Les Amis du Sinagot

A Vannes, tornando da una visita presso alcune aziende in Bretagna, ho visto una foto di queste imbarcazioni con due alberi e grandi vele di colore rosso ocra.
Rientrato in Italia, dopo alcune ricerche e grazie all’associazione Les Amis du Sinagot ho avuto modo di raccogliere queste informazioni che voglio condividere con voi.

I primi esemplari di Sinagot risalgono alla prima metà del 1800 e venivano utilizzati dai pescatori di Séné, cittadina che si affaccia sul golfo di Morbihan.

Sino agli anni 20′ del secolo scorso furono eseguite alcune migliorie allo scafo ad opera del Cantiere Martin. La lunghezza portata appena sotto dieci metri ed un bordo libero più grande consentirono l’impiego anche fuori dal golfo e nelle vicine isole per diversi tipi di pesca con reti da traino e da fondo per le ostriche.

L’intera famiglia spesso è coinvolta nel duro lavoro che vede le donne impegnate nelle attività sul mare oppure a vendere il pescato, pesci e crostacei, nella vicina Vannes.

Nel periodo tra le due guerre mondiali il Sinagot è oggetto di una ulteriore evoluzione con un’estensione dello scafo da 9 a 10,80 metri e sull’armamento ove compare un fiocco di piccole dimensioni sul bompresso.

Nel 1943, nel Cantiere Navale di Bono, Yves Querrien costruì “Les Trois Frères” ultimo dei Sinagot dedicati alla pesca.

Passata la seconda guerra mondiale questo tipo di barca venne abbandonato, probabilmente alla ricerca di linee più moderne e forse in grado di generare maggiori profitti. Fu così che intorno agli anni 50′ parte della flotta venne trasformata ad uso diporto, in alcuni casi modificando l’attrezzatura e su qualche imbarcazione sistemando una cabina per garantire un minimo comfort.

Purtroppo con il trascorrere degli anni degli oltre 190 scafi che navigavano nei primi anni del secolo scorso, ad oggi, sono rimasti solo due esemplari originali:

– “Ma Préférée” anno 1933 attualmente conservato al Museo Navale di Douarnenez
– “Les Trois Frères” anno 1943 unico oggi a prendere il largo nel Golfo del Morbihan

Si contano inoltre tre scafi, ancora oggi naviganti, varati negli anni 50′ per il diporto e non per la pesca:

– “Dear Miss” anno 1954 a Trinité Sur Mer oggi sotto il nome “Gwéned”
– “Belle Hortense” anno 1958 a Trinité Sur Mer
– “Joli Vent” anno 1958 a Vannes

La ricerca su queste imbarcazioni ha richiamato alla mia memoria gli scafi armati con vele a un terzo usati dai pescatori in Adriatico già da prima del 1800 ed oggi conservati grazie al lavoro di recupero e conservazione di varie associazioni e spesso celebrati da raduni e regate di bragozzi. (ma questa è un’altra storia, magari ne parleremo prossimamente!)

L’associazione “Les Amis du Sinagot”

L’associazione, con sede a Vannes, nasce nel 1969 con la finalità di salvaguardare e promuovere il patrimonio marittimo e culturale rappresentato dalla storia del Sinagot nonché diffonderne la conoscenza e le tradizioni marinare.

Tra gli scopi dell’associazione la navigazione e manutenzione di “Les 3 Frères” acquistato nel 1983 e fatto poi classificare nello stesso anno nel registro dei monumenti storici. Parallelamente i membri dell’associazione dedicando tempo e risorse alla ricerca di informazioni storiche, nel corso del tempo, hanno costituito un significativo archivio di documenti.

 

Nota    Alleghiamo la traduzione del testo da italiano a francese, curata da Mr. Yann Régent, responsabile della documentazione, al quale va il nostro particolare ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione.

Texte français

 

Credit Images  Les Amis du Sinagot

 

Marzo … Eventi Nautici e-Venti di Guerra

Poche ore prima di pubblicare il post del ventotto Febbraio con oggetto gli eventi fieristici, già pronto ed in coda di programmazione come i successivi due sempre sullo stesso argomento, a seguito del precipitare della crisi e del susseguirsi delle drammatiche notizie sulla situazione in Ucraina, abbiamo preferito spostare la data e scrivere un nuovo testo che racchiuda in modo sintetico informazioni sulle tre esposizioni e contemporaneamente ci permetta di esprimere qualche considerazione relativa agli accadimenti internazionali e sugli effetti di tutto ciò per le attività nautiche.

Di seguito le manifestazioni previste nel corso del mese.

Seatec & Compotec Marine
Carrara 17 – 18 Marzo 2022

Seatec è il salone professionale del settore nautico dedicato a Tecnologia, Componentistica e Design.
Oltre al classico modello espositivo questa diciannovesima edizione presenta numerose iniziative di interesse che coinvolgono vari aspetti del mondo della nautica.
Tra gli altri:
Incontri commerciali e tecnici dedicati ai Cantieri
Convegni e workshop su innovazione e trend del comparto
Meeting B2B su agenda internazionale

In contemporanea tredicesimo Compotec Marine riservato al mercato dei materiali compositi.

YARE-Yachting
Viareggio 16 – 17 – 18 Marzo 2022

Evento organizzato da Navigo, rivolto particolarmente ai superyacht, che grazie alla collaudata formula di networking, mette in contatto aziende e comandanti.

DUBAI International Boat Show
Dubai 9 – 13 Marzo

Principale salone nautico negli Emirati Arabi Uniti che si rivolge ai mercati dell’area Medio Oriente.
Notevole la presenza delle imprese Italiane dello yachting, degli sport acquatici e della navigazione da diporto.


Rivolgiamo un grande “in bocca al lupo” agli organizzatori ed a tutti gli espositori per l’impegno di importanti risorse in tempi molto turbolenti come quelli che stiamo attraversando.

Detto questo corre l’obbligo di fare un’analisi con riferimento a quello che sta universalmente accadendo, anche se è estremamente difficile prendere una posizione obiettiva, scevra da isterie.

Per l’ennesima volta abbiamo assistito ad un cambiamento epocale e lo stiamo tutt’ora vivendo: il mondo sembra impazzito, sono saltati tutti i riferimenti, in primo luogo di ordine morale oltre che economico, finanziario e politico.

Dopo lo stop degli ultimi due anni, deboli tentativi di ripartenza dichiarati dall’industria, qualche notizia molto positiva dall’andamento della nautica determinato principalmente nelle medie dai fatturati del settore superyacht, all’inizio del 2022 ed alla luce di questi aspetti, avevamo immaginato o ci eravamo illusi del ritorno ad una cosi detta “normalità”.

Ad oggi le posizioni assunte dai vari attori di questa crisi, che rileviamo essere profonda ed a mio parere personale senza una rapida soluzione, ci inducono a valutare con prudenza il futuro che sarà condizionato dallo scontro tra due diverse visioni della gestione dell’ordine mondiale e che, comunque vada a finire, condizionerà irrimediabilmente il futuro di tutti noi.

Passando alla nautica ed al turismo avremo sicuramente conseguenze negative e soprattutto in Italia per diversi ordini di motivi, tra i quali: logistica, produzione ed approvvigionamento di materia prima, impoverimento della popolazione, condizioni politiche ed economiche.

 

 

“Tra Legno e Acqua” – 7° Convegno sulle imbarcazioni d’epoca

Sabato 25 Gennaio a Varese torna il Convegno Nazionale, organizzato annualmente dall’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, con il contributo della Regione Lombardia, incentrato sul Recupero e la Valorizzazione delle Imbarcazioni d’Epoca e Storiche.

Sponsor dell’evento, che si svolgerà presso il Palace Grand Hotel di Varese, la Veleria Zaoli Sails, Cantiere Ernesto Riva, Casa Editrice Mursia, Cromatura Cassanese, Studio Giallo & Co., Agricole Gussalli Beretta.

Comunicato stampa

Programma:

Viareggio 15° Raduno Vele Storiche

La manifestazione, organizzata dal Club Nautico Versilia in collaborazione con l’Associazione Vele Storiche Viareggio, si svolgerà dal 17 al 20 Ottobre prossimo.

Parteciperanno alle regate oltre 50 scafi storici, costruiti con legnami pregiati a partire dagli inizi del secolo scorso.


Comunicato stampa:

Il Club Nautico Versilia, culla delle vele storiche

Alla scoperta del Club Nautico Versilia che, insieme all’Associazione Vele Storiche Viareggio, si appresta a co-organizzare la prossima quindicesima edizione del raduno-regata Vele Storiche Viareggio, in programma dal 17 al 20 ottobre 2019. La collaborazione fra VSV -presieduta da Gianni Fernandes e ospitata dal 2005 proprio all’interno del sodalizio- e il CNV che, fondato nel 1957, è oggi guidato da Roberto Brunetti con l’Ammiraglio Marco Brusco alla vice presidenza, si rinnova e si consolida di anno in anno. Presso le banchine del CNV si sono ormeggiate decine tra i più belli yachts d’epoca del Mediterraneo e di oltreoceano.

CLUB NAUTICO VERSILIA, UNA STORIA LUNGA OLTRE 60 ANNI
Una posizione strategica al centro della città di Viareggio, la perla della Versilia divenuta negli anni un polo nautico di eccellenza dal quale sono usciti i megayacht e megasailer più belli del mondo. Una sede, fondata nel 1957 da Harry Bracci Torsi, affacciata direttamente su uno specchio acqueo con circa 70 posti barca distribuiti su tre pontili. Una sinergica e mai interrotta collaborazione con la Marina Militare, in particolare con la Capitaneria di Porto che, nella zona limitrofa al CNV, ha la sede operativa e l’ormeggio delle motovedette Guardia Costiera. È il Club Nautico Versilia, uno tra i più titolati sodalizi votati alla promozione e diffusione della nautica da diporto che oggi conta oltre 150 soci. Presso il CNV, nel 1962, nacque l’indimenticata competizione di offshore Viareggio-Bastia-Viareggio e sempre qui, a partire dal 2005, ebbe inizio l’avventura del raduno di vele d’epoca organizzato con l’Associazione Vele Storiche Viareggio, giunto nel 2019 alla quindicesima edizione e diventato il più importante e partecipato raduno di chiusura della stagione velica riservata alle Signore del Mare. Dal 17 al 20 ottobre prossimo una flotta composta da oltre 50 scafi storici, costruiti a partire dagli inizi del Novecento, riproporrà l’epoca d’oro dello yachting, quando nobili o facoltosi imprenditori commissionavano la costruzione di barche realizzate con legnami pregiati per poi sfidarsi in competizioni basate su fair-play e gentleman racing. Il CNV, metterà come sempre a disposizione la prestigiosa sede sociale, dotata di Club House, bar e ristorante con veranda panoramica, oltre alle strutture per l’accoglienza degli equipaggi e ai mezzi per l’assistenza in banchina e contribuirà in maniera determinante alla perfetta riuscita del prestigioso appuntamento.

LA TRADIZIONE DELLE BARCHE STORICHE
Il Club Nautico Versilia ha sempre mantenuto uno stretto rapporto con le imbarcazioni storiche, a partire dalla sopracitata Viareggio-Bastia-Viareggio, destinata a diventare una competizione offshore di fama mondiale. Nel 2006, negli spazi antistanti il Club, è stata anche organizzata una celebrazione delle leggende della motonautica mondiale denominata VBV Legend. Negli anni Sessanta sono nati il Trofeo Internazionale Emilio Benetti, riservato alla Classe Star alla quale partecipano grandi campioni di questa deriva ultracentenaria, e la Vela d’Oro, regata d’altura che toccava le città di Viareggio, Bastia e Livorno e che in passato ha coinvolto personaggi come Cino Ricci e Giorgio Falck. A queste banchine si sono ormeggiati scafi storici come il due alberi Royono del 1936, sul quale ha navigato più volte il presidente J.F. Kennedy insieme a Marilyn Monroe, e tutte le più importanti imbarcazioni scuola della Marina Militare, da Stella Polare a Artica II, da Capricia a Corsaro II, da Caroly a Chaplin. Significativa la storia del magnifico cutter bermudiano Zephyr, varato in Inghilterra nel 1929 dal cantiere Philip & Son di Darmouth su progetto di J.M. Soper & Son. Già nel 1966 questa barca, lunga 20 metri, era registrata al Club Nautico Versilia e oggi, a 90 anni dal varo, i nuovi armatori continuano ad esserne soci. Anche Ardi (ex Kerkyra II) rappresenta un motivo d’orgoglio. La barca, uno sloop bermudiano lungo 11 metri varato nel 1968 dal cantiere tedesco Abeking & Rasmussen su progetto dello studio newyorchese Sparkman & Stephens, era stata commissionata da Marina Spaccarelli Bulgari, la nota imprenditrice nel settore della gioielleria di lusso. A bordo di Ardi ha regatato l’Ammiraglio Agostino Straulino, eroe della vela italiana. Nel 2012 è stata donata al Club Nautico Versilia dalla contessa Carol Minutoli Tegrimi in ossequio alle ultime volontà del marito Conte Alessandro Minutoli Tegrimi, per molti anni dirigente del CNV. Diventata portacolori del Club, ha partecipato la scorsa stagione -sotto la guida del Consigliere Fabio Conti- alle regate di vele d’epoca Panerai Classic Yachts Challenge nella categoria ‘Classic Yachts’ riportando importanti successi che hanno accresciuto l’immagine e il prestigio del CNV, e quest’anno -affidata al socio Luca Poli– ha appena vinto il Trofeo CSSN-ADSP Mariperman nelle acque de La Spezia.

LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA MARINARESCA
Nel corso delle varie edizioni dei raduni di vele d’epoca le sale del Club Nautico Versilia hanno tenuto a battesimo innumerevoli iniziative, da sempre aperte a tutti, legate alla promozione della cultura marinaresca. Qui si sono svolte esposizioni di modelli navali (la mostra verrà ripetuta anche quest’anno), di fotografi (Marco Trainotti, Giovanni Nardini), di pittura (Emanuela Tenti, Sandro Feruglio, Silvia Serafini) e di arte marinara (Giovanni Caputo, Andrea Maggiori). Nel 2017 si è tenuto un importante concorso di eleganza per auto alla presenza di giurati come Raffaello Napoleone, CEO di Pitti Immagine. Sono stati presentati libri di stimati personaggi del settore nautico (Piero Maria Gibellini, Davide Besana) e progetti di nuove imprese veliche (la circumnavigazione del globo del velista Patrick Phelipon). La dirigenza del Club non ha mai fatto mancare il proprio supporto, a cominciare dal ‘maestro di casa’ Muzio Scacciati che, ogni ottobre, oltre a fornire l’apporto tecnico operativo, si occupa di far allestire i cocktail e gli open-bar per gli oltre 400 membri di equipaggio presenti a Viareggio.

LE TAPPE DEL ‘TROFEO ARTIGLIO’
Il Club Nautico Versilia può pregiarsi di organizzare ben due delle cinque tappe che compongono il Trofeo Artiglio, il circuito di vele d’epoca disputato ogni anno, tra maggio e ottobre, in alto Tirreno. Tra queste il Trofeo Challenge “Ammiraglio G. Francese”, istituito nel 1996 in memoria dell’Ammiraglio Giuseppe Francese che tanto contribuì alla nascita della Guardia Costiera, e la quinta e ultima tappa, rappresentata proprio dal raduno Vele Storiche Viareggio. Dopo l’ultima giornata di regate, sempre presso le sale del Club, vengono annunciati e premiati i vincitori stagionali e rinnovato l’invito all’anno successivo.

LINK PER L’ISCRIZIONE AL XV RADUNO VELE STORICHE VIAREGGIO
https://velestoricheviareggio.org/iscrizione-imbarcazioni/

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Vele Storiche Viareggio –
c/o Club Nautico Versilia, Piazza Palombari Artiglio, Darsena Europa, 55049 Viareggio (LU) – Consiglio Direttivo, Cell. +39 348 5809440 – E-mail Presidente: g.fernandes@velestoricheviareggio.org
E-mail Segretario: a.viggiano@velestoricheviareggio.org  Web: www.velestoricheviareggio.org

Importante Evento alla Darsena Italia di Viareggio

Dopo un refitting presso il Cantiere Francesco Del Carlo torna a mare lo yacht a vela Tirrenia II, scafo in legno ultracentenario lungo 18 metri.
Al varo sarà presente una nutrita flotta di motoscafi Riva in legno per salutare il ritorno nel circuito delle vele d’epoca di una tra le più belle barche storiche del Mediterraneo.

Nella foto: Tirrenia II (1914) in navigazione – Foto Maccione

Comunicato stampa:

8 giugno 2019: lo yacht ultracentenario “Tirrenia II” torna in mare a Viareggio

Tirrenia II, yacht a vela lungo 18 metri varato in Inghilterra nel 1914, torna in mare a Viareggio dopo dieci anni dalla sua ultima navigazione e tre anni di restauro. La cerimonia, aperta alla partecipazione di tutti e accompagnata dalle sirene di una flotta di motoscafi Riva in legno, si svolgerà sabato 8 giugno presso la Darsena Italia del cantiere Francesco Del Carlo, autore del refitting. Un’occasione imperdibile per salutare il ritorno nel circuito delle vele d’epoca di una tra le più belle barche storiche del Mediterraneo.

TIRRENIA II TORNA A NAVIGARE
Quello di Tirrenia II sarà uno dei più importanti ritorni in mare del 2019. Dopo circa tre anni di lavori eseguiti dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo di Viareggio questa splendida imbarcazione ultracentenaria lunga 18,54 metri (escluso bompresso), costruita in legno di teak e varata nel 1914 dal cantiere inglese H.R. Stevens di Southampton su progetto di Frederick Shepherd, tornerà a navigare. L’appuntamento è fissato per sabato 8 giugno, a partire dalle ore 17.30, presso la sede viareggina del Cantiere Del Carlo, in Darsena Italia. La discesa in mare sarà accompagnata dalle sirene di una flotta di motoscafi Riva in legno associati alla Riva Historical Society, intervenuti a Viareggio appositamente per salutare Tirrenia II e partecipare a uno dei loro raduni internazionali. La barca ha attraversato due guerre mondiali e oltre un secolo di storia dello yachting senza subire prolungati abbandoni che abbiano potuto pregiudicare la possibilità di continuare a navigare. Nel corso della sua vita ha subìto la trasformazione dell’armo velico, passato da ketch aurico a bermudiano, come testimoniato anche dalle immagini d’epoca del grande fotografo di vela Beken of Cowes, per poi tornare aurico in epoca recente.

LA STORIA DI TIRRENIA II: DAL NORD EUROPA AI CARAIBI
Tirrenia II, come indicato nel Registro Navale dell’epoca, viene varata in Inghilterra nel 1914 con il nome di Sapho II per Jean A. Valaoritis, deceduto poco tempo dopo. L’anno successivo ne diventa proprietario Alex C. Carapanos, ministro di Grecia a Roma, che cambia il nome in Dodoni. Nel 1924 la acquista al Pireo il nobiluomo Cav. Guido Fiorentino, presidente della sede napoletana del Regio Yacht Club Italiano che si inventa la Coppa Tirrenia assegnata annualmente, fino al 1939, all’imbarcazione che avesse compiuto la più lunga crociera in Mediterraneo. Nel febbraio 1925 Fiorentino rinomina la barca Tirrenia II. Tra il 1975 e il 1981 appartiene a Peter Ball, reverendo in pensione della Marina inglese che la tiene a Montecarlo, poi fino al 1989 naviga con il norvegese Peter Jespersen, che percorre oltre 20.000 miglia di mare svolgendo crociere scuola e charter tra il nord Europa, i Caraibi e il Venezuela. Qui, tramite il broker inglese David East, la acquista Gianni Loffredo, storico ex presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Tra il 1991 e il 1992, dopo averla trasferita in Mediterraneo su una nave cargo, ne affida il restauro integrale al cantiere Pitacco, Luxich e Ferluga di Muggia, vicino a Trieste, sotto la direzione lavori del grande progettista triestino Carlo Sciarrelli, che considerava Tirrenia II una barca “dotata di anima”. Varata il 4 luglio 1993, fino al 2009 partecipa a innumerevoli eventi e regate in tutto il Mediterraneo, tra cui il raduno di vele d’epoca di Imperia e l’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano. Nel 2016 viene acquistata all’asta da una coppia di armatori lombardo-piemontesi e trasferita presso il cantiere Del Carlo di Viareggio per essere sottoposta ad una serie di importanti lavori eseguiti con la consulenza dell’esperto fiorentino Enrico ‘Chicco’ Zaccagni.

IL RESTAURO AL CANTIERE DEL CARLO
Tra il lavori effettuati tra il 2016 e il 2019 dal Cantiere Del Carlo di Viareggio lo smantellamento dei torelli di dritta e sinistra (le prime tavole del fasciame partendo dal fondo), lo smontaggio della zavorra in piombo con relativa sostituzione dei perni, la ricostruzione della nuova chiglia in mogano nella quale è stata sagomata la battura, ovvero quel ‘gradino’ o incastro che accoglie la prima tavola del fasciame. È seguita la sverniciatura integrale dello scafo, la sostituzione di circa 100 metri lineari di tavole dell’opera viva e opera morta, della vecchia viteria di serraggio con altra in bronzo-silicio, la gommatura del ponte in teak e la ricostruzione di una nuova pala del timone in legno di mogano. Gli interni della barca, quasi integralmente originali, sono ricoperti da pregiati pannelli di radica.

MUSEO DELLA COMMENDA – 100 anni di cronache dai Cantieri Navali di Pietra Ligure

Interessante iniziativa del percorso Fuori Onda dedicata alla storia centenaria dei Cantieri Navali di Pietra Ligure.

Un viaggio alla scoperta dei Cantieri Navali di Pietra Ligure attraverso l’esposizione multisensoriale per ripercorrere la centenaria storia imprenditoriale del cantiere, delle alterne fortune e delle ripercussioni sulla vita della comunità.


Comunicato stampa:

FUORI ONDA AL MUSEO DELLA COMMENDA

1916-2016: 100 anni di cronache dai Cantieri Navali di Pietra Ligure

Mercoledì 8 maggio alle 17.30 al Museo della Commenda  inaugurazione del percorso multisensoriale Fuori onda, 1916-2016: 100 anni di cronache dai Cantieri Navali di Pietra Ligure, dedicata ai successi, crisi, riprese e affanni di un secolo di storia imprenditoriale che hanno segnato e reso grande la vita di un piccolo paese di provincia. Un percorso in cui immergersi completamente tra immagini, suoni e profumi. Tre installazioni olfattive, dieci installazioni sonore con le voci dei protagonisti, i rumori della fabbrica e le musiche del compositore Remo Anzovino e due installazioni video.

La mostra con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova e Fondazione Ansaldo che rimarrà allestita sino al 24 giugno, è stata organizzata da Massimo Ciricillo, Max Tomasinelli e Associazione Culturale ILM, con il sostegno di Comune di Pietra Ligure, Fondazione De Mari e Gruppo Messina SPA. In collaborazione con Mu.MA,  Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione, Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova e Genova Liguria Film Commission. Media partner Radio Babboleo.

All’inaugurazione insieme ai curatori Massimo Ciricillo e Max Tomasinelli parteciperanno: Nicoletta Viziano, presidente Mu.MA;  Luigi De Vincenzi, Vice Presidente del Consiglio Regionale; Barbara Grosso,  Marketing Territoriale, Politiche Culturali e Politiche per i Giovani.
L’esposizione rappresenta un viaggio di scoperta dei Cantieri Navali di Pietra Ligure,  ispirata al film che narra i 100 anni dei Cantieri prodotto dagli stessi curatori della mostra, uscito nelle sale lo scorso dicembre (www.fuoriondafilm.com trailer https://vimeo.com/293358913).

Una  mostra multisensoriale al piano terra del Museo con un percorso speciale: Il Cantiere Ieri,  dove saranno esposte le foto storiche provenienti dagli archivi privati degli ex lavoratori; I Protagonisti, sala nella quale spiccheranno i ritratti dei protagonisti del film; Il Cantiere oggi, uno spaccato della situazione attuale dei Cantieri, in stato di completo abbandono. In questa sala sarà presente “Sense Out – un’indagine visuale del linguaggio” opera del fotografo Max Tomasinelli e titolo di una ricerca avviata dello stesso nel 2005. Il progetto esplora il linguaggio e il modo in cui viene attualmente utilizzato dai musei d’arte e la difficoltà dell’incontro con la comprensione dell’utente. Passando poi attraverso la sala multimediale Il Varo, con istallazioni video, sonore e olfattive  e l’ambiente Leave a Messageil visitatore approderà al Back Stagespazio dedicato alle immagini del back stage dei fotografi di scena Sara Barbieri, Eugenio Pini e Lise Casalegno Marro e a uno schermo che riprodurrà il docufilm.

Massimo Ciricillo e Max Tomasinelli hanno scelto di portare Fuori Onda al Museo della Commenda di Prè per la sua storia, la particolarità della struttura e l’ampiezza: i locali del piano terreno si prestano infatti perfettamente a ospitare il percorso sensoriale. La vicinanza al Porto Antico e al centro storico, poi, sono punti di forza che accrescono la visibilità dell’evento e ne facilitano la fruizione da parte di un pubblico più vasto.
Il Museo della Commenda di Prè di Genova, fa parte dell’antico complesso dell’Ospitale della Commenda, segnalato nelle guide internazionali, è costituito da un museo e due pregevoli chiese   sovrapposte. Fu costruito nel 1180 come luogo di assistenza a pellegrini e crociati che si recavano o tornavano dalla Terrasanta. È stato scelto come sede del Museo dell’Emigrazione italiana.
Prosssime iniziative al Museo:
15 maggio ore 17.30, apertura della mostra “Federico Palerma – la materia e il gesto” a cura di Luciano Caprile e Claudio Castellini al secondo piano;
29 maggio ore 17.30, conferenza aperta alla cittadinanza  “Il futuro di Commenda e della zona di Prè” per la ricorrenza dei  10 anni dell’apertura del Museo,  organizzata da Mu.MA insieme al Comune di Genova.

Massimo Ciricillo
Libero professionista dal 1992 e curioso dalla nascita, nei primi anni 2000 comincia a occuparsi di organizzazione di eventi e a produrre videoclip e documentari, attività che coniuga la sua passione per la musica, la fotografia e l’arte. “The Right Destination” viene presentato nel 2015; “Fuori Onda” è uscito invece il 1° dicembre 2018.
tel. 335 5207426
massimociricillo@gmail.com

Max Tomasinelli
Nato a Torino nel 1971, si forma presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Aperto il proprio studio di fotografia a Torino collabora con prestigiose agenzie pubblicitarie internazionali.
Dal 2005 inizia un proprio percorso nell’ambito dell’arte contemporanea e nel 2008 il Museo della Fotografia di Mougins lo accoglie nelle proprie sale accanto a Gabriele Basilico nell’esposizione “Regards sur l’Architecture”.
Ha esposto, tra gli altri, al Museo del ‘900 di Torino e al Parlamento Europeo di Bruxelles; nel 2020 il Centre de Monuments Nationaux gli dedicherà una personale nella meravigliosa cornice dell’abbazia di Le Thoronet, nel Var francese. Dal 2005 incontra e ritrae oltre 100 icone dell’arte contemporanea internazionali quali Louise Bourgeois, Dennis Oppenheim, Robert Longo, Carol Rama, Ai Wei Wei, Ben Vautier. Alcuni ritratti sono pubblicati su GQ, Marie Claire, Arte.
www.maxtomasinelli.com
tel. 392 2188814
max@maxtomasinelli.com

ILM, Intimate Live Music è un’associazione culturale che promuove e organizza eventi, con sede a Pietra Ligure. Propone in particolare esperienze alla riscoperta dell’intimità e del calore del suono (musica live e teatro), della vista (arti figurative) e del gusto (eccellenze alimentari e/o cucina d’autore). Tutto questo si svolge all’interno di affascinanti ed esclusive case private, spazi produttivi o ambienti che abbiano qualcosa da raccontare.
www.ilm.events

Informazioni:
Mu.MA – Museoteatro della Commenda di Prè
piazza della Commenda, Genova
Orario da maggio:
martedì 14 -17
mercoledì 10-17
da giovedì a domenica e festivi, 10-19
lunedì chiuso
biglietteria
tel. 010 5573681 –  infocommenda@muma.genova.it

Barche d’epoca a Montecarlo – Monaco Classic Week 2019

(Foto Studio Borlenghi – S. Gattini)

Presentato il programma del Monaco Classic Week uno tra i più importanti raduni di barche d’epoca per numero di partecipanti ed interesse degli scafi presenti.
La particolarità di questa quattordicesima edizione, dedicata agli Stati Uniti d’America, sarà il Villaggio Americano che ospiterà le storiche imbarcazioni in legno rappresentative dei cantieri e dei progettisti di oltremare.


Comunicato stampa:

Le barche d’epoca a Montecarlo: aperte le iscrizioni alla XIV Monaco Classic Week

Al via la macchina organizzativa della XIV edizione della Monaco Classic Week, il biennale raduno internazionale riservato alle barche d’epoca a vela e a motore, in programma a Montecarlo dall’11 al 15 settembre 2019. Le imbarcazioni di stile classico potranno inoltrare la richiesta online di partecipazione e, se pertinente con il carattere dell’evento, verranno ospitate all’ormeggio per una settimana all’interno del Principato senza corrispondere alcuna quota di iscrizione. Il tema centrale di questa edizione saranno gli Stati Uniti d’America, con un villaggio americano dove verranno celebrate le barche di progetto o costruzione ‘made in USA’.

Domanda di invito online:
www.ycm.org/mcw19

L’AMERICA ALLA QUATTORDICESIMA MONACO CLASSIC WEEK
La biennale Monaco Classic Week – La Belle Classe, nata nel 1994, è uno dei più importanti e partecipati raduni di barche d’epoca di tutto il Mediterraneo. A 25 anni dalla prima edizione e per circa una settimana, dall’11 al 15 settembre 2019, il Principato di Monaco ospiterà le più belle imbarcazioni in legno tuttora naviganti, progettate da importanti yacht designer del passato come John Alden o Olin Stephens, costruite dai più titolati cantieri navali del mondo tra i quali Nathanael Herreshoff, Chris Craft, Garwood o Hacker-Craft. Questa quattordicesima edizione sarà dedicata agli Stati Uniti d’America, nazione particolarmente cara al Principe Alberto II di Monaco. Per l’occasione verrà allestito un vero e proprio ‘villaggio americano’ per celebrare la produzione navale di un Paese che ha contribuito in maniera determinante alla storia e allo sviluppo della nautica da diporto mondiale. In quei giorni si calcola che saranno oltre 70 le imbarcazioni presenti all’ormeggio, pronte a confrontarsi in occasione di regate, parate, concorsi di eleganza e di manovrabilità. Chiunque potrà chiedere di partecipare all’evento compilando la domanda di invito online al link sopra indicato. Le barche considerate di interesse verranno invitate ufficialmente, non corrisponderanno alcuna quota di iscrizione e saranno ospitate gratuitamente all’ormeggio per una settimana. Armatori ed equipaggi potranno inoltre partecipare ai momenti conviviali organizzati in banchina e presso lo Yacht Club de Monaco.

LE CLASSI DI IMBARCAZIONI E IL VILLAGGIO AMERICANO
Tra le numerose tipologie di imbarcazioni a vela presenti alla Monaco Classic Week ci sarà anche una flotta di Classiche Metriche della Stazza Internazionale, le barche da regata nate nei primi anni del Novecento che oltre a fare la storia dello yachting hanno anche partecipato alle Olimpiadi e a innumerevoli competizioni in tutto il mondo. Non mancheranno gli unici quattro 15 Metri S.I. ancora naviganti al mondo, a cominciare dal cutter aurico Tuiga del 1909 dello Yacht Club de Monaco, alla quale verrà dedicata una serata per festeggiare i 110 anni dal varo, The Lady Anne del 1912, Hispania anch’essa del 1909, commissionata all’epoca dal re di Spagna Alfonso XIII, e Mariska del 1908. Alcune grandi golette d’epoca associate all’International Schooner Association, tra le quali Puritan del 1931 e Orianda del 1937, disputeranno la seconda tappa del loro circuito 2019. Non mancherà una flotta di Dinghy 12’, la storica deriva nata in Inghilterra nel 1913 dalla matita di George Cockshott, i motoscafi Riva in legno e gli scafi del cantiere americano Chris-Craft, fondato negli USA a fine Ottocento e posseduti in passato da divi come Frank Sinatra ed Elvis Presley. Le associazioni di settore potranno essere invitate e avere un proprio stand all’interno del villaggio americano allestito per l’occasione. Stessa opportunità per le attività commerciali inerenti il mondo della nautica tradizionale. Per le sistemazioni logistiche verranno segnalati alberghi, residence o appartamenti convenzionati con l’evento.

IL PROGRAMMA DELLA MONACO CLASSIC WEEK 2019
Lunedì 09/09/2019
12.00 – 18.00
Arrivo, accoglienza e registrazione delle imbarcazioni presso lo Yacht Club Monaco Marina

Martedì 10/09/2019
09.00 – 18.00
Arrivo, accoglienza e registrazione delle imbarcazioni presso lo Yacht Club Monaco Marina

Mercoledì 11/09/2019
09.00 – 18.00
Arrivo, iscrizione e messa in mare dei Canots Automobiles
11.00
Regate Classi Metriche, vele d’epoca e classiche
20.00                   
Monaco Classic Week Welcome Cocktail

Giovedì 12/09/2019
09.00 – 10.00
Distribuzione ingredienti per il Concorso degli Chefs
09.00 – 18.00
Ispezione tecnica yachts a cura della giuria del premio “La Belle Classe Restauration”
11.00
Regate Classi Metriche, vele d’epoca e classiche
11.00
Gara di regolarità imbarcazioni a motore – Canots Automobiles
17.00 – 19.00
Concorso degli Chefs con Moët Hennessy, presentazione dei piatti in banchina
20.00
Crew Party – Serata equipaggi  

Venerdì 13/09/2019
09.00 – 18.00
Ispezione tecnica yachts a cura della giuria del premio “La Belle Classe Restauration”
11.00
Regate Classi Metriche, vele d’epoca e classiche
11.00
Regate Classe Dinghy 12’
11.00
Concorso di manovrabilità imbarcazioni a motore – Canots Automobiles
20.30
Serata La Belle Classe (su invito Moët Hennessy)

Sabato 14/09/2019
09.00 – 18.00
Ispezione tecnica yachts a cura della giuria del premio “La Belle Classe Restauration”
Durante la giornata Concorso di Eleganza barche a vela e a motore
11.00
Regate Classi Metriche, vele d’epoca e classiche
11.00
Regate Classe Dinghy 12’
11.00
Concorso di Eleganza – Parata Canots Automobiles
20.00
Notte Americana

Domenica 15/09/2019
11.00
Cerimonia di premiazione

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Yacht Club de Monaco
Quai Louis II, 98000 Monaco
Web: www.ycm.org – E-mail: mcw@ycm.org
Tel. +377 93 10 63 00
Domanda di invito online: www.ycm.org/mcw19

Aperte le iscrizioni a “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, La Spezia 8-10 giugno

Tutto pronto presso il borgo ligure delle Grazie, nel Golfo della Spezia, per la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma dall’8 al 10 giugno 2018. Le due regate previste, organizzate dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca, si svolgeranno tra Portovenere e il Golfo dei Poeti. Tra le barche iscritte alcuni scafi della Marina Militare e prestigiose imbarcazioni che hanno fatto la storia dello yachting. Ai vincitori verranno assegnati gli orologi Michel Herbelin – Chronos Diffusion, manifattura dell’alta orologeria francese che esordisce in qualità di sponsor nel mondo delle barche d’epoca.

LA MARINA MILITARE A “LE VELE D’EPOCA NEL GOLFO”
Ci saranno anche la gloriosa Artica II, prima classificata nel 1956 alla storica regata Torbay-Lisbona, e la plurivittoriosa Chaplin, donata proprio dieci anni fa dalla famiglia genovese Novi alla Marina Militare, alla prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma alle Grazie, nel Golfo della Spezia, da venerdì 8 a domenica 10 giugno. La manifestazione è organizzata dall’AIVE, l’Associazione Italiana Vele d’Epoca fondata nel 1982 (www.aive-yachts.org), in sinergia con il Circolo Velico della Spezia, il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio e la sponsorizzazione del brand Michel Herbelin – Chronos Diffusion, prestigiosa manifattura dell’alta orologeria francese (www.michel-herbelin.com/web e www.chronosdiffusion.eu). La presenza di queste due barche ricorderà idealmente il cantiere Sangermani che le ha costruite rispettivamente nel 1956 e nel 1974. Il suo titolare, il ligure Cesare Sangermani Jr., figlio del pioniere della nautica Cesare, è infatti scomparso lo scorso 17 maggio all’età di 71 anni creando un vuoto tra gli estimatori delle barche in legno. La Marina schiererà anche il 23 metri Caroly, un Baglietto del 1948, e Grifone, un classe 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1963 vincitrice nel 1965 a Napoli del Campionato del Mondo di classe con a bordo il mito della vela Agostino Straulino. Tra le altre barche iscritte gli 8 Metri S.I. Bamba del 1927 e Margaret del 1925, Melisande del 1928, lo Sparkman & Stephens Ojalà II del 1973, Ilda del 1946, Dragonera e Onfale, varati sempre da Sangermani nel 1961 e 1962.

Chaplin, il Sangermani 1974 della M.M.
Chaplin, il Sangermani 1974 della M.M.

UN’ESCLUSIVA VISITA GUIDATA AL RESTAURO DELLA BARCA DI RE GIORGIO V
Numerose le iniziative collaterali organizzate per gli equipaggi durante la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”. Le barche potranno sostare all’ormeggio alle Grazie da mercoledì 6 fino alle ore 12 di lunedì 11 giugno.  Sabato 9 giugno partirà la prima regata, seguita alle 18.30 da un aperitivo tra le barche d’epoca e da un’esclusiva visita agli yachts d’epoca in restauro presso il vicino Cantiere Valdettaro. Qui sarà possibile ammirare Vera Mary, la goletta aurica lunga 22 metri varata nel 1932 presso il cantiere inglese Berthon Boat Company di Lymington su progetto di J.M. Soper. Nel 1935 Vera Mary fu acquistata da Re Giorgio V d’Inghilterra per donarla all’amico Sir Philip Hunloke, suo istruttore di vela nonché skipper dello yacht reale Britannia e Commodoro del Royal Yacht Squadron. Nel corso dei decenni successivi ha esplorato il Mediterraneo, facendo base a Sanremo e Cannes. Alle 21.30 si svolgerà “Sentinelle dell’infinito”, mostra e video sul faro dell’isola del Tino a cura del Cantiere della Memoria e “Rimirandoci nel Golfo”, proiezione delle foto di Tiziana Pieri e Roberto Celi della prima giornata di Regate. Domenica 10 giugno, prima della seconda regata, gli equipaggi visiteranno il Museo del Faro dell’Isola del Tino. In serata si svolgerà la cerimonia di premiazione, con assegnazione di due cronografi della collezione Newport Sport Chic messi in palio dallo sponsor Michel Herbelin –  Chronos Diffusion.

Le Grazie, vele d'epoca
Le Grazie, vele d’epoca

LE IMBARCAZIONI AMMESSE
A “Le Vele d’Epoca nel Golfo” potranno partecipare gli yachts in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (Yachts d’Epoca) e al 1976 (Yachts Classici), nonché le loro repliche individuabili secondo quanto disposto dal “Regolamento per la stazza e le regate degli Yachts d’Epoca e Classici – C.I.M. 2018-2021”. L’ammissione di altre tipologie di imbarcazioni verrà valutata a insindacabile giudizio del comitato organizzatore. Il pubblico di appassionati avrà facoltà di presenziare alla manifestazione e di vedere gli scafi all’ormeggio.

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
http://www.aive-yachts.org/regate/regata-sociale-2018/
E-mail: aive.yacht@gmail.com
Roberta Talamoni – Mob. +39 3474336750

Dragonera, un Sangermani del 1961
Dragonera, un Sangermani del 1961

 AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In oltre 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è il professore spezzino Pier Maria Giusteschi Conti, eletto per il quadriennio 2017-2021. Info: www.aive-yachts.org

Vele d'Epoca nel Golfo
Vele d’Epoca nel Golfo

Comunicato stampa

19 maggio 2018, tutti a Viareggio per il varo di “Barbara”: 1923-2018

Una cerimonia aperta a tutti. Sabato 19 Maggio a Viareggio, presso la Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo, dopo un restauro durato oltre tre anni, si celebrerà il ritorno in mare di Barbara, una delle più belle barche a vela d’epoca del Mediterraneo. L’imbarcazione, lunga circa 19 metri, è stata costruita nel 1923 presso lo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport in Inghilterra. Quel giorno chiunque potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla discesa in mare di questo yawl bermudiano in legno.   

IL RITORNO IN MARE DI BARBARA
Sabato 19 Maggio 2018, dopo oltre tre anni di lavori eseguiti presso il Cantiere Navale Francesco Del Carlo di Viareggio, Barbara può tornare finalmente a solcare i mari e programmare una serie di partecipazioni ai più importanti raduni di vele d’epoca del Mediterraneo. Quel giorno qualunque appassionato potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla cerimonia del nuovo varo. Questo ‘due alberi’ costruito nel 1923 dal cantiere inglese Camper & Nicholsons, lungo 19 metri compreso il bompresso, è stato sottoposto a una serie di interventi che hanno riguardato il risanamento dello scafo in legno, della coperta, dell’attrezzatura velica, interni e impiantistica. Oggi Barbara può dunque tornare a veleggiare mostrandosi al pubblico degli appassionati. La barca isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio (VSV), il sodalizio nato nel 2005 con lo scopo di promuovere la cultura della vela classica e organizzare eventi legati alla marineria tradizionale, tra cui il grande raduno che si tiene a Viareggio ogni anno a ottobre. VSV ha contribuito attivamente al restauro e al supporto in tutte le delicate fasi di messa a punto. Il Vicepresidente Riccardo Valeriani, grande navigatore, ha fornito la propria assistenza nel rifacimento della parte impiantistica e nei test a mare, il Commodoro Chicco Zaccagni ha seguito i lavori forte della sua grandissima esperienza nel restauro di innumerevoli e importanti scafi che hanno fatto la storia dello yachting, l’associato Architetto Gian Mario Ciboddo, appassionato del mondo del restauro, ha supportato la progettazione, l’associato Architetto Francesco Rocchetti ha sviluppato la modellazione 3D e svolto sul restauro filologico di Barbara la tesi di Laurea Magistrale in Design Navale e Nautico dell’Università degli Studi di Genova con relatore la Professoressa Maria Carola Morozzo. Il Presidente di VSV Gianni Fernandes commenta: “Siamo felicissimi di festeggiare, insieme al Club Nautico Versilia che ringraziamo per la sempre fattiva collaborazione e ospitalità, il ritorno in mare di Barbara e di aver dato un contributo fondamentale al ritorno in mare di questa imbarcazione, caratterizzata da bellissime linee d’acqua e con importanti innovazioni rispetto a yacht dello stesso periodo con l’armo bermudiano e lo studio di un timone leggero”. Un’altra grande soddisfazione per tutto il mondo nautico viareggino (officine meccaniche, installatori, impiantisti, rigger, velai ecc.) e per il cantiere Del Carlo, fondato nel 1963, che con questo ennesimo restauro si conferma uno dei principali restauratori di scafi storici in tutto il Mediterraneo.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

19 MAGGIO 2018 – IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10:00 Accesso al Cantiere Navale Francesco Del Carlo in Darsena Italia – Viareggio
Ore 11:00 Allocuzioni e saluto alle persone intervenute
Ore 11:30 Cerimonia del ritorno in mare di Barbara
Ore 12:00 Fotografie e visite a bordo
Ore 13:00 Ricevimento presso la Terrazza del Club Nautico Versilia (accesso solo su invito)

Barbara 1923 lavori
Barbara ai lavori

LA STORIA DI ‘BARBARA’
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

Credit Photo: Paolo Maccione

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

Comunicato stampa

Annunciato il ritorno in mare di “Barbara”, yacht d’epoca del 1923

Sabato 19 Maggio a Viareggio, dopo un restauro filologico, iniziato da Astilleros Mediterraneo e terminato dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo, si svolgerà la cerimonia del ritorno in mare di Barbara, splendida imbarcazione a vela varata nel 1923 dallo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport. La barca, lunga quasi 19 metri, parteciperà alle più importanti regate di vele d’epoca del Mediterraneo.

IL VARO APERTO A TUTTI
Quella che si svolgerà Sabato mattina 19 Maggio 2018 a Viareggio sarà una grande festa della vela e dello yachting. Alla Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo si terrà infatti la cerimonia aperta a tutti del ritorno in mare di Barbara, yawl bermudiano costruito in legno nel 1923 dal famoso cantiere inglese Camper & Nicholsons su disegni di Charles Ernest Nicholson, uno dei più grandi progettisti navali della storia. I lavori di restauro filologico hanno riguardato il risanamento dello scafo, del piano di coperta, degli interni, dell’impiantistica e dell’armo velico. La barca si presenterà ufficialmente al pubblico degli appassionati. Barbara entrerà così di diritto tra le più belle barche a vela d’epoca di tutto il Mediterraneo e nei prossimi anni parteciperà ai più importanti raduni e regate riservate agli scafi storici. Questo yawl lungo circa 19 metri, compreso il bompresso, isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio alla quale è iscritto. Quel giorno è come se venissero festeggiati idealmente tre compleanni, i 155 anni del cantiere Camper & Nicholsons, fondato ufficialmente nel 1863, i 95 anni di Barbara e i 55 anni del cantiere Del Carlo, che in oltre mezzo secolo di attività si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa per l’accurato refitting di decine di scafi storici in legno, sia a vela che a motore.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

LA STORIA DI “BARBARA”
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport, in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

La storia della barca e del restauro di Barbara è stata presentata il 27 Gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese in occasione del 5° Convegno Nazionale sulle Imbarcazioni d’Epoca (info su www.veledepocaverbano.com).

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

Comunicato stampa