Entusiasmo USA per i tre nuovi progetti di Ferretti Group

Grande successo al “Miami Yacht Show 2018” per i concept di Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170.

Accanto a tre esclusive première americane, Riva 56’ Rivale, Ferretti Yachts 920 e Custom Line Navetta 33 – quest’ultima già insignita di un premio made in USA ai Boat International Design & Innovation Awards – il palcoscenico a stelle e strisce di Collins Avenue ha incoronato i tre nuovi progetti di Ferretti Group come le grandi novità della stagione nautica 2018.
Queste promesse di bellezza, design e prestazioni si chiamano Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170. La conferenza stampa di Ferretti Group al Miami Yacht Show li ha consegnati all’interesse e alla curiosità di giornalisti e addetti ai lavori, e ora il tempo che manca al debutto è pura attesa.

Non è un caso che l’annuncio di questi tre nuovi progetti sia avvenuto proprio a Miami, una città unica al mondo, dove bellezza e avanguardia sono all’ordine del giorno. Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170 sono, infatti, la testimonianza concreta della tensione continua di Ferretti Group verso l’innovazione e l’attenzione al dettaglio.

La nascita di questi nuovi concept rappresenta per Ferretti Group un’ulteriore conferma dell’efficacia della strategia commerciale e del valore di un piano industriale che negli ultimi tre anni ha portato al varo di 25 nuovi prodotti.

Miami e l’intero mercato americano, ricco di trattative e in forte crescita, si confermano, dunque, un territorio strategico che il Gruppo continua a presidiare con una forte presenza sul territorio. Ne è la dimostrazione l’headquarter di Fort Lauderdale che gestisce la commercializzazione e il marketing dei brand in tutta l’area.

I PROGETTI ANNUNCIATI AL “MIAMI YACHT SHOW 2018”

Riva 66’ Ribelle
66’ Ribelle è il nuovo modello della flotta Riva che si appresta a debuttare nel 2018. Frutto della collaborazione tra Officina Italiana Design, Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group, sarà costruito presso lo storico cantiere di Sarnico. Inedite novità si affiancheranno ai tratti distintivi del brand in una barca che, già dal nome, dimostra una manifesta volontà di uscire dagli schemi abituali.

Ferretti Riva 66 Ribelle Project
Riva 66′ Ribelle Project

Custom Line 106’
Custom Line 106’ è il nuovo gioiello della serie planante. Dopo Custom Line 120’ è il secondo modello firmato dallo studio di design guidato dall’architetto milanese Francesco Paszkowski, che ha lavorato in stretta sinergia con il Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group. Custom Line 106’ è lo straordinario risultato di un percorso creativo, all’insegna del Made in Italy, che trasferisce in mare linguaggi e stili di universi progettuali eclettici e complementari.

Ferretti Custom Line 106 Project
Custom Line 106′ Project

Pershing 170
Pershing 170 sarà la nuova, performante, ammiraglia del brand. Figlio della collaborazione tra l’architetto Fulvio De Simoni, il Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group. Il nuovo 170 piedi sarà costruito negli stabilimenti del Gruppo di Ancona, specializzati nella costruzione di super e mega yacht in acciaio e alluminio oltre i 40 metri. La nascita di questa ammiraglia proietta sempre più l’avanguardia di Pershing in una nuova era progettuale e costruttiva, già inaugurata con la costruzione del Pershing 140.

Ferretti Pershing 170 Project
Pershing 170 Project

Ferretti Group
Ferretti Group è leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con unportafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line. Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’Amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale dimoderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network dipunti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai e in altre località della Cina). Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza nelle marine di tutto il mondo. Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico. L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing del Gruppo e dalla Direzione Engineering. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale. Per questo motivo le imbarcazioni create da Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’esclusività del design e il fascino senza tempo che le rendono fortemente riconoscibili nel panorama nautico mondiale. Per maggiori informazioni: www.ferrettigroup.com

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Baglietto rinnova la sua partecipazione al Dubai International Boat Show

Un nuovo appuntamento per Baglietto, storico cantiere con  sede a La Spezia, che si presenta al Dubai International Boat Show dopo il recente annuncio dell’acquisizione di una nuova commessa di 40m RPH completamente in  alluminio disegnato da Horacio Bozzo e con gli interni firmati Achille Salvagni Atelier.

La tappa di Dubai è una vetrina strategica fondamentale per aprirsi a nuove  opportunità di business – commenta Michele Gavino, CEO di Baglietto. – Rappresenta per  noi un ulteriore tassello dell’ambizioso piano di sviluppo commerciale che mira a  rafforzare la presenza del brand in Medio Oriente, piazza strategicamente importante per  la crescita della nostra realtà.

In questa occasione Baglietto conferma ulteriormente gli enormi sforzi dedicati alla  ricerca e sviluppo del prodotto presentando un approfondimento del progetto di 50m  semi dislocante, che va a completare la linea V-Line disegnata dagli architetti Santa Maria Magnolfi e che include un 41m ed un 55m (anche in versione ibrida).

Questo modello completa la gamma V-Line, con prua verticale, che può quindi contare, oltre allo studio Santa Maria Magnolfi, anche sulle importanti firme di Francesco Paszkowski Design (41m e 44m) e Hot Lab (38m, 41m, 44m e 50m). Mentre la linea tradizionale (T-Line) include un 43m, un 48m (anche in versione explorer), un 55m ed un 62 tutti a firma Francesco Paszkowsi Design. Infine, il progetto SESTANTE di 70m firmato Mulder Design rappresenta il top di gamma del marchio del Gabbiano che ha attualmente in costruzione nello stabilimento di La Spezia 4 nuove imbarcazioni: un 54m, un 55m T-Line dislocante in acciaio e alluminio, un 43m Fast Line e un nuovo 48m T-Line gemello dell’ultimo varo “Andiamo” che sarà protagonista della prossima stagione nautica di settembre.

BAGLIETTO 50M SD BY SANTA MARIA MAGNOLFI
Questa nuova imbarcazione nasce dall’idea di reinterpretare il concetto di semi dislocante coniugandolo ad un’idea di sportività delle linee, senza compromessi nella vivibilità degli spazi, sia interni che esterni. I volumi sono caratterizzati da linee rigorose, slanciate ed omogenee che conferiscono allo yacht un carattere essenziale ma di forte personalità.
La sovrastruttura, elemento di ispirazione quasi aerodinamica, raccoglie in chiave moderna ed accattivante l’eredità spirituale di storiche imbarcazioni Baglietto di indole sportiva quale il celebre 26m Chato, iconico progetto di metà anni 80. Tale volume regala agli interni ampie superfici vetrate anche sull’upper deck, conservando il walk around che permette di mantenere in stretta relazione le spaziose zone conviviali di prua e poppa, ottenendo un ponte fruibile dagli ospiti per quasi la totalità della lunghezza della barca.

Il layout degli interni offre al main deck la rara possibilità su una barca di questa taglia, di poter scegliere tra una grande palestra o una cabina VIP a poppavia dell’ampia cabina armatoriale, conservando comunque 4 grandi cabine ospiti nel lower deck ed una spaziosa beach area raggiungibile tramite una scala chiusa dal pozzetto. La zona armatoriale di quasi 60mq è caratterizzata da uno studio separato tramite il quale è possibile raggiungere direttamente l’esterno, un dressing passante con grandi finestrature, mentre ad estrema prua oltre la zona notte, un bagno full beam raccoglie luce dalle ampie finestrature laterali e skylight . All’interno del garage poppiero trovano alloggio un tender di più di 6m di lunghezza ed una moto d’acqua, mentre a prua in posizione nascosta ma aperta, è possibile alloggiare un gommone di circa 3.5m.

Baglietto Dubai Boat Show


Il Cantiere Baglietto:
Il Cantiere Baglietto spa, di proprietà del Gruppo Gavio, con sede a La Spezia, è specializzato nella costruzione di nuove imbarcazioni plananti in alluminio da 35 a 50 metri e megayacht dislocanti superiori ai 40 metri in acciaio e alluminio a cui si affianca anche un’attività di refitting e ricostruzioni navali di assoluta eccellenza oltre alle costruzioni militari, con il marchio Baglietto Navy, antica tradizione del marchio del “Gabbiano”. Esteso per oltre 35.000 mq e affacciato in pieno Golfo dei Poeti, area strategica per il traffico dei megayacht nell’area Tirrenica, il cantiere ha completato un importante progetto di ricostruzione che ha previsto significativi interventi sia nelle strutture produttive che commerciali. A Baglietto spa fanno capo anche i cantieri CCN, con sede a Carrara specializzato nella produzione di imbarcazioni fully custom, e Bertram, iconico marchio americano specializzato nella costruzione di barche da pesca.

www.baglietto.com

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FVG Marinas Network in Fiera a Budapest e Tulln

La promozione del territorio e della nautica nei mercati esteri.

Continua l’impegno nella promozione della Rete FVG Marinas sostenuta da Promoturismo FVG, che nel 2018 ha programmato la partecipazione a ben quattro fiere di settore nautico, tre delle quali all’estero.

Dopo Duesseldorf e Padova, dal 22 al 25 febbraio Rete FVG Marinas sarà presente per la prima volta alla Budapest Boat Show presso il padiglione F stand 202 A, cui seguirà dall’1 al 4 marzo Boot Tulln, importante appuntamento per il mercato austriaco confermato per il secondo anno.

FVG Marinas Network è la rete d’impresa italiana più estesa nel settore nautico: con 20 strutture aderenti, oltre 7000 posti barca dai 7 ai 100 metri di lunghezza e servizi cantieristici d’eccellenza, è in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei diportisti.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione dalla forte vocazione nautica, che sa attrarre anche il diportista più esigente grazie all’elevato standard qualitativo”, dichiara Roberto Sponza, direttore di Porto San Rocco Marina Resort ed Amministratore per l’area Trieste.In molti dei nostri Marina sono presenti cantieri e servizi quali ristoranti, bar, sale fitness e piscine, per iniziare la vacanza già dal porto. La nostra regione vanta un territorio ancora da scoprire, oltre alla varietà delle coste, sabbiose o rocciose, l’entroterra a pochi passi dalla barca offre itinerari culturali, eno-gastronomici e paesaggistici di grande interesse.

FVG Marinas Porto San Rocco Murgia
Porto San Rocco, Murgia

Gli appuntamenti ungherese e austriaco saranno l’occasione per presentare anche a questi mercati la nuova FVG Marinas Card, lanciata da poche settimane, che consentirà a tutti i clienti che sottoscriveranno nel 2018 un contratto di ormeggio annuale, di godere di sconti e agevolazioni.
I possessori della Card potranno spostarsi tra Punta Tagliamento e Muggia, conoscere gli altri marina della regione e i loro servizi.  Tra le agevolazioni previste, consultabili nel sito fvgmarinas.com, sconti sulle tariffe dei transiti, gratuità quali accesso alle piscine e ad altri servizi, buoni per aperitivi o colazioni, sconti su alaggi e vari.

I Marina del Friuli Venezia Giulia sono la porta d’accesso ad una regione ricca di cultura, storia e tradizioni locali, vivi e palpitanti nei centri balneari, nelle città ricche di storia, nei siti archeologici o nelle numerose riserve naturali.

FVG Marina San Giusto Trieste
Marina San Giusto, Trieste

RETE FVG MARINAS NETWORK
La Rete riunisce 20 porti turistici nella regione Friuli Venezia Giulia, con oltre 7000 posti barca dai 6 ai 100 metri di lunghezza, dalle foci del Tagliamento a Muggia:
· Lignano Sabbiadoro, Aprilia Marittima e fiume Stella: Porto Turistico Marina Uno Resort, Marina Punta Faro Resort, Marina Resort Punta Gabbiani, Marina Punta Verde, Darsena Porto Vecchio, Aprilia Marittima 2000 Dry Marina, Marina Stella Resort, Dry Marina Punta Gabbiani;
· San Giorgio di Nogaro e laguna di Marano: Portomaran, Shipyard & Marina Sant’Andrea, Cantieri Marina San Giorgio, Marina Planais;
· Grado: Darsena San Marco, Marina Primero, Porto San Vito;
· Monfalcone: Marina Hannibal e Marina Lepanto Resort;
· Trieste e costa triestina: Portopiccolo, Porto San Rocco Marina Resort, Marina San Giusto.

Per maggiori informazioni: fvgmarinas.com e pagina Facebook FVG Marinas Network.

FVG Roberto Sponza
Roberto Sponza, direttore di Porto San Rocco Marina Resort

Nella foto in alto Portipiccolo, Sistiana

FVGmarinas
Sede legale: Darsena San Marco, 1 – Loc. Testata Mosconi, Grado (Go) Italia – info@fvgmarinas.com – www.fvgmarinas.com

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Si è chiuso il Salone di Miami con eccellenti risultati per l’industria nautica italiana

Le aziende italiane associate ad UCINA Confindustria nautica protagoniste del Miami Boat Show 2018, che si è concluso confermando gli eccellenti risultati ottenuti dall’industria italiana nel panorama mondiale.
Carla Demaria: “Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano”.

Si è chiuso ieri, 19 febbraio 2018, il  Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica, che ha visto, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo. Ambasciatrici oltre oceano del Made in Italy anche otto aziende associate ad UCINA Confindustria Nautica e rappresentative dei diversi settori merceologici: Austin Parker Yachts, Cantiere del Pardo Spa, MTU, Overmarine Mangusta, Monte Carlo Yachts, Sanlorenzo, per gli accessori Yacht Controller LLC e, per le imbarcazioni pneumatiche, Zar Formenti e Nuova Jolly.

La kermesse americana si svolge contemporaneamente in due diverse location, differenti per tipologia di imbarcazioni. Il Miami Yacht Show, situato in Collins Avenue, ospita in acqua più di 500 imbarcazioni tra yacht e superyacht. Dedicato ad imbarcazioni a motore di medie e piccole dimensioni, gommoni ed accessori, il  Miami International Boat Show si trova invece presso il Marine Stadium e si sviluppa su una superficie di oltre 93.000 mq. Rappresenta la vetrina ideale per più di 1.100 espositori che hanno in questi giorni presentato al mercato internazionale le loro ultime novità, con 1.400 barche esposte a terra e in acqua.

Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano” – commenta dagli USA il Presidente di UCINA Confindustria Nautica,  Carla Demaria. “Rispetto allo scorso anno, l’affluenza è stata certamente maggiore, sempre molto significativa quella di provenienza dal Centro e Sud America, con il gradito ritorno dei clienti Brasiliani, ma anche  da tutti gli Stati Uniti, Canada ed internazionale. L’impressione generale è che ci sia anche una maggiore propensione  alla conclusione di contratti“.

Fabio Planamente, direttore commerciale di Cantiere del Pardo, valuta come segue la presenza del cantiere a Miami: “Abbiamo partecipato per la prima volta al salone di Miami, quello sulla Collins Avenue, con il nostro brand del motore Pardo Yachts e avendo in acqua un Pardo 43.  In questo stesso periodo si svolge, in contemporanea e sempre a Miami, anche l’altro salone di barche a motore e vela, che peró si trova a circa 45 minuti di macchina dalla Collins.  Questo purtroppo disperde un pó la clientela e crea confusione su dove siano il salone ed i vari espositori.  L’evento è iniziato giovedì 15 febbraio e per i primi due giorni l’affluenza è stata abbastanza scarsa. Durante il weekend c’è stata un’inversione di tendenza e l’affluenza è stata buona. Moltissima gente arriva comunque dal Sud America e molti meno dal Nord.  Come Cantiere del Pardo ci riteniamo soddisfatti di questa prima esperienza, in quanto la barca esposta è piaciuta moltissimo ed il nostro dealer ha preso dei contatti molto buoni, che speriamo si possano concretizzarsi presto in vendite.  Idealmente avere qui a Miami un salone unico sarebbe la soluzione perfetta per ampliare il numero di visitatori e quindi i potenziali contatti“.

Piero Formenti, patron di Zar Formenti, azienda da lui stesso fondata e specializzata nella costruzione di unità pneumatiche, conferma “l’impressione che quest’anno ci siano stati molti più visitatori dello scorso anno. Il mercato USA è decisamente in ripresa ed è evidente la fiducia degli Americani nella propria economia. Buone, al momento,  le vendite di tender nonostante le difficoltà di collegamento con la Collins Avenue dove espongono le imbarcazioni più grandi“.

I dati relativi al mercato nautico, elaborati dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, risultano estremamente positivi ed in netta ripresa anche per l’anno in corso. Le previsioni vedono un’importante crescita del fatturato interno, importante incentivo per convincere le aziende ad investire ancora in un settore che ci vede tra i primi esportatori a livello globale, in particolare negli Stati Uniti.  Gli USA rappresentano, infatti, il primo mercato di esportazione delle aziende italiane e il principale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore. Nel 2016 le esportazioni italiane negli USA relative alle imbarcazioni da diporto e sportive hanno raggiunto i 401.600.000 Euro, pari ad un aumento del 17,7% rispetto al 2015. (dati “La Nautica in Cifre 2017” – il rapporto statistico, realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, in partnership con Fondazione Edison ed Assilea, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

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Perché il VYR fa bene alla nautica e a tutta l’Italia. Parola di Lamberto Tacoli

Come presidente di Nautica Italiana, Lamberto Tacoli è al vertice dell’associazione che ha pensato e  voluto il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR). Un appuntamento dedicato allo yachting inteso come  alta espressione del saper fare italiano e di uno stile di vita legato al mare e alla passione. Un momento  in cui si celebra la nautica nel suo insieme. Prima ancora che gli yacht, gli elementi più appariscenti del  mondo in vetrina nella darsena di Viareggio dal 10 al 13 maggio prossimo, sarà tutto ciò che ruota loro  intorno, sia come buon vivere, sia come fornitura e competenza professionale.

«Ne parlavamo qualche tempo fa con altri esponenti della Fondazione Altagamma cui Nautica Italiana è  affiliata (e di cui il nostro interlocutore è vicepresidente, ndr): dobbiamo valorizzare le varie  componenti che portano all’elemento nave. Dobbiamo fare uscire il nostro settore dalla singolarità autoreferenziale che lo contraddistingue e mostrare come l’oggetto in sé, ma anche ciò che lo compone,  sono espressioni della nostra capacità di eccellere e frutto di realtà produttive in grado di rappresentare  la qualità italiana. Aziende che potrebbero collaborare con reciproco vantaggio con altre eccellenze del  made in Italy, come i grandi nomi che s’incontrano al Salone del Mobile, solo per portare un esempio.  Mi è sembrato meraviglioso, per questo, vedere il video legato alla nautica italiana, diffuso durante la  Settimana della Moda di Milano», afferma Tacoli.

Il debutto del VYR, nel 2017, è stato quasi miracoloso. In soli tre mesi il pool di lavoro ha dato forma e  sostanza, a qualcosa di inedito sia come evento sia per collocazione logistica: non in un complesso  espositivo isolato, ma tra le vie di una città durante una normale giornata lavorativa, via Coppino e dintorni, le tre strade dove è dislocato il principale nucleo produttivo dell’industria del diporto italiano,  il primo al mondo nell’ambito dei grandi yacht. Un appuntamento mondano in una fabbrica in  funzione.
«Per longevità professionale», spiega sorridendo il presidente di Nautica Italiana, «ho assistito alla prima  edizione sia del Festival de la Plaisance di Cannes sia del Monaco Yacht Show, oggi i due eventi legati  alla nautica più seguiti in Mediterraneo. I numeri da cui sono partiti erano ben inferiori a quelli che  siamo riusciti a mettere in… acqua noi all’esordio del VYR e questo ci fa guardare il futuro con ancora  più fiducia».

Così, viste le buone fondamenta gettate, è il momento di costruire in altezza. Per il 2018 si punta a un  lavoro più strategico, svolto sempre in sinergia con Fiera Milano, che ha sviluppato il concept, e Navigo  Toscana, il braccio operativo della triade organizzativa.

Tacoli evidenzia il valore più alto che deve avere un momento come il VYR. «Dobbiamo contribuire a  fare cultura nautica, a trasmettere il concetto che la nautica, grande o piccola che sia, è una risorsa per il  nostro paese, non un gioco per paperoni. Trovo risibile l’espressione: ‘Chi è ricco si compra la barca’, è  chi ama il mare che se la compra. L’armatore è molto più interessato ad andare per mare che non a  mostrare il suo meraviglioso giocattolo nei 15 posti più belli del mondo: se devi spendere soldi per  ostentare ricchezza ci sono opere d’arte o gioielli che costano molto di più di un megayacht e danno  molti meno problemi di gestione. Dobbiamo diffondere l’idea che la barca è qualcosa che serve  innanzitutto per navigare, per assecondare una passione».
Sembra di leggere Antoine de Saint-Exupéry quando scrive: “Se vuoi costruire una barca, non  radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per  il mare vasto e infinito“.

«Oggi se si esclude il gossip, -quanto è lungo e di chi è lo yacht- la nautica per l’immaginario comune è  qualcosa di cheap. Dobbiamo, anche da parte nostra, innalzare l’immagine di tutto il settore. Parlo per  esempio della gommonautica, un mercato in crescita esponenziale. Se dico gommone è più probabile  che il mio interlocutore intenda qualcosa con poco appeal, nella migliore delle ipotesi un battello di  servizio. Difficile che pensi alla qualità, alla tecnologia e al design che oggi si trovano nelle imbarcazioni  pneumatiche, per altro uno dei comparti in cui l’industria nautica italiana è una potenza mondiale».
E non a caso è loro dedicata una sezione del VYR in cui i rib si mostrano sia come tender per  megayacht sia come barche stand alone dotate di una reale dignità nautica. Il VYR si pone dunque come un momento di massima apertura sul mondo nautico, un compasso che si  centra sui grandi yacht, ma che nella circonferenza tracciata non esclude nessun aspetto e nessun altro  protagonista.
«In modo assoluto. Non ci sono categorie, associazioni o settori che sono esclusi a priori. Così come  non c’è nessuna ostilità nei confronti del Salone di Genova. Eventualmente una complementarietà. Se  guardiamo oltre confine, per esempio in Francia, dove l’industria del diporto ha un peso economico e  sociale paragonabile a quello che ha in Italia, gli appuntamenti importanti sono almeno quattro. Il VYR  non nasce in opposizione a qualcosa, ma in un’ottica di ampliamento e personalizzazione dell’offerta.  Avere anche in Italia due momenti diversi, in due periodi dell’anno differenti e dedicati a due aree,  diciamo, merceologiche diverse non può che fare bene a entrambi i momenti, perché non impedisce a  nessuno di essere presente sia a Genova sia a Viareggio, ma consente, a chi lo desidera, di rivolgersi a  un pubblico, generale e professionale, più adatto alle proprie necessità. A me, come rappresentante  istituzionale, interessa che i benefici per il mio settore siano massimi, al di là del mio tornaconto personale come imprenditore o come amministratore. Io voglio che sia il comparto del diporto nautico  italiano a ricevere benefici da ciò che stiamo facendo. Voglio che anche da noi si perda quella mentalità  da Palio di Siena, in cui è più importante che non vinca il nemico piuttosto che vinca la mia contrada. Dobbiamo riuscire a presentarci come gli olandesi, per esempio: loro sono anni che esportano il  concetto della Dutch Quality, la qualità olandese. Il messaggio che trasmettono è: se ti rivolgi a un  interlocutore olandese sai che hai uno standard qualitativo altissimo, indipendentemente da chi hai  interpellato. Ecco, siccome questo vale anche per noi, è bene che il messaggio passi».

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Che le aziende abbiano compreso il valore che può avere il VYR lo dimostrano le quasi 80  presenze confermate a più di tre mesi dall’evento, il 17% delle quali non era presente lo scorso  anno. Lo hanno compreso anche gli altri protagonisti, come le istituzioni regionali e cittadine?
«Compreso e sostenuto in maniera entusiastica. Viareggio è il luogo delle barche, si dice che la nautica  in Italia è nata a Limite sull’Arno nel 1600, ma non è, per fortuna, l’unico polo nautico del nostro Paese. La Spezia, Fano e Ancona, Trieste, solo per citarne alcuni sia in Tirreno sia in Adriatico stanno facendo  un ottimo lavoro e i numeri stanno crescendo. Tuttavia il prestigio di Viareggio e della Versilia è  indubbio. Sono luoghi legati a un’offerta turistica capace di soddisfare anche la clientela più esigente. Ben consci di ciò il sindaco di Viareggio e il presidente della Regione Toscana stanno sostenendo  l’iniziativa con entusiasmo. Ne abbiamo parlato evidenziando come le ricadute dirette del VYR  avvantaggiano anche la città e chi ci vive durante tutto l’anno: per esempio i lavori di ammodernamento  della darsena e delle infrastrutture connesse».

Il VYR è però un evento che non può limitarsi ai soli confini nazionali…
«No nella maniera più assoluta. Anzi dobbiamo essere il più aperti possibile. Per questo abbiamo  inserito il VYR in un contesto territoriale così ricco, in tutti i sensi, nautici e turistici. Gli eventi italiani  hanno sempre un po’ di difficoltà ad attirare clientela straniera. Noi abbiamo posto il fuoco della nostra  lente sui grandi yacht, ma lasciando in vista anche tutto il contorno che la Versilia e la Toscana possono  offrire. Siamo un forte richiamo perché abbiamo qualcosa di unico al mondo e lo stiamo facendo  sapere a un pubblico sempre più internazionale».

In altre parole, un potenziale cliente che arriva a Viareggio durante il VYR vede le barche esposte, e fin  qui non c’è nulla di eccezionale, a parte la qualità di ciò che ha appena visitato. Ma in più qui, e ciò  accade solo in un contesto come questo, può anche visitare materialmente il cantiere, incontrare il  fornitore o parlare con il designer che si occuperà della sua prossima barca. E non basta, il giorno dopo  può visitare le gallerie d’arte di Pietrasanta, mangiare le specialità culinarie che saranno preparate dallo  chef stellato che sarà tra i protagonisti dell’evento, o visitare Firenze o Pisa o tutto ciò che offre la  regione.

Ma quindi, viene spontaneo chiedersi: è solo un evento per le aziende viareggine?
«Tutt’altro, è un momento in cui ciò che è nautica italiana si presenta al mondo. Non è solo perché c’è  un continuo scambio tra le due coste e tra i vari distretti nautici italiani che non ha senso parlare di un  evento per promuovere solo un luogo. L’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato del
Gruppo Ferretti, il principale nome del diporto nautico con sede Adriatico, ha ben capito e sin  dall’inizio si è dimostrato un sostenitore dell’iniziativa. Se fosse solo una questione di campanile  avrebbe dovuto avere tutt’altro atteggiamento».

Comunicato stampa

Salone Nautico, ufficiali le date della 58esima edizione

IMPRENDITORI, ADDETTI AI LAVORI E DIPORTISTI SI SONO RIUNITI IERI A ROMA PER L’ASSEMBLEA GENERALE DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
UFFICIALIZZATE LE DATE DEL 58° SALONE NAUTICO: SI TERRÀ A GENOVA DAL 20 AL 25 SETTEMBRE 2018
CONFERMATO IL TREND DI CRESCITA DEL MERCATO E LE PREVISIONI POSITIVE PER IL 2018
ILLUSTRATE, ALLA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI GOVERNATIVE E PARLAMENTARI, LE NOVITA’ DEL NUOVO CODICE DELLA NAUTICA CHE RENDE LA BANDIERA ITALIANA PIU’ COMPETITIVA, ATTRAE IL MERCATO E GLI INVESTIMENTI ESTERI E CONSOLIDA LA RIPRESA INTERNA

Si è tenuta ieri presso la Pinacoteca del Tesoriere di Palazzo Patrizi, l’Assemblea Generale di UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA, che ha visto riuniti gli imprenditori e gli operatori della nautica insieme a rappresentanti del Governo, Parlamento e Istituzioni per una giornata di lavori dedicati alle tematiche del settore con un focus, nell’assemblea pubblica, sulle novità del nuovo Codice della Nautica recentemente approvato.

In apertura Carla Demaria, Presidente di Ucina Confindustria Nautica, ha ufficializzato le date della 58a edizione che si terrà a Genova dal 20 al 25 settembre 2018. Viene così confermato per il terzo anno consecutivo il posizionamento dell’evento nella seconda metà del mese di settembre, periodo che ha riscontrato la piena soddisfazione di oltre il 70% degli espositori.

Molto attese le indicazioni sulle previsioni 2018 del mercato nautico. L’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica ha visto il 69% delle aziende coinvolte dichiarare, sulla base del portafoglio ordini, una crescita del fatturato 2018: il 38% degli intervistati indica un aumento fino a + 10%, il 26% tra il 10 e il 20%, il 5% oltre il 20%. Per il 28% degli intervistati il 2018 sarà un anno di stabilità, mentre soltanto il 3% prevede una contrazione rispetto al fatturato 2017.

Il nuovo codice della nautica, gli strumenti per competere” è stato l’argomento centrale dell’Assemblea pubblica cui hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il relatore del provvedimento al Senato, Raffaele Ranucci e la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, oltre a un folto pubblico di addetti ai lavori e diportisti. Presenti anche tutte le Associazioni del Coordinamento che hanno lavorato alla stesura del Codice: Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca.

UCINA dati mercato nautico

Il Ministro Delrio ha aperto l’Assemblea dichiarando: “Nell’anno che si chiude, ricco di novità per il settore della nautica, con positivi dati di consuntivo, l’approvazione del nuovo Codice della nautica da diporto, sarà un ulteriore elemento per accompagnare la crescita del settore e del Paese. Le novità introdotte, che rendono la vita più facile a centinaia di migliaia di diportisti ed alle imprese, sono anche frutto del coinvolgimento e della più ampia partecipazione nella fase istruttoria di Ucina e di tutte le associazioni di settore e del cluster marittimo, dimostrando la capacità del Paese di fare sistema quando si lavora insieme e si mette al centro l’interesse nazionale.”

La recente approvazione del nuovo Codice della nautica – ha quindi commentato Carla Demariarappresenta un risultato straordinario e un ulteriore importante stimolo per un mercato già in forte ripresa, come testimoniato dai fatti e dai dati di previsione 2018 elaborati dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica. E’ stato un lavoro trasversale che ha coinvolto tutta la filiera, scaturito dall’impegno congiunto tra Ministero, Parlamento e Associazioni, che ringraziamo per questo risultato. Insieme abbiamo lavorato per 3 anni, su 12 tavoli tecnici, per ben 1.248 ore di incontri istituzionali.”

Con il nuovo Codice della nautica, l’articolata filiera della nautica può finalmente contare su uno strumento moderno e competitivo, che semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza e sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica anche alle unità iscritte al Registro internazionale, riconosce il Bollino Blu rilasciato per evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e introduce, a partire dal 2018, la Giornata del Mare nelle  scuole di ogni ordine e grado.

Tra le novità, il Registro Telematico rappresenta senz’altro un enorme successo in fatto di semplificazione. A tal proposito, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, impossibilitato a partecipare all’Assemblea per impegni istituzionali, ha salutato la Presidente di Ucina e i Consiglieri durante il Consiglio di Presidenza dell’Associazione dichiarando: “Non sarà più necessario recarsi presso la Capitaneria che ha emesso il documento per tutti gli atti che riguardano la proprietà, ma sarà possibile operare attraverso qualsiasi sportello telematico. L’archivio telematico sarà poi espressamente collegato alle attività di verifica in mare, al fine di evitare duplicazione di controlli”.

Un tema di grande interesse per l’utenza è quello delle dotazioni, che saranno rivisitate nel regolamento di attuazione coniugando sicurezza e innovazione tecnologica, mentre per chi ha già il patentino VHF non sarà richiesto esame“, ha spiegato il sen. Raffaele Ranucci, “inoltre abbiamo fissato alcune regole per i natanti adibiti a noleggio o dati in locazione“.

Gianluca De Candia, Direttore Generale di Assilea (Associazione Italiana Leasing) ha ricordato l’importanza del Registro Telematico per la ripartenza del finanziamento bancario al settore e anche il lavoro svolto con Ucina in sede di legge di bilancio per la difesa del leasing.

Il convegno ha visto l’intervento, inoltre, di Mauro Coletta, Direttore generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e Andrea Agostinelli della Capitaneria di Porto che hanno promesso il massimo impegno, già dal mese di gennaio, nella definizione del regolamento di attuazione del nuovo Codice della Nautica.

UCINA Assemblea Del Rio

Nel corso dell’Assemblea privata, sono stati presentati ai Soci di UCINA Confindustria Nautica tre progetti associativi per il rilancio della competitività:

– la Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, che è studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione;
– il consorzio Co.ge.pir., appena costituito per organizzare il recupero e lo smaltimento dei razzi di soccorso, previsto dalla recente normativa, nell’interesse generale e non solo delle aziende produttrici;
– il Blue Italian Growth (BIG), il nuovo Cluster Tecnologico Nazionale costituito il 30 novembre scorso su impulso del MIUR, e che vede partner capofila il CNR e del quale UCINA è socio fondatore. Il Cluster favorisce e coordina la collaborazione tra ricerca pubblica e privata, generando opportunità d’innovazione e sviluppo tecnologico per il sistema industriale marino e marittimo italiano.


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore aderente a Confindustria che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica dalla cantieristica alla componentistica, dai servizi fino al turismo. Con 312 aziende associate rappresenta oltre l’80% dell’ industria nautica nazionale e opera per la crescita del settore nautico, anche attraverso la proposta legislativa, la raccolta e la diffusione dei dati di settore, la diffusione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico.
UCINA opera a livello istituzionale come soggetto di confronto con le forze politiche, sociali e di governo e aderisce a Confindustria, Federturismo, Federazione del Mare, Comitato Fiere Industria, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile, condividendone principi e azioni. A livello internazionale, UCINA è presente negli Organi di Governo della Federazione mondiale ed europea, ICOMIA ed EBI.
In linea con i propri scopi di promozione del settore nautico, UCINA Confindustria Nautica organizza, attraverso la società I Saloni Nautici, il Salone Nautico a Genova, evento leader a livello internazionale e vetrina del Made in Italy.
www.ucina.net

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OPAC torna dal METS con una nomination e tanto interesse

L’azienda di Torino specializzata in coperture custom per yacht si presenta per la seconda volta al METS di Amsterdam riscuotendo successo ed interese per i prodotti presentati. Primo fra tutti il nuovo sistema di copertura per i ponti superiori degli yacht “Retractable Blades Hard-Top”  che ottiene la nomination al “Dame Design Award” nella categoria Deck equipment, sails and rigging.

Nell’ottica di un’evoluzione continua della gamma prodotti, l’azienda ha depositato due richieste di brevetto per il meccanismo di apertura. Si tratta di un tetto lamellare in alluminio retraibile con massima possibilità di personalizzazione che rivoluziona il concetto classico di capote e amplia la serie di luxury-product dell’azienda.

L’innovazione consiste nella possibilità di aprire, completamente oppure fino alla dimensione desiderata, una capote a lamelle. Rispetto a un’analoga soluzione a tessuto, il tettuccio a lamelle in alluminio garantisce una più lunga durata e una maggiore resistenza all’acqua e agli eventi atmosferici. La capote può essere realizzata in diverse dimensioni, a seconda delle specifiche necessità dei progettisti dell’imbarcazione, ed è perciò adattabile a qualsiasi copertura. La componentistica, realizzata con materiali nobili, viene sottoposta a trattamenti specifici adatti all’ambiente salmastro.

Opac Stand METS 2017

L’apertura della capote è gestita attraverso un impianto idraulico. La movimentazione verso poppavia permette la traslazione delle lamelle che vengono “impacchettate” in posizione di riposo lasciando il ponte sottostante a cielo aperto. Le operazioni di apertura e chiusura si svolgono in tempi molto ridotti.

Per impreziosire il prodotto anche dal punto di vista dello stile e per arricchire il look degli ambienti, Opac ha curato minuziosamente le finiture e ogni particolare estetico ampliando le possibilità delle personalizzazioni. Le lamelle che compongono la capote possono infatti essere rivestite, nella parte inferiore, con fodere di diverso tipo e materiale, trama e tonalità per completare lo stile in linea con gli arredi e le tinte dell’ambiente sottostante. Per esempio, è possibile rivestire la parte sottostante della capote con un tessuto in sintonia con il mobilio o con il piano di calpestio.

Le lamelle possono essere ricoperte anche nella parte superiore tramite una ricca varietà di rivestimenti, sempre con caratteristiche idonee all’ambiente marino. Anche in questo caso l’azienda assicura al cliente un’ampia scelta di materiali e colori. È in progetto la possibilità di rivestire la parte superiore del tettuccio con pannelli fotovoltaici a pellicola.

Opac Nominations METS Trade 2017

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Navaltecnosud, nuova fornitura ai cantieri Amico & Co. e presenza al METS

Navaltecnosud conferma la propria presenza nei più prestigiosi cantieri navali di megayachts Italiani ed Europei con la nuova fornitura ai cantieri navali AMICO & CO. di Genova di cavalletti verticali ad inclinazione fissa con altezza variabile. Questo articolo è dotato doppio pistone per il bloccaggio del telescopio, cappello basculante, altezze personalizzabili, ed è ideale per bacini di carenaggio.

L’azienda pugliese sarà inoltre presente all’imminente METS Trade di Amsterdam (14-16 novembre 2017) con lo stand numero MYP 05.509.

Questa società, con sede a Valenzano nel barese, realizza una vasta gamma di cavalletti, puntelli, invasi, tacchi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche a più piani per “porti a secco” e altri articoli per la cantieristica navale, per la sicurezza nelle aree tecniche e per una migliore ottimizzazione degli spazi a terra nei cantieri.

Per guardare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Portland Tacco


Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

I numeri del successo del 57° Salone Nautico di Genova

148.228 visitatori – + 16,5% rispetto al 2016
884 brand esposti, 1.100 imbarcazioni, 32 paesi rappresentati
3.428 le prove in mare effettuate
Oltre 60 eventi in città con +49,39% di afflusso di turisti +44% di stranieri
Demaria: “Il successo di questo salone è lo specchio di un settore in ripresa. Il vento è cambiato: lo dimostrano il numero di visitatori e l’aumento dei nuovi espositori italiani ed esteri“.

A dieci giorni dalla chiusura della 57° edizione del Salone Nautico di Genova gli organizzatori della manifestazione, UCINA Confindustria Nautica e I Saloni Nautici, fanno il punto su un’edizione record che ha dato ottimi risultati sia dal punto di vista dell’affluenza che degli affari.

L’edizione dedicata all’Ing. Carlo Riva, icona e ambasciatore nel mondo del Made in Italy e protagonista assoluto della storia e del successo internazionale della nautica del nostro paese, si è chiusa con numeri importanti che certificano il successo indiscusso della manifestazione: 148.228 visitatori, il 16,5% in piùrispetto allo scorso anno, 884 brand esposti, 1.100 imbarcazioni, 31 Paesi rappresentati, 70 nuovi espositori. A conferma dell’affluenza e dell’interesse dei visitatori, le prove in mare sono passate da 2.416 a 3.428.

I numeri e il successo di questo Salone Nautico sono lo specchio di un settore in ripresa: l’industria nautica da diporto, nel 2016, ha registrato un fatturato pari a 3,44 miliardi di euro con un 18,6% in più rispetto al 2015. – ha dichiarato il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria – Il vento è cambiato e ne è testimonianza il numero di nuovi espositori e i ritorni di brand italiani e stranieri che hanno scelto il Salone Nautico di Genova per esporre le proprie novità“.

In merito agli affari, Carla Demaria ha sottolineato: “Al Salone Nautico di Genova abbiamo venduto tutti, dai produttori di grandi imbarcazioni a quelli di barche medio piccole, fino agli accessoristi. Abbiamo ritrovato i valori di vendita del passato ed abbiamo richieste già per l’edizione 2018“.

Molti gli eventi organizzati all’interno del Salone Nautico con un’ottima redemption di affluenza: sono stati oltre 50 gli eventi in programma nel calendario di manifestazione, 15 i convegni organizzati direttamente da UCINA Confindustria Nautica nell’ambito del ForumUCINA, 800 le prove in piscina e 500 quelle in mare con oltre 1.000 ragazzi delle scuole che hanno potuto visitare il Salone e provare concretamente l’emozione di navigare.

Anche sul fronte della comunicazione, il Salone Nautico di Genova ha dato prova di sé: 5.520 articoli dall’inizio dell’anno, oltre 65 ore di servizi tv dedicati, 210.070 persone che hanno interagito sulla pagina Facebook della manifestazione.

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Numeri più che positivi anche sul fronte cittadino: nei sei giorni di manifestazione sono stati oltre 60 gli eventi organizzati in città nell’ambito del calendario GenovaInBlu. Gli alberghi sono arrivati quasi a saturazione con un +14% di ricavi per camera. I turisti hanno affollato gli uffici di accoglienza, registrando un +49,39% di presenza (+64% di italiani e +44% di stranieri rispetto al 2016).

Il 57° Salone Nautico si è chiuso, inoltre, con due momenti importanti: la consegna da parte del Presidente Carla Demaria al Sindaco di Genova, Marco Bucci della targa che ha sancito la Piazza del Vento quale dono di UCINA Confindustria Nautica alla Città di Genova e, momento storico per il Nautico, la firma del Protocollo d’Intesa tra Istituzioni e UCINA Confindustria Nautica che ha l’obiettivo di consolidare il Salone Nautico di Genova organizzato dall’Associazione di categoria per gli anni a venire.


IL SALONE NAUTICO ORGANIZZATO DA UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA A GENOVA
Il Salone Nautico organizzato da UCINA Confindustria Nautica a Genova è punto di riferimento per l’intero settore della nautica da diporto in Europa e nel Mediterraneo. Un evento unico per le sue caratteristiche, che consentono di mettere in mostra in un unico contesto espositivo le ultime novità della produzione cantieristica, i motori, l’elettronica, gli accessori, il turismo e tutti i servizi. Il Salone Nautico, giunto alla 57ima edizione, è un appuntamento irrinunciabile sia per il business sia per gli appassionati del mare. L’edizione 2017, ha visto 884 brand esposti e 1.100 imbarcazioni esposte tra terra e mare e 148.228 visitatori con un incremento del 16,5% rispetto al 2016.

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Perini Navi presenta in anteprima mondiale a Monaco il nuovo 60m S/Y Seven

Annunciata la vendita di un ulteriore S/Y di 60m e la sottoscrizione della lettera di intenti per un S/Y di 42 metri.

Perini Navi, leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht a vela e a motore, presenta in anteprima mondiale alla 27esima edizione del Monaco Yacht Show il nuovo S/Y Seven, terzo esemplare della serie di 60 metri, dopo Seahawk e Perseus^3, e sessantaduesima unità della flotta.

Nel corso della conferenza stampa odierna Perini Navi ha annunciato la vendita di un ulteriore S/Y di 60 metri, che diventerà la quarta unità della serie, e la sottoscrizione della lettera di intenti per un S/Y di 42 metri, il nuovo sloop simbolo delle più recenti innovazioni tecniche e costruttive dell’azienda.

One Brand, One Company: un brand unico per le imbarcazioni a vela e a motore, un brand che da sempre rappresenta la punta di diamante del made in Italy nel mondo, un nome, non solo simbolo di eleganza e lusso ma un vero e proprio modo di vivere e interpretare il mare. Perini Navi sarà dunque il brand unico sotto cui confluirà il marchio Picchiotti. Anche il logo Perini Navi è stato rivisitato in continuità con l’immagine e la tradizione del brand.

S/Y Seven è un progetto importante, una sfida vinta con successo che ha suggellato l’avvio del nuovo percorso intrapreso dall’azienda con l’accordo tra Fabio Perini e la famiglia Tabacchi, del quale sono particolarmente felice – commenta Lamberto Tacoli, Presidente e Amministratore Delegato di Perini NaviAbbiamo scelto di riunire sotto il brand Perini Navi sia la vela che il motore e di lanciare innovative linee di prodotto. Crediamo molto nei progetti sui quali stiamo lavorando; oggi annunciamo la vendita di un ulteriore S/Y di 60m e la sottoscrizione della lettera di intenti per un S/Y di 42 metri. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la nostra offerta mantenendo intatte tradizione, qualità e innovazione, valori imprescindibili per Perini Navi”.

Abbiamo voluto un nome che esprimesse il forte legame con la mia famiglia: Seven perché sette è il numero dei miei nipoti – commenta l’armatore Ennio DorisCon questa nuova barca potremo navigare tutti insieme, una passione che ci accomuna e ci riunisce. Amo le imbarcazioni della Perini Navi perché permettono di vivere il contatto diretto con la natura, con la magia del mare, sensazioni indescrivibili come il fruscio del vento, lo sciabordare delle onde, senza mai rinunciare peraltro a tutte le più moderne comodità. Seven non è una semplice barca, infatti quando si è a bordo di un’imbarcazione Perini Navi si abita l’arte targata made in Italy. Seven è il risultato di un progetto caratterizzato da quello spirito artistico, creativo ed estetico che distingue in modo unico le eccellenze italiane nel mondo. L’armatore è italiano, il cantiere è italiano, così come l’equipaggio e l’architetto che l’ha disegnata. Il tricolore infine ne è la bandiera” (qui le immagini del varo di Seven).

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Seven sarà in mostra nella splendida cornice di Port Hercule per tutta la durata del Monaco Yacht Show che si svolge dal 27 al 30 settembre.

Progettato per una navigazione facile e veloce, S/Y Seven è caratterizzato da numerose innovazioni tecniche a testimonianza dell’impegno di Perini Navi nel fornire ai propri armatori le più innovative soluzioni tecnologiche a beneficio delle performance, della facilità di navigazione, dello spazio e del comfort a bordo. Gli interni del ketch di 60 metri Seven sono stati disegnati da Dante O. Benini & Partners, architetti italiani noti al pubblicointernazionale per i loro progetti sempre all’avanguardia.

Lo stand Perini Navi si trova al n.T09 (T Central), nel cuore della fiera.


Perini Navi è il leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht, con 62 yacht varati fino ad oggi, tra cui 59 barche a vela e tre a motore. Perini Navi è stata fondata nel 1983 da Fabio Perini la cui visione era quella di rivoluzionare la vela avvolgibile e i sistemi di controllo. www.perininavi.it

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