Vele d’epoca: riparte la “Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico”

Da giugno a ottobre cinque regate tra Venezia, Monfalcone, Trieste e la Slovenia.

Dal 10 al 12 giugno la Portopiccolo Classic di Sistiana, in provincia di Trieste, inaugurerà la seconda edizione della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico, circuito di regate patrocinato dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca riservato alle barche a vela d’epoca e classiche. Cinque le prove in calendario, valide per l’assegnazione dei Trofei ‘Epoca’, ‘Classiche’ e ‘Spirit of Tradition’, che si svolgeranno nelle acque di Trieste, Venezia, Monfalcone e in Slovenia. Premiazione finale dopo la Barcolana Classic di ottobre.

CINQUE TAPPE IN ALTO ADRIATICO
Per il secondo anno consecutivo l’A.I.V.E. (Associazione Italiana Vele d’Epoca, www.aive-yachts.org), nel 35esimo anno della fondazione, bandisce la Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2017 riservata agli yachts d’epoca e classici conformi al regolamento del C.I.M. (il Comitato Internazionale del Mediterraneo, l’organo normatore delle regate di barche d’epoca del Mediterraneo) e muniti del relativo certificato di stazza per l’anno in corso. Il Trofeo è organizzato in collaborazione con il Circolo Velico Il Portodimare (PD), la Società Velica di Barcola e Grignano (TS), lo Yacht Club Adriaco (TS), lo Yacht Club Hannibal (GO), lo Yacht Club Portopiccolo (TS) e lo Yacht Club Venezia (VE). La Coppa sarà vinta dallo yacht d’epoca e dallo yacht classico che avranno conseguito il punteggio più basso nella loro categoria secondo un già collaudato sistema di computo dei punti. Un trofeo stagionale verrà assegnato anche alla categoria Spirit of Tradition. Cinque le tappe in calendario, che si svolgeranno tra giugno e ottobre:

10-12 giugno:  “Portopiccolo Classic – Trofeo ITAS Assicurazioni” – Sistiana (TS)
24-25 giugno:  “V Trofeo Principato di Monaco a Venezia – Banca Generali Special Cup” – Venezia
9-10 settembre:  “International Hannibal Classic” – Monfalcone (GO)
30 sett.-1 ott.:  “20° Raduno Città di Trieste” – Trieste
7 ottobre:  “Barcolana Classic” – Trieste

Coppa A.I.V.E. dell'Adriatico Vele d'epoca e classiche

La tappa di Venezia si svolgerà grazie al sostegno del Consolato Onorario del Principato di  Monaco a Venezia, mentre l’Hannibal Classic, alla sua prima edizione, rappresenterà la prima regata adriatica AIVE/CIM che toccherà le acque della Slovenia. Un tocco di internazionalità per l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, che proprio nel 2017 ha rinnovato le cariche sociali e nominato un nuovo Presidente, il Professore spezzino Pier Maria Giusteschi Conti. Le imbarcazioni vincitrici del 2016 sono state Serenity tra le ‘Epoca’, Strale (1967) tra le ‘Classiche’ e Angelica IV (2000) tra gli ‘Spirit of Tradition’.

1^ Tappa
“PORTOPICCOLO CLASSIC – Trofeo ITAS Assicurazioni” – SISTIANA (TS) – 10/12 GIUGNO 2017
La “Portopiccolo Classic – Trofeo ITAS Assicurazioni” di Sistiana (TS) inaugura ufficialmente la Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2017. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è organizzata dallo Yacht Club Portopiccolo in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco e il Diporto Nautico Sistiana a.s.d. Potranno partecipare tutti gli yachts che abbiano i requisiti per essere inclusi nelle categorie “Yachts d’epoca”, “Yachts classici”, gli Yachts progettati da Carlo Sciarrelli, le imbarcazioni da diporto tradizionali costruite in legno, assimilabili alle “passere”, identificate come imbarcazioni costruite in legno di lunghezza non superiore a 9 metri e costruite nello “spirito della tradizione”. L’ammissione di eventuali altre barche sarà subordinata al giudizio del Comitato Organizzatore. Due le prove in mare, sabato 11 e domenica 12 giugno. Previsti un welcome cocktail e un gala dinner per gli equipaggi. Premiazione finale sulla terrazza del Club. www.portopiccolosistiana.it

Coppa A.I.V.E. vele d'epoca Angelica IV
Angelica IV (Foto Maccione)

2^ Tappa
“V TROFEO PRINCIPATO DI MONACO A VENEZIA – BANCA GENERALI SPECIAL CUP” – VENEZIA – 24/25 GIUGNO 2017
Anche quest’anno il nuovo Marina Sant’Elena ospiterà la flotta d’imbarcazioni a vela d’epoca e classiche che parteciperanno alla quinta edizione del “Trofeo Principato di Monaco a Venezia – Banca Generali Special Cup”, evento promosso e organizzato da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali. Il Trofeo, che gode della collaborazione della Marina Militare di Venezia, è organizzato  con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, lo Yacht Club Venezia, il Circolo velico il Portodimare, sotto la direzione tecnica di Mirko Sguario, nota personalità del settore. Due le regate in programma, sabato 24 e domenica 25 giugno. In Presenza di S.E.M. Serge Telle, Primo Ministro del Principato di Monaco, sono previsti  due cocktail dînatoires. Il primo presso il prestigioso Baglioni Hotel Luna a due passi da Piazza San Marco mentre il secondo, grazie alla collaborazione della Marina Militare, si terrà per la prima volta in una location d’eccezione: il Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia. Le barche veleggeranno nelle acque del bacino di San Marco e saranno visibili dalle rive. La premiazione finale di domenica, che vedrà l’attribuzione dell’Overall Banca Generali, si svolgerà al Marina Sant’Elena. www.yachtclubvenezia.it

3^ Tappa
“INTERNATIONAL HANNIBAL CLASSIC” – MONFALCONE (GO) – 9/10 SETTEMBRE 2017
Monfalcone – Portorose (SLO) – Monfalcone. Dall’Italia in Slovenia e ritorno, attraverso tutto il Golfo di Trieste. Avrà il sapore dell’internazionalità la prima edizione di questa nuova regata per vele d’epoca e classiche, Spirit of Tradition e barche progettate da Carlo Sciarrelli, organizzata dallo Yacht Club Hannibal, già organizzatore di importanti competizioni come il Campionato Assoluto Vela d’Altura 2017. Sabato 9 settembre la flotta partirà dal Marina Hannibal di Monfalcone diretta a Portorose, in acque slovene a sud-est di Pirano, dove arriverà dopo circa 15 miglia di mare. Qui gli equipaggi trascorreranno la notte in porto e domenica 10 settembre ripartiranno in regata verso Monfalcone, dove nel pomeriggio si svolgeranno le premiazioni. Tra gli scafi partecipanti anche Angelica IV, il cutter bermudiano lungo 16,50 metri portabandiera dello Yacht Club Hannibal, progettato da Carlo Sciarrelli e costruito in legno nel 2000 dal Cantiere Carlini di Rimini. www.yachtclubhannibal.it

Coppa A.I.V.E. vele d'epoca Serenity
Serenity (Foto Maccione)

4^ Tappa
“20° RADUNO CITTÀ DI TRIESTE” – TRIESTE – 30 SETT./1 OTTOBRE 2017
Un appuntamento giunto alla ventesima edizione, durante il quale si riunisce una parte della flotta che la settimana successiva parteciperà alla Barcolana, la regata più affollata d’Europa. Le barche partecipanti al “20° Raduno Città di Trieste” e alla “Barcolana Classic” potranno sostare gratuitamente presso le banchine dello Yacht Club Adriaco di Trieste per circa 10 giorni. Oltre 70 gli scafi partecipanti in passato. Le imbarcazioni d’Epoca concorreranno per il Trofeo Challenge Arrigo Modugno, le imbarcazioni Classiche per il Trofeo Sergio Spagnul, con classifiche a tempi compensati come da regolamento CIM per vele d’epoca. Sono previste classifiche separate anche per le imbarcazioni progettate da Carlo Sciarrelli, oltre alle tradizionali “Passere” e gli “Spirit of Tradition”. www.ycadriaco.it

Coppa A.I.V.E. vele d'epoca in regata
Vele d’epoca in regata (Foto Maccione)

5^ Tappa
“BARCOLANA CLASSIC” – TRIESTE – 7 OTTOBRE 2017
La Barcolana Classic di Trieste, giunta quest’anno alla undicesima edizione, da quando è nata nel 2006 ha sempre mantenuto il primato di regata per vele d’epoca e classiche, con cadenza annuale, più frequentata d’Italia (Le Vele d’Epoca di Imperia si svolge con cadenza biennale). Spesso nelle edizioni precedenti è stato superato il numero di 80 scafi partecipanti. Una sola la regata in programma, sabato 7 ottobre, preceduta da una parata delle imbarcazioni nello specchio acqueo antistante Piazza Unità d’Italia, in quei giorni gremita di appassionati e velisti partecipanti alla ben nota Barcolana, la regata più affollata d’Europa. www.ycadriaco.it

Coppa A.I.V.E. vele d'epoca Strale 1967
Strale 1967 (Foto Maccione)

Comunicato stampa

Coppa America: il punto al termine delle qualificazioni, ora i play-off

Sì è concluso alle Bermuda anche il secondo Round Robin della fase di qualificazione della Louis Vuitton Cup: nel secondo giro di regate sì è vista curiosamente una sostanziale ripetizione dei risultati visti nel primo Round Robin, con Oracle che vince lo scontro diretto al vertice contro New Zealand ma che poi perde di nuovo, inaspettatamente, contro gli svedesi di Artemis Racing.

Sia americani che neozelandesi hanno quindi concluso con un bilancio di 8 vittorie e 2 sconfitte a testa. Oracle Team USA, il Defender, ha concluso in testa grazie al punto bonus vinto nelle regate preparatorie dei mesi scorsi e ora si metterà da parte a guardare gli sfidanti darsi battaglia tra di loro.

Ricordiamo che questo turno serviva ad assegnare un punto bonus per la prossima finale di America’s Cup (aggiudicato da Oracle, che partirà quindi in vantaggio) e a decretare i migliori quattro sfidanti che si daranno battaglia nei playoff. Il Groupama Team France, giunto in ultima posizione, è stato eliminato e saluta la competizione.

Il team inglese Land Rover BAR ha fatto peggio di Artemis ma gli sta davanti in classifica grazie ai due punti bonus vinti nelle World Series.

Questa la classifica finale delle qualificazioni:
1) ORACLE TEAM USA – 9 punti (8 vittorie + 1 bonus)
2) Emirates Team New Zealand – 8 punti
3) Land Rover BAR – 6 punti (4 vittorie + 2 bonus)
4) Artemis Racing – 5 punti
5) SoftBank Team Japan – 3 punti
6) Groupama Team France – 2 punti

Ora si passa ai playoff che, dopo le due semifinali e la finale, decreteranno lo sfidante che affronterà Oracle per la Coppa America.

Il team Emirates New Zealand, come miglior sfidante in classifica, aveva la possibilità di scegliere l’avversario da affrontare in semifinale e la scelta è ricaduta su Land Rover BAR. L’altra semifinale vedrà quindi opposti svedesi e giapponesi.

Intanto la prima giornata di semifinali, prevista per domenica 4, è stata posticipata per mancanza di vento.

SEMIFINALI PLAYOFF SFIDANTI:
Emirates Team New Zealand (NZL) vs Land Rover BAR (GBR)
Artemis Racing (SWE) vs SoftBank Team Japan (JPN)

Continua a seguirci nei prossimi giorni per ulteriori aggiornamenti sullo svolgimento della Coppa America di vela!

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Ecco il video con cui la America’s Cup saluta il team francese eliminato:

Coppa America, terminato il primo Round Robin: comanda Oracle su New Zealand

E’ partita alle Bermuda la 35° Coppa America di vela, il più prestigioso trofeo velico e il più antico dello sport in generale.

Come da previsioni, le prime regate sembrano confermare che sarà probabilmente una sfida tra Oracle e New Zealand, con gli Americani favoriti anche se ci sono due elementi che fanno pensare: la sconfitta contro gli svedesi di Artemis ed il fatto che la vittoria nello scontro diretto con i kiwi sia dovuta più ad un’ingenuità del timoniere neozelandese, rimasto spiazzato dalla “cattiveria” di Spithill nell’infilarsi tra barca avversaria e boa, che ad una reale superiorità.

Al termine del Round Robin 1, la classifica vede in testa il Defender Oracle, con 4 vittorie su 5, alle quali va aggiunto il punto bonus derivante dalle World Series. New Zealand ha lo stesso bilancio dei rivali ed insegue quindi ad un solo punto. Al terzo posto Land Rover BAR, team britannico di Sir Ben Ainslie che sembra però in grande difficoltà, con una sola regata vinta e numerosi problemi in virata e ingavonature: per adesso gli inglesi mantengono una buona classifica esclusivamente grazie ai due punti bonus ottenuti con le ottime prestazioni delle World Series. A quota due punti invece, Artemis, Team Japan e la sorpresa Team France, che hanno 2 vittorie e 3 sconfitte ciascuno.

Coppa America Vela Bermuda
© Photo Ricardo Pinto

Al momento è cominciato il secondo Round Robin, con le prime 3 regate e vittorie da parte di Oracle, New Zealand e Land Rover BAR, che quindi aggiungono un punto al bilancio precedente.

Ricordiamo che il 3 giugno queste qualificazioni decreteranno un vincitore cui assegnare un punto di bonus, che potrà essere speso nella finale dell’America’s Cup. Si spiega così perché ai Round Robin partecipa anche il defender, Oracle, che poi si metterà da parte per gustarsi il proseguo della battaglia tra gli sfidanti attendendo di sapere con chi dovrà duellare per la contesa della Coppa.

35 America's Cup
© Photo Ricardo Pinto
I punti fondamentali della 35° edizione dell’America’s Cup (27 maggio -27 giugno):

Qualificazioni alla Louis Vuitton America’s Cup: Nel round preliminare, ogni team gareggia due volte contro ciascun altro, incluso il Defender Oracle Team USA. Viene assegnato un punto per ogni vittoria. Al termine, I migliori quattro sfidanti si qualificano per i  play-offs.
Play-offs Louis Vuitton Cup: La competizione prosegue con degli scontri ad eliminazione diretta tra gli sfidanti, al meglio delle 9 regate: il primo team che raggiunge 5 vittorie passa al turno successivo. Sono previste due semifinali e la finale.
America’s Cup Match: Il Defender Oracle Team USA incontra il miglior sfidante. Se uno di questi due team ha concluso al primo posto le qualificazioni alla Louis Vuitton Cup, gli viene assegnato un punto bonus. Ogni ulteriore vittoria assegnerà un punto: il primo team a raggiungere 7 punti sarà il vincitore della Coppa America.
Velocità del vento: Per consentire lo svolgimento delle regate, il vento deve essere compreso tra 6 e 24 nodi (11-45 km/h). Se il vento (misurato tra 8 e 3 minuti prima della partenza) è al di fuori di questa finestra, la regata viene posticipata.

Le squadre partecipanti:

Defender:
Oracle Team Usa (Stati Uniti), skipper: Jimmy Spithill, australiano
Sfidanti:
Artemis Racing (Svezia), skipper: Nathan Outteridge, australiano
Emirates Team New Zealand (Nuova Zelanda), skipper: Glen Ashby, neozelandese
Groupama Team France (Francia), skipper: Franck Cammas, francese
Land Rover BAR (Inghilterra), skipper: Sir Ben Ainslie, inglese
Softbank Team Japan (Giappone), skipper: Dean Barker, neozelandese

Dove seguire l’America’s Cup:

– Guida alle copertura TV delle gare all’indirizzo web:
https://www.americascup.com/en/where-to-watch.html
America’s Cup app: Le gare possono essere seguite anche sulla App dedicata, scaricabile gratis sugli store iOS e Android, ma è richiesto un pagamento per seguire le gare in diretta (acquisti in-app).
–  Social Networks: L’organizzazione utilizza i propri canali social per informare i fans con notizie e immagini. Segui l’azione su Facebook, Twitter e Instagram:
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Oracle galleria vento Coppa America

Grand Soleil Cup 2017, edizione da record: ecco le foto più belle

Si è conclusa il 28 maggio a Cala Galera, dopo 2 giornate di regate, la Grand Soleil Cup. Edizione da record con ben 61 barche sulla linea di partenza.

Sono state due giornate intense, coronate da un meteo perfetto. Tanti nuovi Grand Soleil in acqua, fra cui ben 5 Grand Soleil 46 LC, GS 43 e GS 58.

L’organizzazione ringrazia Pierservice, agente di zona, il circolo CNVA, la Marina di Cala Galera e i carissimi armatori che condividono la passione per i Grand Soleil.
Un ringraziamento particolare agli sponsor tecnici – Bamar, Carboway, Harken, B&G, Casadei Podere Palazzo, Volvo e Illy caffè – che hanno contribuito al successo dell’evento.

Fotografo ufficiale: Fabio Taccola / Pierpaolo Lanfrancotti

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Comunicato stampa

I corsi di vela per adulti in Costa Smeralda 2017

Comunicato:

Scuola vela per adulti in Costa Smeralda 2017

Base HORCA MYSERIA di Isuledda, in Costa Smeralda

Il mare per eccellenza, quello della Costa Smeralda; una struttura tra le più belle e organizzate della zona, il Villaggio di Isuledda; un pool di professionisti della vela, quelli del Team Horca Myseria.

Questi gli ingredienti dei corsi di Vela per l’estate 2017.

Nel periodo estivo Horca Myseria, con i suoi istruttori, il suo entusiasmo, la sua filosofia di navigazione ma anche di vita, si trasferisce in Sardegna. All’interno del Villaggio Isuledda, presso la base HM vengono tenuti i corsi di tutti i livelli, riservati agli adulti.

Un‘esperienza entusiasmante dove la barca viene utilizzata non solo per imparare la vela in piena sicurezza, ma anche come modalità per scoprire la gioia di stare insieme e favorire il nascere di nuove amicizie attraverso gesti e valori di una quotidianità semplice. Il tutto immersi in una natura mozzafiato, seguiti da istruttori esperti, desiderosi di trasmettere la loro passione e ciò che la vela ha insegnato loro nella vita.

Una proposta articolata e concreta come il Tour Operator che l’ha formulata, dove poter apprendere tutti i segreti della navigazione ma anche passare divertenti serate con nuovi amici e compagni di avventura.

Una full immersion di vela nella terra sarda, in piena Costa Smeralda, presso la base Horca Myseria di Isuledda (Cannigione di Arzachena). Una splendida struttura a 4 stelle, un villaggio tra i più apprezzati della Sardegna, immerso nel verde, con 3 km di spiagge private lambite da acque cristalline, animazione, discoteca, self service, pizzeria e ristorante, centro benessere, market interno, bar.

La didattica è suddivisa in 3 livelli con durata dei corsi di una o più settimane, cumulabili.
Alloggio in casette mobili a 4/5 posti o, per soluzioni low cost, in tende attrezzate con lettini da campo.

PRIMAVELA – DERIVE, 1° LIVELLO
Rivolto ai neofiti, è il “battesimo” della vela. Due uscite quotidiane nelle acque riparate del Golfo di Arzachena, precedute da una lezione teorica in riva al mare. Seguiti da 1 istruttore ogni 4/5 partecipanti, si imparano i fondamentali della vela.
Corsi settimanali / Periodo: da luglio a settembre
Quota: da 370 €, alloggio compreso

VELA E DIVERTIMENTO – DERIVE, 2° LIVELLO
Un corso di perfezionamento svolto a bordo di scafi entusiasmanti. Tra spruzzi e planate scoprirete l’emozione di volare sull’acqua. La vela allo stato puro!
Corsi settimanali / Periodo: da luglio a settembre
Quota: da 390 € alloggio compreso

VELA E VELOCITA’ – DERIVE, 3° LIVELLO
Sette giorni di vela adrenalinica in cui planare, scuffiare e ingaggiare gli altri equipaggi imparando le regole di regata.
Corsi settimanali / Periodo: da luglio a settembre
Quota: da 390 €, alloggio compreso

PRIMOMARE – CABINATI, 1° LIVELLO
Ci si imbarca ogni mattina su piccoli cabinati di 6,40 metri e si naviga per l’intera giornata con colazione al sacco. Quattro allievi ed un istruttore su ogni scafo e la possibilità di familiarizzare in piena sicurezza con le manovre base di una barca a vela cabinata in condizioni meteo favorevoli.
Corsi settimanali / Periodo: da luglio ad settembre
Quota: da 490 €, alloggio compreso

SECONDOMARE – CABINATI, 2° LIVELLO
Navigazione giornaliera e costiera a bordo dei First 211, dove la tecnica velica si integra con l’esperienza di “vivere” a terra presso Base Due ad Isuledda e a bordo.
Per i primi giorni della settimana… si rientra a terra la sera… Ma la voglia di veleggiare e di ammirare l’Arcipelago della Maddalena (Spargi, Maddalena, Santo Stefano, Capraia…) vi porterà.. a preparare una sostanziosa cambusa, e navigare tra le bellissime ed incantevoli baie! Un istruttore e tre/quattro allievi per imparare ad essere autonomi nella conduzione di un piccolo cabinato da crociera.
Corsi settimanali / Periodo: da luglio ad agosto
Quota: da 490 €, alloggio compreso


COME RAGGIUNGERE LA BASE
La Base Horca Myseria di Isuledda dista 3 km da Cannigione di Arzachena, 30 Km da Olbia e 10 da Palau. Numerosi traghetti e navi veloci collegano il porto di Olbia e di Palau con il continente.
Altrettanti voli collegano l’Aeroporto Internazionale di Olbia servito dalle principali compagnie aeree. Sono organizzati transfer da e per la Base.

Date, costi e informazioni aggiuntive su: www.horcamyseria.it

Centro Velico Horca Myseria
20126 Milano – Via Pelitti, 1 (V.le Monza – MM1 Precotto) – Tel. 02 2552585 – Fax 02 27001313
www.horcamyseria.it – E-mail: info@horcamyseria.it

Ufficio Stampa HORCA MYSERIA
Manuela Caminada – Via Leopardi 2 – 20123 Milano
Tel. Studio +39 02 45487485 – mob. +39 333 6217082
manuela.caminada@gmail.com

Partita oggi da Plymouth la Ostar 2017: due gli italiani alla grande sfida atlantica

E’ partita oggi intorno alle 14 italiane dal porto inglese di Plymouth, l’edizione 2017 della mitica Ostar. Partenza posticipata di circa un’ora rispetto alla tabella di marcia a causa della nebbia che ha rallentato gli spostamenti delle navi in zona.

Ieri la giornata è stata dedicata alle cerimonie e agli onori tributati al mitico Gipsy Moth, che è arrivato in porto con a bordo il figlio di sir Chichester.

La Ostar si svolge ogni 4 anni sul percorso di 2.850 miglia tra PlymouthNewport, negli USA, ed è la regata più antica e leggendaria per navigatori solitari, considerata da tutti la più dura perché contro vento, contro mare, contro corrente e a temperature polari intorno ai 5° sia dell’aria che dell’acqua e per le alte latitudini (sino al 59° parallelo nord).

I partecipanti italiani sono due: Andrea Mura, campione in carica, sull’Open 50 “Vento di Sardegna” e Michele Zambelli a bordo del Class 950 “Illumia 12“.

Correndo come Defender le responsabilità e le difficoltà saranno ancora maggiori, ma Andrea Mura è molto concentrato e assolutamente desideroso di bissare il successo di 4 anni fa.

Nei giorni scorsi a St Malò Mura ha svolto la messa a punto degli ultimi dettagli tecnici e delle attrezzature di bordo, con aggiornamenti software e hardware, la sostituzione della radio, le nuove carte nautiche, la sostituzione delle cime e soprattutto l’installazione delle nuove vele, fornite dalla stessa Veleria Andrea Mura e realizzate con una tecnologia di altissimo livello utilizzando una nuova fibra di Dynema. Le vele di Vento di Sardegna sono le prime al mondo realizzate con il filato “sk99 low crimp”: ancora più leggere e performanti delle precedenti realizzate in kevlar e carbonio, un vero passo avanti. Altra grande novità è la protezione del pozzetto in acciaio e strataglass contro le gelide burrasche della Ostar.

La partecipazione di Andrea Mura non è finalizzata solo alla vittoria ma rivolta anche al reperimento di nuovi sponsor per progettare prossime sfide: infatti il sogno di Andrea Mura di prendere parte alla scorsa Vendée Globe è sfumato, purtroppo, proprio a causa della mancanza di sponsorizzazioni.

Date le infernali condizioni meteo marine affrontate nell’ultima edizione, e felice di aver portato a casa la “pelle” nonostante le terribili burrasche incontrate, Andrea Mura aveva giurato di non ritentare più quest’avventura. Ma qualcosa gli ha fatto cambiare idea: da una parte la passione ed il richiamo del mare e dall’altra il desiderio di trovare sponsor che gli permettano di realizzare il sogno di partecipare alla Vendée Globe 2020.

Michele Zambelli Illumia 12 Ostar
Michele Zambelli su Illumia 12 – Foto Di Francesco

Michele Zambelli, skipper romagnolo giovane (classe 1990) ma con tantissime miglia sulle spalle, tra cui una grande stagione nella Classe Mini nel 2015, affronta invece questa sfida per la prima volta. Per lui particolare attenzione all’abbigliamento e al sistema di riscaldamento a gasolio che si è inventato per affrontare il temibile freddo di quelle latitudini atlantiche.

Particolare la storia della sua imbarcazione: ora ribattezzata “Illumia 12”, precedentemente era “Tenace“, la barca autocostruita con impegno e passione dal compianto Alessandro Bruno, skipper genovese scomparso purtroppo in un tragico incidente sugli sci nel dicembre 2013.

Alessandro Bruno Tenace Class 950
Alessandro Bruno sul suo “Tenace”

A questo link è possibile seguire il tracking ufficiale della regata.

Mentre sul sito Windy si può seguire l’evolversi delle condizioni meteo in tempo reale.

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I partecipanti alla Ostar 2017
I partecipanti

Round Sardinia Race, tutte le novità dell’edizione 2017

Grandi novità per un evento unico nel panorama della vela sarda e non solo: la Round Sardinia Race.

Cresce il numero delle tappe dell’edizione 2017 (da 5 a 6, con l’aggiunta di Arbatax), partenza il 23 settembre (con cerimonia il 22), arrivo il 30 settembre (e premiazione il 1 ottobre).

La Round Sardinia Race è nata nel 2007 dall’idea di Andrea Mura, il noto ocean racer, per promuovere la vela d’altura in Sardegna e l’isola di Sardegna nel mondo come teatro eccezionale per la pratica allo sport della vela.

Dopo una pausa, è tornata l’anno scorso nel calendario dei velisti e degli appassionati sardi, di tutta Italia e a livello internazionale, grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e di un pool di partner tecnici di livello.

La partenza prevista quindi per il 23 settembre a Cagliari, le tappe saranno, nell’ordine, Villasimius, Arbatax, Porto Rotondo, Alghero, Carloforte e Cagliari.

Ad ogni tappa seguirà una festa che coinvolgerà la popolazione locale e i turisti, con il gran finale a Cagliari, ove verrà costruito un vero e proprio villaggio.

Gli organizzatori dell’evento sono l’ASD Vento di Sardegna e l’Ichnusa Sailing Kermesse.

Siamo onorati di replicare anche nel 2017 con questo importante evento – dichiara Andrea MuraSi tratta di un veicolo formidabile per promuovere il territorio della Sardegna, lo sport velico e il mondo della nautica in generale“.

Attraverso appuntamenti affascinanti e di valore internazionale come questo si creano infatti nuove motivazioni di viaggio, si anima il territorio e si accresce il ritorno d’immagine dell’Isola del Vento, all’interno della quale ha uno spazio di notevole rilevanza, specie economica, anche lo sviluppo del turismo nautico, ora più che mai al centro delle politiche regionali di crescita sostenibile dell’offerta turistica.

Ricordiamo che la “barca testimonial” della Round Sardinia Race, Vento di Sardegna, salperà da Plymouth il 29 maggio – condotta da Andrea Mura – per gareggiare nella difficile regata transatlantica in solitario OSTAR: occasione importante di visibilità per l’evento RSR e per la Sardegna tutta.


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado. Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup. Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda. Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h). Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”. Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (29 maggio 2017).

Grand Soleil 34 Performance, il ritorno di un’icona

Comunicato:

GS 34 Performance – Il ritorno dell’icona

RITORNO AL FUTURO
Il mitico Grand Soleil 34 è, secondo molti, una leggenda; progettato da Finot negli anni 70 è rimasto in produzione fino agli anni 80 e ne sono stati realizzati circa 300 scafi. Oggi, passato e futuro si incontrano di nuovo al Cantiere del Pardo, dove è iniziata la costruzione di un nuovo modello GS 34 basato sullo stesso concetto di una piccola-grande barca con forme più moderne e più veloce dotata di ampi spazi, comfort e alta qualità. E caratterizzata dal miglior design italiano.

ALTISSIMA RICHIESTA DI MERCATO
Il settore nautico del Mediterraneo si compone oggigiorno di clienti sempre più esigenti, che desiderano barche divertenti, adatte a rapidi trasferimenti, veloci in regata, ma con un’estetica ed un’innovazione ricercate. Non à un caso che siano sempre più numerosi gli armatori che vogliono una barca su misura ed adatta alle loro esigenze, in un mercato che non incontra totalmente le loro esigenze. Un altro elemento caratterizzante del nuovo GS 34, è la possibilità di acquistarla anche in versione natante. La sintesi di un attento studio fatto da Skyron e l’unione con 40 anni di storia e di successi di Cantiere del Pardo, hanno dato vita ad un nuovo Piccolo Grand Soleil 34.

GRANDI OBIETTIVI
Il progetto è dedicato agli armatori che amano il divertimento, la crociera sportiva e le regate offshore, ed è stato ispirato dagli open oceanici. Un design ed un’architettura navale estremamente accurati hanno dato vita ad una barca da regata offshore, facile da manovrare e con le massime performance possibili, ma che mantiene al contempo il comfort di un fast cruiser.
Il nuovo Grand Soleil 34 Performance è stato realizzato per regate offshore con un sistema di rating IRC e anche in ORC con una opportuna ottimizzazione del piano velico e delle appendici. In questo modo la barca può diventare competitiva in entrambi i regolamenti di stazza internazionali, sia offshore che per le regate a bastone.
Velocità, stile ed eleganza completano il DNA del prodotto che riprende il family feeling dell’ammiraglia GS 58 Performance.

COSTRUZIONE
Scafo e coperta sono realizzati in sandwich di vetroresina, con una schiuma in PVC a differenti densità: sono composti da rinforzi biassiali e unidirezionali, impregnati di resina vinilestere. Entrambi sono laminati in uno stampo femmina. Esternamente sono rifiniti in gelcoat ma, su richiesta del cliente, possono essere anche verniciati. In più, la coperta rimanere solo con l’antisdrucciolo, oppure su richiesta, può avere il teak naturale o sintetico.

RAGNO
Il ragno è costruito su stampo femmina in vetroresina con tessuti biassiali e unidirezionali, con rinforzi in fibra UD di carbonio, utile a ridurre notevolmente il peso senza avere un aggravio sul rating. Il ragno fascettato a scafo crea una struttura monolitica in grado di supportare il carico di albero, chiglia e sartie ed include le geometrie della dinette e dei supporti del mobile cucina e del carteggio.

LINEE DI CARENA ED APPENDICI
Le geometrie di carena ed appendici sono il risultato di uno studio approfondito comprensivo di numerose analisi fluidodinamiche (CFD) e studi statistici. I dati così ottenuti unitamente ad un programma VPP creato ad hoc hanno consentito di ottimizzare l’idrodinamica in funzione del rating. Questi studi hanno dato vita ad uno scafo di ultima generazione, con un dislocamento medio-leggero che crea il giusto equilibrio tra spiccate performance ed una crociera sportiva.

La particolare geometria dello scafo del GS34 permette di avere linee d’acqua potenti, una poppa a spigolo ed uno specchio di poppa voluminoso, utile anche per navigare sottovento o sbandati. La larga poppa assicura più stabilità, rendendo più spaziosi sia il pozzetto che gli interni.

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Grand Soleil 34 Performance icona

La chiglia di 2.18m è una tipica chiglia IRC a lama in acciaio e fusione di piombo copre tra il 40% a 45% del dislocamento, a seconda delle esigenze dell’armatore. Si ha quindi la possibilità di contenere i pesi nella zona interiore spostando il baricentro della chiglia più in basso possibile. Una chiglia ORC a T con bulbo in piombo può essere installata a richiesta.

La doppia pala è una scelta idonea al tipo di imbarcazione e al sistema di stazza, gli assi inclinati consentono una timonata sempre efficace.

Grand Soleil 34 Performance icona

PIANO VELICO E MANOVRE
L’albero è caratterizzato da un doppio ordine di crocette acquartierate con strallo a 9/10. Un albero race in carbonio oppure High modulus possono essere forniti su richiesta. La randa Full Batten ha un buon rapporto di allungamento, con uno Square Top evidente ma non eccessivo, singolo dalla testa d’albero al paranco, è sdoppiato in coperta per una migliore gestione della manovra. Un paterazzo idraulico può essere installato su richiesta.

La vela di prua è un gennaker murato sulla delfiniera che ha un estensione di circa 70cm dallo strallo. Sono previste altre 2 drizze: una in testa d’albero o un’altra uscita a 9/10. Per coloro che volessero dedicarsi a regate Inshore sono previsti spinnaker in testa d’albero e uno Spi pole o vele asimmetriche sulla delfiniera, più adatte a regate costiere o alla crociera.

Il sartiame sono spiroidale discontinuo con tenditori attaccate alle lande, che si trovano sul baglio massimo della barca. Questo consente di montare un Jib (da 28 a 32 mq) con minima sovrapposizione. Sartiame in dyform, Rod o in PBO possono essere installate su richiesta.

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INTERNI
Il layout degli interni è diviso in 2 cabine: una cabina di poppa sinistra ed una cabina armatoriale a prua, che può essere trasformata in calavele, durante le regate. Un bagno spazioso si trova a poppa, sulla destra ed appena dietro di esso, si trova un ampio gavone. Una grande dinette, con tavolo centrale e sedute a murata, possono all’occorrenza diventare delle ulteriori cuccette (ribaltabili in regata). Il carteggio, che può essere ben equipaggiato, si trova a dritta, opposto alla cucina ad “L” che ha un lavandino, un frigorifero generoso ed una cucina basculante a 2 fuochi.

L’aspetto moderno dell’open space è caratterizzato dall’uso del rovere, dal comfort e dalla luminosità tipiche di Grand Soleil: tutti elementi di grande importanza sia durante le regate, che in crociera.

Per gli armatori più esigenti, le superfici in compensato marino ed il carteggio, possono essere sostituiti con materiali in composito in modo da alleggerire ancora di più l’imbarcazione. I paglioli sono in rovere marino multistrato, ma anche in questo caso si possono avere paglioli in composito alleggerito, oppure con verniciature differenti, o addirittura di carbonio.

PIANO DI COPERTA
La coperta del GS 34 unisce le caratteristiche principali dell’intera gamma performance, grazie a lunghe finestrature ed una poppa larga che rendono questo Piccolo Grand Soleil, un’imbarcazione facilmente riconoscibile ed accattivante. Il piano di coperta è stato studiato principalmente per facilitare le manovre in solitario o in equipaggio ridotto, sia in crociera che in regata.

Soluzioni tecniche semplici sono state ben integrate all’estetica della coperta e questa eccellente combinazione ha dato come risultato un pozzetto ampio, una coperta pulita e spaziosa, ottime performance e velocità durante le regate, e facilità di conduzione in crociera.

Sono disponibili 2 versioni di coperta: la coperta standard prevede il timone a barra, carrello trasversale della scota randa regolabile tramite paranco, si trova a poppavia, ed è molto utilizzato da chi ama le regate offshore in equipaggio ridotto. Il piano di coperta opzionale prevede invece una timoneria a doppia ruota contrasto randa a pruavia rispetto alle ruote.

Sono installati 2 verricelli primari per le scotte Jib e Gennaker facilmente raggiungibili dalla timoneria, più 2 verricelli per manovre e drizze, sempre utilizzabili anche per il Gennaker in caso che serve. Sono previsti altri 2 verricelli, utilizzabili per la scotta randa alla tedesca rinviata sottocoperta.

Il varo dello primo scafo e previsto per la fine di Giugno 2017!

Grand Soleil 34 Performance icona

SPECIFICHE TECNICHE
Modello: GS 34 Performance
Architetto Navale: Skyron
Design interni ed esterni: Cantiere del Pardo & Skyron
Costruttore: Cantiere del Pardo
Categoria CE: A
Lunghezza fuori tutto: 10.70 mt
Baglio massimo: 3.60 mt
Pescaggio: 2.18 mt
Dislocamento: 4900 Kg
Bulbo: 2200 Kg
Randa: 40 m2
Genoa 110%: 31 m2
Gennaker: 110 m2


Cantiere del Pardo SpA
Via F.lli Lumière 34 – 47122 Forlì (FC)
T. +39 0543 782404 – info@grandsoleil.net – www.grandsoleil.net

Il futuro della Volvo Ocean Race sarà monoscafo o multiscafo? Ecco la sorprendente risposta

Volvo Ocean Race svela il futuro con la combinazione monoscafo-multiscafo, il test definitivo per i professionisti della vela.

La Volvo Ocean Race ha risolto la questione se il suo futuro dovrebbe essere monoscafo o multiscafo…..optando per entrambi!

L’introduzione di un monoscafo da 60 piedi (18,29 metri) dotato di foils per le regate oceaniche più un catamarano “volante” ultraveloce da 32-50 piedi (10-15 metri) per l’uso inshore porterà  la competizione ad un livello estremo di vela professionale.

La direzione gara ha annunciato la futura generazione di barche One Design – introdotte nel 2019 e progettate per essere utilizzate per almeno sei anni – come il fulcro della propria visione per il prossimo decennio, che aumenterà notevolmente la posta in palio sia in termini sportivi che di valore commerciale.

Abbiamo affrontato molti dibattiti sulla diatriba multiscafo contro monoscafo, con validi argomenti in entrambe le direzioni. Abbiamo deciso per tre carene: un monoscafo e un catamarano!” ha dichiarato Mark Turner, CEO di Volvo Ocean Race, in occasione di un evento speciale presso il Volvo Museum di Göteborg, sede dei co-proprietari della competizione, Volvo Group e Volvo Car Group.

Questa nuova formula per la Volvo Ocean Race, per la prima volta, metterà alla prova velisti di primo livello in entrambi gli aspetti di questo sport – con il monoscafo che continua ad incarnare il nostro DNA per le regate in oceano ed i multiscafi “volanti” a rappresentare le tecnologie più moderne ed avanzate. Stiamo cercando di utilizzare lo strumento migliore per ogni disciplina. Questo spingerà gli atleti e i team a livelli che non hanno mai dovuto raggiungere in precedenza per assicurarsi uno dei più importanti premi della vela“.

Volvo Ocean Race barca

Per vincere la Volvo Ocean Race in futuro sarà richiesta la competenza in entrambi i tipi di scafi, in quanto entrambe le forme di regata saranno corse sostanzialmente dallo stesso equipaggio. Attualmente la serie In-Port conta solo come tie-break in caso di parità di punteggio alla linea di arrivo; nel 2014-15 ha cambiato effettivamente le posizioni complessive per due squadre, confermandone la difficoltà e la validità come prova selettiva. In futuro, la serie In-Port avrà ancora più importanza, pur restando il fatto che saranno ancorale tappe oceaniche ad assegnare la maggior parte dei punti.

Il francese Guillaume Verdier sta progettando il nuovo monoscafo, che utilizzerà foils di ultima generazione ed è essenzialmente un IMOCA 60 con il “turbo”. Il progetto prevede che il design dello scafo sia convertibile, in modo relativamente rapido e poco costoso, in un’imbarcazione IMOCA conforme alle regole, in grado di competere in altri eventi importanti del circuito IMOCA, come ad esempio la Vendée Globe e la Barcelona World Race.

E’ stata invece aperta da poco la gara d’appalto per la progettazione dei catamarani (32-50 piedi, 10-15 metri) che saranno costruiti secondo una regola rigorosa di One Design, come per i monoscafi, e permetteranno di sfruttare l’ultima tecnologia “volante” a costi relativamente bassi.

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Volvo Ocean Race Imoca monoscafo

L’America’s Cup, uno degli altri pilastri del nostro sport, sarà sempre all’avanguardia nello sviluppo, con incredibili evoluzioni tecnologiche mozzafiato che vedremo già la prossima settimana alle Bermuda“, ha dichiarato Turner. “Abbiamo visto gli stessi progressi tecnologici nella classe IMOCA con l’introduzione dei foils nella recente Vendée Globe. Il nostro obiettivo come Volvo Ocean Race è quello di portare il livello il più in alto possibile, nei limiti dei bilanci delle campagne esistenti e nel contesto di One Design, dove si è obbligati a congelare il livello tecnologico per ogni ciclo di gara“.

Le costruzioni iniziali saranno 8, sia per i monoscafi che per i multiscafi, e saranno messe a disposizione delle squadre con un contratto di locazione, eliminando così la barriera dell’acquisto di asset che spesso impedisce la formazione delle squadre, con gli sponsor coinvolti nella prossima edizione 2017-18 che avranno la precedenza . La prima delle nuove barche sarà completata entro gennaio 2019, con tutta la flotta pronta entro la metà di quell’anno.

Persico Marine a Bergamo dirigerà la costruzione del nuovo monoscafo e il team specialisti The Boatyard completerà la fase di assemblaggio finale, in una località ancora da definire.

Volvo Ocean Race

Le nuove barche verranno consegnate in locazione e, insieme al crescente pacchetto di vantaggi forniti centralmente dall’organizzazione gara, ci aspettiamo che i bilanci siano tenuti sotto controllo“, ha proseguito Mark Turner. “I budget dei team sono in media di 10-12 milioni di euro, distribuiti in due anni. La fornitura di attrezzature e servizi centralizzati permetterà agli atleti di concentrarsi sulla pura competizione velica piuttosto che pensare a moltiplicare i costi nelle campagne“.

Verdier, che attualmente sta finalizzando i progetti per le barche di nuova generazione a fianco del suo team di designer, ha dichiarato: “Sono davvero entusiasta che mi sia stato affidato il compito di progettare la nuova generazione di barche Volvo Ocean Race. I velisti che partecipano a questa regata hanno una reputazione di atleti implacabili che affrontano le sfide con il massimo impegno, e il design futuro della barca riflette il loro spirito. Per questo motivo è importante mantenere un certo livello di sicurezza nella progettazione, particolarmente importante anche in considerazione dei luoghi in cui la flotta gareggerà, come i mari del Sud. E’ una grande sfida progettare un’imbarcazione che sia straordinaria per navigare, ma allo stesso tempo sicura.

VIDEO: Ecco come si scende da una montagna innevata… con il windsurf!

Per Levi Siver, tra le montagne e l’oceano ci sono più tratti in comune di quanto si possa immaginare.

Fare windsurf su una montagna innevata. Solo un uomo era disposto ad assumere questa sfida senza precedenti: Levi Siver, windsurfer professionista americano noto per aver cavalcato le onde più grandi di tutto il mondo, piegando il vento alla sua volontà.

Come probabilmente saprete, il windsurf è uno sport in cui il surfista cavalca una tavola dotata di vela e usa la forza del vento per muoversi sull’acqua. Perché qualcuno lo farebbe su una montagna innevata? Naturalmente, perché nessuno l’ha mai tentato prima!

Questo progetto nasce dall’idea visionaria di poter trasferire gli elementi del windsurf su una montagna e ricreare la stessa esperienza di divertimento e adrenalina che il surfista prova sull’acqua. Cerco in continuazione di trovare modi per sfidare me stesso, ma questo progetto ha davvero scatenato la mia curiosità. Cosa succederebbe se provassi combinare lo snowboard e il windsurf? Dopo tutto, mi sono divertito a lungo con entrambi questi sport“, spiega Siver.

Sono passati 5 anni da quando quest’idea ha cominciato a solleticare la curiosità di Levi, e finalmente è arrivato in giorno in cui la visione è diventata realtà. Le riprese sono durate 20 giorni. Tenuto conto del tempo di preparazione e pianificazione, la produzione totale ha richiesto 8 mesi. Ma alla fine, è stato possibile fare windsurf su una montagna innevata? Abbiamo scoperto che era possibile. Anzi, in realtà … è stato fatto!

Levi Siver Snowsurf
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Volevo essere la prima persona a provare il windsurf alpino su una tavola a vela. Utilizzare uno snowboard in realtà avrebbe garantito le prestazioni ottimali, oltre ad essere più facile, ma volevo davvero ricreare quella sensazione unica dello windsurf e fare quello che mi piace fare inventando una cosa a metà tra uno snowboard e una tavola da windsurf, la cui sensazione di goduria non riesco neppure a descrivere. Il vento più forte che ho trovato è stato di circa 15 km/h“, dice Siver.

Levi Siver Windsurf Monte Rishiri Giappone
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Le condizioni di ripresa sono state molto dure. Si è cominciato con un’escursione di due ore su una montagna con temperature minime fino a -13 ℃. Dopo di che, le riprese hanno impiegato una media di sette ore al giorno. Talvolta Levi e il suo team aspettavano sulla cima anche tre ore per avere la certezza di cogliere i venti perfetti.

La località scelta è stata l‘isola di Rishiri a Hokkaido,. Può essere sorprendente che questa straordinaria impresa in montagna si sia svolta su un’isola al largo della punta settentrionale del Giappone, ma questo territorio unico e distintivo, dove si può ammirare l’oceano mentre si sale sul monte, era perfetto per questo progetto.

Quello che montagna e oceano hanno in comune è sicuramente l’imprevedibilità: il paesaggio è veramente bello ma anche estremamente pericoloso e le condizioni cambiano continuamente, ogni giorno è un’avventura nuovissima. Queste sfida impegnative, che aiutano a vincere le proprie paure, sono proprio ciò ti aiuta a crescere come persona“.

Levi Siver
Levi Siver – © Jason Halayko/Red Bull Content Pool