Il futuro della Volvo Ocean Race sarà monoscafo o multiscafo? Ecco la sorprendente risposta

Volvo Ocean Race svela il futuro con la combinazione monoscafo-multiscafo, il test definitivo per i professionisti della vela.

La Volvo Ocean Race ha risolto la questione se il suo futuro dovrebbe essere monoscafo o multiscafo…..optando per entrambi!

L’introduzione di un monoscafo da 60 piedi (18,29 metri) dotato di foils per le regate oceaniche più un catamarano “volante” ultraveloce da 32-50 piedi (10-15 metri) per l’uso inshore porterà  la competizione ad un livello estremo di vela professionale.

La direzione gara ha annunciato la futura generazione di barche One Design – introdotte nel 2019 e progettate per essere utilizzate per almeno sei anni – come il fulcro della propria visione per il prossimo decennio, che aumenterà notevolmente la posta in palio sia in termini sportivi che di valore commerciale.

Abbiamo affrontato molti dibattiti sulla diatriba multiscafo contro monoscafo, con validi argomenti in entrambe le direzioni. Abbiamo deciso per tre carene: un monoscafo e un catamarano!” ha dichiarato Mark Turner, CEO di Volvo Ocean Race, in occasione di un evento speciale presso il Volvo Museum di Göteborg, sede dei co-proprietari della competizione, Volvo Group e Volvo Car Group.

Questa nuova formula per la Volvo Ocean Race, per la prima volta, metterà alla prova velisti di primo livello in entrambi gli aspetti di questo sport – con il monoscafo che continua ad incarnare il nostro DNA per le regate in oceano ed i multiscafi “volanti” a rappresentare le tecnologie più moderne ed avanzate. Stiamo cercando di utilizzare lo strumento migliore per ogni disciplina. Questo spingerà gli atleti e i team a livelli che non hanno mai dovuto raggiungere in precedenza per assicurarsi uno dei più importanti premi della vela“.

Volvo Ocean Race barca

Per vincere la Volvo Ocean Race in futuro sarà richiesta la competenza in entrambi i tipi di scafi, in quanto entrambe le forme di regata saranno corse sostanzialmente dallo stesso equipaggio. Attualmente la serie In-Port conta solo come tie-break in caso di parità di punteggio alla linea di arrivo; nel 2014-15 ha cambiato effettivamente le posizioni complessive per due squadre, confermandone la difficoltà e la validità come prova selettiva. In futuro, la serie In-Port avrà ancora più importanza, pur restando il fatto che saranno ancorale tappe oceaniche ad assegnare la maggior parte dei punti.

Il francese Guillaume Verdier sta progettando il nuovo monoscafo, che utilizzerà foils di ultima generazione ed è essenzialmente un IMOCA 60 con il “turbo”. Il progetto prevede che il design dello scafo sia convertibile, in modo relativamente rapido e poco costoso, in un’imbarcazione IMOCA conforme alle regole, in grado di competere in altri eventi importanti del circuito IMOCA, come ad esempio la Vendée Globe e la Barcelona World Race.

E’ stata invece aperta da poco la gara d’appalto per la progettazione dei catamarani (32-50 piedi, 10-15 metri) che saranno costruiti secondo una regola rigorosa di One Design, come per i monoscafi, e permetteranno di sfruttare l’ultima tecnologia “volante” a costi relativamente bassi.

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Volvo Ocean Race Imoca monoscafo

L’America’s Cup, uno degli altri pilastri del nostro sport, sarà sempre all’avanguardia nello sviluppo, con incredibili evoluzioni tecnologiche mozzafiato che vedremo già la prossima settimana alle Bermuda“, ha dichiarato Turner. “Abbiamo visto gli stessi progressi tecnologici nella classe IMOCA con l’introduzione dei foils nella recente Vendée Globe. Il nostro obiettivo come Volvo Ocean Race è quello di portare il livello il più in alto possibile, nei limiti dei bilanci delle campagne esistenti e nel contesto di One Design, dove si è obbligati a congelare il livello tecnologico per ogni ciclo di gara“.

Le costruzioni iniziali saranno 8, sia per i monoscafi che per i multiscafi, e saranno messe a disposizione delle squadre con un contratto di locazione, eliminando così la barriera dell’acquisto di asset che spesso impedisce la formazione delle squadre, con gli sponsor coinvolti nella prossima edizione 2017-18 che avranno la precedenza . La prima delle nuove barche sarà completata entro gennaio 2019, con tutta la flotta pronta entro la metà di quell’anno.

Persico Marine a Bergamo dirigerà la costruzione del nuovo monoscafo e il team specialisti The Boatyard completerà la fase di assemblaggio finale, in una località ancora da definire.

Volvo Ocean Race

Le nuove barche verranno consegnate in locazione e, insieme al crescente pacchetto di vantaggi forniti centralmente dall’organizzazione gara, ci aspettiamo che i bilanci siano tenuti sotto controllo“, ha proseguito Mark Turner. “I budget dei team sono in media di 10-12 milioni di euro, distribuiti in due anni. La fornitura di attrezzature e servizi centralizzati permetterà agli atleti di concentrarsi sulla pura competizione velica piuttosto che pensare a moltiplicare i costi nelle campagne“.

Verdier, che attualmente sta finalizzando i progetti per le barche di nuova generazione a fianco del suo team di designer, ha dichiarato: “Sono davvero entusiasta che mi sia stato affidato il compito di progettare la nuova generazione di barche Volvo Ocean Race. I velisti che partecipano a questa regata hanno una reputazione di atleti implacabili che affrontano le sfide con il massimo impegno, e il design futuro della barca riflette il loro spirito. Per questo motivo è importante mantenere un certo livello di sicurezza nella progettazione, particolarmente importante anche in considerazione dei luoghi in cui la flotta gareggerà, come i mari del Sud. E’ una grande sfida progettare un’imbarcazione che sia straordinaria per navigare, ma allo stesso tempo sicura.

VIDEO: Ecco come si scende da una montagna innevata… con il windsurf!

Per Levi Siver, tra le montagne e l’oceano ci sono più tratti in comune di quanto si possa immaginare.

Fare windsurf su una montagna innevata. Solo un uomo era disposto ad assumere questa sfida senza precedenti: Levi Siver, windsurfer professionista americano noto per aver cavalcato le onde più grandi di tutto il mondo, piegando il vento alla sua volontà.

Come probabilmente saprete, il windsurf è uno sport in cui il surfista cavalca una tavola dotata di vela e usa la forza del vento per muoversi sull’acqua. Perché qualcuno lo farebbe su una montagna innevata? Naturalmente, perché nessuno l’ha mai tentato prima!

Questo progetto nasce dall’idea visionaria di poter trasferire gli elementi del windsurf su una montagna e ricreare la stessa esperienza di divertimento e adrenalina che il surfista prova sull’acqua. Cerco in continuazione di trovare modi per sfidare me stesso, ma questo progetto ha davvero scatenato la mia curiosità. Cosa succederebbe se provassi combinare lo snowboard e il windsurf? Dopo tutto, mi sono divertito a lungo con entrambi questi sport“, spiega Siver.

Sono passati 5 anni da quando quest’idea ha cominciato a solleticare la curiosità di Levi, e finalmente è arrivato in giorno in cui la visione è diventata realtà. Le riprese sono durate 20 giorni. Tenuto conto del tempo di preparazione e pianificazione, la produzione totale ha richiesto 8 mesi. Ma alla fine, è stato possibile fare windsurf su una montagna innevata? Abbiamo scoperto che era possibile. Anzi, in realtà … è stato fatto!

Levi Siver Snowsurf
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Volevo essere la prima persona a provare il windsurf alpino su una tavola a vela. Utilizzare uno snowboard in realtà avrebbe garantito le prestazioni ottimali, oltre ad essere più facile, ma volevo davvero ricreare quella sensazione unica dello windsurf e fare quello che mi piace fare inventando una cosa a metà tra uno snowboard e una tavola da windsurf, la cui sensazione di goduria non riesco neppure a descrivere. Il vento più forte che ho trovato è stato di circa 15 km/h“, dice Siver.

Levi Siver Windsurf Monte Rishiri Giappone
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Le condizioni di ripresa sono state molto dure. Si è cominciato con un’escursione di due ore su una montagna con temperature minime fino a -13 ℃. Dopo di che, le riprese hanno impiegato una media di sette ore al giorno. Talvolta Levi e il suo team aspettavano sulla cima anche tre ore per avere la certezza di cogliere i venti perfetti.

La località scelta è stata l‘isola di Rishiri a Hokkaido,. Può essere sorprendente che questa straordinaria impresa in montagna si sia svolta su un’isola al largo della punta settentrionale del Giappone, ma questo territorio unico e distintivo, dove si può ammirare l’oceano mentre si sale sul monte, era perfetto per questo progetto.

Quello che montagna e oceano hanno in comune è sicuramente l’imprevedibilità: il paesaggio è veramente bello ma anche estremamente pericoloso e le condizioni cambiano continuamente, ogni giorno è un’avventura nuovissima. Queste sfida impegnative, che aiutano a vincere le proprie paure, sono proprio ciò ti aiuta a crescere come persona“.

Levi Siver
Levi Siver – © Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Bufeo Blanco, una plurivittoriosa barca d’epoca che cerca un nuovo a(r)matore

Bufeo Blanco è una tra le più conosciute barche a vela del Mediterraneo, protagonista di innumerevoli partecipazioni e vittorie in occasione delle regate di barche storiche. Lunga 15,50 metri, è stata costruita nel 1963 in legno di mogano e rovere dal noto cantiere Sangermani di Lavagna, in Liguria. Nell’ultimo decennio ha percorso oltre 50.000 miglia di mare in tutto il Mediterraneo, dalla Turchia alla Spagna, dalla Grecia alla Croazia, dalla Costa Azzurra a Trieste passando per la Sardegna e la Sicilia. Oggi è alla ricerca di un nuovo a(r)matore che se ne prenda cura. Il motivo? Leggete l’articolo.

Bufeo Blanco, il ‘delfino bianco’ del Rio delle Amazzoni
Bufeo Blanco è una delle più conosciute imbarcazioni a vela del Mediterraneo, protagonista di innumerevoli navigazioni e plurivittoriose partecipazioni ai raduni internazionali di vele d’epoca e classiche. Questo robusto cutter bermudiano lungo 15,50 metri, costruito interamente in legno nel 1963 dallo storico cantiere Sangermani di Lavagna (è il progetto numero 138), nell’ultimo decennio ha percorso oltre 50.000 miglia di mare. Il suo nome identifica quello di un delfino fluviale del Rio delle Amazzoni, che nella tradizione peruviana vuole porti fortuna a chi lo vede. Lo scrittore Mario Vargas Llosa nel suo libro “Pantaleòn e le visitatrici” descrive il Bufeo Blanco come di un animale di considerevole potenza sessuale il cui grasso rinvigorisce gli uomini e ne aumenta la fertilità. Bufeo Blanco ha veleggiato dalle coste italiane alla Spagna, dalla Turchia al Peloponneso, dalla Sicilia all’alto Adriatico, dalla Croazia alla Francia, dimostrandosi un vero purosangue in grado di affrontare ogni condizione meteorologica. Oggi la barca, di base tra la Liguria e la Toscana, batte il guidone del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli e del Royal Ocean Racing Club di Londra, oltre a far parte della prestigiosa ‘La Belle Classe’, l’esclusivo club monegasco che riunisce le più belle e titolate barche d’epoca naviganti al mondo.

Cinque armatori in cinquant’anni
A partire dal 1963 Bufeo Blanco ha avuto in totale cinque armatori. Inizialmente la barca è stata commissionata da Sergio Rossi, proprietario della Comau Automotive Torino. All’epoca si chiamava Luima, dai nomi dei figli di Rossi, Luigi e Maria. La sua base era in Costa Azzurra. Tra il 1973 e il 1983 è stata di proprietà dell’imprenditore torinese Luigi Botto Steglia. È in questo periodo che il nome è diventato Bufeo Blanco. Tra il 1983 e il 1992 il cutter ha navigato al comando del designer milanese Ido Minola, che lo ha fatto navigare in Mediterraneo, spingendosi fino in Grecia. Tra il 1992 e il 2006 l’imbarcazione è di proprietà del notaio Luigi Oneto di Alessandria. Cominciano le partecipazioni ai raduni di vele d’epoca, tra i quali il Trofeo Prada di Imperia. Luigi Oneto è noto nel mondo della vela anche per essere un appassionato regatante a bordo delle derive della classe Dinghy 12’. In quel periodo la diretta rivale di Bufeo Blanco sui campi di regata è Artica II, lo yawl bermudiano del 1956 lungo 12,56 metri costruito anch’esso dal cantiere Sangermani come imbarcazione scuola per la Marina Militare. Nel 2006 Bufeo Blanco viene acquistata dal professore napoletano di base a Milano Giuseppe Marino (g.marino@marinoeassociati.it).

Bufeo Blanco Panerai Classic Yacht Challenge
Bufeo Blanco alla Panerai Classic Yacht Challenge 2013 – Ph: Guido Cantini / seasee.com

La storia di un amore giovanile
Nel 1992, all’età di 27 anni, Giuseppe Marino si trova nell’isola delle sue radici, Salina in Sicilia, dove il notaio Luigi Oneto aveva cominciato a svolgere la sua attività professionale. Le rispettive famiglie si conoscono e si frequentano. L’anno precedente Luigi Oneto aveva acquistato la barca a Catania, al ritorno da una crociera a Malta. In quel periodo Giuseppe Marino partecipa sentimentalmente alla rinascita di Bufeo Blanco, diretta in un cantiere di Genova Sestri Ponente per essere sottoposta a restauro. Contemporaneamente parte una ricerca storica in Costa Azzurra, dove la barca aveva navigato spesso nel tratto di mare tra Villefranche-sur-Mer e Montecarlo, per reperire i pezzi originali della barca. Vengono ritrovati i winch originali risalenti all’epoca del varo, la campana, l’ancora Ammiragliato e perfino il mezzo marinaio. Sempre nel 1992, dopo il restauro in Liguria, Bufeo Blanco arriva a Salina. Siccome non esiste un vero e proprio porto viene ormeggiata a una boa. La barca è talmente bella che viene ‘adottata’ da tutta la comunità salinara. In quel periodo Giuseppe Marino, dopo la doppia laurea in Economia alla Bocconi e in Giurisprudenza alla Statale, svolge l’attività di ricercatore di diritto tributario internazionale in Olanda. Nulla vieta di continuare a pensare a Bufeo Blanco come alla barca dei propri sogni. E questi, spesso, possono anche avverarsi.

Dalla Sicilia al Cantiere Del Carlo di Viareggio, ‘Cecco’ dice sì!
Nell’estate del 2006 Giuseppe Marino arriva a Salina, ma Bufeo Blanco non c’è. Si trova al Marina di Portorosa, vicino a Milazzo, per una serie di interventi di manutenzione. Il notaio Luigi Oneto desidera venderla al giovane avvocato, che accetta con riserva dopo avere fatto verificare lo stato dei legni. Nel mese di settembre Marino e la moglie Francesca si recano al raduno di vele d’epoca di Imperia, dove conoscono il comandante fiorentino Vieri Mannucci Benincasa, velista transoceanico e ex membro del Team Prada già coinvolto nel restauro di Danae, un Sangermani del 1955 lungo 16,50 metri. Un membro di equipaggio di Danae. Achille Bontà, dice a Giuseppe: “ricorda, la barca è un sistema complesso che vive in un ambiente ostile. Ogni cosa che metti è destinata a rompersi, meno ne metti e meno ne rompi”. La frase lo colpisce al punto che Giuseppe Marino considera quasi una missione salvare Bufeo Blanco, che a fine 2006 parte dalla Sicilia con a bordo Marino senior, Marino junior, Mannucci e teglie di parmigiana di melanzane, e dopo avere fatto avventurose tappe a Vibo Valentia, Marina di Camerota, Capri Riva di Traiano e Cala Galera, arriva a Viareggio presso il Cantiere Francesco Del Carlo. Qui il mitico ‘Cecco’, fondatore nel 1963 di questa realtà della cantieristica specializzata nel restauro di barche d’epoca, afferra un temperino, lo infila nel legno in più punti, poi esclama: “La barca è buona!”. Adesso il sogno si può avverare. Marino può formalizzare l’acquisto e iniziare l’avventura.

Il restauro e la partecipazione alle regate di vele d’epoca
Presso il Cantiere Del Carlo, sotto la direzione di Vieri Mannucci Benincasa, ha inizio il restauro di Bufeo Blanco. Sotto lo sguardo attento di Francesca Marino vengono recuperati gli interni con scrupolo filologico, mentre gli uomini si occupano di rifare l’impianto elettrico e idraulico, installare un generatore, sostituire l’elettronica di bordo e riportare a legno l’intera opera morta. Il vecchio motore Yanmar da 55 cavalli viene sostituito con un nuovo Volvo Penta da 75 cavalli. I lavori durano da novembre 2006 a giugno 2007. Da quel momento avrà inizio una serie interminabile di navigazioni, che dimostreranno la bontà costruttiva e la tenuta di mare di questo cutter bermudiano. In quell’anno Bufeo Blanco partecipa all’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano, dove con un set di vele un po’ datato e un equipaggio di dilettanti si piazza al terzo posto di classe, battuta da Swala e Artica II. Poi riparte per Salina, dove viene accolta come una ‘figlia’ assente da troppo tempo. Sempre nel 2007 risale il Mar Tirreno per partecipare alle Régates Royales di Cannes, dove affronta in regata una grandinata entrata nella storia.

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Bufeo Blanco Cantieri Sangermani

Le crociere infinite
Dal 2008 Bufeo Blanco comincia a fare base a Le Grazie, borgo ligure nel golfo della Spezia. Nel corso di quell’anno partecipa ancora alle regate dell’Argentario, vince Le Vele d’Epoca a Napoli, compie una meravigliosa crociera nella Grecia Ionica, torna a Le Grazie per partecipare al raduno Sulla Rotta di Imperia (quello che in futuro si chiamerà Valdettaro Classic Boats). Nel 2009 invece è la volta degli arcipelaghi siciliani, dalle Eolie alle Egadi. Nel 2010 un giovane e fidato navigatore napoletano, Marco Buonanni, ex ufficiale di Marina, entra nel cuore di Bufeo Blanco e della Famiglia Marino e vi rimarrà legato per migliaia di miglia. Con un equipaggio di ‘friends and family’ Bufeo Blanco naviga alle Sporadi dopo avere attraversato il Canale di Corinto, fa sosta a Khalkis, Skiathos, Skopelos (dove era stato girato il film ‘Mamma Mia’ con le musiche degli Abba), Alonissos e Skyros. Nel 2011 raggiunge Marsiglia, attraversa il Golfo del Leone, partecipa a Barcellona al ‘Puig Vela Classica’, al Trofeo Panerai di Mahon, visita Ibiza, Formentera, Palma di Maiorca e Minorca. A ottobre vince alle regate delle Vele Storiche Viareggio.

50.000 miglia di mare
Nel 2012 Bufeo Blanco vince al Trofeo Accademia Navale di Livorno, poi giù verso sud e la Croazia, da Dubrovnik a Spalato, attraverso le Incoronati arriva a Trieste dove con una forte bora si aggiudica la Barcolana Classic di ottobre. Lo ‘straniero’ venuto dal Tirreno si impone su oltre 70 barche. Lascia l’Adriatico e raggiunge Torre del Greco, in provincia di Napoli. Qui, presso i cantieri Palomba, si prepara alle celebrazioni del 2013, anno in cui la barca compie il mezzo secolo di vita. Lo scafo, costruito in fasciame di mogano su ordinate in rovere, viene riportato a legno. Si sostituiscono un paio di tavole e viene rifatto il calafataggio. Sotto la linea di galleggiamento viene applicata la scritta ’50 AUGURI BUFEO’, così quando viene fotografata sbandata tutti sanno di quale barca si tratti. Nel 2013 vince ancora a Napoli, poi attraversa Corinto e visita luoghi spettacolari partendo da Mykonos, e poi le Cicladi da Fournoi, Samos, Patmos, giù fino a Symi, e arriva in Turchia. Dopo una ‘cavalcata’ durata un paio di settimane da Rodi raggiunge Montecarlo dove partecipa e vince alla Monaco Classic Week nella categoria ‘Classici’. Qui entra a far parte de ‘La Belle Classe’, l’esclusivo club monegasco che riunisce le più belle barche storiche del mondo. Nel 2014 prende parte a tutte le tappe del Panerai Classic Yachts Challenge: Antibes, Argentario, Napoli, Mahon e Imperia. Si calcola che sotto la proprietà di Marino, Bufeo Blanco abbia percorso una media di circa 5000 miglia di mare ogni anno, totalizzando oltre 50.000 miglia di navigazione affrontata in ogni condizione di vento e di onda.

Si spezza l’albero in regata, Gilbert Pasqui lo ricostruisce
Ma proprio alle Vele d’Epoca di Imperia del 2014, nel corso della seconda regata, Bufeo Blanco spezza l’albero durante un’andatura portante sotto spinnaker. L’albero originale in sitka spruce canadese del 1963 si rompe appena sopra il boma, fortunatamente senza provocare danni a cose e persone, Bufeo Blanco è barca fortunata! Nel corso dell’inverno il cantiere francese di Gilbert Pasqui a Villefranche-sur-Mer ne costruisce uno nuovo, sempre in legno di sitka spruce con tecniche di incollaggio moderne. Il nuovo albero, rastremato, ha una lunghezza di 17,10 metri. Ricostruite anche le crocette in legno di rovere, posizionati nuovi winch sull’albero e nuovo sartiame spiroidale. Oggi la barca è dotata di un set completo di vele da regata (randa, fiocco, genoa 1, genoa 2, genoa 3, gennaker 1, gennaker 2, spinnaker) e da crociera (randa, yankee, trinchetta).

Nel corso della stagione 2015 è pronta ad affrontare il Peloponneso, attraversa per l’ennesima volta il Canale di Corinto, e fa sosta a Poros, Hydra, Spetses, Elafonissos, Capo Matapan e Kalamata. Non può mancare una nuova partecipazione alla Monaco Classic Week di settembre, dove conquista un piazzamento sul podio. Nel 2016, con l’aiuto di un giovane e promettente marinaio napoletano, Daniele Niglio, Bufeo Blanco vince la regata sociale AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) da La Spezia a Capraia, partecipa alle Vele d’Epoca a Gaeta, si piazza al terzo posto alle Vele d’Epoca a Napoli, compie il periplo della Corsica e della Sardegna in senso antiorario, visita l’Asinara e Villasimius. Instancabile e inarrestabile Bufeo!

Bufeo Blanco Cantieri Sangermani

E il 2017? Bufeo è già sulla linea di partenza per affrontare nuove navigazioni fino alla Croazia.

Bufeo cerca un nuovo a(r)matore,
L’attuale armatore di Bufeo Blanco Giuseppe Marino, dopo tante navigazioni mediterranee sogna una nuova avventura: attraversare le Colonne d’Ercole per il giro del mondo. Il mare ha sempre fatto parte della storia della sua famiglia. Figlio di un Ammiraglio, lui stesso è Sottotenente di Vascello della riserva della Marina Militare. Bufeo Blanco ha il pregio di essere una barca accogliente, per un equipaggio non superiore a 4-6 persone, ma non è concepita e attrezzata per affrontare l’oceano. Bisogna che un nuovo armatore se ne prenda cura. Per conoscere il prezzo di vendita di Bufeo Blanco, frutto di una trattativa privata, si può contattare direttamente l’armatore Giuseppe Marino.

Quanto costa Bufeo Blanco?
Chiama (o sms) +39 335 481677

g.marino@marinoeassociati.it

L’unica condizione richiesta per entrare in possesso di Bufeo Blanco è quella di armare e amare questa barca come è stato fatto finora.


LA SCHEDA TECNICA DI BUFEO BLANCO
Anno: 1963
Cantiere: Sangermani (Lavagna – Italia)
Progetto: Cesare Sangermani (Lavagna – Italia)
Lunghezza f.t.: 15,50 mt
Lung. al galleggiamento:10,66 mt
Larghezza: 3,77 mt
Pescaggio: 1,85 mt
Dislocamento: 16 tonnellate
Armo velico: Marconi cutter
Superficie velica: 99,20 mq
Motore: Volvo Penta 75 cv
Impianti: generatore, dissalatore, aria condizionata, AIS, EPIRB.


Web e contatti
Pagina Facebook ‘Bufeo Blanco Ryccs Rorc’ (https://www.facebook.com/bufeoblanco.ryccs.3?fref=ts)
Prof. Avv. Giuseppe Marino
E-mail: g.marino@marinoeassociati.it
Mob. +39 335 481677

Perini Navi, accordo di partnership con la famiglia di Dino Tabacchi

Comunicato:

Perini Navi: Faper Group firma accordo di partnership con la famiglia di Dino Tabacchi

Lamberto Tacoli nominato Amministratore Delegato

Faper Group, holding di partecipazioni fondata da Fabio Perini, ha firmato oggi un accordo di partnership con Fenix Srl, società che fa capo alla famiglia di Dino Tabacchi, che sarà rappresentata nell’operazione dal figlio Edoardo.

L’operazione si è sviluppata dopo l’incontro tra imprenditori con la stessa visione e gli stessi valori; la partnership si cementerà attraverso un aumento di capitale di 27 milioni, al termine del quale la compagine azionaria sarà la seguente: Faper Group 50,01, e Fenix Srl 49,99.

Questa operazione è il coronamento del percorso che Perini Navi ha intrapreso e che, dopo due anni di profonda riorganizzazione strategica e organizzativa, le consente di presentarsi al mercato agile e pronta a lanciare nuovi modelli e importanti innovazioni.

La società sarà così in grado di investire per mantenere la leadership tecnologica che è propria del suo DNA sin dalla fondazione. Da oltre 30 anni Perini Navi è riconosciuta globalmente come campione di unicità sia nell’innovazione che nel design: degli anni 80 le prime grandi barche con controllo automatizzato del piano velico, degli anni 90 i primi velieri con grandi fly bridge e livelli di comfort competitivi con quelli delle barche a motore, poi il Maltese Falcon, yacht a tre alberi, universalmente noto per la sua alberatura avveniristica con 2.400 metri quadrati di vele interamente riavvolgibili con un semplice comando, fino all’ultima nata Sybaris con i suoi 70 metri di tecnologia e di finiture di altissimo livello.

Negli ultimi anni con il marchio Picchiotti è stato anche profondamente innovato il mondo degli yacht a motore; ne sono esempio Exuma, 50m; Galileo G, 55m; Grace E, 73m: una gamma di barche di grande autonomia e bassi consumi, dalle linee essenziali e pulite, che hanno dato vita a una generazione intera di moderni explorer.

È di poche settimane fa l’annuncio di due importanti nuovi contratti firmati da Picchiotti.

Tutte le barche prodotte con i marchi Perini Navi e Picchiotti sono state pluripremiate nel mondo.

Perini Navi Tabacchi Superyacht Sybaris
Sybaris

Questa operazione – commenta Fabio Boschi, CEO di Faper Groupè un esempio importante di valorizzazione di una grande eccellenza italiana. Abbiamo lavorato intensamente per rinnovare l’azienda e adeguarla alle nuove esigenze del mercato, e siamo orgogliosi di vedere questo lavoro riconosciuto da una delle più solide famiglie dell’imprenditoria italiana. Siamo entusiasti di aver coinvolto Lamberto Tacoli, che gode anche della totale fiducia di Edoardo Tabacchi, al vertice dell’azienda, dove la sua esperienza e la sua capacità saranno di sicuro apporto a Perini Navi e a Picchiotti”.
Edoardo Tabacchi ha commentato: “Entrare nel mondo della nautica dalla porta principale è per me e per la mia famiglia motivo di orgoglio ed emozione; incontrare Fabio Perini, che non ho dubbi nel definire il più grande genio inventivo della Nautica e non solo, è stato l’inizio di una straordinaria avventura che, ne sono certo, ci porterà molto lontano”.

Conosco la famiglia Tabacchi da molto tempo e ne ho grande stima – dichiara Fabio Perini, fondatore di Perini Navi – e sono estremamente felice di condividere con Edoardo il futuro della Perini Navi, in piena continuità con i suoi valori e il suo DNA”.

Fabio Perini manterrà la Presidenza Onoraria, Lamberto Tacoli assumerà la guida operativa come Presidente e Amministratore Delegato, Fabio Boschi ed Edoardo Tabacchi ricopriranno la carica di Vice Presidente. Faranno parte del Consiglio di Amministrazione altri due membri, nominati dai due soci.

Advisor dll’operazione per Fenix Srl sono STLex e Gattai Minoli Agostinelli & Partners. Per Faper Group sono: Claudio Tatozzi dello Studio 5 Lex, Miccinesi e Associati e il Dott. Pierluigi Davide.


Perini Navi è il leader mondiale nella progettazione e costruzione di superyacht, con 61 yacht varati fino ad oggi, tra cui 58 barche a vela e tre a motore con il marchio Picchiotti. Perini Navi è stata fondata nel 1983 da Fabio Perini la cui visione era quella di rivoluzionare la vela avvolgibile e i sistemi di controllo. www.perininavi.it

Helly Hansen scelto come fornitore ufficiale di abbigliamento per il campionato Melges Europa

Comunicato:

HELLY HANSEN E STATO SCELTO COME FORNITORE UFFICIALE DI ABBIGLIAMENTO PER IL TOUR EUROPEO MELGES

Grande attesa per la seconda competizione europea che si terrà dal 12 al 14 Maggio a Scarlino in provincia di Grosseto

Due nomi da leggenda, vere icone negli sport nautici, uniscono le forze per ​potenziare gli eventi del campionato Melges di questa stagione.​

Melges ha scelto Helly Hansen come nuovo partner ufficiale a livello ​europeo​ della Melges World League ​che comprende i ​circuiti Melges 20 e Melges 32​ e nuovo Melges 40 Grand Prix.

Helly Hansen ​è sponsor ​dunque ​de​l​l​e flotte Melges 20 e Melges 32 e del​la nuovissima Classe Melges 40 a partire dalla stagione in corso.

Il marchio norvegese, leader nell’abbigliamento tecnico nautico, vestirà lo staff organizzativo sia a terra che in acqua durante le prossime competizioni della primavera e dell’estate nelle prossime tappe nei top spot italiani, spagnoli e croati. Gli ufficiali di gara, I giudici, lo staff organizzativo e il boma delle barche mostreranno il logo di Helly Hansen durante le regate europee di Melges e il Campionato Mondiale iniziato il 31 marzo a Porto Venere e che continuerà fino ad agosto.

“Siamo soddisfatti e onorati di collaborare con un marchio nautico leggendario, con 140 anni di storia e di credibilità professionale alle spalle. Certamente saprà garantire il supporto necessario al duro lavoro dei nostri velisti.” dice Federico Michetti, Presidente di Melges Europe. “Poichè il mondo della vela è in continua evoluzione, ​è necessario un ​ equipaggiamento tecnico ​al passo con i tempi, ​ che aiuti a stare e sentirsi vivi. Helly Hansen ha accettato il nostro invito a collaborare in questa direzione e oggi siamo entusiasti di aver iniziato insieme una nuova pagina nella storia della vela One Design. Grazie a Helly Hansen abbiamo iniziato ​ la grande stagione di campionati Melges 20, Melges 32 e Melges 40!“.

Michael Uhl, Marketing Director Europe ​ di ​ Helly Hansen aggiunge: “Con Melges abbiamo trovato il nostro partner ideale. Realizzare l’equipaggiamento ​per i professionisti ​ è sempre stata la nostra missione, per sopperire ​ alle necessità dei migliori velisti del mondo. Grazie alla partnership con Melges, siamo davvero entusiasti di collaborare con il pi​ù ​ duro e competitivo circuito di gare di imbarcazioni One Design nel mondo“.

Qui di seguito il calendario della Melges World League 2017 European Division
Dal 12 al 14 Maggio, seconda competizione European Event a Scarlino in provincia di Grosseto in Italia
Dal 9 al 11 Giugno, terza competizione European Event a Zadar in Croazia
Dal 12 al 15 Giugno, quarta competizione European Event ed European Championship a Sibenik in Croazia
Dal 1 al 3 Settembre, quinta competizione European Event e Russian Championship a Riva del Garda.

Calendario campionato Melges
Il calendario della Melges World League

A proposito di Helly Hansen
Fondata in Norvegia nel 1877, Helly Hansen continua a sviluppare il proprio abbigliamento attraverso le linee del design scandinavo e gli inserti creati a partire dalla vita in alcuni dei più ostili ambienti del globo. Il brand rappresenta il connubio perfetto tra performance, protezione e stile, e continua a proteggere i professionisti e a renderli capaci di vivere in mezzo all’oceano o sulle montagne di tutto il mondo. L’azienda vanta una lunga lista di innovazioni esclusive sul mercato, compresi i primi indumenti da lavoro impermeabili quasi 140 anni fa, il primo tessuto in pile nel 1960 e il primo intimo tecnico nel 1970, con la Lifa® Stay Dry Technology™ e oggi la brevettata e premiata tecnologia H2Flow per la regolazione della temperatura. Helly Hansen è leader mondiale nel settore dell’abbigliamento tecnico da vela, così come primeggia nel settore del workwear.  Le sue uniformi per lo sci sono indossate e testate da più 50,000 professionisti e sono indossate da Olimpionici, Squadre Nazionali, operatori e guide che operano in più di 200 ski resort intorno al mondo. L’abbigliamento tecnico, l’intimo tecnico, lo sportswear e il footwear Helly Hansen sono venduti in oltre 40 nazioni approvate da professionisti dell’outdoor ed entusiasti del mondo intero. Per approfondire la conoscenza delle più recenti collezioni Helly Hansen visitate:
www.hellyhansen.com

A proposito di Melges Performance Saiboats
Da oltre 70 anni Melges Performance Sailboats, cantiere americano con sede a Zenda (Wisconsin), produce le migliori e più ambite imbarcazioni da regata one design dai 14 ai 40 piedi di lunghezza. La famiglia Melges, in ogni epoca, con le proprie intuizioni ha costantemente rivoluzionato il mondo della vela da regata attraverso design e performance uniche che fanno di ogni Melges una vera e propria icona.
Melges World League è il circuito di regate internazionale dedicato agli armatori delle Classi Melges 20 e Melges. 32.
Melges 40 Grand Prix è il format riservato all’ultimo e più performante Melges mai costruito: il Melges 40. www.melges.com


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VELAfestival 2017: edizione dei record per la grande festa della vela e del mare

Comunicato stampa:

TAG Heuer VELAFestival 2017:
Edizione dei record per la grande festa della vela e del mare

È record per l’audience che è stata raccolta dalla quinta edizione del TAG Heuer VELAFestival, conclusa stasera a Santa Margherita Ligure. Dopo quattro giorni di divertimento e grandi eventi, andati in scena sul porto dello splendido borgo marinaro affacciato sul Golfo del Tigullio, sono i numeri a testimoniare il grande successo ottenuto dalla manifestazione organizzata dal mensile specializzato “Il Giornale della Vela”.

A cominciare dal dato legato alle presenze: sono stati infatti circa 15.000 le persone entrate al VELAFestival nei quattro giorni della manifestazione, mentre circa 4.000 sono state le VELAFestival Card distribuite. Ben 56 sono stati i grandi velisti di fama nazionale e internazionale presenti, tra i quali Vincenzo Onorato, Gaetano Mura e Mauro Pelaschier.

VELAfestival 2017 Santa Margherita Gaetano Mura
Gaetano Mura

Le persone presenti in platea durante i grandi eventi del VELAFestival (la premiazione del “Velista dell’Anno” 2017, le due premiazioni della VELA Cup e i momenti di incontro con i grandi velisti presenti) sono state circa 1.200. Oltre 300 sono state le barche che hanno partecipato alle due manches della TAG Heuer VELA Cup e circa 2.000 i velisti partecipanti a bordo delle stesse. Circa 400 sono quindi state le barche presenti in totale all’evento, contando anche le oltre 60 in banchina, le 10 “barche Cult” e le 10 imbarcazioni presenti al Beach Village.

VELAfestival 2017 Santa Margherita vela cup

130 sono i piedi di lunghezza di My Song, la “barca più bella del mondo” che di norma è ammirabile solo in regata in mare aperto. Sono stati invece 200 gli accessori nautici in mostra al VELAFestival, oltre a 20 tra velerie di fama internazionale, società di charter affidabili e servizi al diportista. Ben 18 sono poi state le nazioni rappresentate in banchina. E 5 gli spazi dedicati appositamente alle attività per bambini, a terra, in spiaggia e in mare. Oltre 100 sono stati i premi distribuiti ai vincitori della TAG Heuer VELA Cup, mentre ben 7 sono stati gli orologi TAG Heuer consegnati come ambitissimi premi durante tutto il VELAFestival.

E al pubblico reale si aggiunge quello “virtuale” con numeri altrettanto fenomenali. Quasi 4 milioni infatti sono state le visualizzazioni sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e GooglePlus) dell’evento. Mentre i click effettivi sui post pubblicati sulla pagina Facebook VELAFestival sono stati 7.000, solo nei 4 giorni della manifestazione. E sempre durante le giornate dell’evento sono state 112 le uscite su organi di stampa, TV, radio e web (tra i quali la RAI, Repubblica, Gazzetta dello Sport, ANSA, Il Secolo XIX, Mediaset e Radio Monte Carlo) nazionali e internazionali.


Il TAG Heuer VELAFestival è organizzato dal mensile specializzato “Il Giornale della Vela”. Il title partner è TAG Heuer. Institutional partner è il Comune di Santa Margherita Ligure. Partner sono Veneziani Yachting, Musto, Rigoni di Asiago, WSail, Dufour Yachts, Chin8Neri. Media partner sono Radio Monte Carlo, Il Secolo XIX e QP Outdoor.

Arrivederci dal 3 al 6 maggio 2018!

TAG Heuer VELAFestival
Ufficio Stampa
Davide Deponti Tel. 02.535811205 – press@velafestival.com
www.velafestival.com

VELAfestival 2017 Santa Margherita Golfo Tigullio

TAG Heuer VELAFestival 2017, è iniziata la festa: da non perdere i tanti grandi eventi

Comunicato stampa:

TAG Heuer VELAFestival 2017

È iniziata la festa: da non perdere i tanti grandi eventi

Finalmente ci siamo: è iniziato oggi, giovedi 4 maggio, a Santa Margherita Ligure, il TAG Heuer VELAFestival 2017, l’unica festa della vela e del mare in Italia. Fino a domenica 7 maggio, per 4 giorni di divertimento e passione, il delizioso borgo del Tigullio sarà la capitale del mare e delle barche più belle del Mediterraneo. Tra i primi ospiti ad arrivare ecco Dario Noseda, che presenta al VELAFestival la sua “piccola” barca Star modificata per attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico: “Sono felicissimo di essere qui a Santa Margherita a raccontare la storia della mia impresa di navigazione solitaria, soprattutto perché in pochissimo tempo ho già capito che questa è una vera e propria festa della vela, fatta e vissuta da tanti appassionati che come me non vedono l’ora di trasmettere il proprio amore per il mare”.

E alla festa della vela di Santa Margherita Ligure sono tanti gli eventi da seguire: domani, venerdì 5 maggio, dalle 19 ecco la “Serata dei Campioni” con la premiazione dei Velisti dell’Anno 2017; qualche ora prima, dalle 15, incontro con due mitici velisti durante l’evento “Grandi Marinai”: c’è Matteo Miceli che intervista Gaetano Mura; sabato 6, dalle 9 alle 15, la festa si trasferisce in acqua con le circa 200 barche che parteciperanno alla prima regata della TAG Heuer VELA Cup, veleggiata nel Golfo del Tigullio aperta a ogni barca, dai 3 metri in su, che si ripeterà anche domenica 7 per una seconda manche di “rivincita”…

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

Ma i motivi per essere a Santa Margherita Ligure non sono finiti: l’entrata al TAG Heuer VELAFestival 2017 è gratis; dalla mattina alla sera, per tutti e quattro i giorni dell’evento, si possono incontrare in banchina i tanti grandi velisti presenti; attraccato a Santa Margherita si può scoprire il My Song, la “barca più bella del mondo”; alla serata di premiazione del “Velista dell’Anno”, sono presenti tanti ospiti illustri tra i quali Vincenzo Onorato, armatore delle compagnie di traghetti Moby e Tirrenia e presidente di Mascalzone Latino; domenica 7 maggio va in scena la “Caccia al tesoro”, nuova divertentissima competizione in stile orienteering che si svolgerà tra la spiaggia, il mare e le banchine del porto; si possono vedere le barche più belle del mondo, nuove a mare pronte da visitare, raccontate da chi le costruisce; è possibile scoprire tanti tipi di imbarcazioni e di scafi, direttamente in spiaggia, nel Beach Village, tra monotipi, multiscafi, Sup e kayak; far divertire i bambini con scuola di vela e di marineria, giocando a fare i pirati; rilassarsi sul mare e assaggiare buon cibo; acquistare accessori, abbigliamento e servizi nautici, entrando nel più grande store a tema.

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

Programma degli eventi
Attività di tutti i giorni
Scuola per Tutti: bambini in mare sulle derive con istruttori che svelano i trucchi dei veri marinai
Scuola di Pirati: sulla Goletta Pandora, con storie e attività “di bordo” per la gioia dei bambini
Scuola per Tutti/2: provare Sup e kayak con gli istruttori qualificati di Outdoor Portofino
Provale in mare: ovvero uscite con le derive, i Sup, i Cat e i surf in esposizione

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

A terra
venerdì 5 maggio dalle 15, incontro “Grandi Marinai”: Matteo Miceli intervista Gaetano Mura
venerdì 5 maggio dalle 19 la Serata dei Campioni con la premiazione dei Velisti dell’Anno 2017
sabato 6 maggio dalle 19, la grande festa con la premiazione della “prima manche” della TAG Heuer VELA Cup 2017 che si è svolta nella stessa giornata di sabato
sabato 6 maggio dopo la premiazione della regata parte il VELA Cup Party grande festa con cibo, drink e musica che avvolgerà tutta la banchina del porto di Santa Margherita Ligure
domenica 7 maggio dalle 11 c’è l’evento “L’Elettronica dei Campioni”: i grandi velisti svelano i segreti dell’uso degli strumenti elettronici a bordo
domenica 7 maggio alle 14 inizia la Grande Caccia al Tesoro, sulla spiaggia e in banchina
domenica 7 maggio dalle 17, premiazione della seconda manche della TAG Heuer VELA Cup

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

A mare
sabato 6 maggio dalle 11 sono oltre 150 le barche che partecipano alla TAG Heuer VELA Cup, veleggiata nel Golfo del Tigullio aperta a ogni imbarcazione, dai 3 metri in su
domenica 7 maggio dalle ore 10 le oltre 150 barche presenti al VELAFestival si sfidano di nuovo nella “seconda manche” della TAG Heuer VELA Cup sempre nel Golfo del Tigullio

Ingresso e orari
L’ingresso al Tag Heuer VELAFestival 2017 di Santa Margherita Ligure è gratuito.
Orari di apertura: Giovedi: 12-19. Venerdi: 10-19. Sabato: 10-23.30. Domenica: 10-18.

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

TAG Heuer VELAFestival
Ufficio Stampa
Davide Deponti
Tel. 02.535811205 – press@velafestival.com
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La leggenda dei motori Alex Zanardi a bordo del catamarano da Coppa America

Comunicato stampa:

La leggenda del Motorsport Alessandro Zanardi segue piste diverse: il pilota ufficiale BMW descrive la sua esperienza mozzafiato a bordo del catamarano “17” di ORACLE TEAM USA per l’America’s Cup 

– Il pilota ufficiale di BMW Alessandro Zanardi visita i campioni in carica di ORACLE TEAM USA (OTUSA).
– Zanardi ha parlato con entusiasmo del suo viaggio a bordo del catamarano “AC-50”: “È stata una delle esperienze più entusiasmanti della mia vita”.
– Gli ingegneri di BMW Motorsport hanno sviluppato un timone speciale per il catamarano di ORACLE TEAM USA per l’America’s Cup, sfruttando il proprio know-how acquisito durante il lavoro con Zanardi.

Hamilton (Bermuda). Durante i preparativi per la 35a America’s Cup in pieno svolgimento, ORACLE TEAM USA e lo skipper Jimmy Spithill hanno ricevuto la visita di un personaggio di spicco del mondo del motorsport: il pilota ufficiale BMW Alessandro Zanardi ha visitato la base del team alle Bermuda. L’italiano ha sperimentato il “volo sull’acqua” del catamarano “17” ad alta tecnologia OTUSA “AC-50”, mentre completava un allenamento a forte velocità al largo della costa delle Bermuda.

Alex Zanardi Oracle Team USA Catamarano

Nonostante si possa descrivere questa imbarcazione come una “barca”, io la vedo più come un aeroplano: questo catamarano è davvero in grado di volare. La giornata a bordo di questa imbarcazione da gara è stata un’esperienza fantastica e sono molto grato a Jimmy e al suo equipaggio per avermi accolto nei loro ranghi”, ha detto Zanardi.
Questa è stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita, sebbene ne abbia vissute parecchie. Vorrei ringraziare BMW per questa grande opportunità. Passare una giornata come membro di ORACLE TEAM USA è stato qualcosa di veramente speciale per me. Jimmy Spithill è una vera leggenda e sono stato sempre un grande appassionato di ciò che questo equipaggio sta facendo. Il lavoro del team richiede uno sforzo fisico estremo da parte di ogni componente dell’equipaggio, un impegno intenso, come quello di un atleta olimpico. Sono veramente colpito. Si può percepire lo stesso impegno e la stessa attenzione per i piccoli dettagli che si trova nel motorsport”.

Alex Zanardi Oracle Team USA Catamarano

È stato molto divertente avere Alex a bordo oggi come membro dell’equipaggio. La sua reazione è stata di pura gioia. Si è goduto l’esperienza pienamente”, ha detto lo skipper Jimmy Spithill. “Sebbene gareggiamo in sport diversi, abbiamo molto in comune. La tecnologia, l’innovazione e la precisione: rappresentano le chiavi del successo nel motorsport, così come nelle regate a vela. È stato molto interessante parlare con lui delle similitudini tra le nostre discipline. Alex è una vera ispirazione per qualsiasi atleta. Quello che ammiro di più di lui è ciò che ha raggiunto dopo il suo incidente. Non ha significato la fine della sua carriera, bensì l’ha portato ad un nuovo livello. Non soltanto ha continuato ad essere un pilota d’auto dopo l’incidente, ma è anche diventato un campione paralimpico. Non penso che nessun altro abbia raggiunto i suoi risultati. È la prova vivente che si può ottenere qualsiasi cosa se si ha determinazione, entusiasmo e, soprattutto, passione. Ed è proprio questo il nostro approccio all’America’s Cup”.

L’innovativo timone del catamarano di ORACLE TEAM USA, “17”, è stato sviluppato dagli ingegneri di BMW Motorsport che progettano anche i volanti per le auto da corsa BMW di Zanardi. Il pilota italiano perse entrambe le gambe, amputate dopo un grave incidente durante una gara nel 2001. Le sue auto da corsa BMW sono state adattate alle sue particolari esigenze grazie a speciali modifiche. Per esempio, gli ingegneri di BMW Motorsport hanno sviluppato volanti tecnicamente sofisticati che permettono a Zanardi di controllare le auto utilizzando principalmente le sue mani. Di conseguenza, quando si tratta di manovrabilità, velocità e prestazioni, egli non deve scendere a compromessi con qualcosa di meno rispetto ai suoi avversari normodotati. Le capacità degli ingegneri di BMW Motorsport per quanto riguarda lo sviluppo di questo e di altri volanti da gara sono state ora destinate al design del timone del catamarano OTUSA “17”.

L’ambasciatore del marchio BMW Zanardi rappresenta un’ispirazione e un idolo per i suoi fan in tutto il mondo. Nonostante abbia perso le gambe, ha raggiunto il successo non soltanto nelle gare automobilistiche, ma anche come atleta paralimpico. In questo momento ha non meno di quattro medaglie d’oro paralimpiche e ha vinto otto titoli mondiali con la sua handbike. È anche un appassionato di sport acquatici: Zanardi ha una patente da skipper oceanico e spesso va per mare.

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Le regate della 35a America’s Cup avranno luogo dal 16 maggio al 27 giugno 2017 al “Great Sound”, un campo da gara naturale per la vela al largo delle coste di Bermuda.

Quando le leggende s’incontrano: il filmato del viaggio di Zanardi sul catamarano “17” di ORACLE TEAM USA per la America’s Cup

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Alessandro Toffanin
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Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 31 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2016, il BMW Group ha venduto circa 2.367 milioni di automobili e 145.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle imposte è stato di 9,67 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 94,16 miliardi di euro.  Al 31 dicembre 2016, il BMW Group contava 124.729 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse.

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Alinghi trionfa a Qingdao nella seconda tappa delle Extreme Sailing Series

Con una netta vittoria nel secondo atto di Qingdao, in Cina, il team Alinghi, vincitore di due America’s Cup e campione in carica, ha preso la testa della classifica generale delle Extreme Sailing Series 2017.

Tuttavia sono stati i giovani marinai britannici della Land Rover BAR Academy a stupire tutti con il loro ottimo secondo posto.

Il team Oman Air ha concluso al terzo posto, con i danesi SAP Extreme Sailing, vincitori della prima tappa a Muscat, in quarta posizione e l’austriaco Red Bull Sailing Team quinto.

Alinghi, che aveva terminato secondo all’apertura stagionale di Muscat, è stato inattaccabile, navigando in maniera perfetta nella nella “Mazarin Cup” di Qingdao, nonostante le condizioni variabili.

La località cinese infatti è famosa per le sue complesse condizioni meteorologiche, che possono cogliere di sorpresa i velisti con improvvisi cambiamenti, e anche stavolta non ha tradito la propria fama: brezza leggera il primo e terzo giorno, assenza di vento il giorno due e vento stabile e intenso l’ultimo giorno che ha consentito ai catamarani super-veloci di “volare” sui loro foils e offrire uno spettacolo mozzafiato al pubblico presente.

Solamente alla loro seconda stagione in questo tipo di regate, la Land Rover BAR (Ben Ainslie Racing) Academy è salita al secondo posto il giorno 3 con sei podi in sette gare, tra cui due vittorie.

Complimenti a Land Rover BAR! Magnifica prestazione di questa giovane squadra. Sono chiaramente uno dei team favoriti per la prossima Red Bull Youth America’s Cup che si terrà a Bermuda“, ha dichiarato lo skipper di Red Bull Sailing Roman Hagara, che con Hans Peter Steinacher è direttore sportivo per la regata giovanile di giugno.

Red Bull Sailing si è assicurato due vittorie parziali, un risultato che non ha soddisfatto il proprio tattico Steinacher, che sta già guardando alla terza tappa della serie.

Qui in Cina non abbiamo gareggiato al nostro solito livello” ha detto l’austriaco, vincitore con Hagara di due medaglie d’oro olimpiche. “Dobbiamo dimenticare questa regata e concentrarci sui preparativi per la prossima.”

Le Extreme Sailing Series torneranno dal 29 giugno al 2 luglio con la terza tappa in una delle località più spettacolari, l’Isola di Madeira in Portogallo.

Risultato della seconda tappa a Qingdao (Cina):
1) Alinghi (SUI) 184 punti,
2) Land Rover BAR Academy (GBR) 173 punti,
3) Oman Air (OMA) 168 punti,
4) SAP Extreme Sailing (DEN) 168 punti,
5) Red Bull Sailing Team (AUT) 166 punti,
6) NZL Extreme Sailing Team (NZL) 164 punti,
7) Team Extreme (CHN) 121 punti.

Classifica generale dopo la seconda tappa su otto totali:
1) Alinghi (SUI) 23 punti,
2) SAP Extreme Sailing Team (DEN) 21 punti,
3) Oman Air (OMA) 20 punti,
4) Land Rover BAR Academy (GBR) 18 punti,
5) Red Bull Sailing Team (AUT) 17 punti,
6) NZ Extreme Sailing Team (NZL) 15 punti.

MegaDisplay, un indicatore LED di vento e velocità in formato grande

Tra i prodotti dedicati alla vela esposti a Seatec 2017, ha attirato particolare attenzione MegaDisplay, proposto dall’azienda Alger in aggiunta alla loro ormai conosciuta gamma di prodotti, tra cui spiccano YachtPoint, il modulo che trasmette i dati di bordo in WiFi a Tablet o Smartphone, e Web Yacht, il sistema di telecontrollo e teleallarme specifico per imbarcazioni.

MegaDisplay è un indicatore di vento e velocità di grandi dimensioni (25 x 25 cm) da installarsi in un punto ben visibile a tutti i membri dell’equipaggio, solitamente alla base dell’albero.

MegaDisplay è composto da tre cifre centrali sulle quali viene visualizzato il dato numerico (velocità, direzione e intensità del vento o la profondità), e da un cerchio esterno di led sul quale viene visualizzata la direzione del vento.

Per avere un’indicazione esatta dei gradi di bolina, MegaDisplay comprende anche il bolinometro, ovvero l’indicatore di facile lettura (amplificato) dei gradi di bolina (led blu).

MegaDisplay può essere posizionato dove si preferisce, in quanto richiede solo l’alimentazione a 12v: i dati di navigazione sono ricevuti da YachtPoint via WiFi.

In alternativa è disponibile la versione a batteria, la quale non necessita di alcun filo di collegamento e può essere posizionata ovunque nel raggio di 100 metri dalla barca.