Heron come “Airone”, un 56’ dal design intrigante sviluppato dall’Architetto Massimo Picco (Picco Yacht Design), designer di riconosciuta esperienza internazionale soprattutto in ambito velico, settore nel quale esiste forse più attenzione nello studio delle forze idrodinamiche applicate a carene che devono necessariamente risultare efficaci con la sola spinta del vento.
L’opera viva è frutto di una profonda ricerca che si è sviluppata attraverso l’analisi dei flussi idrodinamici delle linee d’acqua e la successiva simulazione che ha permesso la realizzazione a colpo sicuro e senza rischi relativi alle performances dell’opera viva.
Il punto di forza e di innovazione dello yacht è rappresentato quindi dall’opera viva che definire inusuale è quantomeno riduttivo. Le superfici di carena risultano completamente lisce, si nota subito l’assenza totale di pattini di sostentamento idrodinamico, step o redan.
L’obbiettivo era quello di creare una carena che potesse garantire minima resistenza all’avanzamento, consumi limitati, eccellenti performance con motorizzazioni contenute e massimo comfort. Le linee d’acqua sono disegnate per garantire assetto longitudinale costante a qualsiasi regime di velocità. Il progettista ha voluto creare uno scafo che avesse la capacità di incrementare la potenzialità di conservare sempre lo stesso assetto longitudinale all’interno del cosiddetto “Delta speed”, range che rappresenta la “forbice” tra l’andatura minima di crociera di uno yacht e la velocità massima: l’assetto degli scafi tradizionali tende a variare in funzione dell’andatura fino al raggiungimento della velocità massima mentre la posizione longitudinale di Heron 56 rimane sempre costante.
Lo yacht promette quindi di regalare sensazioni forti per via di una carena polivalente in grado di mantenere elevata stabilità e portanza.
Altro aspetto caratteriale è rappresentato dalla prua verticale, sottile, affilata come una lama e longitudinalmente curvilinea. Le superfici laterali della prua stessa risultano piatte, quasi “stirate” per agevolare l’effetto dei flussi idrodinamici sulle murate dell’imbarcazione.
La singolare forma laterale delle murate è stata disegnata in funzione dello sviluppo della parte immersa della chiglia. Il posizionamento del baricentro di carena è più avanzato rispetto agli scafi tradizionali mentre a poppavia le forme tondeggianti “a cono” con spigolo al tondo costituiscono il punto di appoggio dell’opera viva.
Sotto l’aspetto puramente estetico, le linee dello scafo sono enfatizzate da una verniciatura metallizzata che dona risalto ed eleganza all’imbarcazione.
Relativamente agli aspetti funzionali, lo yacht trasmette da subito un senso di libertà poiché la coperta è disegnata per essere vissuta davvero en-plein-air. Estese le aree open con piani di calpestio in teak che, partendo dalla zona di comando, mostrano la postazione centrale per il comandante e poltroncine laterali per ogni lato, tutte in Silvertex. Sotto la protezione dell’ampio parabrezza in acciaio e Perspex, la console è ergonomica e dotata di strumentazione di controllo/navigazione touch-screen. A centro nave è collocata l’area galley con penisola corredata di ogni elettrodomestico per preparare e conservare il cibo; quando non utilizzate le dotazione a scomparsa sono completamente celate da mobilio realizzato ad hoc. Confinante verso poppavia trova collocazione l’area living con divani per 8 persone e tavolo trasformabile. Assai godibile l’area ludica poppiera con grande prendisole posto al di sopra del portellone garage e pedana per il bagno illuminata da faretti dedicati e servita da scaletta a scomparsa. Il garage può contenere un tender di piccole dimensioni. La zona prodiera è allestita con prendisole interrotto centralmente da doppio tambuccio per dare aria e luce sottocoperta. Elemento di distinzione il T-top in carbonio che ombreggia la zona centrale dello yacht e dal cui cielino, tramite un sistema lift elettrico, discende la TV Lcd.
La compartimentazione interna prevede la cabina armatoriale a proravia con bagno suddiviso in due ambienti separati per creare un locale doccia ad ampio respiro. A centro barca le due cabine ospiti a letti divisi, entrambe dotate di toilette riservata. A poppavia la cabina marinaio con accesso dal ponte di coperta a tutela della privacy di armatore e ospiti.
Contemporanei e raffinati gli allestimenti interni in essenza di rovere naturale sbiancato evidenziato da inserti in pelle in tutte le cabine e cielini laccati grigio metallizzato.
Tornando agli aspetti tecnici, lo yacht monta una doppia motorizzazione Volvo Penta IPS600 per un totale di 870hp. La scelta riconduce alle doti peculiari dell’opera viva: relativamente pochi cavalli quindi per un dislocamento così importante. A seconda delle richieste dell’armatore, è prevista l’installazione di combinazione motori/trasmissioni alternative, a partire dalle linee d’asse fino alle più performanti trasmissioni di superficie per performance al top.
Lo yacht rivela un carattere sicuramente unico nell’attuale panorama nautico internazionale. L’armatore ideale è colui che predilige oltrepassare la linea di confine rappresentata dagli standard nautici “tradizionali”.
Il varo è previsto ad Agosto 2017 con debutto ai prossimi Saloni di Cannes e Genova.
Specifiche tecniche:
Lunghezza f.t.: 17,90 m
Lunghezza al galleggiamento: 15,20 m
Larghezza max: 4,71 m
Serbatoio carburante: 2.200 lt
Dislocamento: 14 – 16,5 ton
Motorizzazione: 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600
Velocità di progetto: 32,5 Kn
HERON YACHT
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Comunicato stampa