Progettato e costruito da Perini Navi in collaborazione con lo yacht designer Ron Holland, il ketch di 60 metri Seven si è aggiudicato il primo posto nella categoria Best Lighting ai Boat International Design e Innovation Awards, i prestigiosi riconoscimenti che premiano non solo l’architettura e lo stile navale, ma anche le nuove soluzioni in termini di design, innovazione tecnologica e ingegneria.
La serata di gala si è tenuta ieri sera a Kitzbuhel, in Austria, di fronte a una giuria di esperti del settore di diverse nazionalità.
Progettato per una navigazione facile e veloce, il S/Y Seven è caratterizzato da numerose innovazioni, a testimonianza dell’impegno di Perini Navi nel fornire ai propri armatori soluzioni tecnologiche sempre nuove a beneficio delle performance, della facilità di navigazione, dello spazio e del comfort a bordo. Gli interni di Seven sono stati disegnati da Dante O. Benini & Partners, architetti italiani noti al pubblico internazionale per i loro progetti all’avanguardia.
“Seven è una barca progettata in Italia, costruita da un cantiere italiano così come italiano è l’architetto che l’ha disegnata, l’armatore e l’equipaggio e, infine, la bandiera” dice Ennio Doris, l’armatore di Seven.
“Abbiamo accolto la notizia con enorme soddisfazione e siamo onorati di condividere questo riconoscimento con il nostro Armatore, il Cav. Doris, l’Arch. Benini e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa nave – commenta Lamberto Tacoli, Presidente e Amministratore Delegato di Perini Navi – Siamo orgogliosi di questo premio perché è dedicato all’ingegno, alla creatività e all’innovazione, tre caratteristiche che ben descrivono le imbarcazioni Perini Navi, barche che rappresentano l’eccellenza del made in Italy nel mondo”.
Perini Navi è il leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht, con 62 yacht varati fino ad oggi, tra cui 59 barche a vela e tre a motore. Perini Navi è stata fondata nel 1983 da Fabio Perini la cui visione era quella di rivoluzionare la vela avvolgibile e i sistemi di controllo.www.perininavi.it
Il 27 gennaio 2018 si è svolto a Varese il 5° Convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano. La partecipazione superiore alle aspettative ha imposto la chiusura anticipata delle iscrizioni. Al Palace Grand Hotel di Varese, prestigiosa sede del congresso, sono state esposte anche alcune imbarcazioni in legno. Tra gli annunci del 2018 la riapertura del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario e l’avventuroso periplo dell’Italia della goletta Oloferne in rotta verso il Festival Marittimo francese di Sète. Tra i libri presentati un volume sul restauro e uno dedicato ai gozzetti genovesi a remi da competizione.
I NUMERI DEL 5° CONVEGNO DI BARCHE D’EPOCA
Oltre 150 partecipanti provenienti da Italia e Svizzera, 10 relatori, 6 ore dedicate alle relazioni, 4 patrocini ufficiali (Yacht Club Italiano, Associazione Italiana Vele d’Epoca, Associazione Scafi d’Epoca e Classici, Associazione Italiana Derive d’Epoca), 3 annunci di nuove iniziative nel settore della marineria, 3 barche esposte (la lancia elettrica in legno ‘Ernesto’ del cantiere Ernesto Riva, un Dinghy 12’ e una lancia bretone), una di fotografie di vele d’epoca del fotografo James Taylor, 8 magnifici sponsor (Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza, AQA Lago Maggiore, Cromatura Cassanese, Porrini Moda Besozzo, Studio GIALLO & Co. Varese, Gioielleria Soma Besozzo, 3 Sixty Marketing Services, Funivie del Lago Maggiore),un annullo filatelico dedicato, oltre 130 pubblicazioni sulla stampa e media nazionali e più di 100.000 persone raggiunte sui social network nel periodo pre e post-evento. Questi i numeri della quinta edizione del convegno di barche d’epoca ‘Tra Legno e Acqua’ tenutosi il 27 gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese. Un altro grande successo per l’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, che si conferma uno dei più attivi sodalizi italiani nel settore della promozione della cultura marinaresca e delle tradizioni nautiche.
LE RELAZIONI … DELLA MATTINA
Il lavori del 5° Convegno ‘Tra Legno e Acqua’ sono stati aperti dal Presidente AVEV, il varesino Alessandro Corti e dallo storico locale Giuseppe Armocida. A seguire Paolo Sivelli, Direttore AVEV, moderatore degli interventi. Il velista e regatante Giuseppe La Scala ha parlato di restauro estetico e ristrutturazione funzionale, riferendosi in particolare a due classi di imbarcazioni sulle quali naviga, la deriva classe Dinghy 12’, progettata nel 1913, e il monotipo Dragone, nato nel 1929. Gli storici Giovanni Panella e il francese Thierry Pons hanno proiettato il video di Aventure Pluriel sull’esperienza di un corso Erasmus plus tenutosi per una settimana presso il Museo della Marineria di Cesenatico. Il fiorentino Roberto Olivieri, Consigliere dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, ha descritto il refitting dello yawl bermudiano Barbara, yawl varato da Camper & Nicholsons nel 1923 il cui ritorno in mare avverrà il prossimo 19 maggio 2018 presso il cantiere Del Carlo di Viareggio. Quel giorno, chiunque lo desidererà, potrà presenziare alla cerimonia del varo. Il costruttore navale Daniele Riva e l’ingegnere Carlo Bertorello hanno descritto il progetto di ‘Ernesto’, la prima barca elettrica in legno nata dalla matita del famoso architetto argentino German ‘Mani’ Frers, “presente” al convegno sotto forma di intervista video.
LE RELAZIONI … DEL POMERIGGIO
Il romagnolo Stefano Medas, archeologo subacqueo nonché apprezzato conferenziere, ha sedotto la platea raccontando l’anima delle barche, come se in passato fossero state equiparate a esseri viventi. Lo yacht designer Leonardo Bortolami, curatore dello Scottish Fisheries Museum di Edimburgo, ha presentato in anteprima il suo nuovo libro “Imbarcazioni in legno – il restauro consapevole” con tutti i suggerimenti sul recupero delle barche d’epoca. Il maestro d’ascia Giovanni Cammarano di Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno, ha incantato la platea raccontando la vita dei pescatori e la costruzione di Ninetta, replica di un gozzo in legno a vela latina lungo 7,75 metri, eseguita insieme a un altro giovane maestro d’ascia, Cesare Cortale. Il progettista e costruttore navale Federico Lenardon ha infine descritto i restauri di Onkel Adolph, il 6 Metri Stazza Internazionale del 1907 vincitore della prima regata di questa classe, e della lancia da trasporto austriaca Poto del 1920, compiuti presso il cantiere ‘Alto Adriatico Custom’ di Monfalcone dove lavora.
ALCUNE NOVITÀ DEL 2018
Ecco alcune delle novità presentate in occasione del Convegno:
Dopo circa 18 anni di chiusura il Museo della Barca Lariana di Pianello Lario, fondato nel 1982 all’interno di una filanda ottocentesca sulle rive del Lago di Como, riaprirà una parte delle sale per visite pubbliche. Il museo raccoglie oltre 400 imbarcazioni di tutti i tipi e migliaia di oggetti.
Presentato il progetto Museo Navigante, rete composta da 70 musei del mare e della marineria uniti in un comune progetto per valorizzare il patrimonio culturale marittimo italiano. Ad esso è legato il viaggio di circa 1800 miglia che la goletta aurica di 23 metri Oloferne del 1944 sta compiendo dall’Adriatico al Tirreno, con tappe in tutte le regioni costiere, per arrivare a Sète, in Francia. Qui, dal 27 marzo al 2 aprile 2018 si svolgerà Escale à Sète, il più importante Festival Marittimo del Mediterraneo dove confluiranno oltre 130 tra velieri e scafi storici e più di 300.000 visitatori. Sia la goletta Oloferne che una nutrita delegazione dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano, con barche al seguito, rappresenteranno l’Italia e i musei nazionali.
Lo storico genovese Giovanni Panella ha dato alle stampe un libretto intitolato “Gozzetti Genovesi, storia di una passione” dedicato ai gozzi a remi da competizione. Spesso queste barche, in rappresentanza di borgate e associazioni legate al mare, si sfidano tra loro in occasione di eventi e manifestazioni organizzate in varie regioni d’Italia.
Grazie alla collaborazione con l’Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza è stato possibile organizzare alcuni test-drive a bordo delle vetture Jaguar Land Rover esposte all’ingresso dell’Hotel, tra le quali E-PACE, il nuovo SUV compatto. La concessionaria ha anche estratto a sorte un week-end, durante il quale un fortunato vincitore potrà “possedere” per due giorni un’autovettura.
AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano L’Associazione Vele d’Epoca Verbano è stata costituita nella primavera del 2013 con lo scopo di promuovere e tutelare le imbarcazioni storiche che navigano sul Lago Maggiore. Numerose le iniziative organizzate fino ad oggi, dalla “Verbano Classic Regatta” al progetto di un museo-raccolta delle barche tradizionali del Lago Maggiore, dalla rinascita della “Coppa dei Laghi”, storico trofeo velico risalente al 1887, alla navigazione itinerante denominata “Vagabondi del Lago”. Nel 2016 sono stati la prima delegazione italiana ad avere accolto l’invito di partecipare, con 5 barche in rappresentanza della marineria italiana, al Festival Marittimo di Brest, il più importante del mondo. Sono seguite le partecipazioni alla Settimana del Golfo di Morbihan (Francia) e Stari Grad (Croazia). Presso il cantiere in località Cellina (VA) i soci stanno restaurando Tinka, cutter bermudiano in legno lungo 10 metri costruito in Inghilterra nel 1951. L’attuale presidente AVEV è il varesino Alessandro Corti.
Il velista triestino Vasco Vascotto – già vincitore su diverse classi di imbarcazioni di 25 titoli mondiali, 15 titoli europei e 25 titoli italiani – è entrato a far parte del team Luna Rossa e dell’equipaggio che parteciperà alle TP 52’ Super Series 2018, in qualità di tattico.
Vasco affiancherà Francesco Bruni, timoniere del TP 52 Luna Rossa, ed è già presente a Cagliari insieme al team per partecipare alle sessioni di allenamento e osservazione degli oltre 40 giovani velisti – provenienti da ogni parte d’ Italia – selezionati quali possibili futuri membri dell’equipaggio.
Un progetto, questo, volto ad allargare il raggio d’azione del team nella sua preparazione alla 36^ America’s Cup coinvolgendo nella sfida di Luna Rossa i giovani più qualificati e promettenti della vela agonistica italiana.
Dopo una settimana di navigazione e 2570 miglia percorse il vantaggio sul record precedente sale a 741 miglia
Per Giovanni Soldini e l’equipaggio di Maserati Multi 70 – Sébastien Audigane, Guido Broggi, Oliver Herrera Perez e Alex Pella – la seconda settimana del record tra Hong Kong e Londra inizia in pieno Oceano Indiano, sotto il parallelo 15°S. Da ieri navigano al lasco negli alisei, a tutta velocità e sulla rotta diretta verso il Sudafrica.
Al rilevamento di questa mattina, ore 7.06 UTC, il trimarano Maserati Multi 70 registrava velocità medie intorno ai 30 nodi, un vantaggio di 741 miglia sul record precedente e una distanza di 4.000 miglia da Buona Speranza, prossima boa del percorso.
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“La prima settimana è andata molto bene”, dichiara Giovanni Soldini, skipper di Maserati Multi 70. “Abbiamo trovato un’ottima sintonia a bordo, tra di noi l’ambiente è positivo. Abbiamo navigato bene e abbiamo avuto anche Nettuno dalla nostra parte. Siamo entrati nell’aliseo ieri sera verso le 18 UTC e abbiamo subito accelerato. Abbiamo passato la scorsa giornata tra temporaloni bestiali e manovre di gennaker ma siamo contenti perché stiamo viaggiando veloce e penso che nei prossimi giorni potremo fare tanta strada.”
Partito lo scorso 18 gennaio da Hong Kong, per battere il record stabilito nel 2008 da Lionel Lemonchois con il maxi catamarano di 32,50 metri (41 giorni, 21 ore e 26 minuti), il trimarano Maserati Multi 70 di 21,20 metri deve completare le 13.000 miglia del percorso e tagliare la linea di arrivo sotto il ponte Queen Elisabeth II sul Tamigi prima del 1 marzo.
La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da Aon in qualità di sponsor, insieme al fornitore ufficiale per l’abbigliamento, Ermenegildo Zegna.
Un ringraziamento anche a Boero Bartolomeo S.p.A. e Contship Italia Group.
Dopo quattro giorni, sono 1.635 le miglia effettivamente percorse a una velocità media di 18,9 nodi. 468 le miglia di vantaggio sul record precedente.
Partito lo scorso 18 gennaio per battere il record tra Hong Kong e Londra, il trimarano Maserati Multi 70 si trova tra le isole di Borneo a Ovest e Sumatra a Est. Lo Stretto della Sonda, porta d’ingresso nell’Oceano Indiano, è ormai a meno di 300 miglia più a Sud.
Giovanni Soldini e l’equipaggio di Maserati Multi 70 – Sébastien Audigane, Guido Broggi, Oliver Herrera Perez e Alex Pella – hanno superato l’Equatore stamattina alle ore 3.13 UTC. Dopo quasi quattro giorni di navigazione, la cartografia indica che hanno percorso le prime 1.408 miglia della rotta teorica a una media di 16,2 nodi. Le miglia reali sono però 1.635, percorse a una velocità media di 18,9 nodi, con 468 miglia di vantaggio sul tempo di riferimento di Lionel Lemonchois, skipper di Gitana 13.
“A bordo il morale è alto. Siamo concentrati e carichi”, dichiara lo skipper di Maserati Multi 70, Giovanni Soldini. “Rispetto alle simulazioni fatte in partenza, abbiamo guadagnato circa quindici ore. Ieri abbiamo passato la zona peggiore della bolla di vento leggero. Per rimanere nel vento abbiamo proseguito a strambate verso lo Stretto della Sonda dove dovremmo arrivare tra una quindicina di ore (verso le 22 UTC del 22 gennaio, Ndr). Dopodiché, una volta passato lo Stretto”, continua Soldini, “bisognerà vedere come riusciremo a prendere l’aliseo da Sud Est nell’Oceano Indiano. La rotta è ancora molto lunga. L’ideale sarebbe entrare nell’ Oceano in anticipo sul record perché sappiamo che Lemonchois è andato molto forte i primi quattro giorni di traversata dell’Indiano.”
Spiega Alex Pella: “Continua la navigazione di Maserati Multi 70 in questo incredibile Mar della Cina, è un vero e proprio slalom tra isole, scogli, atolli, navi mercantili e pescherecci non sempre ben segnalati. È divertente dal punto di vista della navigazione pura ma non è sempre facile Prima di entrare nell’Oceano Indiano rimangono due passaggi difficili. Abbiamo passato l’Equatore di notte e continuiamo ad approfittare di super condizioni, vento stabile da Nord, mare piatto e caldo estivo.”
Per battere il record stabilito nel 2008 da Lionel Lemonchois con il maxi catamarano di 32,50 metri (41 giorni, 21 ore e 26 minuti), il trimarano Maserati Multi 70 di 21,20 metri deve completare le 13.000 miglia del percorso e tagliare la linea di arrivo sotto il ponte Queen Elisabeth II sul Tamigi prima del 1 marzo.
La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da Aon in qualità di sponsor, insieme al fornitore ufficiale per l’abbigliamento, Ermenegildo Zegna.
Un ringraziamento anche a Boero Bartolomeo S.p.A. e Contship Italia Group.
Al Marina Genova Aeroporto il Circolo Nautico organizza una serata dedicata ai velisti Italiani che hanno partecipato alla regata.
Ambrogio Beccaria, Andrea Fornaro, Emanuele Grassi, Andrea Pendibene saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande.
Una occasione da non perdere per ascoltare dalla voce dei protagonisti storie e curiosità sugli eventi della traversata oceanica, con il contributo di foto e filmati.
Giovanni Soldini e il team del trimarano Maserati Multi 70 – Alex Pella, Guido Broggi, Sébastien Audigane e Oliver Herrera – hanno rimandato la partenza per il record Hong Kong-Londra prevista per oggi. Il motivo, ha spiegato lo skipper di Maserati, è un problema scoperto in testa d’albero durante un controllo dell’imbarcazione. ”Oliver è salito in testa d’albero e ha individuato un inizio di scollamento della rotaia all’altezza della penna, in alto. Preferiamo sostituire il pezzo danneggiato piuttosto che prendere inutili rischi. E’ un pezzo costruito in Europa, stiamo studiando se farcelo spedire o trovare il modo di costruirlo qui. E’ il tipo di avaria che poteva costare caro, meglio scoprirla ora che una volta partiti.“
Per Soldini e l’equipaggio di Maserati Multi 70, si torna quindi in stand by, in attesa della giusta finestra meteo per partire alla conquista del record.
La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da Aon in qualità di sponsor, insieme al fornitore ufficiale per l’abbigliamento, Ermenegildo Zegna.
Un ringraziamento anche a Boero Bartolomeo S.p.A. e Contship Italia Group.
Perini Navi, leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht a vela e a motore, ha presentato in anteprima mondiale i progetti di due nuove imbarcazioni: un Eco Tender di 25 metri e un S/Y di 42 metri “Evolution”. Il portafoglio ordini del cantiere sale a 106 milioni di euro.
Le due nuove imbarcazioni propongono soluzioni tecnologiche e funzionali innovative: entrambe hanno un sofisticato sistema di propulsione ibrida, ideale per navigare in assoluta tranquillità e sicurezza.
“Abbiamo accolto la sfida di realizzare queste due nuove barche con grande entusiasmo – commenta Lamberto Tacoli, Presidente e Amministratore Delegato di Perini Navi – Stiamo lavorando ai nuovi progetti con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la nostra offerta mantenendo al contempo intatti i valori imprescindibili di Perini Navi: tradizione, qualità e innovazione“.
Attualmente i piani di produzione di Perini Navi prevedono la realizzazione di 6 imbarcazioni, tre a vela e tre a motore, nel dettaglio:
– 60 metri Seven in consegna nei primi mesi del 2018;
– un ketch di 60 metri;
– un 42 metri a vela;
– un 25 metri a motore;
– un 53 metri a motore;
– un 56 metri a motore.
L’Eco Tender di 25 metri nasce dalla richiesta dell’attuale armatore di un Perini Navi a vela di 50 metri di un motoryacht da utilizzare come barca d’appoggio, un’imbarcazione piccola, con le tipiche caratteristiche Perini Navi, con spazi più flessibili per gli ospiti e per i bambini. Progettato completamente dai designer di casa Perini in alluminio, è una barca a metà strada tra un tender e una “chase” boat; un nuovo tipo di eco tender con grandi innovazioni tecnologiche e funzionali, tra cui la principale è rappresentata da un sofisticato sistema di propulsione ibrida flessibile. Gli interni avranno un arredamento contemporaneo in linea con la nave madre Dotato di due droni a bordo in grado di andare in avanscoperta, il nuovo 25 metri conferma la vocazione all’esplorazione già espressa da Perini Navi con i M/Y Exuma, Galileo G e Grace E.
Il S/Y E-volution di 42 metri è un progetto innovativo ideato dai designer di Perini Navi in collaborazione con o studio Americano di Reichel Pugh, noto per le sue barche performanti. Armato a sloop, novità assoluta per le navi Perini, sarà interamente realizzato in alluminio.
Il concetto di E-volution riguarda lo stile, il comfort e le prestazioni veliche dell’imbarcazione. Il progetto prevede uno scafo dalle linee filanti con chiglia di sollevamento, un piano velico potente con albero in fibra di carbonio.
Il nome E-volution racchiude una delle grandi innovazioni realizzate da Perini Navi per questa imbarcazione: “E” come elettrico. Anche in questo caso il cantiere ha sviluppato un innovativo sistema di propulsione ibrida che combina un motore diesel principale con un motore elettrico.
E-volution risponde anche alle esigenze di una nuova generazione di armatori che chiede imbarcazioni di grandi dimensioni che possano affrontare lunghe percorrenze, che siano performanti, che consentano una grande facilità di navigazione, il tutto combinato a linee estetiche sportive e elevato comfort interno.
Nel corso della conferenza stampa Lamberto Tacoli ha annunciato, infine, la settima edizione della Perini Navi Cup, regata costiera di flotta riservata agli yacht Perini Navi che si svolgerà dal 19 al 22 settembre 2018 nelle acque di Porto Cervo, in Sardegna. L’evento, organizzato in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda, è un vero e proprio momento d’incontro per tutti gli appassionati della vela e dello stile Perini Navi.
Sabato 27 gennaio 2018, presso il prestigioso Palace Grand Hotel di Varese, a soli 40 minuti di auto da Milano, torna “Tra Legno e Acqua”, quinta edizione del Convegno Nazionale sul Recupero e la Valorizzazione delle imbarcazioni d’epoca e storiche organizzato dall’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano. Chiunque potrà iscriversi al link
e assistere alle relazioni programmate. Tra gli argomenti che verranno discussi il restauro in corso di alcuni scafi d’epoca in legno, nuove costruzioni classiche, la presentazione di un libro sul recupero delle imbarcazioni storiche e l’anima delle barche. In esposizione le splendide fotografie di regate di vele d’epoca del fotografo James Robinson Taylor e i modelli in scala realizzati dall’artista Luca Ferron. Sponsor dell’evento, patrocinato dall’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e dall’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), Cromatura Cassanese, AQA Lago Maggiore, Jaguar Land Rover, Pedrazzini, Studio GIALLO & Co.
Ogni iscritto riceverà un kit congressuale, la colazione a buffet, il coffee break e il pranzo al tavolo presso il Ristorante Liberty del Palace Grand Hotel di Varese.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI www.veledepocaverbano.com
Paolo Sivelli – Direttore Esecutivo AVEV – Mob. +39 347 0124861 – E-mail: info@veledepocaverbano.com
AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano L’Associazione Vele d’Epoca Verbano è stata costituita nella primavera del 2013 con lo scopo di promuovere e tutelare le imbarcazioni storiche che navigano sul Lago Maggiore. Numerose le iniziative organizzate fino ad oggi, dalla regata per scafi d’epoca “Verbano Classic Regatta” al progetto di un museo-raccolta delle barche tradizionali del Lago Maggiore, dalla rinascita della “Coppa dei Laghi”, storico trofeo velico risalente al 1887, alla navigazione itinerante denominata “Vagabondi del Lago”. Nel 2016-‘17 l’AVEV ha rappresentato l’Italia in occasione dei festival marittimi internazionali di Brest e Morbihan, in Francia, e Stari Grad in Croazia. Presso il loro cantiere in località Cellina (VA) vengono restaurate e rimessate imbarcazioni in legno di valore storico. L’attuale presidente AVEV è il varesino Alessandro Corti.
Da Hong Kong a Londra ripercorrendo le 13.000 miglia della Rotta del Tè
Un nuovo record da battere per Maserati Multi70 e Giovanni Soldini: dopo aver conquistato quello sulla “Rotta dell’Oro” da New York a San Francisco e quello sulla “Rotta del Tè” da San Francisco a Shanghai, è la volta di ripercorrere le vie dei Clipper di fine Ottocento, che portavano i carichi di Tè da Hong Kong a Londra, passando per il Capo di Buona Speranza.
Il record è attualmente di 41 giorni, 21 ore, 26 minuti e 34 secondi, conquistato da Lionel Lemonchois con 9 membri di equipaggio nel 2008 a bordo del catamarano di 100 piedi Gitana 13. Giovanni Soldini proverà a superarlo il gennaio prossimo con quattro esperti velisti oceanici del Team Maserati Multi70: Sébastien Audigane (FRA), Guido Broggi (ITA), Oliver Herrera (SPA), AlexPella (SPA).
13.000 miglia, circa 24.000 chilometri, senza scalo è un percorso insolitamente lungo per un trimarano di 70 piedi come Maserati Multi70, che per limitare i rischi abbandona temporaneamente i foil e sceglie l’assetto MOD – nonostante lo sviluppo delle derive volanti continui con il supporto del progettista Guillaume Verdier. I momenti salienti del percorso saranno la parte iniziale, nel Mar di Cina, molto trafficato da navi cargo e pescherecci, quindi il Mare di Giava costellato da isole – con un passaggio di 15 miglia tra Java e Sumatra – l’attraversamento dell’equatore e il Capo di Buona Speranza doppiato ‘al contrario’ – di solito infatti i venti favorevoli sono da ovest verso est. Dopo il Sud Africa si risale l’Atlantico, con un secondo attraversamento equatoriale, giungendo al largo dell’Europa, nel Nord Atlantico, in pieno inverno con il rischio quindi di trovare depressioni che causano grosse mareggiate.
Fino alla Manica e l’arrivo sul Tamigi, sotto il ponte Queen Elizabeth II, a poche miglia dal centro di Londra.
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“Hong Kong – Londra è una rotta storica ed epica, per questo abbiamo deciso di lanciarci in questa grande avventura – racconta Giovanni Soldini dalle Hawaii, dove sta ultimando i lavori al trimarano. – Ripercorrere le strade dei Clipper dell’epoca Vittoriana è affascinante. Su queste traversate ci sono stati i primi sviluppi per rendere le imbarcazioni sempre più veloci e performanti, le origini dello yacht design, perché arrivare primi a Londra significava vendere il Tè al triplo del prezzo. Per noi è un’impresa sportiva: vogliamo battere il record di Gitana, anche se il catamarano francese era 30 piedi più lungo di noi e il percorso è probabilmente il più lungo mai affrontato da un MOD70. Ci aspettiamo condizioni favorevoli nell’Oceano Indiano, ma il Nord Atlantico d’inverno è imprevedibile e penso rappresenti la parte più complicata dell’intera tratta.”
Maserati Multi70 partirà dalle Hawaii, dopo una serie di prove in mare, a fine novembre con direzione Okinawa, in Giappone, per poi ripartire alla volta di Hong Kong, dove dai primi di gennaio sarà in stand-by per intraprendere la sfida al record.
Per seguire la sfida: Facebook – Maserati Twitter – @Maserati_HQ Instagram @Maserati