Un “airone” plana sul panorama nautico con uno yacht dalle linee più che mai innovative

Heron come “Airone”, un 56’ dal design intrigante sviluppato dall’Architetto Massimo Picco (Picco Yacht Design), designer di riconosciuta esperienza internazionale soprattutto in ambito velico, settore nel quale esiste forse più attenzione nello studio delle forze idrodinamiche applicate a carene che devono necessariamente risultare efficaci con la sola spinta del vento.

L’opera viva è frutto di una profonda ricerca che si è sviluppata attraverso l’analisi dei flussi idrodinamici delle linee d’acqua e la successiva simulazione che ha permesso la realizzazione a colpo sicuro e senza rischi relativi alle performances dell’opera viva.

Il punto di forza e di innovazione dello yacht è rappresentato quindi dall’opera viva che definire inusuale è quantomeno riduttivo. Le superfici di carena risultano completamente lisce, si nota subito l’assenza totale di pattini di sostentamento idrodinamico, step o redan.

L’obbiettivo era quello di creare una carena che potesse garantire minima resistenza all’avanzamento, consumi limitati, eccellenti performance con motorizzazioni contenute e massimo comfort.  Le linee d’acqua sono disegnate per garantire assetto longitudinale costante a qualsiasi regime di velocità. Il progettista ha voluto creare uno scafo che avesse la capacità di incrementare la potenzialità di conservare sempre lo stesso assetto longitudinale all’interno del cosiddetto “Delta speed”, range che rappresenta la “forbice” tra l’andatura minima di crociera di uno yacht e la velocità massima: l’assetto degli scafi tradizionali tende a variare in funzione dell’andatura fino al raggiungimento della velocità massima mentre la posizione longitudinale di Heron 56 rimane sempre costante.

Heron 56 yacht poppa

Lo yacht promette quindi di regalare sensazioni forti per via di una carena polivalente in grado di mantenere elevata stabilità e portanza.

Altro aspetto caratteriale è rappresentato dalla prua verticale, sottile, affilata come una lama e longitudinalmente curvilinea. Le superfici laterali della prua stessa risultano piatte, quasi “stirate” per agevolare l’effetto dei flussi idrodinamici sulle murate dell’imbarcazione.

La singolare forma laterale delle murate è stata disegnata in funzione dello sviluppo della parte immersa della chiglia. Il posizionamento del baricentro di carena è più avanzato rispetto agli scafi tradizionali mentre a poppavia le forme tondeggianti “a cono” con spigolo al tondo costituiscono il punto di appoggio dell’opera viva.

Sotto l’aspetto puramente estetico, le linee dello scafo sono enfatizzate da una verniciatura metallizzata che dona risalto ed eleganza all’imbarcazione.

Relativamente agli aspetti funzionali, lo yacht trasmette da subito un senso di libertà poiché la coperta è disegnata per essere vissuta davvero en-plein-air. Estese le aree open con piani di calpestio in teak che, partendo dalla zona di comando, mostrano la postazione centrale per il comandante e poltroncine laterali per ogni lato, tutte in Silvertex. Sotto la protezione dell’ampio parabrezza in acciaio e Perspex, la console è ergonomica e dotata di strumentazione di controllo/navigazione touch-screen. A centro nave è collocata l’area galley con penisola corredata di ogni elettrodomestico per preparare e conservare il cibo; quando non utilizzate le dotazione a scomparsa sono completamente celate da mobilio realizzato ad hoc. Confinante verso poppavia trova collocazione l’area living con divani per 8 persone e tavolo trasformabile. Assai godibile l’area ludica poppiera con grande prendisole posto al di sopra del portellone garage e pedana per il bagno illuminata da faretti dedicati e servita da scaletta a scomparsa. Il garage può contenere un  tender di piccole dimensioni. La zona prodiera è allestita con prendisole interrotto centralmente da doppio tambuccio per dare aria e luce sottocoperta. Elemento di distinzione il T-top in carbonio che ombreggia la zona centrale dello yacht e dal cui cielino, tramite un sistema lift elettrico, discende  la TV Lcd.

La compartimentazione interna prevede la cabina armatoriale a proravia con bagno suddiviso in due ambienti separati per creare un locale doccia ad ampio respiro. A centro barca le due cabine ospiti a letti divisi, entrambe dotate di toilette riservata. A poppavia la cabina marinaio con accesso dal ponte di coperta a tutela della privacy di armatore e ospiti.

Heron 56 yacht cabina prora

Contemporanei e raffinati gli allestimenti interni in essenza di rovere naturale sbiancato evidenziato da inserti in pelle in tutte le cabine e cielini laccati grigio metallizzato.

Tornando agli aspetti tecnici, lo yacht monta una doppia motorizzazione Volvo Penta IPS600 per un totale di 870hp. La scelta riconduce alle doti peculiari dell’opera viva: relativamente pochi cavalli quindi per un dislocamento così importante. A seconda delle richieste dell’armatore, è prevista l’installazione di combinazione motori/trasmissioni alternative, a partire dalle linee d’asse fino alle più performanti trasmissioni di superficie per performance al top.

Lo yacht rivela un carattere sicuramente unico nell’attuale panorama nautico internazionale. L’armatore ideale è colui che predilige oltrepassare la linea di confine rappresentata dagli standard nautici “tradizionali”.

Il varo è previsto ad Agosto 2017 con debutto ai prossimi Saloni di Cannes e Genova.

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Heron 56 bagno


Specifiche tecniche:
Lunghezza f.t.: 17,90 m
Lunghezza al galleggiamento: 15,20 m
Larghezza max: 4,71 m
Serbatoio carburante: 2.200 lt
Dislocamento: 14 – 16,5 ton
Motorizzazione: 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600
Velocità di progetto: 32,5 Kn


HERON YACHT
Sede opertiva
Lungomare della Salute, 2  (Darsena di Fiumicino)
00054 Fiumicino (Rm) – Italia

Tel: +39 06 65028807
settore.nautico@cogemansrl.com

Comunicato stampa

L’ASDEC celebra i 30 anni con un grande Raduno Motonautico Internazionale

Dal 29 giugno al 2 luglio l’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata a Milano nel 1987, celebrerà il trentennale della nascita con un Raduno Motonautico Internazionale che si svolgerà tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta. La partecipazione è aperta a tutte le imbarcazioni d’epoca e classiche a motore. La flotta farà base presso il Verbano Yacht Club di Stresa. In programma la circumnavigazione delle isole Borromee, un pranzo a Villa Crespi con lo chef Cannavacciuolo, visite culturali, esposizione di auto storiche, l’esibizione in volo di aerei storici e barche a vela d’epoca.

APERTE LE ISCRIZIONI AL RADUNO DEL TRENTENNALE ASDEC
Sono aperte le iscrizioni al grande Raduno Motonautico Internazionale che dal 29 giugno al 2 luglio 2017 celebrerà i 30 anni dell’ASDEC (www.asdec.it), l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata a Milano nel 1987 con lo scopo di riunire gli appassionati di imbarcazioni da diporto e da lavoro a motore, a remi e a vela, per assisterli nel restauro, rimessaggio e conservazione. All’evento in programma potranno iscriversi le barche d’epoca e classiche a motore in grado di navigare a una velocità di crociera minima di 30 km/h e altre più recenti, ammesse a discrezione del Comitato Organizzatore, che per disegno o per costruzione rivestano interesse per le tradizioni nautiche. L’evento ha ricevuto il patrocinio e il sostegno della Città di Stresa.

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NAVIGAZIONI, GARE DI REGOLARITÀ, AUTO, VELIVOLI e VELE D’EPOCA
La flotta farà base presso il Verbano Yacht Club di Stresa, sulla sponda piemontese, dove potrà essere ammirata all’ormeggio. Tra le iniziative programmate nel corso delle tre giornate una serie di visite culturali, un pranzo presso il ristorante ‘due stelle Michelin’ di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, sul Lago d’Orta, la circumnavigazione delle isole Borromee sul Lago Maggiore (Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre), prove di regolarità, visite ad Arona, ai Castelli di Cannero e alle rocche affacciate sul Verbano. Domenica 2 luglio partecipanti ed appassionati potranno ammirare l’esposizione delle Jaguar storiche sul lungolago di Stresa, il passaggio a volo radente di una squadriglia di velivoli storici e una veleggiata di vele d’epoca dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano (scarica il programma dettagliato su www.asdec.it, Sez. Raduni – Calendario). Partner dell’evento coinvolti nella celebrazione del trentennale ASDEC Mediolanum Private Banking, Ferrari Trento 1902, Spirito diVino, Verbano Yacht Club 1895, Arbiter, Onfalos, Jaguar Club Italia, Volandia Parco e Museo del Volo, Design&Artbook.

Sailing on Lake Maggiore
Veleggiando sul Lago Maggiore – Foto P. Maccione

IL PROGRAMMA RADUNO ASDEC 2017

Dopo l’arrivo delle imbarcazioni presso il Cantiere Nautico Semprinia di Baveno e il trasferimento al Verbano Yacht Club, previsto nella giornata di giovedì 29 giugno, il programma prevede i seguenti appuntamenti:

Venerdì 30 giugno – Lago d’Orta
– Ore 09.00 – partenza dal Verbano Yacht Club in pullman
– Ore 10.00 – arrivo al paese di Orta San Giulio. Imbarco sui caratteristici taxi locali. Navigazione del lago d’Orta sino alla suggestiva Isola San Giulio. Sosta e visita dell’isola. Rientro a Orta San Giulio.
– Ore 13.30 – La “navigazione” proseguirà attraverso un percorso enogastronomico nel ristorante due stelle Michelin con lo Chef Antonino Cannavacciuolo all’interno della splendida Villa Crespi Relais & Châteaux.
– Ore 16.30 – visita al Sacro Monte e alle 20 cappelle del XVII secolo dedicate a San Francesco.
– Rientro a Stresa.
– Ore 20.00 – Cena a bordo del caratteristico ristorante “Il Battello del Sole” a Feriolo, poco distante da Stresa.

Associazione Scafi d'Epoca e Classici
Foto P. Maccione

Sabato 1 luglio – Stresa – Navigazione della parte centrale del lago Maggiore
– Ore 09.30 – Ritrovo al Verbano Yacht Club.
– Navigazione lungo la costa piemontese del lago; circumnavigazione delle tre isole.
– Pranzo nella bella cittadina di Arona.
– Rientro a Stresa lungo la costa lombarda dalla quale si potrà ammirare il bellissimo monastero di Santa Caterina.
– Cena a lume di candela nel romantico ristorante dell’Hotel Villa & Palazzo Aminta, affiliato al prestigioso gruppo The Leading Hotels of the World. Ricca di stucchi e decori preziosi la Villa è situata in uno splendido giardino alle spalle del Verbano Yacht club.

Santa Caterina del Sasso Lago Maggiore
L’eremo di Santa Caterina del Sasso, un monastero sorto a strapiombo sulla sponda orientale del lago Maggiore

Domenica 2 luglio – Stresa – Gara di regolarità – I Castelli di Cannero
– Ore 09.30 – briefing nel giardino del Verbano Yacht Club.
– Ore 10.00 – gara di regolarità non competitiva.
– Veleggiata delle vele d’epoca degli amici dell’AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano.
– Passaggio della squadriglia di velivoli storici.
– Esposizione delle auto storiche del Jaguar Club Italia sul lungolago di Stresa.
– Ore 13.00 – Pranzo al Verbano Yacht Club e premiazione.
– Ore 15.00 – Navigazione nella parte settentrionale del Lago Maggiore sino ai Castelli di Cannero (facoltativo).
– Rientro libero e fine della manifestazione.

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ASDEC Motorboat


ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici

L’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici) è stata fondata a Milano nel 1987 da sette amici con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi d’epoca e classici a motore, a remi e a vela, sia da diporto che da lavoro. Tra gli scopi del sodalizio quello di contribuire alla conservazione delle barche storiche e della documentazione che le riguarda, mantenere un Registro Storico Nautico che raccolga tutte le barche certificate, assistere i soci nelle fasi di restauro, rimessaggio o manutenzione delle loro barche, segnalare una serie di cantieri altamente specializzati nel refitting, promuovere o patrocinare incontri o raduni nazionali e internazionali sui laghi, al mare o presso bacini interni, fiumi o lagune.

 Dal 2005 l’ASDEC è Club federato dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano).

 L’attuale presidente ASDEC è l’avvocato milanese Fabio Malcovati, con alla vice presidenza lo storico e progettista navale Paolo Lodigiani. La carica di presidente onorario è ricoperta da GianAlberto Zanoletti, ‘anima’ e per ben 27 anni presidente di questo sodalizio nonché fondatore del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario (CO) dove sono conservate oltre 400 imbarcazioni storiche (www.museobarcalariana.it).

ASDEC Associazione Scafi d'Epoca e Classici Motoraduno


SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
Via Melegari 1 – 20122 Milano – ITALY
Tel. +39 02 76013988 – Fax. +39 02 76002751 – Mob. +39 347 7376414
www.asdec.it   E-mail: segreteria@asdec.it

Comunicato stampa

Nasce il nuovo Invictus 200HX, il crossover compatto: debutto mondiale a Cannes

– Con una lunghezza di 6,10 metri, è un modello sportivo e muscolare, capace di toccare una velocità di punta di 36 nodi !
– L’esordio ufficiale è previsto al Cannes Yachting Festival 2017

Invictus Yacht continua a innovarsi e presenta il suo ultimo nato, il 200 HX, un modello sportivo con fuoribordo, capace di rimodernare la grande tradizione italiana delle barche aperte. Questo modello farà il suo esordio ufficiale al Cannes Yachting Festival 2017.

Se fossimo nel mondo dell’automotive, parleremmo senza dubbio di un crossover compatto, un modello sportivo capace di soddisfare l’armatore più aggressivo ma al contempo dotato di grande capacità di carico e perfetto anche per comode giornate in mare con la famiglia. Non per niente la “H” sta per “Hard”, a indicare le doti di robustezza di questa gamma.

Lo scafo progettato con forme filanti e avviate sorprende per le doti velocistiche e per la tenuta del mare, anche in condizioni estreme. Come ogni Invictus, il 200 HX beneficia di tutte le qualità che fanno del cantiere Italiano il nuovo riferimento nel panorama nautico, a cominciare dal design originale e innovativo, per arrivare alla cura totale nella costruzione e nella realizzazione dei dettagli, senza compromessi in termini di qualità.

Invictus 200HX Yacht Cannes

NUOVA GAMMA HX – SPORTIVA MA DALLA GRANDE VERSATILITA’
Per gli appassionati di mare che amano anche sport e avventura, l’Invictus 200 HX è il primo modello di una nuova gamma che combina qualità tecniche di rilievo a materiali ottimamente rifiniti, tubolari in alluminio verniciati dello stesso colore della vetroresina e pelli pregiate, combinati in un nuovo e sorprendente concetto di barca sportiva.

Carene profonde e motori fuoribordo dichiarano un DNA che è tributo ai classici fisherman open ma che si manifesta in modo evoluto e innovativo e conquista gli armatori più raffinati. I modelli HX sono votati al divertimento e all’avventura, e progettati per dare il meglio in termini di agilità e
sicurezza, quindi con una carena di facile manovrabilità grazie anche alla motorizzazione fuoribordo e dotati di equipaggiamenti di prim’ordine.

200HX – DETTAGLI IN ANTEPRIMA
La carena è affilata e votata alla velocità e mostra incredibili doti di tenuta del mare in totale sicurezza. Non a caso, pur avendo una lunghezza di soli 6,1 metri e una larghezza di 2,40, l’Invictus 200 HX può montare una potenza massima di ben 150 cavalli fuoribordo, capaci di spingerlo a una velocità massima di 36 nodi e mantenere un’andatura di crociera a 20 nodi.

Il layout di coperta ruota intorno alla consolle centrale sportiva dotata di un ampio parabrezza valorizzato da un solido tientibene che funge da rollbar e servita da una seduta di topo leaning post che consente una perfetta guida stand-up e protetta da un robusto t-top opzionale, fissabile direttamente al rollbar. Proprio come su questi modelli, sull’Invictus 200 HX l’armatore in pozzetto può optare, al posto del divanetto per i passeggeri, per uno spazio tecnico con vasca del vivo e i cassetti per le esche.

Lo stile italiano è comunque evidente a bordo grazie alla possibilità di scegliere la cuscineria in un elegante color “attack grey”, lo stesso colore che viene proposto per la fiancata della carena come optional dal cantiere.
Grandissima attenzione è stata posta infatti nella lavorazione delle finiture e dei dettagli, non solo per quanto riguarda i materiali, ma anche per tutte le alternanze cromatiche.

Invictus 200HX Yacht

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UN ESORDIO IN GRANDE STILE
Il nuovo Invictus 200 HX farà il suo esordio ufficiale davanti al grande pubblico in occasione del prossimo Cannes Yachting Festival 2017 (12-17 settembre); un appuntamento che il cantiere italiano si appresta ad affrontare in grande stile. Al salone francese saranno infatti presenti anche l’ammiraglia 370GT e la 280 della linea GT, la 240 e la 280 della gamma CX e, per quanto concerne la gamma FX, ecco la 200, la 240 e la 270.

Invictus 200HX Yacht Festival Cannes


Invictus Yacht
Invictus nasce da una sfida: offrire al mercato nazionale e internazionale dello yachting un nuovo punto di riferimento per la cantieristica da diporto. Non a caso il simbolo scelto per il logo del cantiere, uno scudo crociato, è sinonimo di grandi valori quali bellezza, forza, protezione e fiducia, declinati attraverso tradizione ed esperienza nel settore nautico. Invictus è rappresentato da diverse serie d’imbarcazioni, tra cui GT (370 e 280), TT(280), FX(270,240, 200,190), CX (240 e 280) e SX(280), concepite e costruite applicando le qualità che hanno reso la cantieristica da diporto italiana una tra le più apprezzate nel mondo: cura estetica, materiali, assemblaggio allo stato dell’arte, affidabilità, flessibilità e durata nel tempo. Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus ha trasferito nelle proprie imbarcazioni una forte componente tecnologica e un’altissima cura nel design.
Elementi che hanno permesso di definire una chiara concezione di yacht: bello e confortevole, equipaggiato al meglio e rifinito fin nei minimi particolari, capace di affrontare ogni condizione di utilizzo e di meteo.

Chi è Christian Grande
Christian Grande è uno dei più giovani designer italiani ad essere già entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, cominciando sin dal 1992 a concepire imbarcazioni innovative e spesso “coraggiose”, e successivamente riconosciute quali pietre miliari del design nautico. Christian sino ad oggi ha al suo attivo più di 100 progetti di yacht portati a compimento, e ha ottenuto oltre 15 awards internazionali. Ha inoltre collaborato per brand come Sacs e Sanlorenzo oltre a curare stile e design di tutta la gamma Invictus Yacht.


INVICTUS YACHT
www.invictusyacht.com
Via Donnici 28, 88021 Borgia (CZ) – Italia
Telefono:+39 096120388
E-mail: info@invictusyacht.com

Comunicato stampa

Sanlorenzo ha svelato in anteprima il nuovo concept di Motoryacht Crossover

Piero Lissoni firma l’interior design del primo modello di questa nuova gamma

Sanlorenzo ancora una volta entra con garbo e decisione nella scena dello yachting mondiale con una proposta altamente innovativa, ricca di proposte inedite e di soluzioni intelligenti, razionali e pratiche, ma sempre contraddistinto da uno stile inconfondibile, giocato sulla sobrietà, l’equilibrio dei volumi e delle masse che assicurano anche al nuovo nato quell’eleganza tutta Sanlorenzo che è ormai diventata una componente essenziale del marchio e un segno di riconoscibilità immediata.

SX88 è la sigla del nuovo motoryacht di 27 metri, primo di una gamma che verrà poi declinata in una serie completa con modelli di dimensioni inferiori e piú grandi. Il modello SX88, che sarà presentato ufficialmente il prossimo settembre in occasione del Cannes Yachting festival, è stato svelato in anteprima con una presentazione presso il Teatro Agorà della Triennale di Milano.

SX88 è un prodotto che contiene diverse “prime volte” di Sanlorenzo, una rivoluzione copernicana basata su alcuni punti originali di distinzione che compongono e partecipano all’originale innovatività del motoryacht:

Processo costruttivo avanzato, con assemblaggio a scafo aperto
Scafo in vetroresina e sovrastruttura in carbonio
Carena semidislocante da 23 nodi con grande flessibilità d’uso da dislocante a fast displacement, testata nella vasca navale di Wageningen (Olanda), per l’ottimizzazione delle prestazioni nei differenti range delle velocità richieste
Poppa aperta con funzione di garage, beach club o sport activity area
Doppia possibilità di main deck layout, open space o con owner cabin
Unica timoneria su fly bridge, chiudibile e climatizzata

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Vero e proprio atelier della nautica, Sanlorenzo compie inoltre con questo progetto un ulteriore passo avanti nel proprio percorso a fianco di alcuni dei più autorevoli architetti e designer italiani,scegliendo Piero Lissoni per l’interior design del primo yacht della nuova linea di crossover SX88.

Prima nel suo ambito, Sanlorenzo ha costruito negli anni un modello molto preciso e coerente portando a bordo, grazie all’intuizione del Patron Massimo Perotti, il concetto di architettura e design, attraverso la collaborazione prima con Dordoni Architetti, poi con Antonio Citterio Patricia Viel per i progetti d’interni degli yacht.
Con la volontà di uscire dalle consuetudini di un mondo estremamente tradizionalista, Sanlorenzo ha così inaugurato un nuovo modo di intendere la progettazione nautica: il contributo di questi progettisti ha permesso di portare per la prima volta, all’interno degli yacht, un linguaggio e dei codici estetici appartenenti a mondi diversi, un concetto di “home living” interpretato ogni volta in base all’esperienza e allo stile di ciascuno.

Una scelta che ha permesso di porre le basi della collaborazione con Piero Lissoni grazie anche alla  grande affinità stilistica e progettuale emersa fin da subito tra il designer e l’azienda: “L’eleganza senza tempo degli yacht Sanlorenzo ma soprattutto il linguaggio semplice che li identifica ha trovato in Piero Lissoni un interprete ideale“, dichiara Massimo Perotti, Chairman/CEO Sanlorenzo.

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Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Il progetto firmato da Piero Lissoni per gli interni del nuovo yacht SX88 parte quindi da un’idea di base molto semplice: disegnare una barca open space.
Adottando una soluzione totalmente innovativa, Piero Lissoni reinterpreta il concetto di spazio all’interno della barca che si sviluppa così in un ambiente unico e continuo da poppa a prua con la cucina a vista, adiacente alla sala da pranzo, seguita dall’area living, senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, grazie alle ampie vetrate che si affacciano sul mare: “Io continuo ad immaginarmi le barche, anche quelle molto grandi, come se fossero dei loft, quindi spazi molto aperti con grande vivibilità e soprattutto con la possibilità di essere in contatto con quello che ti circonda“, dice Piero Lissoni. Una barca “sociale” quindi che offre un nuovo modo di vivere a bordo.

L’impronta stilistica di Piero Lissoni emerge anche nella scelta degli arredi, all’insegna della totale contaminazione: proposte di design, icone dei grandi maestri, oggetti provenienti dall’oriente e  object trouvé si combinano conferendo all’ambiente un sapore domestico. A contribuirvi inoltre la decisione, in controtendenza, di non adattare gli arredi agli spazi ma di disporli invece liberamente come in una casa.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Un progetto innovativo quello dello yacht SX88, reso possibile grazie a una forte intesa e un dialogo serrato e costante tra Piero Lissoni e i cantieri Sanlorenzo che, ancora una volta, stravolge in modo inaspettato i canoni tradizionali della nautica.

L’interior design dello yacht SX88 è firmato da Piero Lissoni con David Lopez, Stefano Castelli, Marco Gottardi. Le linee degli esterni sono a cura di Officina Italiana Design.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Comunicato stampa

CCN annuncia la vendita di un nuovo Fuoriserie per un armatore italiano

Dopo la vendita dei MY Elsea di 50m e K40, CCN annuncia oggi l’acquisizione della commessa di un nuovo progetto “Fuoriserie” di 27m per un armatore Italiano, confermandone l’affermazione di CCN nel settore delle imbarcazioni fully custom.

Ed è proprio la naturale propensione alla produzione di imbarcazioni uniche disegnate su misura per i propri clienti che CCN è stato scelto da un noto stilista italiano per costruire la propria imbarcazione dei sogni. Un progetto assolutamente personale che porta la firma del designer Tommaso Spadolini, che ne ha curato sia gli esterni che gli interni.

Il progetto, previsto in consegna per l’estate 2018, è un’imbarcazione da diporto veloce avente lunghezza massima 27 metri con scafo e sovrastruttura in alluminio che può raggiungere i 40 nodi di velocità massima grazie a 3 idrogetti. Le linee esterne ed il layout degli interni riflettono la forte personalità dell’armatore che ha richiesto un’imbarcazione che gli garantisse il massimo contatto con il mare nella più assoluta privacy. In particolare, il ponte principale è interamente dedicato suite armatoriale situata alle spalle della timoneria. Uno sky-light centrale illumina l’ambiente di luce naturale. A poppa un ampio pozzetto con tende a scomparsa consentono di godere del mare anche in privato. Il ponte inferiore è riservato a 2 cabine ospiti e ad una comoda zona equipaggio mentre il fly presenta un’area privée con annessa postazione guida. Il tender è alloggiato a prua.

È, per me, un grande onore poter costruire un’imbarcazione dalla forte personalità ed unicità – commenta Diego Michele Deprati CEO di CCNSempre più CCN sta dando prova delle sue capacità di innovazione, flessibilità e qualità costruttiva in progetti completamente custom tagliati su misura per i propri clienti. Una filosofia, quella del “Fuoriserie”, che sempre di più diventerà il tratto distintivo del nostro cantiere”.

La linea Fuoriserie segna l’ingresso di CCN nel mondo delle costruzioni one-off, progetti unici che rispondono alle richieste di massima personalizzazione del cliente, evidenziando la grande flessibilità del cantiere carrarino e la sua capacità di rispondere alle esigenze più diversificate.

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Trofeo Carlo Riva: a Santa Margherita doppia sfilata, Ferrari d’epoca e modelli storici Riva

Si terrà a Santa Margherita Ligure dal 2 al 5 giugno la seconda edizione del Trofeo Carlo Riva. Il borgo della Riviera di Levante per l’occasione sarà trasformato in una passerella di modelli d’eccellenza: le Ferrari d’epoca, tra cui la chicca della F2002, la vettura con cui Michael Schumacher vinse un mondiale di F1, e le “Ferrari del mare”, i modelli più iconici ideati dal genio di Carlo Riva, scomparso di recente, come Aquarama, Super Florida, Ariston, Special Aquarama, RudyTritone.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione il Ferrari Club di Rapallo, che festeggia quest’anno il suo trentennale.

Numerosi gli armatori di queste imbarcazioni da sogno, sempre più preziose nel tempo: saranno infatti svariati i milioni di euro ormeggiati in porto per l’occasione, testimoni nel mondo d’eleganza e di raffinatezza made in Italy.

Si comincia venerdì 2 giugno con lo spettacolare Show Car Ferrari in corso Marconi, sulla passeggiata a mare, dalle 11 alle 18, con esposizione della Ferrari F2002 , modello con cui Michael Schumacher vinse il terzo campionato del mondo di Formula 1 al volante delle vetture di Maranello, dimostrazioni di pit-stop e cambio gomme con il coinvolgimento del pubblico e due simulatori di guida per provare l’ebbrezza della F1.

Domenica 4 giugno protagonisti i motoscafi Riva nell’area di banchina S. Erasmo, per la divertente parata del loro “Concorso Eleganza”, il cui tema di quest’anno sarà “Riva e il Cinema”. Gli armatori saranno abbigliati modello “celluloide”, e con i loro bellissimi scafi sfileranno in mare davanti alla Giuria posizionata in banchina. In serata la premiazione in piazzetta S. Erasmo.

Dal 27 maggio al 2 giugno  mostra vintage nelle vetrine della città con tante foto storiche di Riva e Sci Nautico provenienti dall’archivio storico del Grand Hotel Miramare, organizzata in collaborazione con Ascom Santa Margherita Ligure-Portofino e con Santa 2.0. Negozi, ristoranti, bar come mille vetrine per presentare l’eleganza ed il made in italy italiano, sulle sfumature cromatiche del tricolore nazionale, anche a celebrazione del 2 giugno.

Canados 969 Coliseum, completato l’engineering project

Comunicato stampa:

CANADOS 969 COLISEUM
L’ENGINEERING PROJECT E’ STATO COMPLETATO

Dopo l’annuncio avvenuto durante l’ultima edizione del Cannes Yachting Festival, l’engineering project del nuovo 969 Coliseum è stato completato.
Il timing è essenziale se si pensa che l’808, con cui condivide lo stesso concept, sarà varato a Luglio e farà il suo esordio ufficiale durante il Cannes Yachting Festival 2017 a Settembre. Essendo lo stampo dello scafo del 969 già pronto, mentre quelli della coperta e delle sovrastrutture saranno completati a Ottobre, il primo esemplare del 969 sarà consegnato in tempo per la stagione 2018. La nuova linea di fly-bridge Canados conterà quattro modelli: 81’, 88’, 97’ e 120’.

CANADOS 969 COLISEUM – IL CONCEPT
Il 969 è stato progettato per offrire diverse soluzioni di layout con 4 o 5 cabine.
In entrambi i casi la suite armatoriale, situata sul ponte principale, prevede un bagno su due livelli e gode di un accesso vetrato diretto al ponte di prua, equipaggiato con due divani da salotto e un tavolo centrale con quattro pouf. Questo specifico layout permette all’armatore di godere di un’autentica privacy una volta ormeggiati di poppa in qualunque porto.
Quando è all’ancora, questa fantastica zona è riparata da un Bimini top dotato di quattro montanti in fibra di carbonio.
Il ponte inferiore avrà due cabine ospiti e una suite a tutto baglio oppure quattro cabine ospiti (2 matrimoniali e 2 con letti gemelli).
La previsione di Canados è che la versione a quattro cabine sarà venduta principalmente per usi privati, mentre quella a cinque cabine desterà grande interesse per gli armatori che desidereranno immettere il loro yacht nel mercato del charter.

Il 969 Coliseum offre anche la flessibilità di avere un 29,50 metri fuoritutto registrabile sotto i 24 metri al galleggiamento per ragioni regolamentari.

Canados 969 Coliseum

PIU’ SPAZIO PER I GIOCHI
Le odierne tendenze del mercato richiedono sempre maggiore spazio per i giochi e il 969 è stato creato con capacità uniche in questo ambito. Nel caso non fossero sufficienti i due garage laterali, questa barca è equipaggiata con un tender lift che consente all’intera piattaforma poppiera di alloggiare un ulteriore PWC o un secondo tender di oltre 4,60 metri.
Gli armatori esperti sanno che uno yacht non ha mai abbastanza spazio di stivaggio e apprezzeranno particolarmente la possibilità di avere a disposizione un garage dedicato a un tender a idrogetto su un lato  e un altro per un jet-ski.
Questa particolare configurazione è stata possibile grazie all’installazione di una passerella centrale che non solo fa apparire il 969 molto più grande, ma permette anche di creare due terrazze laterali sospese con sun pads integrati.

UNA TERRAZZA, TRE CONFIGURAZONI
Come abbiamo visto a bordo del Canados 808 Maximus introdotto a Settembre al Cannes Yachting Festival, la configurazione del ponte poppiero del 969 Coliseum è assolutamente unica grazie al suo sistema a 3 posizioni. Se chiusa a poppa, la terrazza accoglie una classica area pranzo mentre se chiusa verso prua, il tavolo si trasforma in una zona per un lunch all’aperto.
Logicamente, quando i due pannelli vetrati curvati a 90° sono chiusi su entrambi i lati, consentono di circolare liberamente dal ponte di poppa al grande salone interno.

Canados 969 Coliseum

PONTE PRINCIPALE – TUTTA QUESTIONE DI LUCE NATURALE
Il salone principale, con le sue vetrate curve a tutta altezza che lo inondano di luce naturale, offre una vista completa sul mare che toglie il fiato. La configurazione con due divani gemelli a L e le vetrate apribili su entrambe le murate donano a quest’area la sensazione di una naturale estensione degli spazi esterni.

Proseguendo sul ponte principale, una porta a dritta si apre sulla cucina realizzata appositamente da Boffi® con accesso diretto alle due cabine equipaggio sottostanti. A sinistra, il corridoio conduce al bagno per gli ospiti, alla scala che porta giù alle 3 o 4 cabine ospiti o su alla Raised Pilot House. Più avanti, una porta separa dalla spettacolare suite armatoriale sul ponte principale.
Posta nel punto più tranquillo dello yacht, ha un layout che include un letto king size, un divano laterale posizionato a filo della vetrata laterale oversize fronteggiato da un desk/vanity.
Davanti al letto c’è una grande vetrata di oltre 2,50 metri che non solo regala un’incredibile luce naturale, ma consente anche di accedere all’area breakfast/lunch del ponte riservata all’armatore e dotata di due divani a L e di un tavolo centrale.
Questo layout non solo permette di mangiare all’aperto godendosi la brezza quando si è all’ancora grazie al Bimini top sostenuto da montanti in fibra di carbonio, ma assicura anche la privacy una volta ormeggiati in porto.

Canados 969 Coliseum

GLI IMPRESSIONANTI VOLUMI DEGLI INTERNI
Quattro gradini più in basso rispetto alla zona notte, si trovano un secondo vanity, un guardaroba e un bagno con vasca da bagno. Questa è un’altra soluzione che consente a Canados di offrire volumi superiori.
Il ponte inferiore è disponibile nelle versioni con 3 o 4 cabine. Avere uno yacht di 5 cabine in meno di 24 metri al galleggiament oattrae sicuramente molti acquirenti, ma la versione del ponte inferiore a 3 cabine propone una cabina VIP che può essere considerata una seconda armatoriale.

Come ogni Canados, gli interni del 969 Coliseum saranno concepiti totalmente su misura con mobili realizzati internamente seguendo i più elevati standard industriali.
Gli armatori del Coliseum potranno sedersi e creare il proprio stile degli interni in collaborazione con Marco Casali.

Il fly-bridge viene proposto con un layout standard che include un sun pad integrato, un salone circolare, un area bar e cena, ma può essere personalizzato con qualunque mobile scelto dall’armatore.

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Canados 969 Coliseum

DATI TECNICI
Lo scafo è realizzato in infusione mentre la laminazione della sovrastruttura sarà in Kevlar/Aramat per abbassare il baricentro, consentendo al giroscopio Seakeeper di stabilizzare perfettamente lo yacht.
La scelta della motorizzazione standard del 969 verrà lasciata all’armatore, che potrà optare per una coppia di V12 MAN – 1.900 cv accoppiati con V-Drives, una coppia di Caterpillar C32 Acert – 1.925 cv o una coppia di MTU 12V 2000 M96L – 1.920 cv che permetterà al Coliseum di offrire una velocità di crociera di oltre 23 nodi e una massima di 26 nodi. Come opzione, la barca potrà essere dotata di una coppia di MTU 16V 2000 M96L – 2.600 cv per una velocità di crociera di oltre 25 nodi e una massima di 29 nodi.

CANADOS 969 COLISEUM – COSA LO RENDE DAVVERO DIVERSO!
Il progetto del 969 Coliseum è un esempio della perfetta integrazione tra l’ufficio tecnico del cantiere e il designer Marco Casali, che consente di realizzare un numero unico di peculiarità:
– Passerella centrale più larga del normale
– Due garage + tender lift
– 2 pannelli vetrati circolari sulla terrazza per un utilizzo interno/esterno
– Camminamenti laterali larghi e ben protetti dotati di fashion plates doors
– Porte vetrate scorrevoli su entrambi i lati del ponte principale
– Salone doppio con con vetrate curve a tutta altezza
– Suite armatoriale sul ponte principale
– Porta vetrata scorrevole dalla suite armatoriale al ponte di prua
– Lounge privata per l’armatore sul ponte di prua con area pranzo e sun pad
– Massima privacy per equipaggio, ospiti e armatore
– Versioni a 4 o 5 cabine
– Dashboard integrata Boening
– Customizzazione totale degli interni secondo i desideri dell’armatore
– Scafo in infusione e sovrastruttura in Kevlar/Aramat
– Yacht interamente pitturato no gelcoat

SHORT SPECS – CANADOS 969 COLISEUM
Lunghezza fuori tutto: 29.50 m / 96’9’’
Lunhezza scafo (CE): 23.97 m / 78’8’’
Baglio: 6.62 m / 21’8’’
Immersione alle eliche: 2,10 m / 6’10’’
Dislocamento a vuoto: 80 Tons
Dislocamento a pieno carico: 95 t
Cabine: 1 armatore – 1 VIP tutto baglio – 2 Twins o 1 armatore, 2 VIP e 2 twins.
Bagni: 4 o 5
Cabine equipaggio: 2 da 3 a 4 membri
Motori:
2 x MAN V12 – 1.990 cv
o 2 x CATERPILLAR C32 ACERT – 1.925 cv
o 2 X MTU 12V 2000 M96L – 1.920 cv
o 2 X MTU 16V 2000 M96L – 2.600 cv
Velocità max: da 26 a 29 + nodi
Velocità crociera: 23 a 25 + nodi
Generatori: 2 x Kholer 28 kW
Autonomia crociera: oltre 650 NM

Canados 969 Coliseum


ABOUT CANADOS YACHTS
Situato a Ostia, a soli 7 km dall’aeroporto internazionale Roma-Fiumicino Leonardo Da Vinci, il cantiere simbolo di Roma è stato fondato nel 1946 e ha consegnato con successo più di 700 yachts di lunghezze dai 23 ai 36 metri.
Canados – recentemente acquistato dall’imprenditore francese Michel Karsenti – produce tre gamme di prodotto, Canados Yachts, Gladiator Yachts and Oceanic Yachts.
Il cantiere Canados – ben 80.000 metri quadrati di superficie – sorge lungo la foce del Tevere e può contare inoltre su due uffici di rappresentanza diretta a Golfe Juan, in Costa Azzurra (FRA) e a Dubai (UAE).
Canados è da sempre rimasto fedele ai valori e alla conoscenza secolare gelosamente protetta dai propri artigiani fin dagli inizi. Canados si vanta di essere uno dei pochi costruttori italiani di yacht che produce quasi esclusivamente “in-house”. Un vero matrimonio di tradizioni e innovazione che si consolida anno dopo anno dal 1946.

Cantiere Colombo: dal Dinghy 12’ al Poldo 23, ecco la barca del centenario

Comunicato stampa:

Cantiere Colombo: dal Dinghy 12’ al Poldo 23, ecco la barca del centenario

Nel 1917 nasceva sul Lago di Como Leopoldo Colombo, futuro titolare dell’omonimo cantiere specializzato nella costruzione e restauro di barche in legno, prime tra tutte il Dinghy 12’ prodotto da questa realtà in oltre 350 esemplari a partire dal 1943. Per commemorare il centenario della nascita di Leopoldo, scomparso nel 2006, i figli Giorgio e Roberto stanno realizzando Poldo 23, un ‘open’ day-cruiser adatto anche come tender per megayacht. Uno scafo-simbolo, unico nel suo genere, progettato dal milanese Aldo Gatti e disponibile sul mercato. In oltre 50 anni di attività i Colombo hanno costruito e restaurato centinaia di scafi in legno, soprattutto a vela. Da un decennio, presso la sede di Grandola ed Uniti, lavora anche il giovane Giovanni Colombo, garanzia di continuità della tradizione famigliare.

Nasce Poldo 23, per celebrare il centenario del fondatore
Poldo 23 è un’imbarcazione a motore ‘open’ carrellabile, lunga 7,36 metri e larga 2,48 metri, che rappresenta una tappa fondamentale nella storia del cantiere Colombo di Grandola ed Uniti (www.colomboleopoldo.it), sull’alto Lago di Como. La sua costruzione coincide infatti con il centesimo anniversario della nascita di Leopoldo Colombo, il fondatore nel 1943 di questa importante realtà della cantieristica nazionale scomparso nel 2006. La barca ben si presta ad essere impiegata per uscite giornaliere oppure come lussuoso tender per megayacht. La prua del Poldo 23 è realizzata con un doppio strato di lamellare di mogano, con le fiancate anch’esse in lamellare di mogano, composte in 3 strati da 5 millimetri  incollato sottovuoto con resina West-system, senza l’utilizzo di viti. L’ossatura è composta da 9 ordinate in legno di rovere. Una pinna di deriva centrale contribuisce  a limitare lo scarroccio. Il progetto del Poldo 23 è dello yacht designer milanese Aldo Gatti, che collabora con il cantiere Colombo da oltre 30 anni.

Cantiere Colombo nuovo Poldo 23
Il nuovo Poldo 23

Poldo 23, la scheda tecnica
Poldo 23 è motorizzata con un propulsore centrale Yanmar turbo diesel da 110 cavalli, con trasmissione in linea d’asse. Esternamente offre un grande pozzetto con divaneria e un tavolo centrale, oltre a un ampio prendisole prodiero con sottostante un grande gavone per lo stivaggio di materiali e attrezzature. Ecco la scheda tecnica:

Modello: Poldo 23
Cantiere: Colombo Leopoldo – Grandola ed Uniti (CO) – Italy
Yacht Design: Studio Ing. Algo Gatti – Milano
Materiale: Legno (mogano e rovere)
Lunghezza fuori tutto: 7,36 mt
Lunghezza scafo: 7,01 mt
Larghezza max: 2,48 mt
Pescaggio: 0,35 mt
Dislocamento: 2 tonnellate
Motorizzazione: 1 x 110 cv Yanmar turbo diesel
Velocità max: 20 nodi
Portata: 8 persone

Giovanni Colombo, il futuro del cantiere
I figli di Leopoldo Colombo, Giorgio (classe 1952) e Roberto (classe 1956), hanno seguito le orme paterne lavorando da sempre in cantiere con il padre. Attraverso la costruzione di centinaia di scafi a vela, sempre esposti presso i più importanti Saloni Nautici, hanno vissuto in prima persona il periodo d’oro della nautica italiana. Basti pensare che da questo cantiere sono usciti oltre 350 Dinghy 12’, la famosa deriva costruita in mogano a clinker lunga 3,66 metri nata nel 1913 dalla matita dell’inglese George Cockshott. Giorgio, in particolare, è un maestro d’ascia abilitato con titolo conseguito nel 1998 presso la Capitaneria di Porto di Genova. Per anni Giovanni Colombo, il figlio di Giorgio nato nel 1989, dopo aver conseguito il diploma di Geometra  ha osservato il lavoro del padre e respirato il profumo del legno al punto da appassionarsi  alla vita di cantiere. Il 15 luglio 2008, appena diciannovenne, è entrato ufficialmente a fare parte delle maestranze addette alla costruzione, restauro e manutenzione delle imbarcazioni firmate Colombo. Oggi Giovanni rappresenta il futuro, quel ricambio generazionale che assicurerà garanzia di continuità dell’attività di famiglia.

Cantiere Colombo Roberto Giovanni GIorgio
Da sin. Roberto, Giovanni e Giorgio Colombo

I restauri in corso
Non c’è periodo dell’anno durante il quale il cantiere Colombo non intervenga su qualche imbarcazione. I restauri sono parte integrante delle attività condotte dalle maestranze. Tra questi Livingstone II, un gozzo a motore costruito nel 1962 dal cantiere Canale. L’imbarcazione, lunga 9,65 metri, è costruita in fasciame di mogano e pino marittimo. Inizialmente era priva di cabina, realizzata successivamente. Livingstone II naviga sul Lago di Como. Ordinaria manutenzione invece per una classica pilotina lunga 7 metri, realizzata in nord Europa. La barca, caratterizzata da un fasciame a clinker, è stata costruita negli anni Sessanta e tornerà a navigare entro l’estate del 2017. Riverniciatura in corso per Magic Anto, un modello di catboat Difference costruito da Colombo. In cabina di verniciatura era presente una lancia in mogano a clinker lunga circa 5 metri, alla quale è stata rifatta la chiglia e riparata la ruota di prua. Accanto a lei un Dinghy 12’ di nuova costruzione, testimonianza di come la produzione di queste storiche derive non sia mai stata interrotta. Numerosi anche gli scafi storici rimessati in cantiere, tra i quali alcuni classe 5.50 S.I. (Stazza Internazionale): Nereide (cantiere Salata), Twins VIII (un Baglietto del 1956), San Michele (cantiere Piras La Spezia), Nuvola Azzurra (cantieri Salata anni Sessanta) e Volpina (cantiere Molinari di Lezzeno).

Colombo Leopoldo, barche in legno dal 1943
Leopoldo Colombo, nato a Griante (CO) nel 1917, è stato il fondatore del cantiere. Fin dall’età di 12 anni si è formato come apprendista presso il cantiere nautico Cranchi sul Lago di Como. Durante la II Guerra Mondiale venne ingaggiato per costruire le barche in legno dette Siluro Lenta Corsa (SLC), pilotabili sottacqua da un sommozzatore. Nel 1943 ha fondato il cantiere di famiglia che ancora oggi porta il suo nome. Innumerevoli le tipologie di imbarcazioni realizzate, dai famosi Dinghy 12’ alle derive classe Snipe, Cadet, Optimist, Europa, oltre alle Lancette a remi e le caratteristiche Lucie del Lago di Como lunghe fino a 6 metri, così chiamate dal nome del promesso consorte Renzo dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Nel corso degli anni anche i figli Giorgio e Roberto hanno cominciato a lavorare in cantiere e a produrre barche a vela fino a 12 metri, come ad esempio un cutter chiamato Nonna Franca  di 9 metri e uno Sloop lungo 8,50 metri chiamato Magica Cleme, scafi a motore ‘Open’ e motoryacht in stile Lobsterboat. Il cantiere Colombo ha esposto le proprie barche in occasione di numerosi saloni nautici a Genova, Friedrichshafen (Germania), Barcellona (Spagna), Lugano (Svizzera), Como, Milano. Nel 1999 Leopoldo Colombo è stato insignito dell’onorificenza di Pioniere della Nautica. È morto sulle rive del suo amato lago il 17 ottobre 2006, all’età di 89 anni.

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Cantiere Colombo Poldo 23 in costruzione
Poldo 23 in costruzione

Dal Dinghy 12’ al catboat Difference
L’imbarcazione che senza dubbio ha contribuito ad accrescere la fama del cantiere Leopoldo Colombo è stata il Dinghy 12’. In quasi 75 anni di storia Colombo ha varato oltre 350 esemplari. Nel 1995 il Dinghy Colombo in legno chiamato Principe, timonato da Corrado Isenburg, ha vinto il Campionato Italiano. Identico traguardo è stato raggiunto nel 2011 da Paolo Viacava, tra i Dinghy Classici, a bordo di Leon … Poldino e nel 2013 alla World cup dei dinghy moderni a Napoli. Sempre nel 2011 Spirit of Falena, timonato da Giorgio Pizzarello, ha vinto a Venezia la World Cup, mentre Vincenzo Penagini ha vinto a Bracciano nel 2010. Dall’estate di quell’anno Colombo ha cominciato a realizzare anche i Dinghy in vetroresina e legno. Ben 16 invece i catboat modello Difference costruiti, allestiti e armati dal cantiere Colombo a partire dall’anno 2000. Queste imbarcazioni in vetroresina e legno lunghe 7,15 metri, nate progettualmente negli USA nel diciannovesimo secolo, sono armate con una randa alla portoghese, hanno la deriva mobile che riduce il pescaggio da 1,35 metri a soli 60 centimetri e montano un entrobordo diesel da 14 cavalli. In Italia navigano circa 10 catboat Difference, gli altri sono stati acquistati da clienti provenienti da Svizzera (2 unità), Spagna, Belgio e Germania.
Da ricordare inoltre che nel 2008, nell’ambito del progetto Artis promosso dalla Regione Lombardia e dalla Camera di Commercio, il cantiere Colombo è stato premiato con un riconoscimento speciale per la qualità e l’eccellenza nel settore del legno e metalli preziosi della regione Lombardia.


Informazioni e Contatti
www.colomboleopoldo.it, E-mail: info@colomboleopoldo.it
Tel. +39 0344-353019 – Mob. +39 335-6058919

Credit: Photo Maccione

Sanlorenzo per l’arte: omaggio ad Alighiero Boetti, 7 opere sullo yacht SL118 Haiia

Comunicato:

Sanlorenzo per l’arte

Omaggio ad Alighiero Boetti: sette opere 1968 – 1988
allestite sullo yacht SL118 Haiia di Sanlorenzo
in collaborazione con Tornabuoni Arte
in occasione della mostra
Alighiero Boetti: Minimum/Maximum
alla Fondazione Giorgio Cini

In occasione della vernice della 57° Biennale Arte di Venezia, la più internazionale e prestigiosa rassegna d’arte contemporanea al mondo, Sanlorenzo organizza un tributo ad Alighiero Boetti, uno dei più importanti artisti italiani, a cui la Fondazione Giorgio Cini dedica la mostra Alighiero Boetti: Minimum/Maximum a cura di Luca Massimo Barbero, con un progetto speciale sul tema delle fotocopie a cura di Hans Ulrich Obrist e Agata Boetti.

Inaugurato nella giornata di ieri, il tributo a bordo dello yacht Sanlorenzo SL118 Haiia ancorato davanti alla Fondazione Giorgio Cini – in collaborazione con Tornabuoni Arte, comprende una piccola selezione di opere di Alighiero Boetti: tecniche miste su carta, arazzi e mappe ricamate su stoffa, realizzate nell’arco di 20 anni tra il 1968 e il 1988.

Sanlorenzo opere Alighiero Boetti

Oltre al sostegno della mostra presso la Fondazione Cini come sponsor, Sanlorenzo vuole infatti esprimere con questo evento la propria vicinanza al progetto espositivo per sottolineare la naturale vocazione all’arte contemporanea sia dell’azienda nata a Viareggio nel 1958, ma di fama internazionale è tra i principali cantieri al mondo per la realizzazione di yacht su misura oltre i 24 metri che del prodotto nautico nato dalla fusione di sofisticato design e tecnologia d’avanguardia.

L’attenzione verso il design è oggi affiancata dalla collaborazione attiva con il mondo dell’arte avviando una serie di iniziative con importanti Gallerie e istituzioni come La Triennale di Milano per l’installazione “Sanlorenzo: il mare a Milano” durante il Salone del Mobile 2017, e insieme a Tornabuoni Arte con cui ha organizzato, in occasione di Art Basel Miami Beach 2016, una mostra dedicata alla pittura monocroma italiana del ‘900.

Sanlorenzo Tornabuoni Arte yacht Alighiero Boetti

Da 60 anni i cantieri navali Sanlorenzo costruiscono motoryacht di alta qualità, progettati e realizzati su misura secondo le specifiche richieste dell’armatore, distinguendosi per l’eleganza senza tempo e la semplicità delle forme, espressione di un lusso raffinato, che si svela nella scelta dei materiali e nella cura dei più piccoli dettagli. A partire dal 2005, attraverso la gestione lungimirante del Presidente Massimo Perotti, Sanlorenzo inizia a percorrere strade nuove e inaspettate portando l’azienda ad una nuova attenzione verso realtà differenti, ma con linguaggi affini come l’arte e il design. Nell’ultimo decennio ha così coinvolto nei progetti di interior degli yacht firme autorevoli del design come Dordoni Architetti, Antonio Citterio Patricia Viel, Piero Lissoni per la linea SX, che verrà presentata a settembre al Cannes Yachting Festival, il principale salone nautico europeo.

Lo yacht SL118 Haiia (36,50 metri), che ospita la mostra veneziana, è arredato con pezzi iconici della storia del design internazionale di Marcel Breuer, Charles Eames degli anni ’60, oltre che da elementi contemporanei firmati da Philippe Starck, Jasper Morrison, Antonio Citterio, Rodolfo Dordoni, Paola Lenti.

Sanlorenzo Tornabuoni Arte yacht Alighiero Boetti
Alighiero Boetti, Senza Titolo, 1968

www.sanlorenzoyacht.comwww.cini.itwww.boettivenice.com

E-mail: m.gornati@sanlorenzoyacht.com

Ferretti al Versilia Yachting Rendez-Vous con 15 yachts e l’omaggio a Carlo Riva

Comunicato:

FERRETTI GROUP AL VERSILIA YACHTING RENDEZ-VOUS CON 15 YACHT E L’OMAGGIO A CARLO RIVA

– Alla prima edizione del nuovo evento italiano dedicato alla grande nautica internazionale, in programma dall’11 al 14 maggio, il Gruppo espone una flotta che comprende anche il 55 metri CRN Atlante, ammiraglia dell’evento;
– Ad onorare la memoria dell’ingegner Riva la presenza di due storici Aquarama e, giovedì 11 maggio, l’assegnazione del primo “Premio Carlo Riva”, realizzato dal Maestro Mimmo Paladino;
– Il Versilia Yachting Rendez-Vous unisce la nautica alla moda, all’arte e alla gastronomia, toccando varie località della Versilia, fra cui Forte dei Marmi e Pietrasanta.

Ferretti Group partecipa alla prima edizione del Versilia Yachting Rendez-Vous schierando una flotta imponente e onorando un protagonista della propria storia: l’ingegner Carlo Riva, scomparso l’aprile scorso. Saranno 15, infatti, le imbarcazioni dagli 8 ai 55 metri in rappresentanza dei marchi Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Custom Line, Itama, CRN e la nuova business unit Ferretti Security & Defence.

Tre gli stand, situati nella Darsena Europa e Italia, che ospiteranno una flotta estremamente variegata formata da open, coupé, flybridge, maxi e mega yacht, oltre a due storici motoscafi Riva:

– Ferretti Yachts 450, Ferretti Yachts 700 e Ferretti Yachts 750;
– Aquariva Super, Rivamare, 76’ Bahamas, 76’ Perseo, 88’ Florida e i leggendari esemplari di Aquarama Special e Aquarama Super per il marchio Riva;
– Pershing 5X;
– Navetta 33 Crescendo per il marchio Custom Line;
– Itama 62;
– M/Y CRN 55 m Atlante;
– FSD 195 per Ferretti Security & Defence.

In particolare, il 55 metri CRN Atlante sarà lo yacht più grande non soltanto della flotta Ferretti Group, ma di tutto il Versilia Yachting Rendez-Vous.

Per rendere omaggio alla grandezza di Carlo Riva, l’Aquarama Super verrà esposto a terra in un’area dedicata della Darsena Europa.
L’11 maggio, durante una cena di gala presso il Gran Teatro Giacomo Puccini, verrà assegnato il “Premio Carlo Riva”, realizzato dall’artista Mimmo Paladino, uno dei Maestri dell’arte contemporanea e fondatore della Transavanguardia. Il riconoscimento andrà a un’eminente personalità della nautica internazionale.

Come secondo gruppo nautico al mondo e membro fondatore di Nautica Italiana, abbiamo aderito con entusiasmo a questa prima edizione del Versilia Yachting Rendez-Vous” – ha spiegato l’Avvocato Alberto Galassi, Amministratore Delegato di Ferretti Group.
La Versilia è una delle località turistiche italiane più conosciute a livello internazionale per bellezza, vocazione nautica e qualità dell’offerta ricettiva. È la cornice ideale per un evento che promette di diventare la nuova vetrina nella nautica di lusso made in Italy e non solo, vista la presenza di tanti cantieri internazionali.
Questo mare e queste coste sono anche fra quelli dove nacque, tanti anni fa, il mito Aquarama, la leggenda delle barche in legno che ha tramandato il suo stile elegante e raffinato alle barche contemporanee.
Per questo sono particolarmente felice che proprio qui si tenga l’assegnazione del primo Premio Carlo Riva, per onorare la memoria di un genio del XX secolo, e celebrare la grande nautica italiana, portabandiera di uno stile che il mondo ammira.

La prima edizione del Versilia Yachting Rendez-Vous, organizzato da Nautica Italiana e Fiera Milano, si prepara ad accogliere, dall’11 al 14 maggio, appassionati di nautica e di Italian style, grazie a un programma ricco anche di eventi collaterali legati ad alta cucina, design, arte e moda. Location della manifestazione saranno non solo la Darsena di Viareggio, ma oltre 10 chilometri di litorale toscano, tra cui spiccano celebri località come Pietrasanta e Forte dei Marmi.


Ferretti Group
Ferretti Group è leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con un portafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line.
Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’Amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale di moderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network di punti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai, Qingdao e in altre località della Cina).
Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza in tutto il mondo.
Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico.
L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e superyacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing e dalla Direzione Engineering del Gruppo. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale.
Nel settore nautico mondiale le imbarcazioni Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’esclusività del design e il fascino senza tempo.
Per maggiori informazioni: www.ferrettigroup.com