Heron 56 new design, l’airone si evolve e consolida il suo stile in due nuove versioni “Open” e T-top”

Heron Yacht stà lavorando sui modelli che proietteranno il cantiere nel futuro. I nuovi progetti presentano parecchi mutamenti. Punto fermo dello yacht rimane lo scafo progettato dall’architetto Massimo Picco. L’opera viva esibisce superfici di carena completamente lisce, prive di pattini di sostentamento idrodinamico, step e redan e garantisce minima resistenza all’avanzamento. I prolungati test in mare sul prototipo ne hanno evidenziato le ottime doti di navigazione ed i consumi limitati.

Il progetto di sviluppo delle nuove unità è stato affidato a “SC Superyacht Design” di Roma, nuovo studio di design navale i cui soci vantano una lunga esperienza nella progettazione di motoryacht fino a 50 mt di lunghezza e nell’architettura/ingegneria navale di scafi plananti e dislocanti.

Nascono quindi due modelli differenti: la versione “T-top”, che prende spunto dal prototipo, con roll-bar strutturale dal nuovo design proteso verso proravia e la versione “Open” che dispone di un bimini-top con tendalino a chiusura completa raccordato con il parabrezza.

Heron Yacht

Le modifiche esterne riguardano, per entrambi i modelli, il nuovo layout del pozzetto che rende l’area visibilmente più grande e ancor più conviviale con il doppio divano a “L” e i tavoli allungabili. Ridisegnati i mobili dell’area cooking con top in Corian a scomparsa e doppio frigo/congelatore a cassetti.
Nel lato di ditta della zona timoneria viene inserita un’originale chaise-longue mentre, per l’accesso sottocoperta, è stato ripensato il tambuccio scorrevole.
Ridimensionata altresì la sala macchine (che gode adesso di un grande portellone di facile apertura) con la finalità di migliorare la distribuzione delle apparecchiature e della loro manutenzione. La cabina marinaio, spostata a prua, è accessibile tramite passo d’uomo in coperta.
Ricavati i vani per l’alloggiamento dei parabordi nelle murate interne e anche la pedana di poppa risulta di superfici più generose per agevolare il contatto con l’acqua. Su richiesta è possibile installare un sistema di tenderlift elettroidraulico per movimentare il tender e i toys.

Piccola rivoluzione anche sottocoperta dove le nuove finestrature di notevoli dimensioni a filo a murata offrono un accostamento diretto con il mare e permettono alla luce naturale di illuminare diffusamente tutti gli ambienti.

Varie le opzioni per la disposizione interna che prevedono una versione a 3 cabine e 3 bagni oppure un layout a 2 cabine e 3 bagni con dinette/salotto di prora trasformabile in letto matrimoniale e, su richiesta, area cucina separata.
I nuovi layout garantiscono un incremento di spazio in tutti gli alloggi sottocoperta, letti maggiorati e spazio di stivaggio aumentato. L’incremento della volumetria agevola, in tutti i bagni, i box doccia separati con porte in cristallo a tutta larghezza che ampliano anche visibilmente la dimensione dei locali.

Heron Yacht

Perfezionata anche l’impiantistica che prevede una diversa collocazione dei serbatoi finalizzata a migliorare ulteriormente l’assetto in navigazione e incrementare la capacità carburante a 2500 lt.
Ridisegnati e razionalizzati gli impianti idrici per diminuire la quantità di tubi presenti a bordo e quindi la relativa manutenzione ed i pesi.

Vengono altresì proposte motorizzazioni più potenti e con diversi sistemi di propulsione: Volvo Penta IPS, motorizzazioni FPT in linea d’asse e persino trasmissioni di superficie TopSystem.

Lo studio SC Superyacht Design è stato incaricato dal cantiere di progettare anche le due nuove unità da 38 e 45 piedi che andranno a completare la gamma Heron Yacht a breve.


HERON YACHT
Sede opertiva
Lungomare della Salute, 2  (Darsena di Fiumicino)
00054 Fiumicino (Rm) – Italia

Tel: +39 06 65028807
www.heron-yacht.it
info@heron-yacht.it

Heron Yacht

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NavalTecnoSud mette in sicurezza una nave

Applicazione speciale dei dispositivi di NavalTecnoSud, azienda specializzata nella produzione di attrezzature per la cantieristica e per il trasporto delle imbarcazioni, per la messa in sicurezza del traghetto Norman Atlantic.

Era necessario garantire l’agibilità per le ispezioni od i lavori alla nave, nota per il drammatico incendio.

NavalTecnosud ha fornito alcuni manufatti, progettati e realizzati appositamente per l’impiego specifico.

In particolare una piattaforma con scala di accesso e due passerelle in acciaio Inox di cui una fissa ed una retrattile.

La produzione di NavalTecnoSud, dedicata all’accessoristica per la nautica da diporto, offre un’ampia gamma di soluzioni, tacchi e cavalletti per puntellare varie tipologie di imbarcazioni, realizzati in conformità CE e tutti made in Italy.

Per consultare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

19 maggio 2018, tutti a Viareggio per il varo di “Barbara”: 1923-2018

Una cerimonia aperta a tutti. Sabato 19 Maggio a Viareggio, presso la Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo, dopo un restauro durato oltre tre anni, si celebrerà il ritorno in mare di Barbara, una delle più belle barche a vela d’epoca del Mediterraneo. L’imbarcazione, lunga circa 19 metri, è stata costruita nel 1923 presso lo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport in Inghilterra. Quel giorno chiunque potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla discesa in mare di questo yawl bermudiano in legno.   

IL RITORNO IN MARE DI BARBARA
Sabato 19 Maggio 2018, dopo oltre tre anni di lavori eseguiti presso il Cantiere Navale Francesco Del Carlo di Viareggio, Barbara può tornare finalmente a solcare i mari e programmare una serie di partecipazioni ai più importanti raduni di vele d’epoca del Mediterraneo. Quel giorno qualunque appassionato potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla cerimonia del nuovo varo. Questo ‘due alberi’ costruito nel 1923 dal cantiere inglese Camper & Nicholsons, lungo 19 metri compreso il bompresso, è stato sottoposto a una serie di interventi che hanno riguardato il risanamento dello scafo in legno, della coperta, dell’attrezzatura velica, interni e impiantistica. Oggi Barbara può dunque tornare a veleggiare mostrandosi al pubblico degli appassionati. La barca isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio (VSV), il sodalizio nato nel 2005 con lo scopo di promuovere la cultura della vela classica e organizzare eventi legati alla marineria tradizionale, tra cui il grande raduno che si tiene a Viareggio ogni anno a ottobre. VSV ha contribuito attivamente al restauro e al supporto in tutte le delicate fasi di messa a punto. Il Vicepresidente Riccardo Valeriani, grande navigatore, ha fornito la propria assistenza nel rifacimento della parte impiantistica e nei test a mare, il Commodoro Chicco Zaccagni ha seguito i lavori forte della sua grandissima esperienza nel restauro di innumerevoli e importanti scafi che hanno fatto la storia dello yachting, l’associato Architetto Gian Mario Ciboddo, appassionato del mondo del restauro, ha supportato la progettazione, l’associato Architetto Francesco Rocchetti ha sviluppato la modellazione 3D e svolto sul restauro filologico di Barbara la tesi di Laurea Magistrale in Design Navale e Nautico dell’Università degli Studi di Genova con relatore la Professoressa Maria Carola Morozzo. Il Presidente di VSV Gianni Fernandes commenta: “Siamo felicissimi di festeggiare, insieme al Club Nautico Versilia che ringraziamo per la sempre fattiva collaborazione e ospitalità, il ritorno in mare di Barbara e di aver dato un contributo fondamentale al ritorno in mare di questa imbarcazione, caratterizzata da bellissime linee d’acqua e con importanti innovazioni rispetto a yacht dello stesso periodo con l’armo bermudiano e lo studio di un timone leggero”. Un’altra grande soddisfazione per tutto il mondo nautico viareggino (officine meccaniche, installatori, impiantisti, rigger, velai ecc.) e per il cantiere Del Carlo, fondato nel 1963, che con questo ennesimo restauro si conferma uno dei principali restauratori di scafi storici in tutto il Mediterraneo.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

19 MAGGIO 2018 – IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10:00 Accesso al Cantiere Navale Francesco Del Carlo in Darsena Italia – Viareggio
Ore 11:00 Allocuzioni e saluto alle persone intervenute
Ore 11:30 Cerimonia del ritorno in mare di Barbara
Ore 12:00 Fotografie e visite a bordo
Ore 13:00 Ricevimento presso la Terrazza del Club Nautico Versilia (accesso solo su invito)

Barbara 1923 lavori
Barbara ai lavori

LA STORIA DI ‘BARBARA’
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

Credit Photo: Paolo Maccione

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

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Varato il nuovo Mangusta Mxi Open 94: in acqua la quinta unità della serie

Con il battesimo del nuovo yacht, il Cantiere Overmarine celebra ancora una volta il successo del brand Mangusta, con la serie che rappresenta un’eccellenza inimitabile nel mondo della nautica: i Maxi Open.

Si tratta del settimo Maxi Open Mangusta destinato al mercato americano negli ultimi cinque anni, a cui seguirà a breve un ottavo.
Le ragioni di un successo di questa portata sono molteplici, a cominciare dalla decisione di introdurre nel mercato una nuova serie di modelli che soddisfa appieno le esigenze degli Armatori, tra le quali spicca la capacità di navigazione in bassi fondali, requisito essenziale per muoversi in paradisi nautici come la Florida e le Bahamas, o gli Hamptons nel periodo estivo.

Un’efficacia che si è ulteriormente consolidata grazie alla strategia di marketing.  Attraverso un piano di azioni mirate, Overmarine Group ha stabilito un ottimo contatto con il pubblico americano, che sempre più associa il brand Mangusta ai nuovi modelli dell’azienda e ne apprezza i valori. Bellezza estetica, impostazione funzionale, comfort di bordo assoluto e qualità ingegneristica sono gli elementi più presenti nella percezione di Mangusta da parte degli Armatori. Così come il cantiere, apprezzato dal target perché simbolo di un’azienda familiare, solida, organizzata, in grado di garantire attenzione e assistenza sul territorio al più alto livello, che lavora nella nautica da oltre 60 anni.

Mangusta 94 è un interprete perfetto del concetto di “Maxi Open Mangusta”.
Grande impatto visivo, linee che coniugano sportività e stile senza tempo, massima avanguardia tecnologica per una navigazione sempre impeccabile. Lo yacht ideale che unisce il desiderio di raggiungere la propria meta con il comfort più totale, e una velocità sorprendente. Grazie ai motori MTU 16V2000 M96L che portano il Mangusta 94 oltre i 36 nodi di massima.

La sua estrema versatilità si riflette nella capacità di navigare in bassi fondali, sfruttando la propulsione a idrogetti KameWa / Rolls Royce, perfetta per un andamento liscio e filante, e il pescaggio ridotto di appena 1,60 metri. Fondamentale per navigare nelle Americas.
Una performance che ha il suo fulcro nella tecnologia di ultimissima generazione, con motorizzazioni che garantiscono il top delle prestazioni e consumi decisamente inferiori. E nel comfort di bordo. Grazie a due stabilizzatori giroscopici che assolvono perfettamente al compito di stabilizzare la barca con ogni mare, all’ancora come in navigazione.

Per questa unità, la quinta della serie, gli spazi interni ed il décor sono stati progettati su misura dei desideri dell’Armatore in collaborazione con Andrew Winch Design. Così come per ogni altro Mangusta, sono stati realizzati con attenzione artigianale: dalla scelta dei materiali, alla qualità delle lavorazioni per ogni dettaglio a bordo.

www.mangustayachts.com

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Evo Yachts conquista la Croazia

Evo Yachts debutta al Croatia Boat Show con il suo modello di punta, Evo 43’, che sarà esposto a Spalato dall’11 al 15 aprile nella versione total black. Una partecipazione che è frutto delle nuove partnership del cantiere e che apre le porte al mercato est europeo.

 Aprile 2018.  Dopo aver consolidato il mercato nel Mediterraneo occidentale, il cantiere partenopeo continua il suo processo di espansione verso nuovi territori e sceglie di consolidare il suo dealers network nell’area dei Balcani. Proprio in virtù del nuovo accordo siglato con Navis Marine, dealer che può contare su diverse sedi sia in Croazia che in Montenegro, Evo Yachts parteciperà dunque per la prima volta al Croatia Boat Show, l’attesa fiera nautica che si svolgerà tra l’11 e il 15 aprile 2018 sulla costa occidentale di Spalato.

Il cantiere, quindi, inaugurerà la stagione fieristica nel Mediterraneo con una versione di Evo 43’ total black, resa ancora più accattivante e aggressiva dall’abbinamento con la cuscineria orange.

Restano invariate le altre caratteristiche che tanto successo ed entusiasmo hanno riscosso ai Saloni internazionali degli ultimi mesi, a cominciare dal design filante e minimalista. Il pozzetto, rivestito interamente in teak e ombreggiabile con diverse soluzioni, è configurabile liberamente grazie alle sedute modulari, con un tavolo da pranzo estensibile e un’ampia wet bar. La beach-area, grazie a un sistema a comando digitale, può cambiare completamente: le sponde laterali di murata “XTensions” si aprono in meno di 30 secondi, trasformando il pozzetto in una terrazza sull’acqua di 25 mq configurabile come lounge, salottino, prendisole con sdraio integrate o, ancora, piattaforma tuffi. Questa e altre funzionalità possono essere comandate al tocco di un iPhone o iPad: la barca si trasforma per incrementare il comfort e lo spazio e raggiunge una larghezza massima di 6,3 metri, propria di una categoria decisamente superiore.

A poppa trova posto anche il “Transformer”, una piattaforma opzionale, perfettamente integrata nella spiaggetta, che può estendersi grazie a un sistema idraulico che ruota di 280° sul proprio asse e può essere usato come un supporto per l’imbarco o lo sbarco dalla banchina, come scala a mare, come piattaforma tuffi regolabile in altezza o supporto per tender e giochi d’acqua.

Evo yachts 43 Transforming Beach Area

Sottocoperta si trova un’ampia dinette a V con tavolo a scomparsa che permette di ricavare un letto matrimoniale, mentre a prora è stata disegnata un’altra cabina matrimoniale con porta di accesso separata, zona stivaggio e armadio.

Sono previsti due tipi di motorizzazione: Volvo Penta IPS 500 (740 cv totali) oppure Volvo Penta IPS 600 (870 cv totali). La carena, con angolo deadrise di 18°, garantisce una particolare efficienza di navigazione, con una velocità massima di 38 nodi e di crociera a 30 nodi, e un’autonomia di 250 miglia nautiche.

Evo Yachts sarà al Croatia Boat Show dall’11 al 15 aprile
Sarà possibile effettuare prove in mare.

Evo 43 yachts credit-Sholey


info@evoyachts.com
www.evoyachts.com

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NavalTecnoSud: come si effettua il taccaggio di uno scafo – VIDEO

Al recente SeaTec di Carrara abbiamo visitato lo stand di NavalTecnoSud ed incontrato il titolare Roberto Spadavecchia che ci ha illustrato le peculiarità della produzione dedicata alle attrezzature da cantiere made in Italy con conformità CE.

La nostra attenzione si è concentrata sul modello CV, puntello ideale per il posizionamento sui pattini di poppa, idoneo all’impiego su scafi a motore di piccole, medie e grandi dimensioni; il puntello è in grado di adattarsi alle varie inclinazioni grazie ad un cappello sferico che permette un’oscillazione di 360°.

Altro interessante articolo il TAR2T impiegato principalmente nel caso di lunghi lavori di carena, tipo osmosi, dove per una corretta esecuzione degli interventi si rende necessario lo spostamento del supporto, garantendo agli addetti il massimo della sicurezza operativa.

NavalTecnoSud ha realizzato un breve video, di una applicazione al Porto di Cannes, dove si possono osservare le operazioni relative al taccaggio di uno scafo.

Taccaggio di uno scafo

Per consulatre la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

Versilia Yacting Rendez-vous 2018: annunciati due debutti mondiali

L’annuncio di due prime visioni mondiali al Versilia Yachting Rendez-vous (VYR), l’evento dedicato alla nautica come espressione dell’alto di gamma, è arrivato alla chiusura del Boot di Düsseldorf, il primo grande salone nautico dell’anno.

A esordire per la prima volta in pubblico dal 10 al 13 maggio prossimo è l’Anvera 48, secondo modello della gamma Anvera, i maxi rib in carbonio della LG di Luca Ferrari, Giancarlo Galeone e Gilberto Grassi caratterizzati dalla rivoluzionaria geometria dello scafo. Una volta ormeggiati possono ribaltare le murate per aumentare lateralmente l’ampiezza del pozzetto che diventa così una vera beach area.
«Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo nuovo evento italiano e le nostre attese sono state rispettate e così, oltre all’Anvera 55 che abbiamo portato lo scorso anno, a Viareggio faremo debuttare il nuovo Anvera 48 in worldwide premiere», dichiara Giancarlo Galeone, amministratore delegato del cantiere che aggiunge: «siamo un marchio italiano e il nostro prodotto è rivolto principalmente a un pubblico italiano ed europeo, pertanto è importantissimo per noi essere presenti in questa sede».

Primizia assoluta anche il Pirelli PZero J39, tender idrogetto per megayacht costruiti dalla Tecnorib.
Gianni de Bonis, ceo dell’azienda spiega così la partecipazione: «Rispetto allo scorso anno avremo una maggiore presenza con la linea tender. Avremo la prima presentazione italiana del J33, un tender idrogetto presentato a Dusseldorf in collaborazione con Azimut Yachts, e la prima assoluta del J39, il modello superiore. In linea con il taglio del VYR, che ha una platea di armatori e cantieri di yacht di dimensioni maggiori, rispetto a Genova e Cannes, punteremo di più sui tender».

Proprio per incrementare la fama del VYR, tra gli operatori internazionali è stata organizzata una presenza al salone tedesco, uno dei principali eventi continentali dedicati alla nautica da diporto.
«Siamo rientrati dal Salone nautico di Düsseldorf con la consapevolezza di aver consolidato l’importanza del Versilia Yachting Rendez-vous tra gli operatori internazionali del settore», dichiara Paolo Borgio, Exhibition Director del VYR. «In Germania abbiamo avuto feedback estremamente positivi dalle aziende del comparto che abbiamo incontrato e che hanno mostrato profondo interesse per la nostra manifestazione». La presenza di una delegazione del VYR al Boot di Düsseldorf ha rappresentato l’occasione per rafforzare ulteriormente la visibilità dell’evento anche con gli operatori della carta stampata. «Abbiamo ampliato i contatti con la stampa internazionale», prosegue Borgio, «attraverso incontri mirati one-to- one che hanno contribuito ad affermare l’immagine del VYR anche fuori dai confini nazionali».

Pirelli PZero J39
Pirelli PZero J39

A richiamare l’attenzione di stampa e operatori è stata soprattutto la collocazione dell’evento, nella Darsena di Viareggio, reale ombelico del mondo quando si parla di nautica, per numeri e per qualità. L’evento prende luogo proprio in una sorta di quadrilatero che sta allo yachting come quello milanese sta alla moda, mentre le 700 aziende legate al diporto che operano nelle tre vie che costeggiano il porto turistico del capoluogo versiliese, continuano a lavorare. Sia per chi espone sia per chi visita, essere al VYR è l’equivalente che assistere a una sfilata di moda nello stesso atelier dove stanno operando sarte e stilisti.


Il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR), dal 10 al 13 maggio 2018, è un evento internazionale dedicato alle imbarcazioni, gli yacht e i mega yacht della cantieristica italiana e internazionale, ai fornitori di componenti e servizi per lo yachting e ai tender e ai toy di alta qualità e a tutte le realtà legate al mondo dell’alto di gamma, tutti rappresentanti la massima espressione delle eccellenze nautiche mondiali.

La sua peculiarità è nella collocazione, nella Darsena di Viareggio al centro del più importante polo produttivo mondiale di megayacht in attività. Parte integrante del VYR sono gli eventi, interni e esterni alla manifestazione che saranno ospitati in un territorio riconosciuto nel mondo per la bellezza, l’arte, l’accoglienza e l’italian lifestyle.

Ideata da Nautica Italiana la kermesse è organizzata da Fiera Milano in collaborazione con Navigo, il Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana, con il supporto della Regione Toscana, dei Comuni di: Viareggio, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Lucca.

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Italianità, stile e innovazione: nasce il primo progetto firmato Invictus Yacht e Anna Fendi

• Due eccellenze italiane sinonimo di stile uniscono le proprie esperienze per creare la “Special Edition” di uno dei modelli di punta del cantiere
• Alle linee e al design di Christian Grande si unirà il décor degli interni firmato da Anna Fendi
• La scelta di arredi unici sarà un vero e proprio tributo allo stile dei lunghi viaggi di una volta
• Il lancio ufficiale avverrà nella serata del 23 Marzo a Milano durante un evento esclusivo

Italianità, creatività, ricerca della bellezza e un desiderio continuo di innovare. Parole chiave che esplicitano perfettamente i tratti che accomunano Invictus Yacht e Anna Fendi, due eccellenze che rappresentano con successo il nostro Paese in tutto il mondo e che hanno deciso di realizzare insieme un progetto comune.

Un progetto, sul quale al momento si mantiene il massimo riserbo e che sarà svelato il 23 Marzo a Milano durante un evento esclusivo, nato dalla volontà di entrambi di creare una barca che rispecchiasse i diversi bagagli di esperienza di Christian Grande, uno dei più noti designer italiani ad essere già entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, e Anna Fendi, stilista e imprenditrice che sulla creatività ha improntato il suo percorso professionale e il suo stesso stile di vita.

Mi trovavo lo scorso anno a Villa Laetitia, storica residenza romana di proprietà proprio della famiglia Fendi”, racconta Christian Grande, “e stavo abbozzando le linee di un progetto su un piccolo book che porto sempre con me. Anna Fendi, che stava passeggiando, si è avvicinata, incuriosita dalla situazione. È nato così, parlandone molto semplicemente, l’idea di sviluppare un progetto insieme”.

Il risultato di questo connubio sarà la “Special Edition” di uno dei modelli di maggiore successo del cantiere italiano, a bordo del quale la stilista firmerà lo stile degli interni: “Io e Anna Fendi abbiamo in comune una grande attenzione al dettaglio e cerchiamo sempre la bellezza nelle sue diverse forme”, ha dichiarato Christian Grande. “Anna ha un’esperienza infinita nel linguaggio del colore: questo, unito alla mia competenza nel mondo dello yachting, ha creato una trasversalità che racchiude, raccorda e amplifica i nostri bagagli culturali. Da qui nasce un progetto che rappresenta una terza via rispetto a quanto faremmo da soli”.

L’attenta ricerca dei materiali e la presenza di forti contrasti cromatici caratterizzeranno l’interior design di questa “Special Edition” di Invictus Yacht, che sarà, grazie anche alla scelta di arredi unici e particolari in ambito nautico, un vero e proprio tributo all’emozione e allo stile dei lunghi viaggi d’altri tempi.

Per arredare questa barca sono partita dal concetto di viaggio e mi sono ispirata ai vecchi bauli di pergamena e di pelle di bulgaro” – ha commentato Anna Fendi. “Seguendo una linea cromatica ben definita e proponendo materiali un po’ insoliti nel mondo dello yachting, ho cercato di arredare questo piccolo gioiello del mare in maniera unica e con forte personalità. Ho sempre adorato le barche di queste dimensioni, perché mi danno il senso dell’intimità, dell’avventura e della misura. Con Christian Grande abbiamo cercato di studiare ogni singolo dettaglio e di creare un qualcosa di bello e molto funzionale”.


Invictus Yacht
Invictus nasce da una sfida: offrire al mercato nazionale e internazionale dello yachting un nuovo punto di riferimento per la cantieristica da diporto. Non a caso il simbolo scelto per il logo del cantiere, uno scudo crociato, è sinonimo di grandi valori quali bellezza, forza, protezione e fiducia, declinati attraverso tradizione ed esperienza nel settore nautico. Invictus è rappresentato da diverse serie d’imbarcazioni, tra cui GT (370 e 280), TT (280), FX (270, 240, 200,190), CX (240, 250 e 280), HX (200) e SX (280), concepite e costruite applicando le qualità che hanno reso la cantieristica da diporto italiana una tra le più apprezzate nel mondo: cura estetica, materiali, assemblaggio allo stato dell’arte, affidabilità, flessibilità e durata nel tempo. Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus ha trasferito nelle proprie imbarcazioni una forte componente tecnologica e un’altissima cura nel design. Elementi che hanno permesso di definire una chiara concezione di yacht: bello e confortevole, equipaggiato al meglio e rifinito fin nei minimi particolari, capace di affrontare ogni condizione di utilizzo e di meteo.

Chi è Christian Grande
Christian Grande è stato uno dei più giovani designer italiani ad essere entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, cominciando sin dal 1992 a concepire imbarcazioni innovative e spesso “coraggiose”, e successivamente riconosciute quali pietre miliari del design nautico. Christian sino ad oggi ha al suo attivo più di 100 progetti di yacht portati a compimento, e ha ottenuto oltre 15 awards internazionali. Ha inoltre collaborato per brand come Sacs e Sanlorenzo oltre a curare stile e design di tutta la gamma Invictus Yacht.


Invictus Yacht
www.invictusyacht.com
Via Donnici 28, 88021 Borgia (CZ) – Italia
Telefono: +39 096120388
E-mail: info@invictusyacht.com

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Annunciato il ritorno in mare di “Barbara”, yacht d’epoca del 1923

Sabato 19 Maggio a Viareggio, dopo un restauro filologico, iniziato da Astilleros Mediterraneo e terminato dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo, si svolgerà la cerimonia del ritorno in mare di Barbara, splendida imbarcazione a vela varata nel 1923 dallo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport. La barca, lunga quasi 19 metri, parteciperà alle più importanti regate di vele d’epoca del Mediterraneo.

IL VARO APERTO A TUTTI
Quella che si svolgerà Sabato mattina 19 Maggio 2018 a Viareggio sarà una grande festa della vela e dello yachting. Alla Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo si terrà infatti la cerimonia aperta a tutti del ritorno in mare di Barbara, yawl bermudiano costruito in legno nel 1923 dal famoso cantiere inglese Camper & Nicholsons su disegni di Charles Ernest Nicholson, uno dei più grandi progettisti navali della storia. I lavori di restauro filologico hanno riguardato il risanamento dello scafo, del piano di coperta, degli interni, dell’impiantistica e dell’armo velico. La barca si presenterà ufficialmente al pubblico degli appassionati. Barbara entrerà così di diritto tra le più belle barche a vela d’epoca di tutto il Mediterraneo e nei prossimi anni parteciperà ai più importanti raduni e regate riservate agli scafi storici. Questo yawl lungo circa 19 metri, compreso il bompresso, isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio alla quale è iscritto. Quel giorno è come se venissero festeggiati idealmente tre compleanni, i 155 anni del cantiere Camper & Nicholsons, fondato ufficialmente nel 1863, i 95 anni di Barbara e i 55 anni del cantiere Del Carlo, che in oltre mezzo secolo di attività si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa per l’accurato refitting di decine di scafi storici in legno, sia a vela che a motore.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

LA STORIA DI “BARBARA”
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport, in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

La storia della barca e del restauro di Barbara è stata presentata il 27 Gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese in occasione del 5° Convegno Nazionale sulle Imbarcazioni d’Epoca (info su www.veledepocaverbano.com).

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

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OTAM lancia il nuovo 85′ GTS, l’open ad ali di gabbiano

• Il nuovo 85’ GTS è stato sviluppato con R+P Architecture e Umberto Tagliavini
• La particolare apertura ad ali di gabbiano permette flessibilità e garantisce sicurezza in navigazione
• La nuova poppa aperta, l’utilizzo della prua e la forte connotazione estetica fanno del 85’GTS un Luxury Performance Superyacht in puro DNA OTAM
• Due le motorizzazioni proposte, per una velocità massima di 45 nodi ed infinite le possibilità di personalizzazione

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – presenta il suo nuovo OTAM 85 GTS, che è il risultato della ricerca che il cantiere italiano ha portato avanti a seguito del successo dell’iconico OTAM 80 HT.

IL FRUTTO DI UN IMPORTANTE LAVORO DI TEAM
Un progetto sviluppato con lo storico partner Marine Design di Umberto Tagliavini e in collaborazione con Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture, già strategicamente all’opera su altri modelli della gamma OTAM CUSTOM RANGE. Per la prima volta su un modello OTAM, l’armatore potrà optare per diverse configurazioni della prua, tra le quali spiccano la possibilità di avere una lounge con coffee table o un vero e proprio ampio prendisole.

L’APERTURA AD ALI DI GABBIANO ISPIRATA ALLE SUPERCAR
Il risultato è un open flessibile, che vuole offrire il massimo del comfort sia in navigazione sia quando ci si trova all’ancora. La particolare apertura ad ali di gabbiano ispirata alle supercar, strutturato a partire da una “spina” centrale, riflette proprio questa volontà: in navigazione, con le ali abbassate, il senso di protezione è totale e la turbolenza ridotta, mentre quando si è in rada è sufficiente sollevare le due ali per ottenere quella sensazione di contatto con la natura circostante propria degli open quando all’ancora.

Otam 85 GTS profilo

SPAZI AMPLIFICATI
Una sensazione amplificata dalla poppa aperta, che assicura un accesso al mare comodo e sicuro e dalla prua che consente di avere un’altra porzione da utilizzare in massimo confort e privacy come dining e prendisole. L’armatore, a conferma della capacità e intenzione di OTAM di non limitare dal punto di vista estetico e tecnico le possibilità di personalizzazione, potrà dettagliare e customizzare in puro DNA OTAM ogni parte della barca, dal layout interno ad ogni singolo dettaglio.

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PRESTAZIONI IN TIPICO STILE OTAM
Il comfort si associa al carattere sportivo proprio del DNA OTAM, evidenziato dalla doppia proposta in termini di motorizzazioni: con due propulsori MTU 16V da 2600 cavalli ciascuno la velocità massima prevista è di 45 nodi (35 nodi di crociera), mentre se si opta per una coppia di CAT C32 da 1925 cavalli si raggiunge una massima di 38 nodi (32 di crociera. In entrambi i casi i motori saranno accoppiati a trasmissioni Arneson.

Otam 85 GTS profilo


ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Otam Custom Range dai 35 ai 40 metri, in alluminio. “La gamma OTAM che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli divisi in due fasce di prodotto di medie e grandi dimensioni. OTAM 45′, 58’(open+HT) 65’HT la fascia di dimensioni medie mentre OTAM 80’ – 100 e 120’ le proposte su grandi dimensioni. Il 120’ verrà presentato e divulgato dal cantiere Genovese nel prossimo futuro per ampliare ancora l’Iconica gamma OTAM. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

OTAM CUSTOM RANGE – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt full custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e l’obbligo di non voler mai trovare compromessi sulla qualità ha portato OTAM alla vendita (Dicembre 2014) del primo 35 metri “Otam Custom Range” con la chiara intenzione di affacciarsi anche su un altro segmento di mercato, da 30 ai 40 metri full custom. Il risultato è stato Gipsy, uno yacht capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award” e il “The World Superyacht Award”.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.

OTAMwww.otam.it
Via Cibrario, 2
16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob:+39 331 3174217

Comunicato stampa