la passione per il motociclismo, ha concluso: “Le moto sono la mia seconda passione, conosco quindi bene Dainese e credo che condivida con il nostro team alcuni valori fondamentali. Emirates Team New Zealand è riconosciuto a livello internazionale per essere leader nel campo dell’innovazione e, proprio in questi giorni, i nostri velisti stanno testando SEA-GUARD in allenamento. Sono convinto che il risultato di questa collaborazione aprirà un nuovo capitolo della sicurezza in mare.”

Dainese Team New Zealand

I contenuti relativi alla partnership tra Dainese e Emirates Team New Zealand sono disponibili al link:
http://media.dainese.com

DAINESE GROUP
Fondata nel 1972 da Lino Dainese, Dainese produce abbigliamento protettivo all’avanguardia per la pratica di sport dinamici, quali il motociclismo, il ciclismo, gli sport invernali e l’equitazione. Nel 2007, Dainese ha acquisito il marchio AGV, brand conosciuto a livello internazionale per la produzione di caschi racing e sportivi. Nel 2015, il gruppo si è ampliato ulteriormente acquisendo il brand POC, marchio leader nella produzione di equipaggiamento di protezione dedicato al mondo degli sport invernali e del ciclismo.
L’abbigliamento protettivo di Dainese, AGV e POC sono l’emblema delle più innovative tecnologie applicate agli sport dinamici ed è utilizzato dai migliori atleti al mondo.

EMIRATES TEAM NEW ZEALAND
Emirates Team New Zealand ha lanciato la sfida alla 35^ America’s Cup che si svolgerà alle Bermuda nel 2017 ed è il team che ha ottenuto i maggiori successi nella storia recente del trofeo. Vincitore di due edizioni della Coppa America (1995 e 2000), nonché finalista e vincitore di tre ulteriori Louis Vuitton Cup, Emirates Team New Zealand raduna i migliori velisti al mondo. E’ l’unico team ad aver partecipato sia all’America’s Cup che alla Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio, e continua a misurarsi in molti circuiti competitivi, come l’AudiMedCup e l’Extreme Sailing Series, incrementando ulteriormente la sua reputazione a livello internazionale. Le origini del team risalgono alla Coppa America del 1987 di Fremantle (Ovest Australia) e, Emirates Team New Zealand, è l’unico team che si finanzia commercialmente ad essere sopravvissuto dall’edizione 2007 dell’America’s Cup, quella con più sfidanti. Con alcuni dei migliori velisti, dei più innovativi progettisti e boat builder e, grazie alla visione e leadership di Grant Dalton, Emirates Team New Zealand è il team più all’avanguardia nel panorama velico internazionale.

Dainese Team New Zealand

Annunciati i vincitori del premio Rolex World Sailors of the Year 2016

Ancora una volta le storie dietro il Rolex World Sailor of the Year Awards evidenziano come la vela sia uno sport che incoraggia e premia determinazione, precisione e passione. Il mondo della vela si è riunito a Barcellona per celebrare i successi di alcuni dei suoi migliori atleti; quegli individui che hanno espresso prestazioni eccezionali nel corso degli ultimi dodici mesi, il tutto nella ricerca dell’eccellenza.

I vincitori del premio Rolex World Sailor of the Year 2016 sono stati annunciati in un’impressionante cerimonia di premiazione tenutasi presso la Casa Llotja de Mar, in presenza di circa 500 ospiti:

VINCITORE CATEGORIA UOMINI: Santiago Lange (Argentina)

Santiago è stato protagonista di una delle favole dell’Olimpiade di Rio 2016, vincendo la medaglia d’oro insieme a Cecilia Carranza Saroli nella classe Nacra 17. Con i suoi 54 anni, il sei volte olimpionico e due volte medaglia di bronzo era il più vecchio velista in gara, ma la sua storia va ben oltre la sua età. Appena un anno prima dei Giochi, a Lange è stato diagnosticato un cancro, per cui si è resa necessaria l’asportazione di un polmone. Essere presente sulla linea di partenza della gara era stato già di per sé un successo per l’argentino. Lange ha mostrato ciò che è possibile quando la passione è sostenuta da coraggio e determinazione.

Rolex World Sailors of the Year 2016

“Questo è un momento molto emozionante in una lunga carriera nel mondo della vela. E’ una vittoria per “noi”, perché non sarei riuscito a farcela senza Cecilia. Voglio ringraziare tutti gli altri candidati, che sono atleti che ammiro molto. Solo i migliori per davvero vincono la medaglia d’oro ai Giochi, e ho un grande rispetto per tutti gli altri candidati”.

Come riconoscimento per la sua impresa, Lange ha ricevuto un Rolex Oyster Perpetual Yacht-Master 40 appositamente inciso e un trofeo in marmo e argento raffigurante il globo, coronato da cinque spinnaker d’argento che rappresentano i continenti.

VINCITRICI CATEGORIA DONNE: Hannah Mills & Saskia Clark (Gran Bretagna)

Spronate dalla delusione di Londra 2012 nella classe 470, Hannah Mills e Saskia Clark hanno impostato con grande determinazione tutte i loro sforzi ed energie sui Giochi di Rio. Il loro percorso di avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi ha rasentato la perfezione: oro alla Sailing World Cup Final 2015, argento agli World Championships 2015 e due ori nella World Cup 2016 hanno rivelato tutta le potenzialità di Mills e Clark. Una volta a Rio, la coppia britannica ha mantenuto le promesse: solo un disastro nella Medal Race poteva separarle dall’oro, cosa che non è accaduta. Clark e Mills hanno portato a termine quello che avevano iniziato vendicando la delusione di Londra.

Rolex World Sailors of the Year 2016

Saskia Clark ha commentato: “E’ assolutamente incredibile vincere questo premio, leggendo i nomi dei vincitori precedenti, autentiche leggende della vela. Davvero non ce lo aspettavamo”. Hannah Mills è stato altrettanto euforica: “La base della nostra intera campagna è stato il lavoro di squadra, il nostro legame. Questo premio è l’assoluto coronamento della nostra annata”.

A marcare il loro trionfo, Mills e Clark hanno entrambe ricevuti un Rolex Oyster Perpetual Yacht-Master 35S e lo stesso trofeo in marmo e argento di Lange.

Il Rolex World Sailor of the Year Awards, istituito nel 1994 e sponsorizzato da Rolex dal 2001, è uno dei più importanti riconoscimenti del mondo velico e nel tempo ha orgogliosamente premiato coloro che hanno dimostrato impareggiabile costanza, prestazioni e talento per la vela.

Rolex World Sailors of the Year 2016

Un dissalatore “su misura” per la nuova barca di Soldini

Comunicato stampa:

Schenker e Giovanni Soldini: connubio vincente a bordo del trimarano Maserati

Dissalatore “su misura” per la nuova barca di Soldini

Prosegue la collaborazione tecnica tra Schenker e Giovanni Soldini con l’installazione di un dissalatore a bordo del nuovo trimarano Maserati specificamente progettato e costruito per adattarsi al funzionamento in condizioni estreme.

La macchina è derivata dal modello di serie “Smart 30 Basic” ma è stata fortemente alleggerita rispetto alla versione commerciale. Il prodotto, che ha nella compattezza e nella semplicità di funzionamento alcune delle sue doti peculiari, è infatti costruito interamente in fibra di carbonio e pesa solo 18 kg risultando il dissalatore più leggero mai costruito in questa categoria.Schenker Smart 30

Proprio per la tipologia dell’installazione sono stati studiati accorgimenti speciali che consentono al dissalatore di funzionare correttamente ad ogni regime di velocità. L’impianto sarà quindi in grado di assorbire le sollecitazioni dovute al “volo” dell’imbarcazione a velocità sostenuta in planata sulle onde oceaniche.

Il dissalatore Schenker di nuova generazione trasforma l’acqua di mare in purissima acqua dolce utilizzando solo una piccola quantità di energia elettrica. A bordo di Maserati avrà la funzione di fornire acqua potabile e acqua per reidratare cibi liofilizzati ad un equipaggio medio formato da 6-7 persone.

Schenker Maserati
Maserati

Come tutti gli impianti Schenker, l’apparato installato su Maserati è realizzato con materiali completamente esenti da corrosione. Anche questo dispositivo si avvale del sistema brevettato ENERGY RECOVERY SYSTEM® che amplifica la pressione fornita da pompe a bassa pressione e consente un rendimento energetico molto elevato. Il consumo elettrico dell’apparecchiatura è mediamente di soli 4 Watt per litro.

Schenker GIovanni Soldini
Giovanni Soldini

Schenker (www.schenker.it) è una società leader nel mondo nella produzione di dissalatori a recupero di energia idonei a fornire soluzioni ecosostenibili semplici ed affidabili per la produzione dell’acqua. La società detiene 3 brevetti ed investe continuamente in ricerca e sviluppo per garantire ai propri clienti le soluzioni migliori. La mission è offrire un prodotto di altissima qualità ad elevato contenuto di innovazione in grado di soddisfare le aspettative più esigenti per garantire al cliente prodotti di qualità e servizio eccellente. I dissalatori Schenker, in alternativa alle pompe ad alta pressione dei dissalatori tradizionali, utilizzano un nuovo dispositivo brevettato, detto “Energy Recovery System” che consente una riduzione dei consumi elettrici fino all’80%.

Vendée Globe: nuvole e temporali all’orizzonte

Hugo Boss Vendée Globe 2016 Alex Thompson
Hugo Boss – Credit: Lloyd Images / AT Racing

Vendée Globe 2016 – Trascorsa la prima settimana di navigazione, circa un terzo dei partecipanti ha già doppiato le Isole di Capo Verde percorrendo poco più di 2500 miglia. In testa <Hugo Boss> che ha superato <Banque Populaire VIII> grazie ad una buona accelerazione.

Si conferma la validità dell’utilizzo dei foil: cinque dei primi sei scafi della classifica sono dotati di questo dispositivo.
L’eccezione è rappresentata da <PRB> di Vincent Riou, in configurazione tradizionale, che si mantiene al secondo posto a circa 40 miglia, anche se tallonato molto da vicino dal terzo e quarto classificato.

vendee_globe_situazione_13112016Didac Costa, dopo l’avaria che lo ha costretto a tornare a Les Sables d’Olonne, ha potuto ripartire per la regata grazie ad una eccezionale mobilitazione del suo team.
I giorni di navigazione perduti per la riparazione pesano oltre 1800 miglia di svantaggio dal primo.

Diverse avarie si sono verificate su altri scafi: forse la più pesante quella che ha colpito <Initiatives Coeur>, con la parte terminale in carbonio dell’albero che si è spezzata.
Lo skipper per tentare una riparazione sarà costretto ad effettuare una sosta a Capo Verde o altrimenti al ritiro.

L’area di calma “ZCIT” tipica della zona di convergenza equatoriale si mostra insolitamente meno estesa ed all’orizzonte già si profilano nubi che annunciano ai primi sette skipper un possibile cambiamento delle condizioni meteo con l’avvicinarsi alla linea dell’Equatore.
La settimana che inizia, passate le zone di brezze leggere, sarà di grande impegno per gli skipper…

Vendée Globe: al momento la classifica premia gli scafi dotati di foil

image-vendee-globeLa scorsa domenica, 6 novembre, i 29 solitari della Vendée Globe sono partiti da Les Sables d’Olonne, salutati da un folto pubblico assiepato sulle banchine che costeggiano il canale.

Occorreranno alcuni mesi di navigazione per portare a termine l’impresa che attraverserà gli oceani passando per il Capo di Buona Speranza, Capo Lewin e poi, superato il famoso Capo Horn, risalire verso il punto di partenza.

La classifica al terzo giorno di regata premia gli scafi dotati di foil, che troviamo nelle prime quattro posizioni.

Il dispositivo, deriva laterale regolabile utilizzata quando lo scafo raggiunge alte velocità, in passato ha conosciuto qualche difficoltà derivante dall’affidabilità strutturale, ma oggi sembra ripagare i sette skipper che hanno scelto di utilizzarlo.

Però siamo solo al terzo giorno di navigazione e ci sono ancora tante miglia di mare da percorrere: sarà interessante verificare nel tempo l’effettivo vantaggio di questa soluzione innovativa rispetto a chi ha preferito scelte più conservative.

vendeeglobe_situazione

Vela, vittoria e record per Giovanni Soldini sul trimarano “volante”

Giovanni Soldini e il suo equipaggio ce l’hanno fatta: a bordo di Maserati hanno trionfato nella Middle Sea Race, avendo la meglio nel serratissimo duello con il rivale americano Phaedo3.

Giovanni Soldini Maserati Trimarano Volante

Maserati, al debutto nelle competizioni veliche, è un trimarano ad assetto “volante“, vale a dire la capacità di far alzare sulla superficie dell’acqua l’intera barca, come fosse un aliscafo, ma aveva subito un’avaria durante il trasferimento tra La Spezia e Malta. Era stato necessario sostituire in tutta fretta timone e derive e navigare a velocità ridotta, in assetto tradizionale: quindi la vittoria non era così scontata, visto che si navigava alla pari con il trimarano rivale.

Soldini Maserati MiddleSea

L’abilità dello skipper milanese nello scegliere la rotta migliore ha permesso di sorpassare nelle notte il rivale e di avere alla fine la meglio stabilendo il record (2 giorni, 1 ora, 25 minuti e 1 secondo) della regata classica tra Malta e Sicilia, anche grazie al clamoroso errore dello skipper americano Thompson, che ha sbagliato “isola”: confondendo Lampedusa e Linosa, ha mancato la boa e ha subito una pesante penalità.

Soldini Maserati MiddleSea

Tummler (1924) trionfa al Raduno Vele Storiche Viareggio: Foto e Video

Comunicato finale dell’evento:

TUMMLER (1924) TRIONFA ALLA XII EDIZIONE DEL
RADUNO VELE STORICHE VIAREGGIO

Domenica 16 ottobre si è conclusa in Toscana la XII edizione del raduno Vele Storiche Viareggio, evento di fine stagione organizzato dall’omonima associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia. Cinquanta gli scafi d’epoca e classici partecipanti alla manifestazione. Tummler del 1924 si è aggiudicata la vittoria in classifica generale, quella di categoria e quella in tempo compensato nel raggruppamento ‘Epoca’. Per lei in premio un prosciutto del peso di 10 chilogrammi e un soggiorno a Viareggio.

Dopo due regate disputate (la prima prova in mare di venerdì 14 ottobre è stata annullata a causa del maltempo), lo scorso 16 ottobre si è conclusa a Viareggio la XII edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio, alla quale hanno partecipato circa 50 imbarcazioni a vela d’epoca e classiche e oltre 400 membri di equipaggio. La manifestazione annuale, organizzata dall’Associazione Vele Storiche Viareggio presieduta dal fiorentino Gianni Fernandes in collaborazione con il Club Nautico Versilia, si è confermata come il più importante appuntamento di fine stagione dedicato alle Signore del Mare.

Raduno Vele Storiche Viareggio Tummler

Tummler, uno sloop bermudiano lungo 12,50 metri costruito dai famosi cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1924, è stata la barca-rivelazione di quest’anno. Tummler, appartenente all’architetto tedesco Siegfried Rittler, si è infatti aggiudicata la vittoria nella classifica generale, quella di categoria nella classe EC1 e la vittoria in tempo compensato tra le barche d’epoca che correvano in tempo compensato con il certificato di stazza CIM (Comitato Internazionale del Mediterraneo). La barca, un modello di 75 mq. Nationaler Kreuzer, è costruita in fasciame di mogano su ossatura di quercia e acciaio. Ritrovata a Kiel negli anni Novanta, è stata restaurata e successivamente trasferita in Mediterraneo per partecipare alle regate di vele d’epoca. Tummler ha vinto un Prosciutto Toscano DOP del peso di 10 chilogrammi e un soggiorno a Viareggio presso l’Hotel Plaza e de Russie.

Raduno Vele Storiche Viareggio Premiazione Tummler

Nelle classifiche in tempo compensato, realizzate grazie alla collaborazione con l’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), Tummler ha preceduto Gometra (1925) e Vistona (1937). Tra le ‘Classiche’, sempre in tempo compensato, affermazione dello sloop bermudiano Namib, il Sangermani del 1966 del parmense Pietro Bianchi, seguito da Ojalà II (1973) e Madifra II, One Tonner progettato da Dick Carter e varato nel 1974.

Raduno Vele Storiche Viareggio Vistona

A Viareggio la flotta è stata suddivisa in sei raggruppamenti composto ognuno da imbarcazioni che si sono sfidate in tempo reale, cui si è aggiunto il raggruppamento delle barche IOR (Classe CR1) vinto da Ojalà II, che ha preceduto Twilight (1980) e Madifra II. Questi i risultati per i raggruppamenti predisposti, come nella tradizione VSV, per i confronti in tempo reale:

Classe Z – 1° Valentina – 2° Chocolat
Classe EC0 – 1° Capricia – 2° Chaplin – 3° Stella Polare
Classe EC1 – 1° Tummler – 2° Gometra – 3° Bufeo Blanco
Classe EC2 – 1° Namib – 2° Ardi – 3° Vistona
Classe EC3 – 1° Tesse – 2° Tabu – 3° Coppelia
Classe EC4 – 1° Suahily – 2° Kallenfjonken – 3° Predator

Nel raggruppamento barche costruite dal cantiere Sangermani di Lavagna, composto da 8 imbarcazioni che correvano per il Trofeo Challenge, ha vinto Valentina, un 6 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1975, seguito da Namib del 1966 e da Stella Polare, lo storico 21 metri costruito nel 1965 per l’addestramento dei cadetti della Marina Militare. Un secondo Trofeo Challenge intitolato all’indimenticato Ammiraglio Florindo Cerri, scomparso in occasione della scorsa edizione della manifestazione e assegnato all’imbarcazione che per prima ha girato la prima boa in regata, è stato assegnato allo sloop Twilight, nato dalla penna di Scott Kaufmann e varato nel 1980 presso il cantiere De Cesari di Cervia.

Il Trofeo Vele Storiche Viareggio quest’anno è stato assegnato all’imbarcazione Orion, goletta aurica lunga 50 metri costruita in legno e metallo nel 1910 presso il cantiere inglese Camper & Nicholson. La barca, ospitata per l’occasione presso la banchina di Perini Navi, ha ricevuto in dono un prezioso vassoio in legno di olivo realizzato dal maestro d’ascia ligure Gitto Rosaguta, lo stesso che nel 1946 costruì l’imbarcazione Ilda presente al raduno.

Il premio Maria Grazia Cioni, attribuito all’equipaggio che meglio di altri abbia dimostrato attaccamento alla barca come fosse parte della propria famiglia, è andato all’imbarcazione Vistona, cutter aurico del 1937 appartenente da oltre 40 anni ai fratelli Gianbattista e Ottavia Borea d’Olmo, figli di Gian Marco fondatore in passato del Centro Velico d’Altura e de “I Venturieri”. A Viareggio è stato anche presentato il libro ufficiale sulla storia di Vistona.

Raduno Vele Storiche Viareggio Gometra

Il trofeo Il Bisonte per la barca più elegante è stato assegnato allo sloop bermudiano Gometra. Lunga 13,20 metri, è stata varata nel 1925 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su piani dello yacht designer Alfred Mylne. La storia del suo restauro, completato quest’anno a cura del maestro d’ascia ligure Giovanni Ambrosetti, è stata raccontata in occasione di una conferenza tenutasi durante il raduno.

Alcuni premi speciali sono stati assegnati alle imbarcazioni che quest’anno hanno festeggiato importanti anniversari: l’8 Metri S.I. (Stazza Internazionale) Margaret del 1926 ha compiuto 90 anni dal varo, mentre il ketch di 14 metri Estella e il cutter bermudiano Ilda, scesi in mare nel 1946, hanno compiuto entrambe 70 anni.

Il premio “Il Sestante” di Azimut Investimenti, una bussola da rilevamento come quelle usate un tempo dagli allievi della Royal Navy, è andato al cutter bermudiano Bufeo Blanco del 1963, quale riconoscimento per le numerose miglia di mare percorse negli ultimi anni, mentre la presidentessa del Rotary Club Viareggio ha consegnato un premio in ricordo di Francesco Sodini, socio recentemente scomparso, all’imbarcazione svedese Kallefjonken del 1970, con equipaggio composto di sole donne.

Raduno Vele Storiche Viareggio Flotta

Particolarmente apprezzate le esposizioni allestite nei giorni del raduno presso le sale del Club Nautico Versilia, che ha ospitato le mostre dell’acquerellista genovese Emanuela Tenti, del pittore di Marina Sandro Feruglio, della pittrice di soggetti nautici Silvia Serafini, del fotografo di barche Marco Trainotti e del fotografo Giovanni Nardini, autore del libro “Gli ultimi Calafati di Viareggio”. Il ligure Andrea Maggiori, conosciuto come “L’uomo dei nodi”, anche membro dell’International Guild of Knot Tyers (IGKT), ha esposto le sue creazioni e tenuto dimostrazioni dal vivo legate a questo affascinante settore della marineria.

Tra le altre iniziative la visita guidata ai restauri del Cantiere Del Carlo con merenda offerta dal Rotary Viareggio, la presentazione del restauro della deriva d’epoca “Tempoperso”, del libro “Gli Yachts che hanno fatto lo Yachting” di Davide Besana, la possibilità di visitare gratuitamente le imbarcazioni all’ormeggio, di seguire le regate a bordo del motorsailer Artiglio dell’omonimo e storico Club Subacqueo viareggino oppure a bordo della goletta Pandora e la grande cena equipaggi, sempre presso il cantiere Del Carlo, dove sabato sera è stato servito un tonno del peso di 70 chilogrammi. Nei giorni della manifestazione Muzio Scacciati, ‘maestro di casa’ del Club Nautico Versilia, ha anche allestito un open-bar gratuito per tutti i partecipanti … e distribuito oltre 1000 lattine di birra Peroni.

Raduno Vele Storiche Viareggio Goletta Orion

Tra i numerosi riconoscimenti assegnati quello al Cantiere Del Carlo, alla Capitaneria di Porto di Viareggio e al Club Nautico Versilia presieduto da Roberto Brunetti.

Anche quest’anno il Raduno Vele Storiche Viareggio ha rimarcato la propria caratteristica di evento organizzato interamente grazie all’impegno e all’esperienza degli iscritti al sodalizio, dal socio-chef addetto al catering per la cena equipaggi presso il Cantiere Del Carlo al comandante di yacht che si è occupato degli ormeggi all’ingegnere che ha stilato le classifiche.

Infine un ringraziamento particolare anche alla barca-comitato impiegata nel corso di questa XII edizione delle Vele Storiche Viareggio, il ketch bermudiano Magim costruito a Taiwan nel 1979 su progetto del famoso progettista canadese William Gardner.

La dodicesima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio si è potuta realizzare grazie a numerosi sponsor e sponsor tecnici, alcuni dei quali già presenti nelle precedenti edizioni. Sponsor: Il Bisonte, Cioni, Cantiere Del Carlo, Veleria Be1, Ancomar Sarda, Azimut, Locman, Tera Energy, Excibus, Rotary Club Viareggio. Sponsor tecnici: Il Giornale della Vela, Acqua dell’Elba, La Florentina, Prosciutto Toscano, Castelli del Grevepesa, La Cantina di Soffiano, Caffè New York, Rose Barni, Ubi Maior, Hotel Plaza e de Russie, Marine Store, Peroni Nastro Azzurro, Club Subacqueo Artiglio, Fucile Yacht Broker, Europromo, Mikila, Porto di Pisa, Viareggio Porto, Freedrone.

L’ASSOCIAZIONE VELE STORICHE VIAREGGIO
L’Associazione Vele Storiche Viareggio è stata fondata l’8 Ottobre 2005 presso l’omonima città toscana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e del patrimonio storico e culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Attualmente è presieduta dal fiorentino Gianni Fernandes, subentrato allo storico presidente Enrico ‘Chicco’ Zaccagni, nominato Commodoro del sodalizio. Fernandes, oltre a essere un appassionato velista, è armatore insieme alla moglie Patrizia Cioni (ideatrice di uno dei premi del raduno) di Ilda, cutter bermudiano costruito in legno nel 1946. La carica di vice presidente è ricoperta da Riccardo Valeriani, consulente nautico e membro fondatore dell’associazione. L’Associazione Vele Storiche Viareggio ha sede presso il Club Nautico Versilia di Viareggio.

UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
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Andrea Fornaro vince la Mini Barcelona 2016

Altro grande successo per la vela italiana quest’anno: Andra Fornaro ha trionfato nella Mini Barcelona 2016, classica regata di chiusura della stagione dei Mini, 300 miglia sul percorso Barcellona-Minorca-Barcellona. Il velista toscano ha condotto la regata quasi sempre in testa, riuscendo a arrivare persino davanti ai proto, anche se c’è da dire che questi hanno partecipato con imbarcazioni dal grande palmares ma piuttosto datate.

Era la regata d’esordio sulla sua nuova barca, l’Ofcet Sideral 18, e Fornaro si è detto entusiasta di averla già testata a fondo, grazie alle condizioni meteo, con vento sostenuto che è arrivato anche a 25 nodi che ha permesso alle imbarcazioni in gara di andare molto veloci.

Questa regata è stata un primo assaggio della prossima stagione, che vedrà tra i Mini di serie la sfida tra gli “Ofcet” e i “Pogo 3“.

Andrea Fornaro Mini Barcelona 2016